L'annuncio
interpella
"Giovani e Missione"
Ducenta, 2 dicembre 2007
Il gruppo Giovani e Missioni non poteva
iniziare meglio il mese che ci regala il santo Natale.
L'argomento della giornata parlava di
annuncio: un impegno che deve interessare un po' tutti, sia in
Italia che in missione.
Dopo i saluti e la preghiera iniziale, che ha colto
motivazioni dalla figura di S. Francesco Saverio che sarà
festeggiato domani 3 dicembre, ha preso la parola suor
Lorena.
"L'annuncio non è un semplice dovere
del cristiano - ha affermato -, ma è l'essere stesso del
cristiano.
Chi vuol essere discepolo di Gesù deve
sentire dentro un desiderio inarrestabile di dire a tutti la gioia
di esserlo, di raccontare agli altri la "lieta Novella",
il Vangelo di Cristo.
Se manca questa spinta interiore, se non si
avverte forte questa urgenza, vuol dire che per noi essere
cristiani è solo un hobby".
Continuando nella riflessione ha
costatato: "Rincresce ammetterlo, ma così stanno le
cose".
Di fronte a tanti esempi di santi che nella
storia della Chiesa hanno testimoniato apertamente e con coraggio,
accogliamo l'invito di San. Pietro: "Adorate il Signore,
Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi
domandi ragione della speranza che è in voi". Il mondo
attende il nostro annuncio.
Nel pomeriggio

ha parlato suor Graziella Airoldi,
bergamasca, missionaria dell'Immacolata che ha lavorato 17 anni in
tre zone del Brasile: Mato Grosso, Bahia e Registro.
Ricordando il suo recente passato ha posto
tutto nell'ambito dell'annunzio: un annunzio ricevuto in prima
persona e poi comunicato agli altri come suora.
Ricorda, tra l'altro, quanto ha realizzato
in una scuola agricola che impegnava un'equipe di laici. Il
progetto era diretto a famiglie di agricoltori, ai quali con la
scienza si insegnava di impegnarsi con spirito cristiano per sé e
per gli altri.
Dopo il corso i ragazzi ritornavano nella
loro comunità e si presentavano come inviati ad annunciare Gesù
Cristo.
A questa esperienza suor Graziella ha
aggiunto i ricordi di una vita donata agli altri, secondo un noto
detto che bisogna "Bisogna prima dare la canna per pescare e
poi insegnare a pescare".
Numerosi, come sempre, i partecipanti,
provenienti da diverse comunità parrocchiali di Aversa, Napoli e
Pozzuoli. Hanno orientato l'incontro p. Mario Vincoli, p. Pasquale
e tre suore Missionarie dell'Immacolata.
P. Francisco
Gomes parte per il Brasile

In questi giorni il p. Francisco Gomes
raggiungerà il Brasile, sua terra nativa.
Godrà le sue meritate ferie, come ogni
missionario che lavora all'estero. Gli amici del denominato
"Coro delle 9,30", perché tra gli altri impegni canta
durante le messe festive, l'hanno invitato a tagliare in anticipo
il panettone che era riservato per il Natale. A tutti ha promesso
un ricordo all'ombra della saudade brasileira.
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