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MYANMAR-BIRMANIA

 

Al momento dell'annessione al loro "impero", gli inglesi avevano chiamato il Paese Birmania, dal nome dell'etnia predominante nelle fertili pianure bagnate dall ' Irrawaddy. Dopo sporadiche aperture al sud, al seguito di portoghesi e inglesi, la presenza della Chiesa si estende all'intero Paese con la creazione di tre circoscrizioni ecclesiastiche, avvenuta nel 1866. Le terre montagnose, ancora inesplorate e sconosciute agli occidentali, ad oriente del grande Fume Salween vengono assegnate alla cura dei missionari del nuovo Seminario Lombardo per le Missioni Estere (PIME). Il primo drappello di uomini vi giunge circa due anni dopo, ed ottiene di conservare l'ultimo avamposto inglese, Toungoo, come loro base: un corridoio congiunge la città verso i monti a nordest. Sarà lungo queste terre che i missionari del Pime metteranno attenzione e sforzi nei primi decenni, costituendo una solida Chiesa. Con l'appoggio attivo e generoso di questa Chiesa, nei decenni seguenti, la gioia dell'appartenenza a Cristo viaggia sulle impervie montagne, a est prima, e a nord poi. Nascono nuove diocesi, una dopo l'altra, oltre a Toungoo: Kengtung, Lashio, Loikaw Taunggyi. Le popolazioni restano povere, ma ricche di fede e di generosa risposta a Dio, nel ministero ordinato e nella vita religiosa. Nel 1966, la Chiesa deve far fronte ad una prova gravissima: il nuovo regime socialista di Ne Win espelle tutti i missionari giunti nel Paese dopo l'indipendenza (1948). Restano i più anziani, e la Nazione chiude per decenni le proprie frontiere. L'isolamento forzato si trasforma in una grazia e stimola ancor di più i fedeli a rispondere con generosità al servizio della comunità cristiana. L'8 dicembre 1998 la diocesi di Taunggyi i preti locali e la gente hanno voluto dedicare due colline (Mannablò e Geroblò: blò significa 'collina') al ricordo degli antici missionari che arrivarono più di 140 anni fa.