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Fratel Lucio Beninati, pime;                                                                   Aspettando il Re della Pace, Dhaka, Dicembre 2006

Carissimi Familiari e Amici ASALAM UALAIKUM (la pace di Dio posi su di te) da questa benedetta terra dell'Islam!! 

Con questo, che qui e' quotidiano saluto di pace, ritorno a scrivere a ciascuno di voi dopo quasi un anno di silenzio…esco dal letargo! Stiamo qui vivendo il Santo mese del Ramadam sono come immerso in questa grande atmosfera Spirituale fatta di digiuno, meditazione e molta preghiera. Si comincia alle 3,30 del mattino quando gli incaricati svegliano tutto il quartiere, passano porta per porta (anche la mia...conseguenza del vivere "gomito a gomito"...) per invitare a svegliarsi consumare il pasto e pregare prima che sorga il sole e inizi un nuovo giorno. 

Tutto questo e' vissuto da molti con un grande fervore che mi lascia ammirato al punto di sentirmi, a volte un mezzo pagano...un impuro. Io Missionario di Gesu' spesso dall´esempio di questi fratelli Mussulmani mi sento aiutato e stimolato a vivere con piu' impegno e bene la mia stessa vita di fede, il rapporto col mio Dio, per questo lo ringrazio. Pardon, ho parlato del Ramadan... pero' puo' darsi che non tutti sappiano il senso di questa osservanza: secondo la tradizione islamica a questo mese del Ramadan, che costituisce uno dei Cinque pilastri dell'Islam , si attribuisce la dote di insegnare all'uomo l'autodisciplina, l'appartenenza ad una comunità, la pazienza e l'amore per Dio; i musulmani praticanti debbono astenersi - dall'alba al tramonto - dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali. Quindi,cari amici, come vedete, sto vivendo di nuovo tra I Mussulmani, ce l'ho fatta, sono tornato di nuovo qui in Bangladesh tra le moltitudini di questo affollatissimo paese. Non so se chi mi ha condotto qui e' la mia testa dura o se e' qualche soffio " divino"..... 

Torno a lavorare in Bangladesh dopo 12 anni di assenza! E'  meraviglioso e' grande ritrovarsi di nuovo disperso tra le "genti" (qui l´ 85% sono Mussulmani, il 12% sono Hindu e i cristiani ora sembra siamo il 0.4%) di questo minuscolo densissimo paese (60 volte piu' piccolo del recentemente lasciato Brasile che pero'... ha quasi la stessa popolazione) e' bello sentirsi uno dei tanti, vivere al loro fianco nell'ordinarietà della loro esistenza. E' da circa 3 mesi pero`, per dire il vero, che ora la mia casa (da dove vi sto scrivendo…steso sul letto-cassa panca) si trova in una baraccopoli poiché all'inizio ho abitato da privilegiato in una realtà artificiosa (e' la zona bene dove sorge la prestigiosa casa della mia congregazione qui a Dhaka). 

La mia casa si trova in Pul Par nel mezzo dell´estesissimo, vivacissimo e coloratissimo quartiere di Katashur ! Sono felicissimo pure di questo e ringrazio!!! Vivo qui perché, come in Brasile, vorrei imparare maggiore solidarietà con i piu' poveri. Ma cosa sto facendo praticamente tutto il giorno? Ecco dopo un periodo iniziale in cui la mattina andavo a scuola, di bengalese... (dopo 12 anni di assenza volevo "rispolverare" bene la lingua), ora trascorro prevalentemente le giornate sulla strada per incontrare bambini e adolescenti che li` vivono oppure che in strada sono dei piccoli venditori ambulanti, facchini o che spendono tutto il giorno a raccogliere carta, rottami ect. 

Qui, a differenza del Brasile, sono molti i bambini usati per lavori anche pesantissimi, come quei bimbi che incontriamo fuori della fabbrica del vetro dove lavorano agli alti forni. Naturalmente non lavoro solo ma insieme ad un progetto di un missionario della congregazione "Holy Cross" che ha una casa di accoglienza per tossicodipendenti, con loro ho messo su un'équipe di educatori di strada. Cosi' sono tornato di nuovo in mezzo alla strada... come a San Paolo, tra i ragazzi per giocare, disegnare, scrivere....pulire le ferite di questi piccoli esclusi, abbandonati tra le strade del pianeta in mezzo alle miserie, le droghe, le violenze, l'abuso, il rigetto esercitato su di loro da chi avrebbe pur dovuto proteggerli, amarli... 

