il vangelo festivo

28 aprile

V DOMENICA DI PASQUA

che portiate molto frutto

      In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci.

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
 
GIOVANNI 15,1-8

                                          CLICCA

PRONTO PER LA STAMPA: CON L'OPZIONE "STAMPA" DEL PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE INTERNET CHE STAI USANDO
INVIA QUESTA PAGINA A UNA PERSONA: CON L'OPZIONE "INVIA" DEL PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE CHE STAI USANDO