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Pontificio Istituto Missioni Estere

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Montagna Spaccata

Santuario della Ss.Trinità

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il Santuario, china e acquarello su pergamena - clicca per ingrandire

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cronache dalla Montagna Spaccata

 
    Da Posillipo arrivano gli studenti di teologia              Gaeta, 19 settembre 2014

  In mattinata sono arrivati al Santuario gli studenti di IV teologia del Seminario regionale di Posillipo. Li accompagnava don Armando Nugnes loro animatore spirituale.

  Celebrata l'Eucaristia nella cappella della SS. Trinità hanno ascoltato il Rettore della casa che ha ricordato loro una serie di notizie storiche che vanno dalla presenza dei Romani con il Console Munazio Planco ai monaci Benedettini, ai diversi ordini religiosi che si sono avvicendati nella gestione del luogo pio, fino ai missionari del Pime arrivati a Gaeta nel lontano 1926 quando il beato Paolo Manna era superiore generale.

  Mostrando le statue e i dipinti che arricchiscono la chiesa li ha invitati a sostare e pregare nella cappella laterale del Sacro Cuore, dove si trovano i santi del Pime: Sant'Alberico Crescitelli e i Beati Giovanni Mazzucconi, Paolo Manna, Clemente Vismara e Mario Vergara.

  Sono seguite tre tappe: la mostra del beato Mario Vergara che dal 1927 al 1929 studiò proprio a Posillipo, la Montagna spaccata con la preghiera ai piedi del Crocifisso quattrocentesco e la discesa nella grotta del turco con la sua struttura che incanta i visitatori che scendono fino al mare.

  Ai saluti il Rettore ha regalato ai graditi ospiti il libro del suo 50° di sacerdozio: "Gli altri visti da vicino".

 

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    Le sorelle Vergara alla Montagna Spaccata                Gaeta, 27 agosto 2014

  Incontrare le sorelle Antonietta e Rosa Vergara, nipoti del Beato Mario Vergara, è stato un dono e una sorpresa.

  Sono arrivate nel tardo pomeriggio per visitare la mostra del loro zio Beato, inaugurata da Fabio Bernardo D'Onorio, Arcivescovo di Gaeta, il 13 luglio scorso dopo la solenne commemorazione tenuta al nostro Santuario.

  Titina e Rosetta, come familiarmente chiamano le due sorelle, sono arrivate da Frattamaggiore e Roma accompagnate dai loro parenti.

  "Un avvenimento storico", l'ha definito Olga Spena figlia di Titina, capitato in un pomeriggio di piena estate, quando al Santuario arrivano molti visitatori.

  Ma il gruppo si è subito distinto tra gli altri, che a loro volta non potevano immaginare di incontrare le fortunate nipoti del Beato martire ucciso in Birmania (Myanmar) il 25 maggio 1950, all'età di quarant'anni.

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    Due date per due compleanni                                   Gaeta, 19 agosto 2014

  Il 16 agosto ha festeggiato il compleanno p. Vincenzo Bruno, oggi ha festeggiato p. Pasquale Simone. Il primo aveva compiuto 75 anni, il secondo ne compie oggi 76.

P. Bruno Vincenzo ha festeggiato il 16 agosto

  Sono state due date particolari, perché coincidono con il loro 50° di sacerdozio; quindi una doppia occasione per lodare il Signore della vita, ringraziare i confratelli e gli amici che li hanno festeggiati durante il pranzo preparato dalle sorelle Maria e Rita Di Bennardo. A queste hanno rivolto un grazie speciale perché da quindici anni vengono a Gaeta per un aiuto prezioso nel mese di agosto, quando il nostro gruppo aumenta con i diversi ospiti che trascorrono il tempo di ferie tra noi.

P. Simone Pasquale ha festeggiato il 19 agosto

  "Questa è la prima famiglia - ha detto p. Simone a levar delle mense -, l'altra, ugualmente importante, è quella naturale, nella quale ha avuto inizio il conto delle tante primavere". C'è poi la famiglia del Pime, ma questa è un'altra bella realtà speciale: è la comunità scelta per realizzare la chiamata di Dio alla missione.

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    Ultima tappa del campo giovani                               Gaeta, 17 agosto 2014

  Il "Gruppo Giovani e Missione" ha terminato il campo di Animazione ed Evangelizzazione di strada a Gaeta. Era cominciato a Trentola Ducenta con momenti di formazione e di preparazione all'animazione fuori casa, con le prime due tappe a Baia Domizia e Pozzuoli. Ieri notte c'è stata la tappa di Gaeta presso il Santuario dell'Annunziata, e questa sera si chiuderanno i battenti con l'ultimo appuntamento nella piazza di Sperlonga.

  Da noi i giovani sono rimasti due giorni e una notte. Nel pomeriggio di oggi, mentre si accingevano a partire, hanno dato un saggio della loro bravura all'ingresso del Santuario. Con noi hanno assistito i visitatori che in quel momento arrivano numerosi.

  Abbiamo notato che i giovani mostravano stanchezza: ormai avevano speso tutta le loro energie per lo scopo del campo riassunto nel motto stampato sulle magliette bianche: "Andate per tutto il mondo e ditelo a tutti".

  La frase veniva richiamata della pallina di polistirolo data in ricordo, su cui era disegnato il mondo, dove c'è spazio per tutti quelli che desiderano portare la buona notizia.

 

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    Campo d'animazione di strada                               Gaeta, 16 agosto 2014

  Colori, applausi, festa... Dall'8 al 18 agosto si risveglia la città con musica, danza, giocoleria e preghiera!

  Questo il lancio su pimeitalia dell'iniziativa di "Giovani e Missione" che coinvolgerà il gruppo di giovani, coordinati dai padri Giovanni e Biplob, suor Chiara delle Missionarie dell'Immacolata.

  I partecipanti al Campo, una quarantina, provengono da Milano e da diverse città della Campania.

  Campo base sarà la sede del Pime di Trentola Ducenta, dove le prime giornate trascorreranno tra momenti di formazione e momenti di preparazione di mimi e coreografie da presentare nelle piazze dove i giovani si incontrano.

  Le serate di evangelizzazione toccheranno per prima il litorale domizio e Pozzuoli, quindi il 16 e 17 agosto Gaeta (molo Santa Maria con momenti di adorazione nel Santuario dell'Annunziata) e Sperlonga (Piazza Europa e adorazione nella chiesa S. Maria Assunta in cielo).

  L'invito a partecipare è rivolto a tutti quelli che vorranno giocare, danzare, scambiare qualche idea, trovare un prete nella chiesa vicina "per chiacchierare" davanti a Gesù eucaristico. Per saperne di più telefonare a padre Giovanni Tulino: 331.927.24.74.
Per info suor Chiara, chicol78@hotmail.it

 

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    Ferragosto alla Montagna Spaccata                         Gaeta, 15 agosto 2014

  Ferragosto è ferragosto…, direbbe qualcuno, e bisogna goderselo. Stando tra le gente, accaldata per l'alta temperatura di oggi, non vogliamo far passare questa giornata in onore dell'Assunta senza darvi qualche notizia. Lo facciamo regalandovi una serie di foto scattate nel primo pomeriggio, mescolandoci tra chi andava e veniva, curioso di ammirare e commentare quanto ammiravano.

Arrivo con paglietta e abiti leggeri per il forte caldo di oggi

Prima tappa la Grotta del Turco, con i suoi numerosi gradini

Fin dalle prime balconate tanti oh!!! di stupore

E poi giù fino al mare per ammirare la volta della grotta alta 50 metri

Dopo una sosta, su per l'ultima rampa di scale

Seconda tappa. Si attraversa il corridoio della Via Crucis del 1849

Siamo alla spaccatura centrale osservando incuriositi la Mano del turco

Un riposino dopo tanto andare ci sta bene

E per finire, ecco la spiaggia di Serapo, oggi particolarmente affollata, vista dal belvedere

  Buona parte delle persone arrivavano dal Lazio e dalla Campania per la classica gita fuori porta, ma non sono mancati stranieri e tra questi gente dell'Est europeo e perfino ragazze cinesi, inconfondibili per la loro lingua fatta di toni alti e bassi con suoni a cascatella. 

  Mentre auguriamo Buon Ferragosto ai nostri lettori, vi ricordiamo nella preghiera che rivolgiamo alla Madonna Assunta in cielo.

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    Due seminaristi dell'Urbaniana al nostro Santuario       Gaeta, 14 agosto 2014

  Andrew Kitiamuweesi e Renaldo Amata, studenti di teologia presso l'Università Urbaniana di Roma, stanno trascorrendo con noi il mese di agosto. Hanno rinunziato alle loro vacanze per darci una mano nel mese di piena estate, quando i visitatori arrivano in tanti per ammirare la Montagna Spaccata e gli altri luoghi carichi di storia e di mistero.

  Renaldo, proveniente dalla Tanzania (Paese con 47,78 milioni di ab.) ha appena terminato la seconda teologia e si dice felice di vivere a Roma, anche se gli è costato apprendere l'italiano (che ormai parla benissimo) e affrontare gli studi teologici, greco biblico compreso. La sua vocazione è partita "da qualcosa che sentivo dentro", ci ha confidato, ma che ha maturato prima in parrocchia e poi in seminario. Forse sente un po' di nostalgia per il cibo che gustava nel suo Paese, dove il riso ha un altro sapore; ma ormai si è adattato alla cucina italiana. Ha ricordato una statistica importante: nella sua patria tutti i cristiani messi insieme superano quelli di fede musulmana. La Chiesa tanzaniana è vivace, elencata tra le "giovani Chiese" per lo spirito che anima liturgia, folklore… e non solo.

  Andrew, sempre con il sorriso sulle labbra, ha tante cose da dire. Ha maturato la chiamata verso il sacerdozio in parrocchia. E' entrato in seminario giovanissimo ed è stato scelto dal suo Vescovo per lasciare l'Uganda (la cui popolazione, secondo una stima del 2013, ammonta a quasi 35 milioni di abitanti, con il 50% di essi con un'età inferiore ai 15 anni) e approdare all'Università romana come Renaldo. Tanto studio all'inizio del percorso formativo, tante materie all'Urbaniana, dove ha terminato la prima teologia. Anche lui affronta con impegno situazioni e attività nel percorso di studio che impegna mente e cuore. Ma la meta da raggiungere compensa il già fatto e il da fare, scelto per seguire la chiamata di Dio.

  Andrew ci tiene a ricordare le statistiche delle religioni principali: in Uganda i cattolici sono il 44,5%, gli anglicani il 39,2%, mentre i musulmani il 10,5%.

  Anche da queste pagine ringraziamo i due seminaristi venuti dall'Africa, passando per Roma, per la gioia di vivere che mostrano nei loro tratti e per la disponibilità nel servizio che prestano alla nostra comunità.

 

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  Anche noi aderiamo all'iniziativa della nostra "AsiaNews"  Gaeta, 9 agosto 2014

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    Riaperta la spaccatura centrale del Santuario               Gaeta, 7 agosto 2014

  Rimasta chiusa da lunedì pomeriggio del 4 agosto a giovedì 7, per la messa in sicurezza del percorso che attraversa la spaccatura centrale, nel Santuario di Gaeta.

  Dopo la rimozione del grande masso roccioso, con l'intervento dei Vigili del Fuoco di Gaeta e di Latina, i missionari del PIME si sono attivati per mettere in sicurezza le pareti rocciose che costeggiano la scalinata che scende fino all'antica cappella del Crocifisso.

  La ditta Dolomiti Rocce, che ha ispezionato il sito, interverrà con i suoi rocciatori che opereranno solo su corda. Il sig. Stefano Paganin, Direttore Tecnico, ha così motivato l'urgenza dell'intervento resosi necessario: "Trattasi di mettere in sicurezza una scarpata rocciosa che presenta evidenti stati di pericolosità, attraverso una pulizia preliminare della pendice, mediante disbosco della vegetazione e distacco delle porzioni instabili, e con ancoraggi in barre di funi di contenimento in acciaio zincato".

  Ringraziamo la Dolomiti Rocce di essere stata di parola nel completare l'opera di messa in sicurezza del percorso lungo la spaccatura centrale, specialmente in questo periodo di grande affluenza di visitatori, permettendo così di poter visitare senza rischi la Montagna Spaccata.

 

    Le foto di un'impresa                                           Gaeta, 6 agosto 2014

  Sono otto i componenti dell'impresa che sta meravigliando chi ha potuto vederli in azione. 

  Divisa da rocciatori, forza da vendere e poi l'arrampicarsi disinvolto sulle due pareti della Montagna Spaccata da mettere in sicurezza.

  Corde di vario spessore, bulloni, ancoraggi in barra d'acciaio, boiacca di cemento…, sono una parte dell'attrezzatura fornita agli operai specializzati della "Dolomiti Rocce". 

  Soddisfatti specialmente i missionari del PIME che a fine settimana riapriranno i locali ai numerosi visitatori, che ora potranno scendere in sicurezza fino alla cappella del Crocifisso, costruita nel lontano 1442 sul roccione sospeso a metri sul livello del mare sottostante.

 

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    Montagna Spaccata d'estate                                Gaeta, 28 luglio 2014

  "Chi va e chi viene", potrebbe essere il ritornello che spiega il clima che si respira d'estate di noi missionari della Montagna Spaccata.

  Da sempre Gaeta, posta in una posizione incantevole, è stata luogo di accoglienza estiva per i missionari dell'Istituto e sacerdoti amici.

  Questa volta registriamo la partenza di p. Sandro Schiattarella, già Rettore a Gaeta per 6 anni, che fa ritorno alla comunità di Trentola Ducenta. Ai saluti che ci siamo scambiati ha fatto eco la poesia di mons. Pasquale De Cristofaro, di Trentola, appena arrivato tra noi.

  La poesia declamata mentre ci veniva offerto il gelato è dedicata a Papa Francesco, in lingua napoletana che tutti possono capire.

 

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    Ultimo atto del masso a rischio caduta                      Gaeta, 15 luglio 2014

  Alle ore 12.10 di oggi i Vigili del Fuoco hanno portato a termine la brillante operazione che ha richiesto tempo e nervi saldi.

  Dopo ore di duro lavoro, iniziato alle 19.00 della notte scorsa, eseguito con professionalità e impegno, il masso di circa 2 quintali e mezzo è stato fatto calare sulla cupola della cappella del Crocifisso.

  Dopo la demolizione dello "scoglio", come dicono da queste parti, i visitatori hanno potuto accedere nel sacro luogo, ricco di storia e di mistero.

  Il superiore del Santuario ha ringraziato il Corpo dei Vigili (impegnata la squadra Saf Speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco di Latina con i colleghi della 5A di Gaeta) che hanno rimosso la grande pietra, un masso che poteva precipitare da un momento all'altro e causare danni seri a persone e cose.

 


 

 

    La grande pietra messa in sicurezza                       Gaeta, 15 luglio 2014

  All'una di questa mattina (notte) sono terminate le operazioni per la messa in sicurezza del grande masso che pende sulla cappella del Crocifisso della Montagna Spaccata.

  Una squadra di nove Vigili del Fuoco, arrivati fin da Latina e Terracina, alla luce delle torce elettriche, dopo 4 ore sono riusciti ad imbracare le grande pietra.

  "Tendi il cavo di acciaio, tiene, ormai ci siamo…", sono state le parole de vigile che stava in parete come esperto scalatore. Se non ci saranno complicazioni, in giornata l'operazione sarà conclusa.

 

    La Montagna Spaccata chiusa per rischio crolli          Gaeta, 14 luglio 2014

  Da ieri pomeriggio i missionari sono stati costretti a chiudere l'accesso alla spaccatura centrale del Santuario.

  Un masso di diversi quintali sta per precipitare e potrebbe sfondare la cupola della cappella del Crocifisso.

  Sono all'opera gli uomini di "Dolomite Rocce", con la speranza di fare in tempo per evitare un danno agli storici luoghi che portano sulla cupola del monumento sacro.

  Si avvertono i visitatori, le guide e gli enti di turismo, che in questo periodo estivo hanno programmato la visita ai sacri luoghi, di disdire ogni progetto di escursione alla spaccatura della montagna, mentre il resto dell'escursione (Santuario, grotta del turco, belvedere) è normalmente aperto alle visite.

 

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    Festeggiato il Beato Mario Vergara                       Gaeta, 14 luglio 2014

  Diverse componenti hanno concorso per rendere bella e devota la festa in onore del Beato Mario Vergara, missionario martire del PIME: il Santuario con la gigantografia di p. Mario, il rito solenne, la mostra e tanto materiale cartaceo, come la biografia del Beato nato a Frattamaggiore nel 1910 e ucciso in Birmania nel 1950.

  E poi il coro della cattedrale, diretto dal maestro Attilio D'Amante, con il suo programma di canti scelti, tra questi l'inno di mons. Grammatico di Aversa.

