Padre
Clemente Vismara
(missionario del PIME),
"lieto nel Signore".
di Antonio
Gaspari
Il 15 marzo scorso il Papa ha
approvato il decreto che dichiara Venerabile il Servo di Dio
padre Clemente Vismara (1897-1988), per 65 anni missionario
in Birmania.
Intervistato da ZENIT, padre Piero
Gheddo, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere
(PIME) e fondatore di AsiaNews, ha commentato: "La
notizia di Clemente Vismara 'Venerabile' mi riempie di
gioia, perché l'ho conosciuto bene, ho iniziato la sua
causa di beatificazione di cui sono anche il
Postulatore".
Invocato come "il santo dei
bambini", nel paese asiatico dove ha svolto la missione
è stato proclamato dai Vescovi "il Patriarca della
Birmania".
Clemente (1897-1988), nato ad Agrate
Brianza (Milano), è vissuto 65 anni in Birmania, fondando
quattro parrocchie (o distretti missionari) nella diocesi di
Kengtung, estesa un terzo dell'Italia e situata ai confini
con la Cina e la Thailandia, fra popoli tribali, guerriglie
e dittature, bande di trafficanti di droga, miserie e
pestilenze, fame e lebbra.
Suor Battistina Sironi, delle suore di
Maria Bambina, che l'ha accompagnato per 32 anni, ha
testimoniato che padre Clemente era sempre allegro, e che
cantava quando aveva davanti a sé problemi veramente
grandi; allora la suora sapeva che i pericoli erano gravi e
bisognava portare in chiesa bambini e bambine per pregare.
Padre Gheddo ha raccontato a ZENIT che
padre Vismara era "lieto nel Signore", era
"sempre sorridente" e che in una occasione, in una
lettera inviata al Superiore Generale del PIME il 21
novembre 1955, scrisse: "Stia bene, sia buono e non
faccia mai la faccia scura, perché la vita è la fiaba più
bella, anche se si è vecchi come lei".
In un'altra lettera, del 7 gennaio
1975, disse invece: "Se non stiamo allegri noi in
questo mondo, chi mai può stare allegro?".
Padre Gheddo afferma che Padre Vismara
ha "vissuto la vita ordinaria del missionario in modo
straordinario, con un senso poetico e avventuroso
dell'esistenza che sapeva trasmettere nei suoi
scritti".
Dalle 2300 lettere finora raccolte e
dalle centinaia di articoli pubblicati in varie lingue dal
Venerabile, emerge un grande amore per i più piccoli e
poveri e un entusiasmo contagioso per la missione di far
conoscere Cristo.
"Viveva con gioia e comunicava la
sua esperienza - ha sottolineato padre Gheddo - suscitando
con i suoi scritti numerose vocazioni missionarie".
Per Padre Gheddo il riconoscimento
delle virtù eroiche di padre Clemente "è
provvidenziale" soprattutto "per la giovane Chiesa
di Birmania (Myanmar), i cui Vescovi, quando nel 1877 ha
compiuto gli 80 anni l'hanno proclamato 'Patriarca della
Birmania' e oggi ne diffondono la devozione".
"Il riconoscimento della sua
testimonianza cristiana è importante anche per il
Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), perché - ha
spiegato padre Gheddo - egli rappresenta il tipo classico
del missionario nella nostra tradizione di 158 anni: un uomo
che ha orientato tutta la sua vita all'annunzio di Cristo ai
non cristiani, con grande fiducia nella Provvidenza e
attenzione ai più piccoli e poveri del popolo fra il quale
è stato mandato".
In Birmania, a venti anni dalla sua
morte e a dodici dall'inizio della sua causa di
beatificazione, la popolarità di padre Clemente Vismara è
ancora molto diffusa, soprattutto nella sua diocesi di
Kengtung, dov'è vissuto 65 anni.
Il Vescovo (oggi emerito) di Kengtung,
monsignor Abramo Than, suo grande ammiratore, ha promosso la
sua devozione diffondendo migliaia di immaginette di
Clemente e chiedendo di invocare la sua intercessione per la
guarigione di molti ammalati.
Ha raccontato padre Gheddo che anche
in Italia "sono centinaia le lettere ricevute da devoti
che pregano padre Clemente, molte anche le segnalazioni di
grazie ricevute".
La "Lettera degli Amici di padre
Clemente Vismara", trimestrale di sole sei paginette,
pubblicato ad Agrate dagli Amici di Clemente dal 1995
continua a crescere in diffusione.
Partito con circa 4.000 indirizzi,
oggi i lettori sono più di 8.000. L'iniziativa editoriale
è completamente sostenuta dai lettori i quali inviano
generose offerte all'orfanotrofio di Clemente e ad altre
opere nella diocesi di Kengtung.
Padre Gheddo ha rivelato che i padri
del PIME pregano affinchè il Venerabile Clemente Vismara
"chieda a Dio la grazia di numerose e sante vocazioni
missionarie".
Il processo diocesano per la
beatificazione di Clemente Vismara è iniziato il 18 ottobre
1996 ad Agrate, dal Cardinale Carlo Maria Martini e chiuso
dallo stesso il 17 ottobre 1998, dopo l'interrogazione di
130 testimoni in Birmania, Italia, Thailandia e Brasile.
FONTE: ZENIT
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