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PAPUA NUOVA GUINEA

 

Al loro ritorno in Papua nel 1981, è stata loro affidata Bolu Bolu sull'isola di Goodenough, all'estremo sud del Paese. Si ritornava dopo 124 anni, su di un' isola vicina a quella presso la quale Mazzucconi aveva offerto la vita. Bolu Bolu è una parrocchia fiorente con tante altre piccole stazioni missionarie che vengono visitate a piedi o in barca periodicamente. Il padre che vi risiede vi svolge un lavoro pastorale intensissimo. La parrocchia, il centro pastorale per i catechisti e la casa parrocchiale recentemente costruite sono solo una parte di un vasto programma pastorale che dovrà interessare 1'intera zona. Grandissima attenzione è prestata alla formazione dei catechisti presenti nelle varie comunità. Qui il missionario è veramente diventato il padre, colui al quale ci si rivolge per tutto. Una scuola per la formazione professionale delle ragazze dell'isola e di quelle vicine, affidata a suore locali, offre l'opportunità di dare alle donne la loro dignità e il loro giusto peso nella società.

All'estremo nord della stessa isola c'è la missione di Watuluma. C'era rimasto solo il ricordo del missionario. Adesso è una. delle parrocchie più fiorenti della diocesi con tanti altri piccoli centri missionari, sulla grande montagna che domina l'isola e nelle isole vicine. La scuola elementare, l'ospedale provvisto anche di un reparto di chirurgia, e la scuola media sono parte delle opere fiorite attorno alla parrocchia. Le Missionarie dell'Immacolata, sull'isola, dirigono sia 1'ospedale, con oltre 50 letti, e la scuola media, per oltre 250 ragazzi e ragazze, e si occupano della pastorale parrocchiale. I missionari laici del Pime sono immersi nella scuola di formazione professionale per circa 100 ragazzi. La scuola è operante da alcuni anni. La grande segheria, la falegnameria, l'officina mecccanica e quella elettrica sono state il motore che ha realizzato l'ospedale e la scuola media e dato a tanti giovani 1'opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro da veri professionisti.

Ai padri del Pime sono affidate anche le isole Trobriand e Woodlark, con residenza a Gusaveta e Wapipi nelle Trobriand. Da qui, periodicamente visitano Woodlark dove si ha in progetto di costruire una chiesa che ricordi la prima presenza del Pime e il martirio del Beato Mazzuccoru. Sulle isole si è dato vita ad un vasto programma di sviluppo sociale promuovendo lo scavo di diverse decine di pozzi nei villaggi, fornendo acqua potabile per la lunga stagione secca.

 

In Alotau, sede della diocesi, una piccola casa fa da centro di convergenza dei missionari: il missionario laico che vi viive fornisce tutto, dai chiodi agli spaghetti, quando ci sono.

La missione di Vanimo è invece all'estremo nord della nazione vicino ai confini con l'Indonesia. Qui il vescovo, mons. Cesare Bonivento, del Pime, è una fonte inesauribile di iniziative e di idee per 1'evangelizzazione della vastissima diocesi, fatta di tribù e territori ancora inesplorati. La preoccupazione maggiore: raccogliere dei giovani che si sentano chiamati al sacerdozio e formarli spiritualmente e culturalmente affinché quella particolare Chiesa potesse avere un clero locale, Il centro per la preparazione dei catechisti da inviare nei nuovi territori, è un altro particolare impegno. Poi vengono le scuole di ogni ordine e grado. Anche 1'assistenza sanitaria è curata in modo particolare; si tenta di arrivare dove il governo è assente.

La preparazione del clero locale è il più grande aiuto che un istituto missionario può rendere ad una giovane Chiesa. Due padri sono impegnati nell'insegnamento nei seminari di Rabaul e di Bomana, a Port Moresby.