  Ha presieduto la Concelebrazione l'Arcivescovo Fabio Bernardo D'Onorio con sette concelebranti, quattro padri della comunità e tre Filippini arrivati a Gaeta con la loro comunità residente a Roma.

  Sua Eccellenza D'Onorio, membro della Congregazione delle Cause dei Santi e ponente della Beatificazione del p. Mario, ha ricordato tutti i particolari biografici giunti a Roma durante il processo durato una decina d'anni.

  Terminato il sacro rito, in corteo, ci siamo recati nel cortile esterno per inaugurare la mostra di p. Mario Vergara. Quindici artistici pannelli illustrano la vita del Beato.

  Tra la folla una vera sorpresa: c'erano la nipote del p. Vergara, arrivata da Frattamaggiore con la famiglia ed altre persone che negli anni scorsi hanno collaborato con i missionari del PIME e sostenuto i loro progetti sul territorio campano.

 

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galleria foto-video della festa
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    Il Santuario festeggia il Beato Mario Vergara              Gaeta, 4 luglio 2014

  Ancora un "evento" al nostro Santuario. Domenica 13 luglio, alle ore 12.00, l'Arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo D'Onorio presiederà la solenne concelebrazione in onore di p. Mario Vergara, beatificato ad Aversa il 25 maggio scorso.

  I'Arcivescovo, membro della Congregazione delle Cause dei Santi, è stato il ponente della fase conclusiva durante la quale è stato riconosciuto che il martirio di p. Vergara è stato commesso "in odium fidei" (in odio della fede). Accompagnerà i canti, tra i quali l'inno composto da don Franco Grammatico, il coro diocesano diretto dal maestro Attilio D'Amante.

  Dopo la messa sarà inaugurata la mostra "Beato Mario Vergara Missionario martire del PIME"; 15 pannelli che raccontano la vita del missionario del PIME nato a Frattamaggiore nel 1910 e ucciso in Birmania (Myanmar) nel 1950, all'età di 40 anni.

  Agli amici e devoti che interverranno alla funzione religiosa, speriamo numerosi, sarà dato in omaggio il libro di Ulderico Parente "Padre Mario Vergara e Isidoro Ngei Ko Lat".

  Ancora un caldo invito a chi ci segue più da vicino di non perdere l'occasione per partecipare alla festa e all'inaugurazione della mostra ben documentata.

 


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    Ecco le celebrazioni imminenti al Santuario               Gaeta, 29 giugno 2014



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    Sono arrivati tanti visitatori e pellegrini                   Gaeta, 28 giugno 2014

  Oggi di gente alla Montagna Spaccata ne è arrivata proprio molta, segno che con la fine di giugno comincia la vera estate.

  150 persone da San Marcellino 

  Ci sono voluti ben tre pullman per accompagnare al nostro Santuario i numerosi pellegrini della parrocchia di San Marcellino.

  Li accompagnava don Salvatore Verde, parroco da sei anni nel paese situato nell'agro aversano, che conta quindicimila abitanti. Ad accoglierli è stato il Rettore della comunità, felice di vedere la chiesa della SS. Trinità occupata in ogni ordine di posti di tante persone che aveva conosciuto quando si trovava nella comunità Pime di Trentola Ducenta.

  Li ha inviati a pregare la SS. Trinità ben raffigurata nella pala d'altare, opera di Raimondo Bruno del 1850. Ha ripercorso In breve la storia del luogo più visitato in Provincia di Latina, cominciando dalla villa del Console romano Lucio Munazio Planco, morto nel 19 prima di Cristo. Don Salvatore ha poi indicato come muoversi per visitare la Montagna Spaccata e la Grotta del Turco. Quindi tutti in pullman per raggiungere, nell'ordine, il Santuario della SS.ma Annunziata con al cappella d'oro e la Madonna del Colle che si trova a Lenola. Qui, nel pomeriggio, hanno celebrato l'Eucaristia.

  La CISL arrivata a passo di marcia 

  Sì, il gruppone è arrivato proprio a passo di marcia, perché gli interessi di un sindacalista sono differenti da quelli del pellegrino. Li abbiamo visti spuntare all'improvviso, con le bandire in testa ad ogni gruppo, che seguiva la sua guida. Sono solo scesi nella Montagna Spaccata e ripartiti velocemente "Perché - diceva una della guide - dovevano raggiungere Gaeta medievale", e poi via per altri lidi.

  La messa con i Vigili del Fuoco 

  Per il secondo anno i Vigili del Fuoco sono arrivati da Cassino. Sono quelli, pare di aver capito, che iniziarono il loro servizio negli anni '60 e '70; oggi si ritrovano volentieri come amici. 

  Ha celebrato per loro il nostro Rettore seguendo la messa della liturgia del Cuore Immacolato di Maria. "Maria - ha sottolineato nell'omelia - ha un cuore puro, umile, sensibile, forte, vigilante… che può avere solo una mamma perfetta come è stata la Madre di Gesù". Alla tastiera c'era una brava maestra che accompagnava la brillante soprano. Le due ci hanno dilettato con canti vari, compreso l'inno dei Vigili del Fuoco.

  Ci è piaciuto quanto ha affermato il loro Dirigente: "Il Vigile del Fuoco deve avere paura del pericolo… Solo così può decidere come intervenire per aiutare chi sta in pericolo di vita".

 

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    Protagonista Gaeta in "Borghi d'Italia"                   Gaeta, 19 giugno 2014

  Trasmissione annunciata per sabato 28 giugno alle ore 16.00, con replica domenica 29 giugno alle 13.15 (puoi controllare sul sito di TV2000).

clicca per accedere a TV2000 borghi d'Italia  La troupe di Borghi d'Italia resta nella provincia di Latina, a Gaeta, splendida città di mare, d'arte e di storia.

L'itinerario inizierà con il racconto di un pescatore, poi incontreremo il sindaco, l'arcivescovo mons. Bernardo D'Onorio, il parroco della cattedrale, il rettore del santuario della Montagna Spaccata e gli altri protagonisti della vita cittadina.

Scopriremo il magnifico golfo di Gaeta, il borgo antico, l'imponente campanile della cattedrale, la monumentale chiesa di San Francesco e il fantastico lungomare. Approfondiremo la conoscenza del santuario della SS. Annunziata che ingloba al suo interno la cappella d'oro dedicata all'Immacolata Concezione dove amava pregare Papa Pio IX. Proprio da Gaeta, il 2 febbraio 1849, il Pontefice scrisse la lettera enciclica Ubi Primum per consultare l'episcopato cattolico in merito alla definizione del dogma dell'Immacolata Concezione di Maria.

  Inoltre, visiteremo il museo diocesano, un cantiere navale, e ci inoltreremo nella natura incontaminata del Parco di Monte Orlando che presenta al suo interno delle vere meraviglie: innanzitutto il santuario della Montagna Spaccata, dedicato alla SS. Trinità, poi il maestoso mausoleo di Lucio Munazio Planco.

  Non mancheranno altre curiosità ed i tanti piatti tipici, a base di pesce, con in testa la tradizionale Tiella e le saporite olive di Gaeta. Un pescatore chiuderà la puntata con il colorato dialetto.       Buonissima visione!

  qui il video TV2000-borghi d'Italia della Montagna Spaccata
   e, all'Annunziata, della Grotta d'Oro:
clicca per vedere il filmato

 

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    P.Vincenzo Bruno ricorda il suo 50° di sacerdozio        Gaeta, 14 giugno 2014

  Dopo aver festeggiato domenica scorsa a Calvizzano, suo paese natale, p. Vincenzo Bruno ha celebrato il 50° di sacerdozio alla Montagna Spaccata.

  Presenti molti amici del Pime, le suore Crocifisse che hanno accompagnato i canti, noi confratelli della casa e il Superiore Generale p. Ferruccio Brambillasca.

  Solenne liturgia, coincisa con la vigilia della SS. Trinità, e clima di preghiera sentita, hanno dato il giusto tono alla festa. Durante l'omelia p. Vincenzo ha presentato una sintesi dei cinquant'anni di sacerdozio trascorsi negli USA, nelle Filippine (qui ha svolto una difficile missione) e in Italia, dove i Superiori lo hanno assegnato, dopo le minacce di sequestro scoperte dall'intelligence nella nazione formata da 7.107 isole...

  Semplice e significativo il dono offerto agli intervenuti dal p. Bruno: il rosario missionario e l'immaginetta ricordo che recava la scritta: "A Te, Signore, che mi hai chiamato e mi hai dato la gioia di amarti e servirti fino a oggi, GRAZIE"!

a Te, Signore, che mi hai chiamato
e mi hai dato la gioia di
amarti e servirti fino a oggi,
GRAZIE!
 

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    Un ritiro di fine anno sociale                             Gaeta, 12 giugno 2014

  Da circa dieci anni i componenti del gruppo, che è venuto da noi per il ritiro di fine anno, conoscono i missionari del Pime; addirittura la signora Anna Margarita, originaria di Aversa, ha incontrato p. Paolo Manna e si è anche confessata da lui.

  Il gruppo ha radici lontane. I "fondatori - ci ha detto l'attuale coordinatrice - invitarono i telefonici a radunarsi per operare in campo sociale con spirito cristiano". Così si spiega perché hanno come punto fermo la preghiera e il ritiro mensile. Abbiamo anche saputo che hanno un debole per le missioni e i missionari, tanto che due loro soci hanno operato con una congregazione religiosa in Papua N. Guinea.

  Oggi li seguiva p. Ciro che ha tenuto la meditazione e celebrato la Santa Messa nella sala dei martiri del Pime. All'ora convenuta anche noi abbiamo ascoltato le confessioni.

  Un momento particolarmente intenso è stata la vista alla Montagna Spaccata, guidata dal rettore della casa. Il gruppo, in perfetto silenzio, ha percorso il corridoio della Via Crucis, sostato nella cappella di S. Filippo Neri, per poi scendere nella spaccatura centrale e fermarsi nella cappella del Crocifisso.

  Qui si è ricordato la lunga storia del luogo venerato fin dal 1400 e pregato con lo sguardo rivolto al Crocifisso.

  Dopo la preghiera e i ricordi del luogo sacro, tutti al ristorante la Garitta per il pranzo ispirato ai sapori della località di mare.

 

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    P. Vincenzo Bruno celebra il 50°                                Gaeta, 6 giugno 2014

  Ancora un cinquantesimo di sacerdozio al Santuario della Montagna Spaccata.

Lo celebra il p. Vincenzo Bruno, missionario del Pime. Due le tappe fissate per la ricorrenza giubilare:

Domenica 8 giugno, messa alle ore 19.00 nella parrocchia San Giacomo apostolo di Calvizzano (NA), suo paese natale;

Sabato 14 giugno, messa alle ore 18.00 nel Santuario della Montagna Spaccata.

P. Vincenzo, classe 1939, ha studiato nei seminari del Pime di Trentola Ducenta ed Aversa, per poi frequentare la teologia negli USA. Qui operò come professore degli aspiranti alle missioni per otto anni.

Ma gli anni più belli (ben 33), non senza problemi derivanti dalle emergenze socio/politiche, li ha trascorsi nelle Filippine.

Un apostolato a trecento sessanta gradi svolto per la numerosa comunità cattolica, in dialogo con le altre religioni presenti nell'arcipelago formato da 7.107 isole (di cui circa 4.000 abitate), raccolte in tre grandi gruppi: Luzon, Visayas e Mindanao. 

Minacciato di sequestro dovette lasciare la terra di adozione e ritornare in Italia.

  Dopo un servizio a Roma, come padre spirituale dei nostri seminaristi, dal 2009 risiede nella comunità Pime di Gaeta.
  Parenti e amici prenderanno parte alle due celebrazioni. Da queste pagine gli formuliamo i migliori auguri con il classico motto: AD MULTOS ANNOS!

 

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    I diaconi del PIME a Gaeta                                     Gaeta, 24 maggio 2014

  E' stata una "toccata e fuga" la venuta a Gaeta dei diaconi del Pime, prossimi all'ordinazione sacerdotale.

  Terminati gli studi teologici con le prove d'esame, possono finalmente pensare al passo che li separa dal grande giorno, quando diranno "eccomi per sempre" al Signore della messe.

  In date diverse saranno ordinati nei rispettivi paesi d'origine, come Amand in India il 14 agosto e Aparecido in Brasile il 30 dello stesso mese.

  Ora il Pime può contare su di loro. La vigilia di Pentecoste, festa della Regina degli Apostoli, saranno destinati per i diversi luoghi dove lavora il Pime.

  Noi abbiamo fatto loro questo augurio: "Il vostro sacerdozio sia un vivere continuo accanto ai fratelli, lungo le strade del Mondo. Ve lo auguriamo nel giorno della beatificazione di p. Mario Vergara martire del Pime in Birmania".

 

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    Beatificazione di p. Mario Vergara                          Gaeta, 20 maggio 2014

  Anche da noi fervono i preparativi per la grande festa del PIME.

  Sabato 24 maggio alcuni di noi staranno nella cattedrale di Aversa dove il Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, proclamerà beati p. Mario Vergara e il catechista birmano Isidoro.

  Prossimamente alla Montagna Spaccata ci sarà una solenne celebrazione presieduta dall'Arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo per ricordare l'evento.

  Chi è p. Vergara?

  Padre Mario Vergara nasce a Frattamaggiore (NA) il 18 novembre 1910 e, nel corso della sua formazione al sacerdozio, matura la scelta missionaria.

  Nel settembre del 1934 parte per la missione del PIME in Birmania. Giunto a Toungoo, si dà allo studio delle lingue delle tribù cariane e dopo qualche mese gli viene assegnato il distretto di Citaciò, della tribù dei Sokù, con 29 villaggi cattolici e altrettanti catechisti da mantenere, oltre alla cinquantina di orfani raccolti dalla missione. Con le tristi vicende della seconda guerra mondiale, i missionari italiani vengono internati nei campi di concentramento inglesi in India: tra questi missionari c'è anche padre Mario Vergara, che viene rilasciato dopo quattro anni.

  Nel 1946 viene inviato dal vescovo Lanfranconi all'estremità orientale della missione di Toungoo.

Dal 1949 la zona è teatro di scontro quotidiano tra gruppi locali e, in questo contesto, padre Mario prende le difese degli oppressi, peggiorando la sua posizione: sospettati di essere spie del governo centrale, il 24 maggio 1950 padre Vergara, aveva appena 40 anni, e il catechista Isidoro sono arrestati e uccisi, i loro cadaveri gettati nel fiume Salween.


  Fin d'ora invitiamo tutti a partecipare.

clicca per vedere lo splendido filmino fatto dal Padre Benedetti

"Ardo dal desiderio di spendermi per la salute di queste anime che ancora non conoscono quanto è buono il Signore con quelli che lo conoscono e lo amano". (P. Mario Vergara)

 


 

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    Da Ducenta a Gaeta, in ritiro di 1° comunione            Gaeta, 17 maggio 2014

  Un nutrito gruppo di ragazzi Ducentesi sono venuti al Santuario per il ritiro in preparazione alla prima comunione. Li accompagnavano catechisti/e e le suore di Santa Teresina della scuola materna di Ducenta.

  Il programma della giornata si è svolto tra riflessioni e laboratori, visita alla Montagna Spaccata e giochi all'aperto.

  "Come è bello questo posto!" ha esclamato una di loro, incantata tra la bellezza del luogo sacro, il mare azzurro con la spiaggia di Serapo che comincia a riempirsi di ombrelloni, e i profumi della primavera ormai avanzata.

  Abbiamo ammirato la recita del rosario del pomeriggio, preghiera efficace per affidare alla Madonna il passo importante che porterà i bambini alla prima comunione.

  Ha concluso l'incontro in cappella il rettore della casa che ha ringraziato i ragazzi per essere venuti. Egli ha offerto qualche briciola di storia locale e ha concluso con la consegna del Padre nostro (riprodotto su cartoncino), recitato in coro.

  A conclusione della giornata non poteva mancare la discesa nella Grotta del Turco, tanto suggestiva quanto difficile da affrontare specialmente nella risalita con i suoi circa 300 gradini.

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    Presentato il libro del diacono Vincenzo Testa            Gaeta, 2 maggio 2014

  Presentato il 2 maggio scorso, nel salone dei Missionari Martiri del Pime, presso il Santuario della Montagna Spaccata, a Gaeta,

il libro del diacono Vincenzo Testa "Parole dal cuore. Lettera alla mia sposa", pubblicato dalle Edizioni Paoline.

  A parlare del testo c'erano l'Arcivescovo Fabio Bernardo D'Onorio, autore della Prefazione, don Francesco Guglietta (che ha firmato anche l'introduzione) e Sandra Cervone, giornalista de "Il Messaggero". A condurre l'incontro il prof. Filippo Di Cuffa. Momenti musicali sono stati affidati al M° Manuel Tucciarone mentre si sono alternati nella lettura di un piccolo brano del libro Alessandro Izzi e la stessa Sandra Cervone.

