Un amico mi
ferma per strada tutto contento. “Sai”, mi dice,
“alla mia bambina ho messo il nome più bello:
Miriam!”. “Perché?”, gli chiedo”. “Perché
è il nome della mamma di Isha (Gesù)”.
Immaginate la mia gioia al sentire queste parole
pronunciate da un musulmano.
E uno che era con me aggiunge: “Anche mia moglie ama
Maria, quella di Guadalupe, perché ha visto un film
messicano che parlava di lei e ne è rimasta
commossa”.
“Signora Africa” si fa bella
Ho rivisto pochi giorni fa la grande basilica di
Algeri, una delle poche chiese aperte al pubblico.
È meravigliosa. Guarda il mare e si vede da
quasi tutta Algeri. Costruita qualche secolo fa, ha
subito i danni della vecchiaia e del terremoto del
2003, e ora si sta rimettendo nuova grazie al
contributo di tanti devoti e in maggior parte dalla
municipalità di Algeri che la ritiene suo patrimonio.
Molti algerini, anche musulmani, vi entrano per
riposare e alcuni per presentare a Maria qualche
domanda, in particolare le donne che vedono in Maria
la madre del grande profeta Gesù. L’islam onora i
suoi santi, fra questi anche Maria. Il nome della
basilica è Madame l’Afrique, “Signora Africa”.
Il nome proprio in Africa, e non solamente in Africa,
è affermazione di identità e anche auspicio,
programma di vita, realizzazione futura. È Lei la
Signora dell’Africa.
Bambole all’altare di Maria
La suora che si occupa della basilica ha riempito e
svuotato varie volte i cassetti della sacrestia di
bambole che trova ogni giorno ai piedi dell’altare
di Maria. Quelle bambole vanno ad allietare i bambini
poveri e portano con loro le preghiere di tante donne:
per chiedere un figlio, per la guarigione di un
bambino, o per chissà che cosa. È difficile sapere
come si esprimono le donne, le giovani o i fidanzati
musulmani. Solo Maria lo sa.
“Allora svuoto il cuore”
Vuole dire qualcosa, ma non è soddisfatta. Una suora
che la vede aggirarsi nella basilica di Notre Dame di
Algeri, le si avvicina; lei si fa coraggio e le
chiede: “Ma Miriam capisce l’arabo?”. E la
suora: “Sì, che capisce… Capisce tutte le
lingue!”. “Ah, se è così, allora svuoto il
cuore”.
Sei amico di Lalla Maria
Il prete era rimasto in panne nel deserto. Come fare a
trovare la benzina e riparare il motore? Uno si ferma,
si informa, parte a cercare la benzina, si dà da fare
e rimette in sesto la macchina. Al prete che gli
chiede come ricompensarlo dopo tanti sacrifici fatti
per lui, risponde: “Ho capito che sei amico di Lalla
Maria, sono contento di fare qualcosa per lei!”.
Ho dato due anni a Maria
Un giovane francese, membro di una associazione, ha
dedicato due anni della sua vita ai lavori di
riparazione della basilica dedicata a Maria di Algeri.
Mi ha detto: “Ora parto a casa più ricco e non
dimenticherò mai gli algerini. Mi hanno voluto bene!
La loro accoglienza è straordinaria”.
Mia madre non aveva figli
“Sono un ex insegnante molto affezionato ai Padri
Bianchi e ora a voi. Mia madre insegnava presso le
suore e non riusciva ad avere figli. Le suore hanno
voluto una grande preghiera durante una Messa e una
preghiera a Maria la mamma del Gesù dei cristiani.
Oltre a me, è venuta anche una figlia, e si chiama
Maria”.
Quanto è bello cogliere questi fiori a Maria in terra
di islam!
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