Pure qua la nostra presenza e' per "costruire ponti" tessere dei rapporti positivi, far nascere fiducia.... Si' fiducia e´ il primo passo per un cammino di disontissicazione contro tutte le droghe e le varie tossico-dipendenze...anche quella della vita di strada! Vogliamo dire a questi ragazzi, figli e figlie non amati, che loro possono contare su di noi e perfino su di me bianco e Cristiano.. In questo senso sento che questa presenza in strada e' una via di dialogo magnifica atta a scalfire gli altissimi antichi muri del pregiudizio Cristiano-Mussulmano.... 

Mi piacerebbe che in questo senso si leggesse questa mia "scelta" di spendere i miei giorni qui in terra di Islam... : rendermi prossimo, servire, amare questi miei fratelli in Allah, e tra di loro quelli che sono i piu' piccoli, i piu' esclusi. Chiaro che scrivere tutto cio' e' facile ma… nella pratica incontrarsi, edificare un ponte fra questi 2 mondi… e' una sfida che passa per molte prove, diffidenze… la paura dell'ignoto, i pre-concetti sono tanti. Per l'appunto, qualche giorno fa mi ha impressionato molto una bimba, Moushumi, poverissima, generosa e molto religiosa; bambina di 10 anni, dovreste averla vista in questo periodo di digiuno, anche lei ha voluto osservarlo, come tanti suoi coetanei qui, con quanta serietà ha offerto ad Allah questo sacrificio quotidiano del digiunare. 

E' stato bello vedere come loro, ragazzini, si aiutavano vicendevolmente per essere ad esso fedele, come pure alla preghiera (mi spiace che i nostri bambini in Italia schiacciati e distratti dal consumismo a volte sono privati di una seria vita spirituale). Moshumi che vive in una baraccopoli qui di lato, dove pure lavoriamo, forse influenzata da quello che commentano gli adulti, (nei quali e' vivo il ricordo dei 200 anni di colonizzazione Inglese) circa la malvagità degli Stati Uniti e di altri "Cristiani" dell'Europa contro tutti i Mussulmani, adulti e bambini,così candidamente con sincero amore e per proteggermi, mi ha proposto: "visto che tu sei così buono, perché non diventi Mussulmano con noi??? 

Fare la Guerra ai nostri preconcetti si, questo mi sembra un buon cammino. In questo mi e' stato di esempio ieri il mio padrone di casa che battendo alla mia porta per sapere cosa stavo facendo, io, da dentro, dicendogli che stavo pregando, lui un anziano signore , mi ha chiesto di pregare per sua figlia Shimu poiché l'indomani avrebbe dovuto affrontare gli esami. Credo che anche li in Italia la presenza di un sincero fedele Mussulmano in un servizio di carita´, gratuita´ in mezzo ai piu' piccoli, ai piu' poveri dei miei connazionali potrebbe aiutare molti italiani, cosi' tanto vittime di storici pregiudizi, a purificare, rivedere la loro idea circa l´Islam. Deve metterci in guardia l'affermazione della teologa e scrittrice Karen Armstrong "l'occidente soffre di Islamofobia […] 

Molti sono convinti che l'Islam e il Corano promuovono violenza e considerano i terroristi di quel 11 Settembre 2001, che in realtà violarono i principi essenziali dell'Islam, Mussulmani tipici, non come estremisti , quali realmente erano" . Noi Cristiani dell´Europa dobbiamo vincere i tabu' e far crollare gli immaginari mostri creati da cio' che a noi e' ignoto, oscuro, sconosciuto. Dobbiamo, superare le nostre paure conoscerci, stare piu' vicini, tessere rapporti per entrare nel mondo di "Questi Altri" con un cuore piu' aperto e di vero rispetto verso la loro religione! Penso, infine, che tutti dobbiamo vigilare per evitare così ingenuamente di citare, ricordare oscuri fatti storici di massacri che hanno sporcato le mani di entrambi i "religiosi eserciti" (i Saraceni, i Crociati). 