  Significativo l'intervento dell'autore, della moglie Franca e della coppia che, nella nostra Arcidiocesi, presiede attualmente l'Ufficio per la Pastorale Familiare. Un pubblico folto e attento ha seguito l'incontro che ha posto l'accento sulle problematiche umane, culturali, sociali e "missionarie" di una famiglia cristiana del nostro territorio. Il libro, definito dall'Arcivescovo un "racconto sincero", bene analizza - del resto - la quotidiana testimonianza di fede e speranza di una coppia che, fin dal fidanzamento, ha saputo "costruire" quella "casa sempre aperta" a Dio ed ai fratelli che oggi è diventata la Famiglia Testa.

  Saper dialogare, sapersi ascoltare, saper perdonare, pregare insieme, giocare, sorridersi, donarsi, saper essere solidali e saper promuovere la reciprocità: questi i verbi che una coppia deve saper coniugare quotidianamente per rafforzare l'unità e non cadere mai nel tranello nella banalità e della noia. In un momento in cui è "più facile disgregare che unire, dividere che congiungere", insomma, Vincenzo e Franca Testa - pur non pretendendo certo di essere dei modelli da imitare - hanno saputo umilmente ed efficacemente rendere testimonianza di quell'amore che, da 25 anni, li tiene uniti e li rende "famiglia aperta alle necessità dei fratelli".

  Impegnati nel lavoro, nella parrocchia, nei gruppi ecclesiali, nel paese dove vivono, insomma, sono adulti credibili per i tanti giovani che frequentano la casa, cristiani maturi, sposi davvero cristiani in grado di "rendere ragione della fede e della speranza che anima il loro vivere e il loro credere".

        Sandra Cervone

 

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    Novizie e Juniores al Santuario                                Gaeta, 29 aprile 2014

  "Mai viste tante suore al Santuario", ha detto uno dei nostri vedendo arrivare una ottantina di religiose. Il pellegrinaggio, organizzato dall'USMI nazionale (Unione Superiore Maggiori d'Italia), vedeva insieme novizie e juniores nell'anno internazionale di formazione, istituito per riflettere sul carisma e le opere. Guidava il gruppo Suor Gianpaola Periotto (oscm) dell'ufficio formazione.

  Il rettore della casa ha celebrato l'Eucaristia con una breve omelia sulla santa del giorno: Santa Caterina da Siena. Della grande mistica, Dottore della Chiesa e Patrona dell'Italia e dell'Europa ha ricordato i tre pilastri su cui la Santa senese ha costruito la sua perfezione: totale appartenenza a Cristo, sapienza infusa e il coraggio che la spinse a convincere il Papa Urbano VI (1318-1389) a lasciare Avignone in Francia e far ritorno a Roma il 17 gennaio 1377.

  Scattata la foto di ricordo sotto lo sguardo della SS. Trinità, c'è stata la visita guidata fino alla cappella posta nella Montagna Spaccata per pregare insieme Gesù Crocifisso.

  Il percorso è stato fatto in perfetto silenzio per meditare sulla passione di Gesù raccontata dalla Via Crucis, opera di Raimondo Bruno del 1849.


Suor Ciserani, al centro

  Mentre le nostre ospiti visitavano la grotta del turco e sceglievano i ricordi del Santuario abbiamo scoperto che era presente Sr. Annamaria Ciserani che in Romania, dove oggi svolge il suo apostolato, e a Rancio di Lecco ha amorevolmente assistito il fratello p. Domenico, confratello nostro, missionario del PIME in Giappone e in Brasile.

  Dopo il pasto frugale le suore hanno concluso con giochi e danze, circondate dal verde di Monte Orlando e il mare di Serapo.

  Un grazie particolare va alle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote (Varallo Sesia) che ci hanno promesso di pregare per noi sacerdoti.

 

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    Il PIME festeggia i due santi Pontefici                      Gaeta, 22 aprile 2014

  

 

 

 

 

Anche il Pime è in festa per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

 

Il 27 aprile la festa esploderà a Sotto il Monte


Casa natale di Giovanni XXIII ereditata dal Pime

(dove l'Istituto ha ereditato la casa natale del Papa buono) e a Trentola Ducenta: località visitate dai due Santi.


p. Germani (a destra) con p. Di Pietro lungo il viale di Ducenta

  P. Ferdinando Germani, ultranovantenne, ha ricordato le due glorie della Chiesa nel volume "Due Santi Pontefici a Ducenta", editrice San Gerardo 2014.

      

  Di Giovanni XXIII ricorda il lungo periodo vissuto in sintonia con p. Manna, durante il quale promuovevano l'annuncio ai non credenti e l'Unione Missionaria del Clero (oggi Pontificia Unione Missionaria), fondata dal nostro Beato il 1916. In questa sua ultima fatica ha dato un risalto speciale alla figura di Giovanni Paolo II, che il 13 novembre 1990 si recò a Ducenta presso la tomba di p. Manna, che poi beatificò a Roma il 4 novembre 2001.

  "Oggi più che mai - così il grande Papa concludeva il discorso tenuto presso la tomba di p. Manna - si vede che la messe è grande, la messe è grande, la messe è grande (sic), ma gli operai non sono sufficienti, specialmente in alcuni ambienti dell'America Latina, in Brasile, e in altri continenti…".

  P. Germani, per altro ben documentato, divide l'opera in quattro parti. Nelle prime due racconta le origini di Trentola Ducenta; nella terza parla di "Giovanni XXIII e dei suoi rapporti con il Beato Paolo Manna"; nella quarta si sofferma su "Giovanni Paolo II e la sua visita al Seminario missionario di Ducenta".

  Completa la pubblicazione una ricca appendice: "Opere di p. Manna", "Giornata Mondiale della Gioventù", "La diocesi di Aversa in festa per la beatificazione di P. Mario Vergara e del suo catechista Isidoro, il 24 maggio 2014".

 Congratulazioni, p. Ferdinando, per quest'ultimo volume scritto con la passione di sempre, la passione per la missione, ideale che da sempre affascina i missionari del Pime !

 

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    Libanesi in "marcia su Roma"...                           Gaeta, 26 aprile 2014

  Alla vigilia dell'evento di domani 27 maggio, con la canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, anche il gruppo libanese "Cuore di Gesù e Maria" ha fatto tappa alla Montagna Spaccata. Lo accompagnavano p. Michel Pabboud, carmelitano, e la guida turistica Ribal Abighanem.

  Sono stati accolti dai Padri del Pime nella chiesa della SS. Trinità, dove hanno preso parte alla s. Messa celebrata in perfetto arabo dal p. Michel. Anche se la liturgia era "doppiamente barbara", per noi latini, abbiamo ammirato la solennità dell'armeno e dei canti. Qualche parola in italiano l'abbiamo sentita (come il "buon giorno" pronunciato da un ragazzo) mentre si formava il gruppo per la foto ricordo.

  I graditi ospiti, visibilmente carichi per quanto domani vivranno in Piazza San Pietro, venivano da un lungo giro che li ha visti sostare ad Assisi, San Giovanni Rotondo e Montecassino.

  Al momento dei saluti abbiamo chiesto di pregare, anche per noi missionari, i due nuovi Santi che la Chiesa onorerà solennemente.

 

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    Voglia di risorgere                                                Gaeta, Pasqua 2014

  Mai come oggi sentiamo il bisogno di cambiare, desideriamo le novità, vogliamo risorgere. Sentono questo bisogno quelli che ci passano accanto, che provano la fatica dei giorni che scorrono nell'incertezza del domani. Si mettono alla ricerca di qualcosa di buono, e questo crea la condizione ideale per capire che sono sulla strada giusta. Se poi stanno con il Signore, loro speranza e salvezza, possono dirsi fortunati.

  Pensateci! Oggi si sbaglia proprio perché le proposte alternative sono tante, per tutti i gusti. Dobbiamo stare attenti a non fermarci alle prime luci, ai suggerimenti allettanti che non comportano rinunce, responsabilità. Dobbiamo scartare tutto quello che non è animato dalla verità di un Dio che ha parlato, che è venuto tra noi, che è morto e risorto per noi.

  Quando arriva la Pasqua penso a quel poco che ho realizzato in missione e che aveva l'unico scopo: portare agli altri la novità di Cristo e di Cristo risorto.

  Qualche anno fa mi trovavo di passaggio a Parintins, cittadina di 110 mila abitanti, posta sulle rive del Rio delle Amazzoni. P. Emilio, che andava a visitare due comunità dell'interno, mi propose di accompagnarlo. Barca a motore, diverse ore di navigazione tra affluenti e laghi circondati dalla foresta amazzonica e finalmente, al tramonto, arrivo alla comunità composta di poche famiglie. Tanta gioia per l'arrivo dei missionari, istruzione per tutti e cenetta frugale a base di manioca e frutta tropicale. Per dormire solo le amache appese all'interno della barca.

  Prima di prendere sonno, quella notte contemplai il cielo stellato, mai visto così bello; ascoltai i suoni della foresta e dissi al buon Dio un grazie sincero per avermi inviato così lontano. Oggi quella preghiera nata spontanea in un luogo da fiaba la pagherei a peso d'oro. 

  Nel pomeriggio del giorno seguente ci furono saluti, ancora fiumi e laghi da attraversare, un'altra comunità ad attenderci, assetata di novità e bisognosa di Risurrezione.

  Come è bella la Pasqua quando la liturgia è arricchita da canti semplici, cerimonie sobrie celebrate con la stessa gioia provata dalle donne al sepolcro vuoto: "Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. - Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa… - Cristo, mia speranza, è risorto… - Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. - Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza".

    Da "Gli altri visti da vicino"
       P. Pasquale Simone

 

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   Domenica delle Palme al Santuario                         Gaeta, 13 aprile 2014

  Con la suggestiva funzione della domenica delle palme abbiamo dato inizio alla Settimana Santa.

  Il sacro rito ha avuto inizio nella cappella di San Filippo Neri, dove si è radunata tanta gente di Gaeta o arrivata per trascorrere una giornata fuori porta.

  Il brano del vangelo e l'inno a Cristo Re ha dato il giusto tono alla commemorazione di quando Gesù entrò osannante a Gerusalemme. La passione secondo Matteo ha ricordato ai numerosi presenti che Gesù ha vissuto per tutti il mistero pasquale fatto di passione, morte e risurrezione. Il celebrante ha invitato tutti ad unirsi alla Chiesa sparsa per il mondo che nella grande Settimana rivive il dono della salvezza offerto da Cristo Gesù.

  Gli auguri pasquali che ci scambieremo dopo la Veglia pasquale nella notte santa nasceranno dalla certezza che il Signore continua a salvarci ogni giorno.

  I missionari della comunità Pime residente a Gaeta, che in questi giorni saranno impegnati per le confessioni e nelle sacre funzioni, si dicono lieti di accogliere le centinaia di persone che cercano momenti di serenità umana e spirituale.

 

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    Via Crucis cittadina                                             Gaeta, 8 aprile 2014

  Non eravamo tantissimi, ma eravamo lieti di rappresentare la città di Gaeta nell'accompagnare la Via Crucis che, partita dalla chiesa di San Paolo, è terminata nella nostra chiesa della SS. Trinità.

  Come testo è stato scelto quello dedicato ai missionari martiri del 2013. All'introduzione di ogni stazione seguivano brani presi dagli scritti dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II (che saranno canonizzati il 27 prossimo) e il ricordo del martirio dei 22 operatori pastorali uccisi barbaramente.

  Scortati dai vigili urbani della città abbiamo affrontato la salita con spirito di penitenza, motivo forte che aiuta a vivere meglio la santa quaresima. Abbiamo ammirato, in particolare, le persone anziane alla quali la fatica è costata di più.

  Entrati nella nostra chiesa e letta la conclusione del sacro rito, il Vicario generale mons. Giuseppe Sparagna ha salutato i presenti dicendo di trarre profitto dalla Via dolorosa di 

Gesù, imitata dai missionari martiri che hanno donato la loro vita in diverse parti del mondo.

 

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    Il Pime in Italia radunato in assemblea a Roma            Gaeta, 4 aprile 2014

  Noi Padri di Gaeta siamo stati in tre a prendere parte all'Assemblea della Regione Italia che si è svolta a Roma dal 31 marzo al 3 aprile. Eravamo alloggiati al CIAM (Centro Internazionale di Animazione Missionaria) che si affaccia su Piazza San Pietro, nello stato del Vaticano.

  Ha introdotto i lavori p. Ferruccio Brambillasca, Superiore Generale del Pime, che ha tenuto due riflessioni sulla sua esperienza di missionario in Giappone, vissuta alla luce della fede. Queste le espressioni colte a volo: "Fede è ringraziamento - Quando non si è in pace con sé stessi non si ha fede - Si pensa quando ci si ferma - L'uomo deve pensare sotto la Croce - La fede è un'esperienza nel cuore - Siamo missionari audaci, con il desiderio di cambiare!". 

  P. Davide Sciocco, Vicario generale, ha commentato gli atti dell'Assemblea Generale dell'anno scorso, sottolineando i punti che riguardano il Pime in Italia. C'è stato anche uno scambio di idee che miravano a farci scendere sul terreno pratico.

  E' stato quindi il turno di p. Carlo Tinello, Superiore Regionale, che ha tenuto un'articolata relazione sulla nostra situazione in Italia. Il suo dire andava dall'organizzazione sul territorio ai problemi del personale Pime. Domande e chiarimenti hanno arricchito l'analisi della nostra realtà.

  P. Vito Del Prete, Segretario Internazionale della PUM, ha svolto questo tema: "Ruolo e attività del Pime in Italia". Si è soffermato su alcuni punti: elemento missiologico, la Chiesa italiana e la sua cooperazione e animazione missionaria, frammentazione della missione, la nostra presenza e il nostro ruolo".

  In un'Assemblea che si rispetta, non poteva mancare la relazione economica. E' toccato a p. Natale Brambilla, neo economo, sciorinare numeri e percentuali per dimostrare che oggi i risultati tendono più al rosso che al verde. Un motivo in più per trovare risorse da destinare specialmente alle missioni.

  La sera del 2 aprile tutti in cappella per concelebrare con p. Pasquale Simone che festeggia il 50° di sacerdozio. Questi ha fatto un bilancio dei 64 anni vissuti nel Pime, di cui 50 da sacerdote. Non poteva tralasciare di ricordare che quando entrò al Pime di Trentola Ducenta fu accolto dal beato Paolo Manna.

  Si è definito "Missionario per ogni stagione", spiegando che sono stati diversi i compiti assolti: formatore in seminario, missionario in Brasile, impegnato nella stampa missionaria ecc. Un lavoro, c'è da credergli, svolto "senza infamia e senza lode", e questi ricordi li ha raccolti in un libro dal titolo interessante: Gli altri visti da vicino, il vissuto di 50 anni di sacerdozio.

 

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    L'Azione Cattolica di Succivo si preparava alla Pasqua   Gaeta, 30 marzo 2014

  Non capita tutte le domeniche di vedere un gruppo di novanta giovani che vengono al nostro Santuario per una giornata di spiritualità. Provenivano dalla parrocchia della Trasfigurazione di Succivo,

cittadina di 8.289 abitanti della provincia di Caserta. Li guidava don Crescenzo Abbate, sacerdote dinamico originario di Giugliano di Napoli.

  La giornata è iniziata con la recita delle lodi, durante le quali il Rettore della casa ha salutato i presenti nella sala dei missionari martiri del Pime. E' seguita la meditazione di don Crescenzo e quindi tutti in cappella per la messa di mezzogiorno. I canti e l'animazione della liturgia ha attirato l'attenzione dei gaetani presenti e di altre numerose persone che, profittando del bel tempo, hanno affollato il Santuario.

  Il resto della giornata è trascorso tra momenti di condivisione, riflessioni di gruppo sul tema proposto dagli organizzatori e la visita alla cappella del Crocifisso posta in fondo alla spaccatura principale.

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    Celebrata la veglia dei Missionari martiri                  Gaeta, 24 marzo 2014

  "E noi abbiamo creduto all'amore!" (1 Gv 4,16), è stato il tema della veglia per ricordare i 22 operatori pastorali uccisi nel 2013 in diverse parti del mondo. Ci siamo sentiti uniti spiritualmente a quanti ricordano questi eroi morti per il regno di Dio: 3 in africa, 15 in America, 3 in Asia e 1 in Europa. 

  Tra questi anche l'italiano don Michele Di Stefano che è stato ucciso a colpi di bastone nel proprio letto, nella notte tra il 25 e 26 febbraio 2013.

L'assassino suo parrocchiano, di 33 anni, è stato catturato dopo alcuni giorni e condannato a trenta anni di reclusione.

Don Michele era stato parroco per 43 anni nella frazione di Fulgatore, compiuti i 75 anni ha continuato il suo ministero pastorale di parroco dedicandosi alla piccola parrocchia "Gesù, Giuseppe e Maria" della vicina Ummari.

Secondo le testimonianze, il sacerdote era benvoluto, aveva rapporti sereni con tutti, era un uomo buono, cordiale e zelante.

