Papa
Benedetto ai giovani (GMG
2008)
"avrete forza
dallo Spirito Santo"
(...)
chi
è per me lo Spirito Santo?
(...)
Preparandoci alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù,
ho voluto invitarvi ad approfondire la conoscenza personale
dello Spirito Santo.
(...)
Sì,
lo Spirito Santo, Spirito d'amore del Padre e del
Figlio, è Sorgente di vita che ci santifica, «perché
l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo
dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5).
Tuttavia
non basta conoscerLo; occorre accoglierLo come guida delle
nostre anime, come il "Maestro interiore" che ci
introduce nel Mistero trinitario, perché Egli solo può
aprirci alla fede e permetterci di viverla ogni giorno in
pienezza. Egli ci spinge verso gli altri, accende in noi il
fuoco dell'amore, ci rende missionari della carità di
Dio.
So
bene quanto voi giovani portiate nel cuore grande stima ed
amore verso Gesù, come desideriate incontrarLo e parlare
con Lui.
Ebbene
proprio la presenza dello Spirito in noi attesta,
costituisce e costruisce la nostra persona sulla Persona
stessa di Gesù crocifisso e risorto.
Rendiamoci
dunque familiari dello Spirito Santo, per esserlo di Gesù.
(...) Molti
giovani guardano alla loro vita con apprensione e si pongono
tanti interrogativi circa il loro futuro.
Essi
si chiedono preoccupati: Come inserirsi in un mondo segnato
da numerose e gravi ingiustizie e sofferenze? Come reagire
all'egoismo e alla violenza che talora sembrano prevalere?
Come dare senso pieno alla vita? Come contribuire perché i
frutti dello Spirito che abbiamo sopra ricordato,
"amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà,
fedeltà, mitezza e dominio di sé" (n. 6), inondino
questo mondo ferito e fragile, il mondo dei giovani
anzitutto?
A
quali condizioni lo Spirito vivificante della prima
creazione e soprattutto della seconda creazione o redenzione
può diventare l'anima nuova dell'umanità? Non
dimentichiamo che quanto più è grande il dono di Dio - e
quello dello Spirito di Gesù è il massimo - altrettanto è
grande il bisogno del mondo di riceverlo e dunque grande ed
appassionante è la missione della Chiesa di darne
testimonianza credibile.
E
voi giovani, con la Giornata Mondiale della Gioventù, in
certo modo attestate la volontà di partecipare a tale
missione.
(...) Solo
Cristo può colmare le aspirazioni più intime del cuore
dell'uomo; solo Lui è capace di umanizzare l'umanità e
condurla alla sua "divinizzazione".
Con
la potenza del suo Spirito Egli infonde in noi la carità
divina, che ci rende capaci di amare il prossimo e pronti a
metterci al suo servizio.
Lo
Spirito Santo illumina, rivelando Cristo crocifisso e
risorto, ci indica la via per diventare più simili a Lui,
per essere cioè "espressione e strumento dell'amore
che da Lui promana" (Enc. Deus caritas est,
33).
E
chi si lascia guidare dallo Spirito comprende che mettersi
al servizio del Vangelo non è un'opzione facoltativa, perché
avverte quanto sia urgente trasmettere anche agli altri
questa Buona Novella.
Tuttavia,
occorre ricordarlo ancora, possiamo essere testimoni di
Cristo solo se ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo, che
è «l'agente principale dell'evangelizzazione» (cfr
Evangelii nuntiandi, 75) e «il protagonista della missione»
(cfr Redemptoris missio, 21).
(...) Qualcuno
pensa che presentare il tesoro prezioso della fede alle
persone che non la condividono significhi essere
intolleranti verso di loro, ma non è così, perché
proporre Cristo non significa imporlo (cfr Evangelii
nuntiandi, 80).
Del
resto, duemila anni or sono dodici Apostoli hanno dato la
vita affinché Cristo fosse conosciuto e amato. Da allora il
Vangelo continua nei secoli a diffondersi grazie a uomini e
donne animati dallo stesso loro zelo missionario.
Pertanto,
anche oggi occorrono discepoli di Cristo che non risparmino
tempo ed energie per servire il Vangelo.
Giovani
che lascino ardere dentro di sé l'amore di Dio e rispondano
generosamente al suo appello pressante, come hanno fatto
tanti giovani beati e santi del passato e anche di tempi a
noi vicini.
Lo
Spirito di Gesù oggi invita voi giovani ad essere portatori
della bella notizia di Gesù ai vostri coetanei.
(...) Voi
conoscete le idealità, i linguaggi, ed anche le ferite, le
attese, ed insieme la voglia di bene dei vostri coetanei. Si
apre il vasto mondo degli affetti, del lavoro, della
formazione, dell’attesa, della sofferenza giovanile...
Ognuno di voi abbia il coraggio di promettere allo Spirito
Santo di portare un giovane a Gesù Cristo, nel modo che
ritiene migliore, sapendo "rendere conto della speranza
che è in lui, con dolcezza" (cfr 1 Pt 3,15).
Ma
per raggiungere questo scopo, cari amici, siate santi, siate
missionari, poiché non si può mai separare la santità
dalla missione (cfr Redemptoris missio, 90).
Non
abbiate paura di diventare santi missionari come san
Francesco Saverio, che ha percorso l'Estremo Oriente
annunciando la Buona Novella fino allo stremo delle forze, o
come santa Teresa del Bambino Gesù, che fu missionaria pur
non avendo lasciato il Carmelo: sia l'uno che l'altra sono
"Patroni delle Missioni".
Siate
pronti a porre in gioco la vostra vita per illuminare il
mondo con la verità di Cristo; per rispondere con amore
all'odio e al disprezzo della vita; per proclamare la
speranza di Cristo risorto in ogni angolo della terra.
il
messaggio del Papa
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