Il far memoria di cio' che e´ marcio puo' ferire e separare ancora di piu', serve a poco puo' essere un ostacolo al dialogo alla pace. "Cercate piu' quello che vi unisce non quello che vi divide... "Cosi' bene ci ricordava il beato papa Giovanni XXIII . Torno di nuovo a scrivervi con un altro saluto di pace : Eid-Mubarak e' il saluto accompagnato da tre abbracci di pace, con il quale i Mussulmani salutano oggi in questo sacro giorno di fine Rahamadan (Eid-Ul-Fitr). E' il primo giorno di inizio di luna nuova… ha buoni auspici! Questo giorno e' celebrato con grande festa (come il Natale per noi cristiani). Il centro della giornata e' la tradizionale preghiera comunitaria al campo,in luogo aperto alla quale il pio Mussulmano non puo' mancare. Anche io, nel nostro quartiere ci ho partecipato, e con me c'erano pure i piu' di 120 giovani e ragazzi del centro di accoglienza con il quale faccio il lavoro di strada. Inginocchiato con loro su un grande tapete, mentre tutti assieme, bambini e adulti, ripetevano tre capitoli del Sacro Corano a memoria, in arabo (senza capire cio' che dicevano... come quando recitano la loro preghiera tutti i giorni ) io ho invocato, parlato con Gesu' affinché benedisse e desse pace a questa nazione a questi devotissimi Mussulmani. 

Poi, il resto del giorno ho girato per tutto il quartiere di famiglia in famiglia per non deludere i miei vicini Mussulmani che alla vigilia mi avevano cosi' insistentemente invitato.. Così, alla fine ho visitato piu' di 30 famiglie e,ovviamente, dovunque ho dovuto accettare almeno un poco di quello che mi offrivano… e' stata una gran scorpacciata... specie del dolce della festa gli "schemai".. …alla fine la mia pancia si e lamentata! Qui nel mio quartiere non sono mancati pure i fuochi di artificio, la musica e tanti giochi. Ma la situazione politica del Bangladesh e' quasi precipitate…. 

Dopo aver fatto il bucato e messo a cuocere un po'di lenticchie ( sotto gli occhi compiaciuti dei miei vicini in vedere un bianco, fare queste lavoretti) questa sera a cena, ci sarà Pallab un mio amico Hindu, sono di nuovo qui sulla cassa-panca alle prese con questa letterina per voi. Non riesco proprio a terminarla…sempre appare altro da dirvi, forse causa di cio' e' il mio troppo lungo silenzio "postale" e ora sono molte le cose da comunicarvi….. 

Eravamo rimasti all'aria di festa che purtroppo non e' durata molto….: benche' le preghiere di pace in Moschea; i saluti di pace tra la gente; il sincero desiderio di pace nel cuore di molti uomini , donne e bambini di questo sofferente paese, a soli 3 giorni dalla festa dell' Eid la situazione politica del Bangladesh e' quasi precipitata….ancora una volta. Anche qui, i bei propositi religiosi di pace hanno avuto poco impatto nelle scelte dei leaders del paese! Il governo che in molta instabilità politica ha guidato il paese in questi ultimi 5 anni ( i partiti all'opposizione per farsi sentire usavano spesso VIOLENZA...) ora secondo le costituzioni si e' dimesso per fare posto ad un governo di transizione che preparasse, neutralmente il paese per le prossime votazioni a fine anno. Il governo nominato non essendo di fatto, granche' neutro e' stato prontamente rifiutato da tutti i partiti dell'opposizione. Allora il Presidente della Repubblica non ha saputo trovare altra alternative che AUTO- proclamarsi capo del governo assumendo lui l'incarico di condurre il paese alla prossime elezioni. Da molti questo fatto e' stato vissuto come una grande umiliazione per il paese! Un quasi colpo di stato, con la polizia e i nuclei speciali antiterrorismo ad ogni strada e crocevia. Non sono mancati giorni di sciopero generale(quasi una settimana) e cortei di protesta con tafferugli tra gli opposti partiti politici e anche con la polizia …si e' arrivati a piu' di 25 morti in poche ore! Purtroppo, non sono in pochi a credere che il ritorno dei Militari al governo risolverebbe le cose. 