  Ha presieduto la veglia p. Natale Brambilla, missionario del Pime in Brasile. Nell'omelia ha sottolineato il lato umano dei martiri: le loro comunità che hanno sofferto e le mamme che li hanno cresciuti.

Ma per il Signore si dona tutto, fino all'effusione del sangue.

  Un grazie al coro che ha accompagnato i canti, al gruppo missionario di Gaeta e ai numerosi amici del Santuario.

 

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    50°di sacerdozio del Padre Simone                   Gaeta, 16 marzo 2014

  La galleria della festa: foto-video  cliccaclicca

    I miei 50 anni di sacerdozio

  Fui ordinato nel Santuario SS. Trinità di Gaeta il 14 marzo 1964. Ci vollero 14 anni per arrivare al traguardo. Entrai a 12 anni senza sapere che cosa mi aspettava; in ginnasio e liceo capii qualcosa; in teologia, frequentata a Gaeta, feci la scelta: Sacerdote per la missione. Gli esempi e i consigli ricevuti dai missionari del Pime, le preghiere di parenti, amici e benefattori mi aiutarono a dire sì al Signore.

  Quante volte ho letto e meditato le parole del Vangelo di Matteo che concludono il discorso apostolico: "Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; (…) chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. (…) E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa" (cap. 10, 37-42).

  Una volta mi sono definito "Missionario per ogni stagione". Gli anni spesi in diversi luoghi, assolvendo a diverse mansioni, lo dimostrano: 28 anni a Ducenta in provincia di Caserta, 4 anni in Brasile (dove ho dato e ricevuto); 10 anni a Napoli; 1 anno in Sicilia; 7 anni a Gaeta (totale 50).

  Non penso di esagerare se affermo di aver trascorso questo mezzo secolo "senza infamia e senza lode". Sono certo che il Signore si è servito di me per fare qualcosa di buono per gli altri. Nel libro che regalo nelle circostanza, "Gli altri visti da vicino" e nella mostra fotografica "50 anni per la missione" si trova qualcosa di questa lunga avventura cominciata nel 1950, quando fui ricevuto a Trentola Ducenta dal beato Polo Manna.

  Il sacerdozio ho cercato di viverlo come un dono da mettere a servizio degli altri. Le messe celebrate (oltre 20 mila), migliaia di confessioni ascoltate, tante lacrime asciugate… costituiscono il premio grande che mi ha fatto il buon Dio.

  Quando celebriamo l'Eucaristia, la santa Messa, è Gesù che si fa presente nel nostro tempo. Si ripete quanto Lui ha celebrato nell'ultima cena, quando disse: "Fate questo in memoria di me". Ma tutto questo avviene ancora, quando ripeto le parole della consacrazione.

  Che grande mistero! Che grande dono!

         P. Pasquale Simone

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   Via Crucis dei bambini                                     Gaeta, 8 marzo 2014

  Sono molti i pellegrini che nel tempo di quaresima vengono al Santuario della Montagna Spaccata per il pio esercizio della Via Crucis. Oggi, con vero piacere, abbiamo osservato i bambini di prima comunione della parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano di Gaeta.

  L'iniziativa è stata del parroco don Giuseppe Rosoni e delle catechiste. "I bambini - ci ha detto il sacerdote - devono fare questa esperienza. Percorrere questo luogo sacro li aiuterà crescere nella fede, nel periodo in cui si preparano ad incontrare Gesù eucaristico che ha dato, ci ha donato sé stesso morendo sulla croce".

  Ha così proseguito: "Sembra strano, ma tanti pur vivendo a Gaeta non conoscono i luoghi di devozione che hanno fatto grande la nostra città".

  Dopo la 7° stazione la processione ha imboccato la scala che attraversando la spaccatura centrale porta alla cappella del Crocifisso. Qui i bambini hanno pregato perché la prima comunione porti a ciascuno di loro la gioia, frutto del pane consacrato da Gesù nell'ultima cena.

  I bambini hanno accompagnato con attenzione il sacro rito, avvicendandosi nella lettura delle brevi meditazioni della Via dolorosa che lascia il segno in chi riflette sul percorso che portò Gesù al monte Calvario.

 

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   Festa al Santuario di Sant'Alberico Crescitelli           Gaeta, 18 febbraio 2014

  Uniti spiritualmente alle comunità del Pime presenti in Italia e nelle missioni, abbiamo celebrato oggi la festa di Sant'Alberico Crescitelli.

  Noi Padri abbiamo concelebrato alla presenza dei devoti e amici di Gaeta. Suor Choj, che ha organizzato un bel coro per animare i canti, è stata accompagnata dalle Suore Adoratrici dell'Eucaristia.

  Una particolare menzione merita il Gruppo missionario che da anni opera con e per l'Istituto.

  Nell'omelia è stato ricordata la vita del Santo, con una sottolineatura particolare del suo cruento martirio subito in Cina. Questa in breve la sua vita. Nato ad Altavilla Irpina (Avellino) il 30 giugno 1863, a 17 anni era entrato "Pontificio seminario dei Santi Pietro e Paolo per le missioni estere". Nel 1887, poco prima di partire per la sua destinazione, lo Shensi meridionale, restò bloccato nel paese natale a causa di un'epidemia di colera, nella quale si prodigò. Raggiunta con un viaggio avventuroso la Cina, si dedicò ai cristiani del fiume Han e si spinse in altre località. Suscitò molte conversioni. Ma nel 1900 si abbatté la tempesta contro gli occidentali e, tra loro, i missionari. Dato che gestiva un asilo per ragazzi poveri, bisognosi di cibo, padre Alberico venne ingiustamente accusato di essere un artefice delle privazioni alimentari che la popolazione subiva. Il malcontento si sfogò contro di lui. Il 21 luglio 1900, circondato dentro la dogana di Yentsepien, venne torturato, fatto a pezzi e gettato nel fiume.

  Alla fine della Messa il Rettore ha ringraziato tutti gli intervenuti. "Speriamo - ha sottolineato - di rivederci presto, per altre celebrazioni che ci aiuteranno a ricaricarci di spirito missionario. Sentite come vostro questo luogo, vanto del Pime e dei Gaetani".

 

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   Gli Scout alla Montagna Spaccata                   Gaeta, 8-9 febbraio 2014

  Nonostante l'inclemenza del tempo un gruppo Scout di Formia è arrivato da noi sabato pomeriggio e ha pernottato al Santuario in modo spartano. Lo ha guidato don Mariano Salpinone, aiutato dalle guide. I ragazzi avevano in programma la preghiera recitata nella cappella del Crocifisso a notte inoltrata, giochi e lezione di Scoutismo.

  La s. messa è stata celebrata nella cappella della SS. Trinità con cerimonie e canti animati specialmente dai Lupetti.

  Questi hanno recitato la "Promessa del Lupetto" che si ispira alla "Legge del Branco".

 

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   I Passionisti alla Montagna Spaccata                   Gaeta, 24 gennaio 2014

  Nella storia del Santuario di Gaeta si legge che diversi Santi hanno visitato la Montagna Spaccata. Tra questi si ricorda San Paolo Della Croce (1692-1775), fondatore dei Passionisti. Egli iniziò il suo cammino di religioso proprio in una piccola grotta situata presso la spiaggia di Serapo, dove si rifugiò per pregare e fare una dura penitenza. 

  Originario di Ovada in provincia di Alessandria, stando a Gaeta spesso saliva alla Montagna Spaccata; e proprio nella cappella del Crocifisso, si racconta, un angelo gli rivolse le parole già dirette a San Paolo: "Ostendam illi quanta oporteat pro nomine meo pati" (manifestagli quante cose deve soffrire per il mio nome).

  Per calcare le orme del Fondatore sono venuti in pellegrinaggio due Padri Passionisti e otto novizi. Hanno vissuto dei momenti emozionanti, tra ricordi e preghiere rivolte al Santo perché fortifichi la loro vocazione.

  Gli ospiti dopo la visita ai luoghi sacri sono ripartiti alla volta del Santuario della madonna della Civita, attualmente affidato al loro Ordine.

 

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   Festeggiato il beato Paolo Manna                   Gaeta, 19 gennaio 2014

  Con un vasto concorso di popolo abbiamo festeggiato oggi il beato Paolo Manna (1872-1952). Ha presieduto l'Arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo D'Onorio. Con la processione d'ingresso, al canto dell'inno del Beato, è stata portata la reliquia insigne del grande missionario del Pime. Concelebravano i Padri Salvatore Di Serio, Bruno Vincenzo e Pasquale Simone. Quest'ultimo ha porto il saluto a mons. Fabio Bernardo e ai convenuti.

  Ha ricordato tra l'altro che p. Manna venne a Gaeta, da Superiore Generale, il 30 maggio 1926, subito dopo la fusione del Seminario romano dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e del Seminario delle Missioni Estere di Milano. Scriveva nel suo diario: "Il 3 giugno meditazione e messa agli alunni, poi messa cantata nella Cappella del SS. Crocifisso. I ragazzi vanno a Gaeta per la processione del Corpus Domini". A Gaeta iniziava un nuovo cammino che avrebbe visto un risveglio della Missione.

  Mons. Fabio Bernardo, assistito dal diacono e da due seminaristi, ha tessuto l'elogio del Beato Manna ricordando la sua vita missionaria trascorsa in Birmania Orientale (Myanmar) e in Italia, dove rientrò per motivi di salute. Si fece conoscere in particolare per gli scritti, la fondazione dell'Unione Missionaria del Clero e l'impegno per un vero ecumenismo tra le chiese che descrisse nel libro "I Fratelli Separati e noi".

  Al bacio della reliquia i devoti che avevano partecipato al sacro rito hanno espresso la loro gioia per aver goduto spiritualmente per quanto avevano ascoltato e celebrato.

  Un grazie particolare va al coro della cattedrale di Gaeta che con gli altri canti ha eseguito l'inno "Anima di fuoco", composto da mons. Franco Grammatico di Aversa.

  GUARDA le altre foto  qui  clicca

  GUARDA il video dell'esecuzione dell'inno nella splendida "versione gaetana" quiclicca
  ASCOLTA l'inno qui clicca per ascoltare

  E' seguita l'agape fraterna a cui hanno preso parte anche il Vicario don Giuseppe Sparagna e i parroci della città.

 

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   Prossima la festa del beato Paolo Manna               Gaeta, 8 gennaio 2014

  A Gaeta fervono i preparatiti della festa in onore del P. Paolo Manna. Con l'intervento di S. E. Fabio Bernardo D'Onorio Arcivescovo di Gaeta, domenica 19 gennaio avrà luogo la solenne Concelebrazione al Santuario della Montagna Spaccata.


  Per la prima volta sarà esposta la reliquia del Beato che, in un certo senso, ritorna a Gaeta. Il Beato, infatti, era Superiore Generale quando nel 1926 nacque il PIME (Pontifico Istituto Missioni estere), e proprio allora Gaeta passò al nascente Istituto Missionario. Il coro della cattedrale di Gaeta eseguirà i canti e tra questi l'inno del Beato (Un'anima di fuoco) composto dal sacerdote di Aversa can. Franco Grammatico.

  Invitiamo tutti a prendere parte alla celebrazione, con l'augurio che il Beato ci infonda un po' del suo spirito missionario che gli faceva ripetere: "Tutta la Chiesa per tutto il mondo".

  ASCOLTA l'inno al Beato Manna "Anima di Fuoco" qui clicca per ascoltare

 

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   Radosevic alla Montagna Spaccata                      Gaeta, 16 gennaio 2014

  Oggi il nostro Santuario "parla di calcio". E' arrivato tra noi il calciatore del Napoli Josip Radosevic, croato, che ieri ha debuttato nella squadra partenopea.

  La stampa di oggi apprezza il giovane diciannovenne. Leggiamo in un sito vicino alla società Calcio Napoli: "Radosevic 6,5 - All'esordio dal primo minuto in azzurro, di classe '94, mostra buona personalità. Le caratteristiche sono prevalentemente di rottura, ma in più occasioni si ritrova a gestire palloni importanti".

  Qualche tifoso arrivato al Santuario in mattinata aveva letto con dispiacere: "Dovrebbe fare le valigie anche il centrocampista Radosevic: ha estimatori in Italia ma alla fine potrebbe tornare in prestito in un club croato", dove gioca in nazionale.

  Accompagnato da don Antonio Palazzo, parroco di Pinetamare in Castelvolturno, ha visitato con stupore e raccoglimento la chiesa della SS. Trinità, la Montagna Spaccata, la Grotta del Turco e i posti panoramici del Santuario.

  Al giovane atleta auguriamo di affermarsi in uno sport apprezzato e che richiede sacrifici; potrebbe anche bruciarti appena fai un passo falso e sorgono interessi di mercato.

 

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   Epifania tutte le festa si porta via                      Gaeta, 6 gennaio 2014

  Anche noi missionari della Montagna Spaccata di Gaeta abbiamo finito in gloria le feste di Natale, celebrando nelle comunità religiose del luogo e in particolare al Santuario.

  Molti i fedeli e visitatori, incoraggiati dalla bella giornata di sole, affluiti da queste parti, partecipando alle funzioni. Segnaliamo in particolare l'iniziativa realizzata dalle Suore degli Angeli di Formia che ai doni dell'offertorio hanno unito il cesto con i salvadanai distribuiti in precedenza nelle famiglie, riempiti dai loro bambini per i coetanei poveri del mondo.

  P. Salvatore Di Serio, incaricato del Santuario, ha organizzato la processione offertoriale con bambini e adulti che hanno portato all'altere i doni, imitando i Re Magi.

  A tutti i nostri amici lettori e in particolare ai genitori raccomandiamo di far conoscere ai piccoli l'Opera dell'Infanzia missionaria, ispirandosi al motto lanciato da diversi anni e che si ricorda nella giornata dell'Epifania: i bambini aiutano i bambini.

       IMPARO A CREDERE - INNO GMR:

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       ASCOLTA  qui Figli - Genitori - Ferro Pausini clicca per ascoltare
                   
qui fatta dai Braccialetti Rossi

 

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   Ecco il mio presepe                                                Gaeta, Natale 2013

  Per Natale tutti costruiamo il presepe. Chi lo prepara in casa o in chiesa, a scuola o in fabbrica, perfino nei supermercati e nelle piazze. E' proprio vero che non è Natale se non c'è il presepe. Vuoi mostrare agli altri il tuo presepe? Mandalo via mail a questo nome: rettore.gaeta@pime.org 

  Non è un concorso, non c'è il premio… Vogliamo solo far vedere agli altri che il nostro presepe esprime la gioia che sentiamo dentro mentre ci prepariamo al santo natale. Allora ci conto; a partire da questo momento aspetto il vostro presepe.

 Comincio io con l'ultimo presepe che ho costruito (qui sopra).  Vi piace?
 Ammira gli altri: clicca la galleria dei presepi

 

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  Da Lipomo a Gaeta, passando per Montecassino       Gaeta, 28 Dicembre  2013

  Le feste natalizie hanno dato l'opportunità ai giovani di Lipomo, cittadina di 5.824 abitanti in provincia di Como, di raggiungere Gaeta e visitare il Santuario della Montagna Spaccata. 

  Erano ragazzi delle medie e delle superiori, guidati da don Fabio Rossi. Erano stati a Montecassino e non potevano non passare per i luoghi dove verso il 900 misero piede proprio i monaci Benedettini e vi rimasero per circa sette secoli.

  Il Rettore della comunità Pime li ha accompagnati lungo il percorso sacro che seguono pellegrini e turisti provenienti da tutto il mondo. Nella cappella posta a 30 metri dal mare così abbiamo pregato contemplando il Crocifisso, preziosa scultura del 1.400 circa: "Veglia sull'anima dei giovani e sul cuore dei bambini. Aiutaci a superare le grandi minacce morali e sociali che colpiscono la vita e l'amore sulla terra…".

  Queste le impressioni di uno di loro: "Incantati, paesaggio impressionante e suggestivo; ma troppe scale (leggi Grotta del Turco)… Quella montagna spaccata vorrà ben dirci qualcosa: ad esempio quanto l'incontro con Gesù Risorto ha cambiato la mia vita?".

 

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   Aria di Natale                                                   Gaeta, Natale 2013

  Aria di Natale, segno della festa in arrivo, voglia di cambiare qualcosa, desiderio di pace sognata. Lo senti dentro e non te ne puoi liberare; devi fare qualcosa anche tu.

  A creare il clima ci pensano i mezzi di comunicazione, i negozi più forniti del solito, novena sempre toccante: aria di profezia di avvenimenti lontani.


Gaeta. Piazza Roma, di Natale

  I giorni passano veloci e manca sempre il tempo. Acquisti per la festa, regali da scegliere, il presepe da allestire con novità da inventare, le tante visite in programma. Tra queste - cosa lodevole - non deve mancare un salto da qualcuno che non esce più di casa, un ammalato da consolare. Come è difficile controllarsi. Si discute con il Vigile che tenta di controllare il traffico impazzito. Devi essere reticente con l'amico che ti chiede una mano per un problema scoppiato improvviso.

