Il
carisma del PIME
Il Pontificio
Istituto Missioni Estere (P.I.M.E.) è un Istituto
esclusivamente missionario, cioè non ha altro scopo che la
missione alle genti, per annunziare Cristo ai popoli o a
ambienti culturali che lo ignorano e fondare la Chiesa dove
ancora non esiste.
Nella sua storia è sempre dipeso dalla Congregazione
per l'Evangelizzazione dei Popoli (già
Propaganda Fide), che lo manda dove i vescovi chiedono
la sua presenza.
In più di 160 anni di vita ha fondato
Diocesi in India, in Bangladesh, in Myanmar (Birmania), ad Hong Kong, nell'interno della Cina, in Brasile e ha
collaborato in altre parti del mondo non cristiano (anche in
Africa) alla nascita di altre Diocesi.
L'esclusività del carisma
missionario significa che al suo inizio l'Istituto si
preoccupava di avere un campo di lavoro che fosse "un
terreno vergine per predicare il Vangelo di Cristo":
infatti è andato nelle isole dell'Oceania "fra i
popoli più lontani e abbandonati".
Oggi il Pime si mette al servizio delle Chiese
locali, in ciascuna delle quali si preoccupa
prioritariamente di annunziare il Vangelo ai gruppi non
cristiani.
Questo carisma richiama alla Chiesa universale
il dovere, duemila anni dopo Cristo, di vivere il "primo
annunzio di Cristo" in modo concreto,
preoccupandosi dei popoli che ancora non hanno sentito
parlare del Messia, specialmente nel continente asiatico
dove vivono il 60% di tutte le persone e i cattolici sono
circa il 3% (il 2% se si escludono le Filippine).
Il Papa Giovanni Paolo II scrive nella "Redemptoris
Missio" (n.
37) che "specie in Asia… ci sono vaste zone non
evangelizzate: interi popoli e aree culturali di grande
importanza in non poche nazioni non sono ancora raggiunte
dall'annunzio evangelico e dalla presenza della chiesa
locale". Per il Pime il continente asiatico è la
scelta preferenziale (non
esclusiva) di tutta la sua storia.
Il Pime, che è una "comunità
di vita apostolica", secondo il Codice di
diritto canonico (1983), accoglie coloro che come preti
o laici consacrati desiderano dare tutta la vita alle
missioni. L’Istituto è una comunità di sacerdoti e
laici che vivono e lavorano assieme ed è internazionale:
tale è diventato nell'Assemblea generale del 1989.
Nel tempo della
globalizzazione, l'origine italiana dell'Istituto non poteva
più ostacolare l'assunzione di personale da altri paesi.
Oggi
il Pime ha propri seminari, oltre che in Italia, negli Stati
Uniti, Brasile, India e Filippine e ha già dato alla Chiesa
del Brasile la gioia di avere il primo vescovo brasiliano
all'estero, a Bafatà, in Guinea Bissau (Africa occidentale)
e a quella dell'India un vescovo indiano (oggi a riposo)
della diocesi di Nalgonda (in India).
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