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INDIA
Un'antica tradizione parla di san Tommaso apostolo come primo evangelizzatore dell'India, dando così pieno diritto di cittadinanza al cristianesimo. Gli oltre 18 milioni di cattolici sono sparsi in 23 arcidiocesi e 113 diocesi. Sono oggi una trentina i missionari del PIME in India in maggioranza indiani. Da molti anni il governo indiano non concede più visti a missionari stranieri per compiere un lavoro di pastorale o di evangelizzazione. Il fondamentalismo indù guarda con sospetto la presenza della Chiesa, accusata di fare proselitismo. Così la regione del PIME in India sta diventando indiana: nel 1989 il PIME ha deciso di aprire seminari minori e di teologia in India ad Eluru. Da allora ogni anno molti studenti entrano in questi seminari. Diversi missionari indiani già lavorano in altri paesi del mondo: Brasile, Camerun, Cambogia e Papua Nuova Guinea. Il PIME-India lavora in due Stati indiani, l'Andhra Pradesh e il Maharastra. Tutta l'attività dell'Istituto ruota attorno ad Eluru dove il PIME ha costruito un grosso complesso educativo e sociale, con scuole di indirizzo classico e tecnico. Altri missionari sono sparsi nel Paese alcuni impegnati nella pastorale delle parrocchie altri, laureati in medicina, in strutture ospedaliere e lebbrosari.
