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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Ottobre, Tutti missionari!

 Quante iniziative, quanta propaganda, quante aspettative. Sì, ormai il mese di ottobre è il mese delle missioni, il tempo di riprendere coscienza che siamo tutti missionari.

Aprirsi alle missioni non ci impoverisce ma ci arricchisce. Ricordate la bella frase di Giovanni Paolo II: “La fede si rafforza donandola!”.

 

P. Giancarlo Bossi libero!

 Ben due volte ci siamo incontrati a Ducenta, nella cappella dedicata al Beato Paolo Manna, con tanti nostri amici per il sequestro di p. Giancarlo Bossi: il 10 luglio, dopo un mese dal sequestro; il 30 luglio per ringraziare il Signore dell’avvenuta liberazione. 

Ecco quanto ha detto l’1 settembre all’Agorà di Loreto, di fronte a 400.000 giovani.

"Sono stato per 40 giorni sulle montagne. Mi ci hanno portato con forza. ho visto attorno a me persone povere, spaventate. Persone che volevano farsi forza tenendo tra le mani un fucile. Per loro ho provato compassione. Ho cercato anche di mettermi nei loro panni...    Quel Dio che ti prende per mano e che non ti lascia solo. ...Col rosario mi tenevo aggiornato sulle date, ma la conta è stata estenuante. Temevo che il rapimento sarebbe durato 3, 4 mesi, così quando mi hanno detto che mi avrebbero lasciato andare non ci ho creduto. Pensavo mi prendessero in giro. Invece, mi hanno liberato. Il 19 luglio.".

 

".. Ho voluto telefonare subito a casa, per rassicurare la mia mamma, Amalia, che proprio quel giorno ha compiuto 87 anni. È stata una telefonata d’istinto, di pancia.

 Sono in Italia da qualche settimana ormai, ma voglio tornare il prima possibile dalla mia parrocchia di Payao, dai miei bambini. I poveri hanno bisogno di persone capaci di amare senza limiti o condizioni, e a Payao la gente è povera. Io sono stato sequestrato fisicamente, ma sono troppi coloro che sono sotto sequestro della povertà. La loro prigionia può durare una vita. Qui, in Italia, mi capita di sentire dei bambini che, di fronte al cibo, dicono: “Che schifo!”. Nelle Filippine vedo i loro coetanei frugare nella spazzatura e ringraziare Dio se trovano qualcosa. C’è una distorsione profonda in tutto questo. Qui c’è bisogno di recuperare i valori, là delle condizioni di vita più umane”.

 Alla fine, fortemente emozionato, p. Bossi ha voluto aggiungere: "Mi sono chiesto tante volte perchè mi hanno rapito. A me non piace essere in prima fila. Ma ho capito. E' perché fra di noi ci sono tante persone che nel silenzio si prendono cura del loro fratello, dei genitori, dell'handicappato... Io sono qui a nome loro, di tutti quelli che agiscono nel silenzio. La loro testimonianza dovrebbe diventare la forza del nostro agire, la forza del nostro sogno".

 

 

Pensieri dei nostri missionari

Non occorrono libri per stare ore intere davanti al SS. Sacramento…

Un’ora di adorazione scioglie più difficoltà che molte discussioni…

                           Beato Paolo Manna

 

 

 

       

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2007 PIME DUCENTA