  Aria di Natale! Peccato che proprio nel tempo in cui si vorrebbe essere più generosi con chi ci passa accanto, mettiamo in moto atteggiamenti colorati di finzione. Si trovano perfino modi di dire perché la finzione inganni di più: "In questi giorni ho tanto pensato a te! Quella promessa si sta realizzando! Non passerà Natale e risolveremo tutto!". E così via di bugia in bugia.

  Che cosa strana, nel tempo in cui si è più disposti a soffrire per qualche contrarietà che ti arriva tra capo e collo, c'è chi ti nasconde qualcosa o, peggio, prepara un tranello. Chi ti ha promesso di restituire quanto ti deve da tempo, proprio a Natale non si fa trovare.

  Ma in questo povero mondo, costa proprio tanto essere sinceri? Colui che è stato sincero con noi mantenendo la promessa di venire tra noi, a condividere gioie e dolori, neppure questa volta è riuscito a smuovere il nostro cuore.

  Facciamo qualcosa perché almeno l'aria di Natale diventi migliore.

 

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   Un libro intramontabile                                  Gaeta, Natale 2013

  I missionari del Pime residenti a Gaeta hanno licenziato alla stampa "La Montagna Spaccata e il suo Santuario tra storia e leggenda", decima ristampa del famoso libro p. Donato Vaglio. Il testo, scritto con la mente e con il cuore, è apprezzato da storici e scrittori di formazione diversa.

  Fin dalla prima edizione, che vide la luce nel lontano 1951, si impose all'attenzione di cattolici e non. L'impresa di raccontare episodi "tra storia e leggenda" avvenuti alla punta meridionale del Monte Orlando non è stato facile. Quando mise mano all'opera, p. Vaglio risiedeva alla Montagna Spaccata e impiegò molto tempo per consultare le biblioteche di Montecassino e dell'Annunziata di Gaeta. Fece anche diversi viaggi con destinazione Napoli, dove incontrava i Francescani Alcantarini residenti a Santa Chiara. La bibliografia citata attesta lo studio accurato, frutto di una scrupolosa ricerca delle fonti più attendibili.

  E' un testo critico che ricorda gli eventi che hanno secoli di storia. In esso p. Vaglio non cede al pietismo che non giova alla spiritualità della Croce. Dà importanza a ciò che è storico e chiama pia tradizione quello che non è suffragato da fonti sicure. L'attenzione al "Documento e monumento" rimane la regola d'oro per chiunque vuole affrontare un lavoro che si rispetta.

  Sono convinto che il libro di p. Donato Vaglio, che conta 62 anni di vita, riscuoterà ancora la giusta attenzione. Consigliamo questa guida speciale ai numerosi pellegrini e visitatori che arrivano alla Montagna Spaccata, con l'augurio che ne ricavino il giusto profitto. A tutti consigliamo di pregare nella chiesa della SS. Trinità, percorrere il corridoio della Via Crucis (con le maioliche dipinte da Raimondo Bruno nel 1859, con i versi Pietro Trapassi detto Metastasio), dare un sguardo alla cappella di s. Filippo Neri, per poi incantarsi davanti al meraviglioso Crocifisso quattrocentesco, posto nella cappella eretta sul masso incastrato a trenta metri dal mare, nella spaccatura centrale.

 

 

 

 

P. Donato Vaglio, nato a Galatone (LE) il 28.05.1916, è morto a Bragança Paulista il 20 gennaio 2012. Arrivò in Brasile l'8 dicembre 1951 e il 7 giugno seguente passò a Bragança, dove svolse un lungo e fecondo apostolato nella ridente città posta a 80 chilometri circa da São Paulo. 

Una volta confidò che i suoi impegni principali erano due: il catechismo dei bambini e l'aiuto ai poveri, dando precedenza alle comunità dell'interno.

La "Gazeta Bragantina" nel dare la notizia della sua morte, scrisse tra l'altro: "Con i suoi 96 anni di età e 73 di sacerdozio fu l'esempio di una vita dedicata al vangelo, alla carità e al lavoro per i più bisognosi di un appoggio spirituale, morale e materiale".

 

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   Un gruppo rumeno al Santuario                       Gaeta, 7 dicembre 2013

  Nella vigilia della festa dell'Immacolata è arrivato al santuario della Montagna Spaccata un gruppo di famiglie rumene guidate da don Adrian Chili, loro cappellano. Provenivano da Ladispoli, cittadina in provincia di Roma che conta di 37.473 abitanti.

  Hanno iniziato con la s. messa in lingua rumena, accompagnando la liturgia con canti natalizi, per poi visitare i posti caratteristici del luogo. Abbiamo ammirato il clima di festa per i tanti bambini presenti e per lo spirito di pellegrini che ha motivato il loro viaggio.

  Don Adrian ci ha informato che da una sua ricerca risulta che a Gaeta risiedono 385 Rumeni. In realtà devono essere di numero maggiore, se si pensa che tanti di loro lavorano in zona.

 

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   Pellegrinaggio dell'Opera della Chiesa al Santuario  Gaeta, 17 novembre 2013

  Domenica 17 Novembre 2013 con la partecipazione delle Parrocchie Nostra Signora di Valme (Villa Bonelli, Roma) e San Pietro Apostolo (Albano Laziale), affidate a L'Opera della Chiesa (www.loperadellachiesa.org), abbiamo organizzato il Pellegrinaggio per ragazze al Santuario della Santissima Trinità di Gaeta.


Giovanni Paolo II visita Madre Tridad, ammalata

  La scelta di questa meta è stata dettata dal desiderio di concludere l'anno della Fede proprio in un luogo che riconducesse spiritualmente alla Famiglia religiosa fondata da Madre Tridad il 18 marzo 1945. Una tappa indispensabile per far addentrare le giovani nel mistero di Dio Uno e Trino. Fare un'esperienza "forte", incontrando il Signore.

  Giunte al Santuario abbiamo partecipato alla Santa Messa delle 12:00. Le ragazze hanno animato l'Eucaristia con i canti, le letture e la preghiera dei fedeli. Terminata la Messa si è potuto godere l'eccezionale bellezza naturale del luogo, scendendo nella "Grotta del Turco". 


Il pasto frugale consumato con la vista di Serapo

  Dopo il pranzo al sacco consumato sulla terrazza del Santuario, che si affaccia sulla spiaggia di Serapo, abbiamo visitato la Montagna Spaccata con la "Mano del Turco", il letto di San Filippo e la Cappella del Crocifisso.

  Verso le 15 una consacrata de L'Opera della Chiesa ha tenuto la meditazione sul tema della giornata: "La Santissima Trinità, principio e fondamento della nostra fede". Le ragazze, intervenute con le loro riflessioni, hanno vissuto un momento importante per confrontarsi e aiutarsi a vivere la Fede.

  Siamo quindi ritornate in Chiesa per un momento di preghiera e di adorazione che si è concluso con la professione del Credo. Prima di lasciare il luogo sacro è stato consegnato a tutte le partecipanti uno scritto della fondatrice de L'Opera della Chiesa, intitolato "Il mistero della Fede", per poter continuare ad approfondire e gustare la bellezza del nostro Credo.


Foto ricordo sul sagrato della chiesa dedicata alla SS. Trinità

  Scattata la foto ricordo davanti al Santuario siamo ripartite per Roma, dopo una breve sosta sulla spiaggia sottostante, per contemplare la bellezza del tramonto sul mare di Gaeta. Da tutte un grande grazie ai Sacerdoti del Pime per la loro gentilezza e disponibilità.

 

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   Convegno pastorale diocesano                 Gaeta, 12 novembre 2013

  La diocesi di Gaeta si prepara all'Avvento con il convegno pastorale svoltosi oggi nella chiesa di San Paolo in Gaeta. Si parte con il "Lucernario", una breve veglia di preghiera presieduta dall'Arcivescovo D'Onorio, che si è sviluppata intorno al momento penitenziale ispirato a testi sacri, canti dell'attesa e un filmato. "Non lasciatevi rubare la speranza" è stato il tema di fondo, ben commentato dal Presule diocesano.

  La seconda parte è stata introdotta da don Carlo, segretario dell'Arcivescovo, che ha commentato brani del Genesi e di Isaia, il profeta dell'Avvento per eccellenza. E' stato poi dato spazio alle testimonianze: una coppia di sposi provati dalla morte del figlio; don Simone che citava una cooperativa formata da operai che avevano perduto il posto di lavoro e che ora stanno cominciando a lavorare.

  La terza è toccata al rettore della nostra comunità di Gaeta, invitato a raccontare la sua esperienza fatta in Brasile in due momenti, a San Paolo e a Porecatu, cittadina del Paranà. "Sono partito - ha affermato - con la convinzione di essere stato inviato dalla Chiesa di origine. Tutti i missionari sul campo ricordano la loro diocesi e la loro parrocchia. Da queste hanno ricevuto i valori cristiani, sfociati nella vocazione missionaria". Dopo aver ricordato episodi e situazioni della gente di laggiù, ha così concluso: "Come tutti i missionari credo di avere ricevuto più di quanto ho dato. Quando ho lasciato il Brasile molti hanno pianto e hanno detto: 'Padre, volte logo', Padre torna presto. Oggi con la mia età avanzata sento lo stesso entusiasmo di quando cominciai. Vi confesso che se fosse possibile, ricomincerei tutto da capo".

 

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   E' pronto il Calendario Pime-Gaeta 2014          Gaeta, 7 novembre 2013

  Cari amici del PIME, gradite il calendario 2014 che vi offrono i missionari residenti presso il Santuario della SS. Trinità di Gaeta, conosciuto più comunemente come Santuario della Montagna Spaccata.

  E' una guida che per un anno vi accompagnerà idealmente lungo il percorso dei luoghi visitati dai pellegrini e turisti di tutto il mondo. Mensilmente potrete sfogliarlo e trovare spunti per meditare sulla passione e morte di Gesù, per arrivare alla SS. Trinità ben raffigurata nella chiesa principale.

  Teneteci presenti nelle vostre preghiere, mentre da parte nostra faremo lo stesso per voi. Insieme chiederemo al Signore di migliorare il nostro spirito missionario e di suscitare "numerose e sante vocazioni".

  Un caro saluto dai miei confratelli della Montagna Spaccata e un cordiale augurio di un felice 2014.

       P. Pasquale Simone     Tel. 0771 462068   rettore.gaeta@pime.org 

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Siamo Apostoli! Gli Apostoli non avevano dietro le spalle nessun altro interesse da servire, ma servivano solo ed unicamente Gesù Cristo. Siamo Apostoli, e spaziamo lontano su orizzonti divini, lavoriamo generosamente, disinteressatamente solo per le anime, solo per la Chiesa, solo per il Cielo!

         Beato Paolo Manna, lettera ai missionari. Milano 30 aprile 1926

 

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   I ragazzi di Alvito al Santuario            Gaeta, 1° novembre 2013

  Sono arrivati tra i primi visitatori i ragazzi di Alvito, paese di 3mila abitanti in provincia di Frosinone. In parrocchia sono un po' l'ACR, ma hanno preferito chiamarsi "Gruppo s. Filippo Neri", "Nome che hanno scelto - ci dice una delle signore che li guidano - perché il Santo fiorentino voleva bene ai ragazzi".

  Il rettore della casa ha raccontato loro la storia del luogo sacro, gestito oggi dai missionari del Pime. Quindi hanno visitato la grotta, la montagna spaccata con lo storico Crocifisso e sostato nella cappella di s. Filippo, loro santo preferito.

  Alle 12 tutti in cappella per prendere parte alla santa messa dando un loro contributo leggendo le letture e le intenzioni di preghiera della solennità à di Ognissanti. Profittando della bella giornata del 1° novembre hanno giocato, consumato un pasto veloce per poi salire al monte Orlando, fino al mausoleo del console romano Munazio Planco.

  Quando stavano per riprendere la via del ritorno, un po' stanchi ma felici per una giornata diversa, hanno salutato proponendosi di ritornare a ritemprarsi tra il verde del promontorio e il mare di Serapo.

 

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   Tavola rotonda missionaria alla Montagna Spaccata  Gaeta, 26 ottobre 2013

  Sulle strade del mondo, Conferenza stampa di Maurizio Di Schino alla Montagna Spaccata 

  Un incontro davvero costruttivo quello con il giornalista Maurizio Di Schino, tenutosi lo scorso 26 ottobre, presso la Sala dei Missionari Martiri della Montagna Spaccata. Organizzato dai Padri del Pime e dai Gruppi Missionari (in particolare da padre Pasquale Simone e dal Gruppo di Gaeta) nell'ambito delle iniziative per l'Ottobre Missionario 2013, l'incontro ha visto la partecipazione di un folto ed attento pubblico che si è lasciato letteralmente guidare in un vero e proprio itinerario alla scoperta di alcune realtà dimenticate in zone "calde" del mondo.

  Come inviato di Tv2000, infatti, Di Schino ha girato il Pianeta in lungo e in largo, diventando un vero esperto di mondialità e raccontando con professionalità e competenza le problematiche di più scottante attualità, testimoniando altresì l'impegno davvero unico che la Chiesa porta avanti per fronteggiare le sfide che la complessa società contemporanea ci presenta ogni giorno.

  Angola, Georgia, Albania, Haiti, Uganda : sono le Nazioni delle quali Di Schino ha raccontato vicende politico-sociali e umanitarie, mescolando i suoi ricordi all'impegno di missionari e missionarie che vivono quotidianamente questi drammi, dando il loro generoso aiuto, anche mettendo a rischio la loro vita. "Vivere la fede nel nascondimento o parlare di speranza in posti impossibili e di fronte a situazioni veramente al limite - ha detto Di Schino- vede la Chiesa missionaria di oggi continuare ad essere spesso l'unico punto di riferimento credibile per popoli che stentano ad uscire da guerre, dittature, fame, catastrofi naturali". 

  Maurizio ha parlato dei tanti "martiri della Carità" ovvero quei medici e quegli infermieri che assistono con amore i malati di ebola o di AIDS, o degli operatori Caritas che sostengono i profughi siriani in Giordania o che testimoniano la fede nel silenzio in Georgia. Toccante la testimonianza di Suor Virginia che, in Albania, incarna la frase di Madre Teresa di Calcutta : "Il giorno più bello è oggi".

  "Il nostro applauso - continuava a ripetere Di Schino durante l'incontro di Gaeta - deve andare non a me ma ai protagonisti delle storie che vi ho narrato ovvero i tanti missionari e missionarie, religiosi e laici, che si impegnano per incarnare i valori evangelici. Sono loro i veri "inviati" che, sulla scia del mandato dato da Cristo agli Apostoli, lasciano veramente tutto per seguire la propria vocazione e abbracciare la croce con amore e generosità. E anche con coraggio".

  Ma il pubblico ha applaudito anche questo coraggioso "inviato" della comunicazione poiché anche informando e raccontando della missione nel rispetto della verità e promuovendo la pace e la conoscenza, si rende un utile servizio alla costruzione del Regno di Dio!

              Sandra Cervone

 

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   Ecco i nostri incontri per l'ottobre missionario    Gaeta, 7 ottobre 2013


 

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    La Direzione Generale del PIME tra noi     Gaeta, 23 ottobre 2013

  La Direzione generale del Pime ha scelto il Santuario di Gaeta per il Consiglio generale. Tre giorni di incontri serrati, resi meno duri dalla vista sul mare di Serapo, ai quali hanno preso parte p. Ferruccio Brambillasca, Superiore generale, i Padri Davide Sciocco, Paolo Ballan, Gabriel Costa e fr. Marco Monti. In un secondo momento si è unito al gruppo l'Economo generale p. Pier Paolo Dossi. Pensiamo che sono stati molti i punti da trattare perché a loro arrivano problemi dall'Italia e dalle missioni sparse nel mondo.

  Per la circostanza sono venuti ad onorarci, prendendo parte al pranzo del secondo giorno, l'Arcivescovo Fabio Bernardo D'Onorio e il suo Vicario mons. Giuseppe Sparagna.

  Al saluto del rettore sua ecc. D'Onorio ha ringraziato per quanto il Pime porta avanti in Diocesi, augurandosi che forze nuove si aggiungano alla comunità per affiancare la pastorale missionaria che per operare ha bisogno di braccia forti e un cuore grande.

 

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    Veglia missionaria alla Montagna Spaccata     Gaeta, 19 ottobre 2013

  Un nutrito gruppo di persone e i nostri gruppi missionari di Gaeta e Formia hanno preso parte alla veglia in preparazione alla Giornata missionaria mondiale.

  La funzione ha avuto inizio con la processione: il Crocifisso, portato da chi presiedeva, era seguito da 5 lampade che rappresentavano i Continenti. Questi segni hanno fatto capire che dobbiamo aprire il cuore al mondo intero.