A lume di candela tra 2 mondi Sono passato ora a scrivervi a lume di candela….non e' per esigenze di romanticismo (ben sapete che ne ho poco) ma e' causa il periodo di grave crisi energetica che sta vivendo il paese. Da piu' di un anno l'energia elettrica viene a mancare piu' di una volta durante il giorno, così la gente rimane nello scuro per diverse ore. Dodici anni fa non era così….E' chiaro che la crisi oltre a colpire l'economia (in questi anni l'industria di confezione di abbigliamento quasi esclusiva per il mercato Europeo e Nord Americano e' cresciuta molto) come sempre, colpisce prevalentemente i piu' poveri. Poiché i benestanti del Bangladesh, i pochissimi ricchissimi ( dice bene il caro p. Alex Zanotelli: "ogni paese nel suo interno rispecchia la situazione di disuguaglianza del mondo: pochissimi con moltissimo ma la maggioranza con quasi nulla), essi producono la loro propria energia elettrica (oppure pagando profumate "bustarelle"se la fanno arrivare) poiché le loro lampade, la loro aria condizionata, i loro frigoriferi, le loro connessioni internet e le loro televisioni satellitari non devono smettere di funzionare. Sono proprio 2 mondi lontanissimi uno dall'altro: uno reale nel quale vive la maggioranza degli uomini, donne e bambini di questo paese; l'altro e` un mondo irreale, artificiale, allienato nel quale vive una insignificante minoranza, ben protetta ma tra molte paure, dentro le loro "prigioni d'orate" piene di comodita' si ma sono sempre prigioni.

Mi viene a mente le bellissime strade della mia cara Busto Arsizio. I suoi lustri, decorati marciapiedi con tanto di porta rifiuto e luci funzionanti ma…vuoti , senza persone…..la paura di spiacevoli incontri li chiude nelle loro automobile e presto li rinchiude di nuovo nelle loro "confortevoli" isolate mure di case…Qui in Bangladesh non e' cosi la gente e' sempre per i strada, loro approfittono di tutto per stare assieme, fosse anche quel piccolo muretto o spiazale…se ne godono pienamente, se ne vedono bene. I poveri, questa grande maggioranza di poveri, del Bangladesh fanno festa per un niente! Sara che la felicita non sta' proprio in uno stile di vita semplice? In una vita in cui la priorita e' data alla relazione, al rapporto umano piu che alle cose che si hanno? Mi spiace tanto e mi sento a disagio nel costatare che tra questi pochissimi benestanti ci sono anche tante Istituzioni Cattoliche.

Come possiamo non arrossire vedendo che differentemente da noi Gesu', il Re del mondo, che tra poco verrà di nuovo a nascere per mezzo di quel potente e maestoso piccolo bambino nella misera stalla di Betlemme (un rifugio per le bestie…) abbia scelto per lui un luogo senza alcun "comfort"…? Perché questa scelta "imprudente"? Cosa voleva insegnare a noi suoi discepoli? Mi sento molto confuso….

ma mi vengono in aiuto le parole di ammonizione di un mio ex-Superiore Generale : " Evitate il rischio di maneggiare tanto denaro poiché vi mette in una posizione di potere,di superiorità (ndr : piu' grandi automobile, piu' grandi chiese, piu' grandi cellulari… ) se si possiedono molte risorse la sensibilità delle persone cambia" Direi io, diveniamo dei "businessmen " e il nostro servizio e' dato in cambio di preghiere o partecipazione alla messa.

Allora voglio chiedere con voi a Gesu' di imparare a dialogare anche con questi 2 mondi e offrimi , anche qui, nel mio piccolo, da ponte perché essi si avvicinino, si incontrino! Si e' anche questa la mia missione! Preghiamo allora la Madre di Dio, perché in questo Avvento, aiuti ciascuno di noi a portare anche noi in "grembo" in qualunque posto andiamo Gesu' il Re della pace che ha fatto di tutte le culture, le religioni e le classi un Popolo Solo!!!!

Vi amo e vi bacio col cuore, auguri per un Prospero Avvento e                          un Santo Natale,

fratello vostro Lucio (missionario di strada a Dhaka)
           
beninati.lucio@pime.org