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Io Sono Il Signore!...
il
pellegrinaggio virtuale che prepara alla GMG di
Sydney
propone di "liberarsi dagli idoli e adorare il vero
Dio".
Abbandonare gli
"idoli" e adorare l'unico e vero Dio, in cui i
cuori riposano al sicuro. E' la proposta per quanti si
trovano a peregrinare "virtualmente" verso Sydney
(Australia), diocesi che ospiterà la Giornata Mondiale
della Gioventù (GMG) 2008.
Nuovo strumento delle GMG per
arrivare ai giovani pellegrini e prepararli al grande
incontro di fede e festa con il Papa, l'e-PELLEGRINAGGIO
("e-PILGRIMAGE"), o pellegrinaggio "on-line",
affronta questo mese la differenza tra adorazione e
idolatria, approfondendo il Primo Comandamento della Legge
di Dio.
L'e-PELLEGRINAGGIO ruota intorno
al tema "Io sono il Signore, tuo Dio" (Es 20,2).
"C'è solamente un Dio, la
Santissima Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Nessun'altra persona, nessun'altra idea, nessun'altra cosa
merita di essere adorata da noi. Nessun'altra persona,
nessun'altra idea, nessun'altra cosa ha poteri divini",
ha sottolineato monsignor Fisher (coordinatore
della GMG 2008) nella sua lettera
ai giovani.
Il presule ha quindi spiegato il
Primo Comandamento: "Non dobbiamo mettere niente
innanzi all'unico Dio. Nessun idolo, nessuna superstizione o
magia. Non denaro, carriera o ego. Non bellezza fisica,
comodità o manie. Nemmeno le nostre relazioni umane o i
nostri progetti. Dio dev'essere sempre al primo posto per
noi".
Il Vescovo conferma che, avendo
chiaro questo comandamento, possiamo amare il coniuge, la
famiglia, gli amici, la Chiesa, la Creazione, i progetti,
insomma, tutte queste cose buone "più profondamente,
perché comprendiamo che il Dio unico è dietro a tutto
ciò. Che Egli è onnipotente, onniscente e ama tutto".
"E' Lui a darci queste cose per
farci felici e condurci a Lui", ha sottolineato.
Monsignor Fisher avverte anche
della facilità di uscire da questa via e "mettere
altre cose al posto di quelle che sono veramente
importanti": "il piacere ci invita a prendere
delle scorciatoie per la felicità", o forse "il
dolore ci fa venir voglia di fuggire".
"La Croce e l'Icona servono
proprio per richiamarci sulla retta via. Sono come il suono
degli allarmi che irrompe nella nostra vita privata.
'Ascolta', dicono. Metti ordine tra le tue priorità: Dio
prima di tutto".
Nella sezione "I Fondamenti
della Fede", il bollettino sottolinea che gli
"atti d'adorazione" assomigliano ai "gesti
delle persone innamorate": "ci portano alla
presenza di Dio, a parlare con Dio attraverso la preghiera,
attraverso il sacrificio personale, unendoci alla bellezza
dell'adorazione liturgica e servendo il piano di Dio"
per noi "con una vita di virtù, santità e carità
verso gli altri".
"E' così che lasciamo che 'Dio
sia Dio'", sintetizza.
Attualmente gli
"idoli" - tradotti in "obiettivi personali
come la carriera, ricchezza, proprietà, fama ed emozioni
estreme" -, come gli idoli dei pagani, "possono
prendere controllo delle nostre vite, lasciandoci a mani
vuote, a cuore vuoto".
"La nostra adorazione
dell'unico Dio ci rende più umani e allo stesso tempo più
divini, facendo cadere i falsi idoli che la nostra natura
fallace tende a farci scegliere. Cristo è la nostra forza
ed è in lui che i nostri cuori trovano pace", ha
concluso.
qui
la web della GMG 2008 per accedere all'e-pellegrinaggio FONTE:
ZENIT
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