  "Sulle strade del mondo", motto di questa importante ricorrenza, è stato il tema della preghiera, fatta di letture, canti e recita dei salmi. Le testimonianze, che facevano riferimento al Brasile, hanno dato ai presenti un'idea di quanto si dà e si riceve in quel grande Paese, dove la missione ha grandi spazi per seminare il bene.

  Il p. Bruno Vincenzo, che ha presieduto, ha ricordato alcuni punti del messaggio del Papa che invita a "rafforzare la nostra amicizia con il Signore e il nostro cammino come Chiesa che annuncia con coraggio il Vangelo".

  Prima di sciogliere l'assemblea abbiamo salutato don Natalino di Rienzo, nuovo Direttore della pastorale missionaria della diocesi di Gaeta. Si è augurato di non fare troppe cose ma di farle insieme. Questo non contrasta ma incoraggia le iniziative locali e la loro spontaneità.

  Un grazie particolare va alle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucaristia che hanno accompagnato i canti della veglia. Il rettore ha ringraziato tutti invitando a camminare insieme per altre iniziative da attuare nel Santuario tenuto dai missionari del Pime.

 

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    I ragazzi iniziano l'anno del catechismo      Gaeta, 13 ottobre 2013

  Oggi i primi ad arrivare alla Montagna Spaccata sono stati i numerosi ragazzi guidati dal Parroco don Mariano Salpinone e le catechiste della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria, di Formia. Palloncini, colori, qualche panino e l'immancabile megafono hanno attirato l'attenzione di chi stava venendo dietro.

  "Inizia l'anno del catechismo - ci ha detto un ragazzo che faceva spalla al parroco - e il modo migliore è far divertire i ragazzi, con tante sorprese".

  E le sorprese sono state molte, come la caccia al tesoro, i canti accompagnati dalla chitarra, gli urrà gridati nella Grotta del Turco. La celebrazione della messa ha dato il la alla giornata che certamente i ragazzi ricorderanno a lungo.

  Il rettore, che ha fatto tutti i 280 gradini della grotta per raggiungere i ragazzi, ha salutato in portoghese: "Bom dia mininos e mininas (Buon giorno bambini e bambine)". Questi, istruiti da chi conosce la lingua parlata in Brasile, hanno risposto: "Bom dia pra você (buon giorno a te)"...

 

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 La nostra corrispondenza in giacenza alle Poste di Formia     Gaeta, 8 ottobre 2013

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    Mons. Rino Fisichella a Gaeta      Gaeta, 1° ottobre 2013

  Un evento ecclesiale si è celebrato nella chiesa parrocchiale di San Paolo in Gaeta: mons. Rino Fisichella ha tenuto una quasi "Lectio magistralis" che ha dato inizio all'anno pastorale dell'arcidiocesi. Molti gli intervenuti, in particolare agenti pastorali, per ascoltare la relazione "Trasmettere la fede nel mondo d'oggi".

  L'oratore è stato brillante nell'esposizione, passando dalla dottrina alla pratica dell'annuncio e sottolineando che la Chiesa deve cambiare il modo di comunicare. "Siamo nell'ordinarietà della straordinarietà - ha affermato -; la nuova evangelizzazione è vivere la pastorale nell'ordinarietà". Oggi c'è l'esigenza di portare il vangelo per far conoscere Gesù che è venuto a trasmettere la fede. Si costata che dai giovani con 18 anni in giù il nostro linguaggio non è capito. Siamo nell'epoca del cellulare, si usa lo smartphone".

  Qualche altro punto in ordine sparso che ha attirato l'attenzione dei numerosi presenti.

  La fede si comunica con l'annuncio, la celebrazione e la testimonianza.

  La sfida è quella di recuperare il nostro stile de vita, coscienti che abbiamo incontrato Gesù Cristo. Saper dire agli altri: "L'ho incontrato".

  San Paolo era convincente perché annunziava quello che aveva conosciuto: Cristo morto e risuscitato.

  Accennando alla catechesi (mons. Rino è segretario della commissione episcopale per la catechesi della CEI) affermava che oggi c'è bisogno di metodi nuovi per trasmettere la fede. Si richiede la conversione del cuore; bisogna far lavorare la grazia perché lo Spirito apra il cuore alla Parola. "Se non abbiamo identità non trasmettiamo.

  Ci è piaciuto quando ha messo in risalto il senso missionario dell'annunzio: "Se non c'è trasmissione del vangelo, non c'è Chiesa. Purtroppo abbiamo perso il senso missionario di annunziare il vangelo".

  Mons. Rino Fisichella, avviandosi alla conclusione, per spiegare come l'altro si disponga più facilmente all'ascolto, ha citato l'espressione di Papa Francesco: "Crede chi è amato".

 

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    Ottobre, il mese che parla missione      Gaeta, 1° ottobre 2013

  Anche noi missionari del PIME che operiamo presso il Santuario della Montagna Spaccata facciamo la nostra parte, perché il mese dedicato alle missioni dia a tutti la giusta carica per "parlare missione".

  Il Papa ci ha regalato il suo messaggio, le Pontificie Opere hanno programmato nei minimi particolari tempi e modi per riflettere e pregare per le missioni e missionari. Anche i siti dei missionari si mobilitano riportando iniziative di animazione missionaria.

  Al Santuario scenderemo al pratico, ricordando le intenzioni delle singole settimane del mese. Sabato 19 ottobre terremo la VEGLIA MISSIONARIA. Invitiamo gruppi missionari, movimenti e fedeli laici a questo momento forte di preghiera fissato alle ore 20.00 nella cappella della SS. Trinità. Buona missione a tutti!

Ci scrive Maurizio Di Schino giornalista televisivo di Gaeta

  "Missioni. Nelle periferie del mondo" è il titolo dell'appuntamento settimanale che mi è stato affidato. A partire dal 7 ottobre, ogni lunedì dalle ore 21,20 alle ore 22,20. Circa 1 ora di programma: una bella sfida, soprattutto per quanto riguarda gli ascolti... 

  Avremo una testimonianza missionaria (consacrata o laica) in studio e un'altra testimonianza via skype. 

  Le due testimonianze dovranno avere in comune l'area geografica nella quale sono impegnati/e. Possibilmente testimonianze di chi conosce l'odore della polvere delle missioni, di chi ha vissuto o sta vivendo lo stare nelle periferie del mondo. Escludiamo i paesi che affacciano sul Mediterraneo, perché ci sarà un programma che si dedicherà appositamente di quell'area geografica. In studio avremo anche un/una giornalista, un/una docente o un/una ricercatore/ricercatrice esperto/a sempre dell'area geografica trattata.

  Ad ogni ospite verranno chieste immagini VIDEO della missione di cui si parlerà (anche foto, soprattutto con loro in campo, ma senza bambini in primo piano e sofferenti; per quanto riguarda i bambini, solo quando sono campi lunghi o in situazioni generiche, per esempio: mentre giocano in gruppo o in un cortile...). In studio avremo anche la testimonianza di un/una laico/a che si sta impegnando per la missione.

  Fatemi pervenire proposte e segnalazioni di testimonianze missionarie e anche di docenti, giornalisti ed esperti di aree geografiche."

  Maurizio Di Schino Giornalista inviato"TV2000" Via Aurelia, 796 - 00165 Roma Italia. Cellulare: +39.345.3093661 - Redazione (diretto): +39.06.66508547 Segreteria di redazione: +39.06.66508600 - Skype name: mauriziodischino

 

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    Ancora un'onda di piena alla Montagna Spaccata  Gaeta, 29 settembre 2013

  Alle ore 15.00 di domenica 29 settembre si è ripetuta l'onda di piena venuta giù dal Monte Orlando: la precedente era precipitata giù sulla strada dissestata che scende dalla zona delle falesie, il 15 settembre.

  Per fortuna che i visitatori sono riusciti in tempo e mettersi in salvo, riparandosi nella cappella del Santuario e nelle adiacenze.

  "Come fate - ci ha chiesto una signora - quando capita questo disastro?". Non sappiamo che cosa rispondere. "Sono anni ormai - ripete il Rettore del PIME - che denunziamo la cosa ai responsabili: Ente Parco, Demanio e Amministrazione comunale di Gaeta. Purtroppo tutti fanno orecchi da mercante".

  Eppure si potrebbe rimediare a tutto questo. Provvigioni se ne spendono scandalosamente per servizi inutili e opere come la riparazione dei muraglioni che non servono a nessuno, che durano da anni…

  "Ma non ci si può fermare qui - aggiunge il Rettore -. Consulteremo i nostri rappresentanti legali e faremo un esposto alla Procura della Repubblica, denuncia che non si può più rimandare".

          qui il nuovo articolo di Latina Oggi

 

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    Festeggiato a Gaeta il beato Giovanni Mazzucconi  Gaeta, 25 settembre 2013

  Con la partecipazione di amici del Pime è stata celebrata nel santuario la festa del beato Giovanni Mazzucconi, primo martire del Pime. Ha presieduto il rettore della casa che ha offerto all'assemblea orante brevi cenni biografici del festeggiato.

  Nato a Rancio di Lecco 1° marzo 1826, Giovanni Mazzucconi il 1850 entrò nel seminario diocesano, e dopo due mesi passò a Saronno dove mons. Angelo Ramazzotti aveva fondato il Seminario Lombardo delle Missioni Estere. Partì per la Melanesia Micronesia in marzo 1852. Dopo un breve periodo passato in Australia raggiunse l'isola di Rook, la terra della missione agognata.

  Qui l'ambiente è ostile, la gente è diffidente. Mazzucconi ammalatosi di malaria ritorna in Australia per curarsi, e quando ritorna arriva l'ora del martirio. La piccola nave che lo trasporta viene assalita dai carnefici e il primo colpo di ascia è per lui. Tutto l'equipaggio viene massacrato, i loro corpi vengono gettati in mare. Era il mese di settembre 1855, Mazzucconi aveva poco più di ventinove anni.

  Il papa Giovanni Paolo II lo beatifica in san Pietro il 19 febbraio 1984. La sua statua sarà posta sulla cima di una delle numerose guglie del Duomo lombardo.

  Alla nostra festa, oltre il gruppo dei nostri amici c'eravamo quattro suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucaristia. A loro un grazie per aver accompagnato i canti della messa. Noi concelebranti eravamo quattro, partecipava anche p. Domenico Rotunno, missionario in Brasile di passaggio tra noi.

 

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    Grande risonanza dell'articolo di Latina Oggi    Gaeta, 16 settembre 2013

  Grande risonanza ha avuto l'articolo di Latina Oggi,

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  pubblicato domenica 15 settembre 2013 sul problema dei disastri che puntualmente provocano le acque, male incanalate, che scendono dal Monte Orlando.

P. P. Pasquale Simone legge con attenzione l'articolo di Latina Oggi

  Ora non ci rimane sperare che il disappunto dei Missionari del Pime, Istituto che dal 1926 presta il suo servizio presso il Santuario della Montagna Spaccata, venga accolto dalle autorità competenti: Comune di Gaeta, Parco Regionale Urbano di Monte Orlando, Demanio.

 

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    Domenica 15  settembre siamo su  AVVENIRE Lazio sette
                                                                                  pagina di Gaeta

  Con due articoli: 

  Dalla missione in Bangladesh, l'impegno per i giovani;  di p. Adolfo L'Imperio
  L'estate alla Montagna Spaccata;  di p. Pasquale Simone

      Leggeteci  (qui l'anteprima della pagina)

 

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    Studenti e sacerdoti sulle orme di s. Filippo       Gaeta, 9 settembre 2013

  Chi viene a visitare la Montagna Spaccata, appena attraversa il corridoio della Via Crucis entra nella cappella di San Filippo Neri. Ammira la statua di bronzo e la scritta che i Padri dell'Oratorio dedicarono al loro Fondatore e, scendendo in direzione della cappella del Crocifisso trova un altro segno importante del passaggio del Santo della gioia: il "Letto di San Filippo". Roccia pura sulla quale pregò il Santo fiorentino.

  Tutto questo ha suggerito ai Padri Filippini di portare i loro alunni a calcare le orme del loro santo. 5 erano i Padri Filippini, 15 gli aspiranti originari di diverse parti d'Italia. Stupore per l'ambiente gaetano e per i luoghi che San Filippo visitò più volte tra il 1532-1533, quando era ospite a San Germano (oggi Cassino) di un facoltoso zio commerciante.

  I nostri ospiti sono rimasti con noi tra la domenica 8 settembre e il pomeriggio di oggi. Abbiamo appreso con ammirazione che i giovani, a turno, hanno vegliato per una notte intera. Anche da noi un plauso a chi prende sul serio un percorso che porterà a donare la propria vita per il bene per tutti e dovunque.

  La permanenza di chi ha continuato a lodare il programma e il luogo dove è stato svolto è terminata con la s. Messa in onore della SS. Trinità, nelle chiesa ad essa dedicata.

 

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    Riceviamo e pubblichiamo             Gaeta, 2 settembre 2013

           P. GIOVANNI MANCO, MISSIONARIO DEL PIME IN MESSICO
        di P. Gianni Manco

  E' sempre una gioia condividere con i confratelli l'entusiasmo della missione e poter insieme a loro continuare a dire che l'avventura apostolica per le strade del mondo ti riempie il cuore di una felicita' immensa. In una " toccata e fuga" a fine agosto sono stato nel santuario della Montagna Spaccata dove alcuni confratelli del PIME svolgono alacremente il loro ministero sacerdotale missionario, amministrando il santuario e portando avanti le attivita' di animazione.

  Sono appena rientrato dal Messico dove ormai da sei anni svolgo il mio ministero sacerdotale missionario, dopo una breve esperienza negli Stati Uniti. Li' con altri 7 pimini siamo presenti nello Stato del Guerrero (Arcidiocesi di Acapulco) in due parrocchie indigene di etnia mixteca e una presenza nelle periferie di Acapulco. Personalmente, in questo momento mi occupo di formazione e animazione "ad gentes" nelle POM messicane (Pontificie Opere Missionarie) e sono docente di teologia-missionologia nei Seminario maggiore di Acapulco.


P. Giovanni Manco missionario nel Messico

  Come PIME siamo impegnati esclusivamente nel lavoro di evangelizzazione e inculturazione in due parrocchie indigene mixteche, La Concordia e Cuanacaxtlitlan, nella sierra de Guerrero, dove cerchiamo di essere un segno del Regno in comunione con la Chiesa locale, l'Archidiocesi di Acapulco, con il suo vescovo e il suo presbiterio. Il lavoro tra gli indios mixtecos richiede una grande preparazione linguistica nell'apprendimento delle lingue locali affinché il Vangelo possa incarnarsi nella realta' e trasformare dal di dentro i parametri di giudizio nel rispetto delle culture originarie. Per questa ragione portiamo avanti come missionari un lavoro di evangelizzazione pluriculturale che renda possibile la valorizzazione delle differenze nel perseguimento della comunione.

  Anche la promozione umana è uno dei nostri obiettivi nella ricerca costante del bene comune concreto della nostra gente che e' sempre protagonista di uno sviluppo nella partecipazione effettiva e affettiva ai processi decisionali. Alcuni piccoli progetti come le borse di studio per i bambini poveri e un dispensario medico per le situazioni urgenti ci aiutano ad essere un segno della solidarietà di Cristo con il nostro popolo.


Acapulco con i colori del Messico

  Nella periferia di Acapulco, dove forte si fa sentire la poverta' e la violenza del narcotraffico, attraverso il lavoro di evangelizzazione per la pace abbiamo portato avanti alcuni progetti formativi per i giovani affinche' possano interiorizzare i valori della "civilizzazione dell'amore". Essi, i giovani, sono una delle priorita' del lavoro missionario con l'obiettivo di formarli perche' siano autentici discepoli missionari di Gesu' Cristo e possano capire bene qual e' il progetto di Dio sulla loro vita.

  Sono felice di essere missionario e di poter offrire la mia vita affinche' il Vangelo di Gesu' si faccia strada nel mondo. Sono grato al Signore per la forza e l'entusiasmo che ci dona come una fonte sempre zampillante d'acqua viva.

 

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    P. Giovanni Manco al Santuario             Gaeta, 25 agosto 2013

  P. Giovanni Manco, anni 46, missionario del Pime in Messico da tre anni, ha fatto una visita rapida alla Montagna Spaccata; una toccata e fuga per incontrare i confratelli.

  P. Manco celebra con don Domenico

  Entusiasmo tanto, espresso sia durante la Messa delle 12, per dire ai presenti la sua gioia di essere un missionario a tempo pieno, che durante il pranzo quando ci ha salutato cantando "O sole mio".

      il calendario Maya

  Lì ha trovato anche lo spazio per dire qualcosa sul calendario Maya.
Buona missione, p. Giovanni, e sempre con lo stesso entusiasmo!

