... Cari
giovani, permettetemi di farvi ora una
domanda. Che cosa lascerete voi alla prossima
generazione? State voi costruendo le vostre
esistenze su fondamenta solide, state
costruendo qualcosa che durerà?
State vivendo
le vostre vite in modo da fare spazio allo
Spirito in mezzo ad un mondo che vuole
dimenticare Dio, o addirittura rigettarlo in
nome di un falso concetto di libertà? Come
state usando i doni che vi sono stati dati, la
"forza&rd quo; che lo Spirito Santo
è anche ora pronto a effondere su di voi? Che
eredità lascerete ai giovani che verranno?
Quale differenza voi farete?
La forza dello
Spirito Santo non ci illumina soltanto né
solo ci consola. Ci indirizza anche verso il
futuro, verso l'avvento del Regno di Dio. Che
magnifica visione di una umanità redenta e
rinnovata noi scorgiamo nella nuova era
promessa dal Vangelo odierno! San Luca ci dice
che Gesù Cristo è il compimento di tutte le
promesse di Dio, il Messia che possiede in
pienezza lo Spirito Santo per comunicarlo
all'intera umanità. L'effusione dello Spirito
di Cristo sull'umanità è un pegno di
speranza e di liberazione contro tutto quello
che ci impoverisce. Tale effusione dona nuova
vista al cieco, manda liberi gli oppressi, e
crea unità nella e con la diversità ( cfr Lc
4,18-19; Is 61,1-2).
Questa forza può creare
un mondo nuovo: può "rinnovare la
faccia della terra" (cfr Sal 104, 30)!
Rafforzata dallo Spirito e attingendo ad una
ricca visione di fede, una nuova generazione
di cristiani è chiamata a contribuire
all'edificazione di un mondo in cui la vita
sia accolta, rispettata e curata
amorevolmente, non respinta o temuta come una
minaccia e perciò distrutta.
Una nuova era in
cui l'amore non sia avido ed egoista, ma puro,
fedele e sinceramente libero, aperto agli
altri, rispettoso della loro dignità, un
amore che promuova il loro bene e irradi gioia
e bellezza. Una nuova era nella quale la
speranza ci liberi dalla superficialità,
dall'apatia e dalla chiusura che mortificano
le nostre anime e avvelenano i rapporti umani.
Cari
giovani amici, il Signore vi sta chiedendo di
essere profeti di questa nuova era, messaggeri
del suo amore, capaci di attrarre la gente
verso il Padre e di costruire un futuro di
speranza per tutta l'umanità. Il mondo ha
bisogno di questo rinnovamento! In molte
nostre società, accanto alla prosperità
materiale, si sta allargando il deserto
spirituale: un vuoto interiore, una paura
indefinibile, un nascosto senso di
disperazione. Quanti dei nostri contemporanei
sono come cisterne screpolate e vuote (cfr Ger
2,13) in una disperata ricerca di significato,
di quell'ultimo significato che solo l'amore
può dare?
Questo è il grande e liberante
dono che il Vangelo porta con sé: esso rivela
la nostra dignità di uomini e donne creati ad
immagine e somiglianza di Dio. Rivela la
sublime chiamata dell'umanità, che è quella
di trovare la propria pienezza nell'amore.
Esso dischiude la verità sull'uomo, la
verità sulla vita.
Anche la
Chiesa ha bisogno di questo rinnovamento! Ha
bisogno della vostra fede, del vostro
idealismo e della vostra generosità, così da
poter essere sempre giovane nello Spirito (cfr
Lumen gentium, 4). Nella seconda Lettura di
oggi, l'apostolo Paolo ci ricorda che ogni
singolo Cristiano ha ricevuto un dono che deve
essere usato per edificare il Corpo di Cristo.
La Chiesa ha specialmente bisogno del dono dei
giovani, di tutti i giovani. Essa ha bisogno
di crescere nella forza dello Spirito che
anche adesso dona gioia a voi giovani e vi
ispira a servire il Signore con allegrezza.
Aprite il vostro cuore a questa forza! Rivolgo
questa appello in modo speciale a coloro che
sono chiamati alla vita sacerdotale e
consacrata. Non abbiate paura di dire il
vostro "sì" a Gesù...
Papa Benedetto
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