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    Riceviamo e pubblichiamo             Gaeta, 22 agosto 2013

           P. Lourdh Xavier parte per il Giappone

  "Andate e proclamate in tutto il mondo" (Mc 16,15). Questa parola di Gesù Cristo è il motivo principale di ogni vocazione missionaria. Guardando indietro credo che la mia chiamata alla vita sacerdotale e missionaria mi abbia spinto ad "uscire" da dove ero, per vivere una vita per gli altri.

  Sono p. Lourdh Xavier missionario del PIME, nato a Kazipet, Andhra Pradesh in India. Il PIME è arrivato in India nel 1855 ad Hyderabad. Fin da allora avevano cominciato a dedicare il loro tempo ad assistere i cristiani (soprattutto gli anglo-indiani e i tamil) che lavoravano nelle ferrovie a Kazipet.

  Nella mia città natale, come dicevo, è stata la chiesa madre delle nuove Diocesi. Fino al 2001 i parrocci di St. Jospeh's Church, Kazipet erano del PIME. Ricordo bene la figura di p. Dal Balcon Lino che mi battezzo' e poi p. Antonello Florindo. Prima di loro c'è stato p. Gino Pazzaglini per quasi trentenni, costruttore dell'attuale chiesa parrocchiale sulla collina lunga la strada principale di Kazipet. Tutti questi sacerdoti hanno seminato nella gente il seme della fede, speranza e carità.

  La mia vocazione missionaria è nata guardano la vita di p. Antonello. Uomo semplice, pieno di forza e sapienza, capace di conivolgere i fedeli nel suo lavoro pastorale soprattutto nei villaggi. Tutt'ora c'e una spiritualita' che si vive a Kazipet fino ad oggi che parla dell'impatto dei missionari del PIME, in modo particolare di p. Antonello.

  Nel 1992 ho espresso il mio desiderio di entrare nel seminario e subito mi sono torvato alle porte del PIME. Con grande fiducia sono andato avanti nella formazione e sono stato ordinato sacerdote il 2 agosto 2003. Da allora ho svolto il lavoro missionario non nel campo della missione (come subito desideravo) ma nel campo della formazione. I primi sette anni sono stato nel seminario come Rettore per gli studenti universitari e poi tre anni come Rettore nel seminario filosofico del PIME a Pune.


Consegna del crocifisso da Mons. Udumala Bala a p. Lourdh Xavier, PIME

  Quest'anno ho avuto la grande gioia di avere la destinazione missionaria. Ero presente alla Santa Messa il 18 maggio 2013 a Roma, dove facevo da verbalista dell'Assemblea generale dell'istituto, Festa di Maria Regina degli Apostoli, patrona dell'Istituto, quando il Superiore Generale ha annunciato: p. Lourdh Xavier destinato in Giappone. Penso che la più grande notizia per un missionario sia proprio il sentire la sua destinazione. Ma più bello ancora è quel giorno nel quale riceve il crocifisso di missionario partente.

  Domenica 4 agosto 2013 nella Chiesa parrocchiale di St. Joseph's a Kazipet durante la celebrazione eucaristica Mons Udumala Bala, Vescovo di Warangal mi ha consegnato il Crocifisso. Nella sua omelia ha sottolineato la validità della Chiesa nel mondo e il sua opera di evangelizzazione, soprattutto là dove c'è il benessere e sviluppo. Mi ha incoraggiato a seguire le orme di San Francesco Saverio, il grande missionario che si recò in Giappone per evangelizzare i giapponesi.

  Il mio mandato missionario e' un segno della maturazione della fede della gente di Kazipet, della Chiesa di Warangal. Infatti il PIME nutre vocazione missionarie dalle sue missioni per evidenziare il dono che queste chiese possono fare alla Chiesa Universale e soprattutto per le missioni. Siamo già tre membri del PIME dalla Diocesi di Warangal che esprimono questa maturità della nostra chiesa locale. P. Ralph Jasawala, anche di Kazipet che dirige la Regione India del PIME come superiore regionale, p. Duggimpudi Raja Ratnam già missionario in Hong Kong per 9 anni e ora Rettore del seminario minore del PIME a Eluru e per ultimo io destinato in Giappone.


p.Jasawala Ralph, Superiore Regional India e p. Lourdh Xavier destinato in Giappone con il Mons Udumala Bala, Vescovo di Warangal

  Vado in Giappone con grande entusiasmo, tendendo in conto tutte le sfide che incontrerò. La più grande sarà quella di imparare la lingua e vivere nella cultura giapponese. Richiede da me tanta umiltà e pazienza come dice un confratello che vive in Giappone da tanti anni. Preparo i bagagli con tutto quello che sarà necessario per iniziare la vita in Giappone, ma più di tutto sto preparando il mio cuore per portare la gioia della buona notizia che Dio ama ogni singola persona di questa terra e vuole che tutti siano salvi per mezzo di Gesu' Cristo, Suo Figlio e l'Unico Salvatore del mondo.

         p. Lourdh Xavier, PIME

 

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    Arrivano 120 Libanesi      Gaeta, 19 agosto 2013

  A Gaeta le sorprese non finiscono mai. 

  Oggi, pensate, sono arrivati alla Montagna Spaccata 120 pellegrini Libanesi. Li guidavano i pp. Ranzi Jreige e Ralph Germanos, sacerdoti Vincenziani che hanno un santuario mariano nel centro di Beirut. Erano insieme cattolici, ortodossi e alcuni di religione islamica. Venivano da Roma, avrebbero proseguito per Napoli, San Giovanni Rotondo per poi puntare verso la Sicilia.

  Il p. Ranzi ci ha detto che spesso promuovono questi pellegrinaggi che danno l'opportunità di condividere valori umani e religiosi, nello spirito di San Vincenzo.

  Abbiamo curiosato mentre celebravano la s. Messa, notando un devoto raccoglimento, interrotto solo da meravigliosi canti corali in perfetta lingua araba.

  Il celebrante principale, ispirandosi al fenomeno della Montagna Spaccata, ha scelto il brano del Vangelo di Matteo: "Gesù rese lo spirito, la terra tremò, le rocce si spaccarono" (Mt 27,50-52).

 

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    Il Sindaco Mitrano riceve il deputato francese Assaf    Gaeta, 13 agosto 2013

                   di Lino Sorabella

  Il sindaco Cosmo Mitrano ha ricevuto nelle mattina del 13 agosto, nel palazzo comunale, il deputato francese Christian Assaf in vacanza a Gaeta, che ha scelto come meta di villeggiatura per una quindicina di giorni dopo averne apprezzato le peculiarità climatiche, turistico-ricettive, enogastronomiche e culturali in occasione dell'incontro avuto con lo stesso Mitrano lo scorso giugno a Frontignan La Peyrade.


               Mitrano riceve Assaf in Comune

  L'on. Assaf è un giovane 41enne deputato eletto nella circoscrizione di Hérault della quale fanno parte la città di Montpellier, capoluogo di regione, e Frontignan La Peyrade, città gemellata con Gaeta dal 1997. Il sindaco Mitrano lo aveva conosciuto proprio a Frontignan La Peyrade l'8 giugno scorso in occasione della cerimonia di collocazione delle statue dei Santi Cosma e Damiano nella chiesa francese di Saint Paul, statue che sono state realizzate in perfetta analogia con quelle venerate nella chiesa gaetana degli Scalzi. In quella circostanza Mitrano era stato ricevuto dal sindaco della cittadina francese Pierre Bouldoire con il quale ha sottoscritto un accordo inteso a consolidare i legami di amicizia e gemellaggio fra le due cittadine.

  "Legami - ha sottolineato Mitrano - che possono consolidarsi puntando sulle attività culturali, scolastiche, folkloristiche, economiche, turistiche, sportive e di promozione dei rispettivi territori e dei prodotti tipici di ciascun Comune". In particolare, il primo cittadino di Gaeta ha sottolineato l'importanza di attivare circuiti turistici a carattere storico-archeologico, religioso, culturale, artistico ed enogastronomico, con la previsione di particolari condizioni vantaggiose per i gruppi.

  Durante il cordiale incontro, l'on. Assaf ha promesso al sindaco Mitrano la sua piena collaborazione e disponibilità intese a rafforzare le relazioni non solo tra le due amministrazioni comunali, ma anche e soprattutto "tra le rispettive popolazioni, al fine di assicurare una migliore comprensione reciproca ed una cooperazione efficace nell'affrontare i problemi che a livello locale dovessero presentarsi, sviluppando quel sentimento di fratellanza e di amicizia che è alla base della creazione dei futuri Stati Uniti d'Europa".


       
Assaf e la sua delegazione sulla terrazza del Santuario

  Nel pomeriggio l'on. Assaf e la sua delegazione hanno visitato, insieme al sindaco Mitrano, il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, fondatore delle città francese di Lione, la Montagna Spaccata e alcuni angoli caratteristici del quartiere medievale.

 

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    Gli scout alla Montagna Spaccata      Gaeta, 10 agosto 2013

  Un gruppo di guide scout provenienti da Roma l'abbiamo sorpreso mentre cantavano accompagnati dalla chitarra.

 

  Hanno scelto la terrazza del Santuario che si affaccia sulla spiaggia di Serapo: tra cielo e mare si loda meglio il Signore e ci si tiene per mano mentre si loda il buon Dio:

      Madonna degli Scouts, ascolta ti invochiam
      concedi un forte cuore a noi che ora partiam.
      La strada è tanto lunga e il freddo già ci assal.
      Respingi tu, Regina, lo spirito del mal.

      E il ritmo dei passi ci accompagnerà
      là verso gli orizzonti lontani si va.
      E il ritmo dei passi ci accompagnerà
      là verso gli orizzonti lontani si va.

          ascolta il canto
        clicca per ascoltare il canto
                                                                             

  Auguriamo ai nostri ospiti di vivere secondo lo spirito dello scoutismo e, come guide, tenere per mano lupetti e coccinelle lungo i percorsi buoni della vita.

 

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    Nomadelfia alla Montagna Spaccata      Gaeta, 2 agosto 2013

  La carovana Nomadelfia è arrivata da qualche giorno a Gaeta, dove per diverse sera si è fatta conoscere con spettacoli e il contatto diretto con la gente.

  Leggiamo dal pieghevole che ci hanno lasciato: Nomadelfia (Legge della fraternità) è un piccolo popolo di volontari cattolici che vivono insieme con lo scopo di costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo. Tutti i beni sono in comune, non circola denaro.

  E' stata fondata da don Zeno Saltini (1900-1981) quando, diventando sacerdote nel 1931, ha accolto come figlio un giovane che usciva dal carcere. Da allora circa 5.000 figli sono stati accolti nelle famiglie di Nomadelfia.

  Oggi è una popolazione di 300 persone, 60 famiglie, con sede in Toscana vicino a Grosseto. Le famiglie sono tutte disponibili ad accogliere figli in affido e vivono unite in "gruppi familiari" di 5 o 6 famiglie ciascuno. Il "gruppo" ha una casa centrale per il gioco, e le camere attorno distinte per famiglie. Ogni tre anni le famiglie cambiano "gruppo". Tutti lavorano all'interno della comunità, nessuno è pagato. I lavori si fanno insieme. Le scuole sono interne e i figli si presentano come privatisti agli esami di Stato. Oltre 10.000 persone visitano Nomadelfia ogni anno.

  Alla Montagna Spaccata sono stati accolti dai missionari, hanno visitato e pregato nei luoghi sacri, consumando i pasti negli spazi messi a disposizione dei graditi ospiti. Domani si trasferiranno a Scauri, per dare vita ad altre "Serate di Nomadelfia, con danze e figurazioni acrobatiche", dando messaggi di fraternità.

 

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    Mostra missionaria alla Montagna Spaccata      Gaeta, 27 luglio 2013

           Apertura sabato 27 luglio 2013

  Alle tante iniziative che la città di Gaeta offre ai numerosi turisti di questa calda estate, i Missionari del Pime espongono la mostra "Madre Teresa la mistica dei poveri".

  Nei 15 pannelli che la compongono viene ricordata la vita della Beata di Calcutta che offrì la vita per i più poveri dei poveri. Alle meravigliose foto si affiancano temi come: Il Cristo che vediamo - Svuotarsi per riempirsi - Un regno d'amore - Essere poveri è libertà - Abbiamo solo oggi…

  Invitiamo quanti arrivano al nostro Santuario di non perdere l'occasione per visitare e ammirare quanto abbiamo esposto per loro.

  Questa Mostra è stata realizzata in occasione del centenario della nascita della Beata Madre Teresa di Calcutta (26 agosto 1910) dalla redazione di "Mondo e Missione", mensile del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) con il contributo della Fondazione Missio e il patrocinio della Fondazione PIME Onlus.

  Ideazione: Gerolamo Fazzini. Grafica: Bruno Maggi. Ricerca iconografica: Mauro Moret. Fotografie: Agence France-Presse, Alexander Fröhlich, Franco Legnani, Anna Pozzi. Testi: le frasi di Madre Teresa, attinte da suoi libri, sono tratte dal volume di Gloria Germani "Teresa di Calcutta, una mistica tra Oriente e Occidente. Il suo pensiero in rapporto all'India e a Gandhi" (ed. Paoline, 2003).

 

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    Incontrando i giovani Napoletani      Gaeta, 17 luglio 2013

  Un gruppo nutrito di giovani, proveniente da Napoli, è arrivato nel pomeriggio al Santuario. Proveniva dalla parrocchia San Pietro a Paterno, subito dietro all'aeroporto di Capodichino.

  I giovani li guidava p. Danilo, vice parroco, ed erano passati per Monte Cassino. Hanno detto che la gita/pellegrinaggio di oggi concludeva una serie di incontri promossi dall'oratorio parrocchiale.

  Il Rettore li ha radunati nella sala martiri del Pime, posta al primo piano, soffermandosi su due punti: 1) Il Santuario e l'opera del Pime a Gaeta; 2) Il Carisma del Pime e la sua missione nel mondo. Nella seconda parte si è soffermato un po'di più, dando spazio ad episodi di vita missionaria.

  Subito dopo c'è stata la visita guidata alla Montagna Spaccata, con notizie storiche e religiose sul bello di questi luoghi sacri. Nella cappella del crocifisso, opera lignea quattrocentesca, abbiamo pregato per noi e per le nostre famiglie.

  La tappa di Gaeta è terminata con la discesa alla Grotta del turco e l'immancabile foto ricordo.


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    Cercatori di Dio     

  Sono in viaggio per Milano a bordo della Freccia Rossa. Un treno veloce, comodo e utile per giungere in tempo a un incontro dell'Istituto che si trova in Via Monte Rosa, dalle parti della Fiera, lo stadio s. Siro e Piazzale Lotto.

  E' domenica pomeriggio. Oggi ho celebrato e commentato i testi biblici della domenica del tempo ordinario: il libro dei re ricorda il miracolo di Elia che risuscita il figlio delle vedova di Zarepta; s. Paolo racconta ai cristiani la sua conversione; s. Luca descrive il momento in cui Gesù risuscita il Figlio della vedova di Naim, alla presenza di tanta gente arrivata da ogni dove.

  Ai fedeli presenti ho detto che vedevo nei personaggi biblici dei "Cercatori di Dio" che hanno avuto la fortuna di trovare Dio. L'hanno trovato le due donne accomunate dalla vedovanza e dalla morte dei loro figli, l'ha trovato s. Paolo che da convinto persecutore dei primi seguaci di Gesù è passato dalla parte del Messia.

  La Freccia Rossa continua a macinare chilometri e il pensiero sui cercatori di Dio ritorna prepotente. Vedo nelle persone che occupano la mia carrozza tanti altri cercatori di Dio. Sono sicuro che lo cerca la ragazza giapponese seduta dall'altra parte del corridoio, lo cerca la signora seduta di fronte che sfoglia la sua rivista da quando abbiamo lasciato Roma.

  Anche i tre seduti più in fondo, che continuano a parlare di affari sono cercatori di Dio. Parlano di convegni, di aziende e di conti da far quadrare specialmente in tempo di crisi. Il Signore troverà anche in loro il momento per convincerli che non di solo pane vive l'uomo.

  Ormai sono trascorse due ore e più, e diversi dormono appoggiati al tavolo posto davanti a loro. Si svegliano solo al passaggio del controllore, una giovane signora in divisa impeccabile, che chiede di mostrare il biglietto.

  A metà carrozza , alle mie spalle, due ragazze hanno ancora voce nonostante il tanto parlare, ridere, smozzicando frasi mai concluse. Sono contente, rispecchiano la loro età. Si mostrano spensierate, recitando un po' a soggetto. Volutamente alzano il tono della voce, mostrando un'aria di chi la sa lunga.

  Non so perché, mentre stiamo per arrivare vorrei avvicinarle e chiedere se anche loro sono alla ricerca di Dio. Mi frena il fatto che la domanda è impegnativa, e poi perché interrompere il loro dialogare su esperienze vissute, rese forse più leggere dalla corsa del treno veloce?

  Neppure agli altri vale la pena porgere domande. E poi non è il momento giusto e il posto adatto. Tuttavia nessuno mi toglie dalla mente che i compagni di viaggio di Trenitalia, in queste seconda domenica di giugno, sono tutti cercatori di Dio.

  Mentre il treno sta per rallentare, c'è da scommettere che arriverà in perfetto orario, la signora che siede di fronte inizia a prendere i bagagli. Si è meravigliata che prendo appunti con un certo interesse. Le ho risposto che mi piace osservare gli altri e annotare quello che osservo. E' romana di origine ma vive a Milano, dove ha svolto la professione di consulente del lavoro. Ora si gode la sua pensione e non nasconde il disappunto su come vanno le cose oggi.

  "Ricordo che una volta…" è il ritornello con cui inizia l'accenno ad ogni modo di fare e di vivere di un tempo volato via troppo in fretta. Veramente si lamenta poco delle cose che non vanno, ma sperava di vivere la terza età in un mondo diverso, dove tutti si rispettano, tutti hanno la possibilità di suggerire qualcosa frutto di un'esperienza di tempi difficili ma portati avanti con più serietà e gioia di vivere.

 

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    Arrivano da noi 80 ragazzi da Napoli      Gaeta, 10 luglio 2013

  Come è vero che i ragazzi portano allegria! E' quello che abbiamo visto anche oggi quando con due pullman sono arrivati alla Montagna Spaccata 80 ragazzi di Napoli, accompagnati dal vice Parroco p. Giuseppe Magro, Teresa Cuccurullo, responsabile dell'oratorio Giovanni Paolo II e un nutrito gruppo di animatori.

  I ragazzi della parrocchia S. Maria delle Grazie a Capodimonte stanno partecipando al GREST che va dal 1° e il 12 luglio. "Lascia il segno… diventa protagonista della tua vita", è il tema del campo. Ai ragazzi che amano i modelli vengono presentati personaggi biblici e protagonisti di libri per ragazzi, come Pinocchio, Alice e Peter Pan. Come loro, nel percorso formativo, si raccomanda di lasciare un segno fatto di opere buone.

  Durante il campo ci sono momenti dedicati al gioco, al canto, alla preghiera; il tutto vissuto con spirito di famiglia. Sono state, poi, programmate due uscite: la visita ai beni confiscati alla camorra e questa gita a Gaeta. Da noi hanno fatto il bagno nelle acque di Serapo e visitato la Montagna Spaccata. Consumato il pasto al sacco, i ragazzi si sono radunati in chiesa per ascoltare dal Rettore le principali notizie sulle bellezze del posto.

  Ai saluti si è capito che tutto era filato liscio e che era giunta l'ora di risalire sui pullman per fare ritorno a casa.

 

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    Un gruppo polacco al Santuario      Gaeta, 6 luglio 2013

  Dopo tanti visitatori e pellegrini oggi è transitato da noi un gruppo di Polacchi provenienti da Nowy Salz.

La guida ci ha informato che sono passati a Montecassino, dove si trova il cimitero che custodisce 1.050 loro concittadini, barbaramente uccisi il 18 maggio 1944.

  Hanno partecipato alla s. messa concelebrata da quattro sacerdoti, per poi visitare i luoghi che caratterizzano il nostro Santuario.

  Abbiamo saputo che proseguiranno per Roma dove venereranno le spoglie del beato Giovanni Paolo II, custodite nella basilica di s. Pietro. Il grande Papa entro l'anno sarà canonizzato con il beato Giovanni XXIII. Questo è motivo in più per ringraziare Papa Francesco che domani sperano si affaccerà per la recita dell'Angelus.

  Notiamo con piacere che il gruppo ha percorso l'itinerario in perfetto silenzio e raccoglimento.

 

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    I ragazzi di fine Grest      Gaeta, 3 luglio 2013

  Non capita tutti i giorni di vedere tanti ragazzi al Santuario della Montagna Spaccata, arrivati con 4 pullman. Magliette colorate, zainetti e tanta gioia che sprizza dai volti di chi è felice per un'esperienza che volge al termine.

  Due di loro, addetti alla stampa, hanno detto: "Siamo un gruppo di ragazzi di due parrocchie di Ferentino: Santa Maria degli Angeli e San Valentino. Stiamo terminando un Grest (Gruppo Estivo) parrocchiale che ha per tema "Ma che storia!". Come filo conduttore stiamo adoperando uno studio che ci permette di trasmettere giorno per giorno ai ragazzi gli insegnamenti di Gesù e far capire loro che è bello stare insieme con preghiere, giochi e attività. I ragazzi sono minorenni ma riescono a rendere ogni giorno pieno e divertente, grazie alla collaborazione di 35 animatori e la costante presenza di due sacerdoti don Fabio e don Paolo".

  Il Rettore della casa ha dato ai giovani ospiti interessanti informazioni sulla Montagna Spaccata e l'opera che i missionari del Pime svolgono nel mondo. E' seguita la vista alla grotta del Turco, alla cappella del Crocifisso, scendendo nella spaccatura centrale. C'è stato anche il tempo di consumare il pasto frugale, giocare e ripartire per raggiungere il santuario della Madonna della Civita.

 

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    Sant'Alberico nasceva 150 anni fa      Gaeta, 30 giugno 2013

  Grande festa oggi per i missionari del Pime che ricordano 150 anni dalla nascita di sant'Alberico Crescitelli.

  Anche la comunità di Gaeta lo ha ricordato ai fedeli che hanno partecipato alle 3 messe celebrate nel Santuario della SS. Trinità. Hanno detto che il Santo nacque ad Altavilla Irpinia (AV) il 30 giugno 1863. Accolto dai missionari dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Roma fu ordinato sacerdote il 4 giugno 1887. Ricevuto il Crocifisso dal papa Leone XIII partì per la Cina il 2 aprile 1888, sbarcando a Shamgai dopo 36 giorni.

  Alberico, che non lesinò sacrifici per il suo fecondo apostolato, andò incontro al martirio il 21 luglio 1900. I boxer, un gruppo di fanatici assoldati dalle autorità cinesi, lo trucidarono barbaramente, gettando il suo corpo tagliato a pezzi nel fiume Kianlinkiang. Fu beatificato del 18 febbraio 1951 da Pio XII e canonizzato da papa Giovanni Paolo II il 1° ottobre 2000, con altri 119 martiri del celeste impero.

  Ai numerosi fedeli che hanno partecipato alla messa vespertina alla Montagna Spaccata ho ricordato quanto il Beato Alberico scrisse alla madre L'11 marzo 1900: "Sta' di buon animo e non prenderti pensiero di me. Io sono nelle mani di Dio e sono contento. Spero di fare la sua volontà e null'altro desidero... Se Dio vorrà che mi accadano delle avversità, ciò avverrà perché in me si verifichi il detto: 'Beati coloro che piangono, perché saranno consolati'".

 

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    Incontro festa dei Vigili del fuoco      Gaeta, 29 giugno 2013

  "I ragazzi del '76" dei Vigili del Fuoco di Cassino hanno promosso l'incontro festa di quest'anno. Hanno scelto la Montagna Spaccata di Gaeta per partecipare alla s. Messa, nella solennità dei Ss. Pietro e Paolo.

  L'Eucaristia è stata presieduta da don Giuseppe Sparagna, Vicario generale della Diocesi di Gaeta, delegato dall'Arcivescovo Fabio Bernardo. Don Giuseppe ha commentato le letture del giorno e ha concluso con due pensieri: "Il Signore ci liberi da ogni paura; ognuno di noi si senta impegnato a servire i fratelli nello spirito della chiamata di Gesù fatta a s. Pietro: 'Pasci i miei agnelli'". Prima della benedizione finale ha invitato tutti a chiedere al Signore la gioia di essere coloro che 'danno sicurezza'.

  Hanno preso parte alla festa l'architetto Tornatore (Comando di Viterbo) e l'ingegnere Liberati Cristina D'Angelo (Comando di Latina). Questa ha salutato dicendo: "Oggi ci sentiamo tutti più vicini; un grazie alle mogli e ai mariti che ci supportano nel nostro lavoro". Ha eseguito i canti la solista Valentina Galano, accompagnata all'organo da Anna De Donato.

  Dopo i saluti il gruppo ha visitato la cappella d'oro presso il Santuario mariano dell'Annunziata di Gaeta, per poi raggiungere il ristorate Fagiano, in Formia.

      
   Preghiera dei Vigili del Fuoco

 Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi, arda nei nostri petti, perpetua, la fiamma del sacrificio.

 Fa più ardente della fiamma il sangue che scorre nelle vene, vermiglio come un canto di vittoria.

 Quando la sirena urla per le vie della città, ascolta il palpito dei nostri cuori votati alla rinuncia. Quando a gara con le aquile verso Te saliamo, ci sorregga la Tua mano piagata. Quando l'incendio, irresistibile avvampa, bruci il male che si annida nelle case degli uomini, non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.

 Signore, siamo i portatori della Tua croce, e il rischio è il nostro pane quotidiano. Un giorno senza rischio non è vissuto, poiché per noi credenti la morte è vita, è luce: nel terrore dei crolli, nel furore delle acque, nell'inferno dei roghi.

 La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio    Per Santa Barbara Martire.

 

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    Da Cernobil a Gaeta      Gaeta, 26 giugno 2013

  Sono arrivati dal Villaggio Coppola Pineta Mare, comune di Castel Volturno, i ragazzi di Cernobil.

  "Hanno tutti problemi oncologici", ci ha detto l'interprete che li accompagnava. C'erano anche una loro maestra, altre due signore e don Antonio Palazzo parroco di Santa Maria del Mare.

  "Ogni anno - ha detto don Antonio - le famiglie ospitano questi ragazzi, felici di poter visitare luoghi turistici come Gaeta", dove la natura aiuta a dimenticare altri luoghi che hanno distrutto e ucciso.

  Hanno visitato il Santuario e ascoltato una breve relazione del Rettore che ha messo a loro disposizione anche i locali per consumare una veloce colazione. Hanno cantato per noi un armonioso inno in lingua russa, prima di riprendere il viaggio per il Santuario "Madonna della Civita".

  Alla Madre di Dio affidiamo questi ragazzi che stanno per vincere un male originato dal nucleare, che spesso l'uomo non riesce a controllare.

 

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    Un fine settimana superspeciale      Gaeta, 22 giugno 2013

  Un fine settimana al mare, uno dei primi veramente estivi, in cima al magnifico sperone a picco sulla spiaggia di Gaeta, è senz'altro invitante soprattutto per i giovani. Ma quelli che hanno soggiornato sabato 15 e domenica 16 nella nostra Casa della Montagna Spaccata avevano il pensiero del mare solo come sfondo, mentre il loro programma era un forte momento di riflessione, preghiera e programmazione.

  Erano i giovani che hanno partecipato al cammino di formazione di "Giovani e Missione", alcuni in procinto di partire per l'esperienza in Paesi di missione, altri che, dopo il ritorno, rileggevano l'esperienza e come farla fruttare nella loro Chiesa locale e nel quotidiano della loro vita, accompagnati dai loro animatori: p. Giovanni, PIME, sr. Giovanna e sr. Paola, Missionarie dell'Immacolata, PIME.

  Sono giunti con lo zaino, il sacco a pelo, la Bibbia e tanta voglia di ritrovare momenti di silenzio e di preghiera, ma anche con il costume da bagno in fondo alla sacca! Sabato, dopo i saluti, il primo incontro: una lectio divina guidata da sr. Sonia sui passi dei Discepoli di Emmaus e una domanda: "Pronti per partire?!? 

  Domanda che ha richiesto risposte cercate nel silenzio, nella preghiera e nella contemplazione di un tramonto sul mare ed orizzonti lontani. Dopo la condivisione una pizza sul lungo mare era la degna conclusione della giornata. Domenica mattina sr. Sonia ha animato la testimonianza dei sui anni di missionaria in Amazzonia con diapositive coinvolgenti che guidavano la riflessione sulle caratteristiche del missionario: uomo e donna delle gioie e delusioni, dei successi e fatiche, dei doni offerti e ricevuti… di una fede forte, umile e pronta a rischiare nel donare e ricevere testimonianza!

  Dopo il giusto tempo di riflessione silenziosa e la condivisione, il gruppo ha partecipato all'Eucarestia celebrata per i fedeli nel Santuario e poi… tutti al mare… per un meritato bagno a conclusione di un fine settimana impegnato e vissuto per crescere sempre più nella fede, nell'apertura all'altro e fare della propria vita "bellezza" come quella contemplata dalla natura del luogo che ha aiutato a sentirsi ancora più parte di un creato amato e voluto da Dio sempre più bello.

 

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    Pronti, via! Si parte      Gaeta, 18 giugno 2013

  Si parte sfruttando l'web. Non è la finestra di un palazzo che si apre e né un finestrino di un treno…, solo un piccolo spazio nell'abbondante sito del Pime che è in Gaeta, curato da p. Roberto.

  Abbiamo pensato di far conoscere agli amici delle missioni gli avvenimenti che si susseguono alla Montagna Spaccata. Missionari di passaggio, celebrazioni, avvisi, pellegrinaggi… possono essere delle chicche per chi ci segue da lontano. La rete è uno strumento utilissimo.

  Leggeteci con attenzione e, se volete, scriveteci.

 

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    Aspettando il 50°     Gaeta, 16 giugno 2013

  Siamo tre compagni di ordinazione sacerdotale, che il prossimo anno celebreranno il 50°. 

  Salimmo la prima volta l'altare il 1964: P. Vincenzo Bruno, ordinato negli USA, i pp. Domenico Franzese e Pasquale Simone, ordinati a Gaeta per le mani di Mons. Lorenzo Gargiulo. P. Bruno ha lavorato nelle Filippine e si trova con p. Simone alla Montagna Spaccata, p. Franzese è stato molti anni in Amapà (Brasile), nella città di Macapà, e si trova di passaggio a Gaeta.

  Incontrandoci abbiamo puntato il dito alla ricorrenza del prossimo anno e abbiamo ricordato gli altri 10 compagni sparsi per il mondo. E' stata anche l'occasione per ricordare il tempo di seminario, con le difficoltà del dopo guerra.

  Fin d'ora chiediamo a parenti e amici di ringraziare per noi il Signore che ci ha fatto dono della vocazione missionaria.

 

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    Visita dei ragazzi di prima comunione     Gaeta, 15 giugno 2013

  Sono venuti da Ateleta (AQ) i ragazzi che hanno visitato la Montagna Spaccata. Hanno voluto affidare alla SS Trinità di Gaeta l'ultima esperienza che precedeva la prima comunione. 

  Erano accompagnati dai genitori e don Nicola Perella, parroco di s. Giovacchino.

  Il rettore del Santuario gaetano ha spiegato tutto quello che si trova alle falde del Monte Orlando, che fonda le radici sul promontorio.

  E' un luogo pieno di storia dove si visitano specialmente le tre spaccature che si sono aperte, secondo una pia tradizione, mentre Gesù moriva in croce.

  Davanti all'altare i ragazzi hanno recitato la preghiera che ripeteranno durante la messa della prima comunione. Alla Madonna Regina delle missioni hanno affidato la loro gioia e la richiesta di aiuto con l'Ave Maria recitata con le catechiste e le mamme presenti.

 

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    Un gruppo dei capitolari a Gaeta     Gaeta, 19 maggio 2013

  Era il pomeriggio del 19 maggio 2013 quando 22 capitolari del Pime fecero tappa a Gaeta. In mattinata, provenienti da Roma, avevano partecipato al 60° Congressino missionario che si celebrava a Ducenta. Partiti da Roma dove era in pieno svolgimento l'Assemblea Generale, erano giunti alla casa del Pime facendo l'omaggio floreale al monumento del beato Manna che si trova nella Piazza antistante la nostra casa.

  Il programma del giorno li ha visti concelebrare alla presenza di tanti amici delle missioni, tenere la tavola rotonda, parlare con chi incuriosito chiedeva notizie della loro vita e della missione dove svolgono l'apostolato.

  Di questa foto, ormai storica, vi diciamo i nomi e luoghi di attività, cominciando dall'alto a sinistra: Pasquale Simone (Gaeta), Piero Facci (Brasile Sud), Jasawala Ralph (India), Carlo Tinello (Milano, Superiore regionale), Davide Sciocco (nuovo Vicario generale, già in Guinea Bissau), Lourdh Xavier destinato in Giappone), Giuseppe Parietti (Camerun), Franco Mella (Hong Kong, con le braccia alzate), Fabio Favata (Hong Kong), Ferruccio Brambillasca (nuovo Superiore Generale, già Superiore in Giappone), Amadio Bortolotto (Amazonas), Marco Villa (Giappone), Vincenzo Pavan (Amazonas),

Graziano Rota (Messico), Gianluca Tavola (Cambogia), Costa Amaral Gabriel (Roma, consigliere generale), Pierluigi Siviero (Thailandia), Berchman John Basckern (Papua N. Ginea), Franco Cumbo (Hong Kong), Dante Bertolazzi (Amapà).

 


scriveteci: simone.pasquale@pime.org         
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