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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Avvenimenti

Domenica 16 dicembre
Gruppo Famiglie per le Missioni
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        Guideranno i pp. Sandro Schiattarella e Antimo Villano.

Domenica 23 dicembre
Ore 9,30
  All’inizio della S. Messa, arrivo della “Luce di Betlemme” 

Giovedi' 27 dicembre
Ore 17  Incontro - Festa con gli amici del PIME


28 dicembre – 5 gennaio

La Direzione Generale del Pime incontrerà i nostri Formatori provenienti da Roma, Monza, Brasile, Tagaitai (Filippine) e i 4 seminari dell’India.

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L'annuncio interpella                     "Giovani e Missione" 

Ducenta, 2 dicembre 2007 

Il gruppo Giovani e Missioni non poteva iniziare meglio il mese che ci regala il santo Natale. 

L'argomento della giornata parlava di annuncio: un impegno che deve interessare un po' tutti, sia in Italia che in missione. 

Dopo i saluti e la preghiera iniziale, che ha colto motivazioni dalla figura di S. Francesco Saverio che sarà festeggiato domani 3 dicembre, ha preso la parola suor Lorena. 

"L'annuncio non è un semplice dovere del cristiano - ha affermato -, ma è l'essere stesso del cristiano. Chi vuol essere discepolo di Gesù deve sentire dentro un desiderio inarrestabile di dire a tutti la gioia di esserlo, di raccontare agli altri la "lieta Novella", il Vangelo di Cristo. Se manca questa spinta interiore, se non si avverte forte questa urgenza, vuol dire che per noi essere cristiani è solo un hobby". 

Continuando nella riflessione ha costatato: "Rincresce ammetterlo, ma così stanno le cose". Di fronte a tanti esempi di santi che nella storia della Chiesa hanno testimoniato apertamente e con coraggio, accogliamo l'invito di San. Pietro: "Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi". Il mondo attende il nostro annuncio. 

Nel pomeriggio

ha parlato suor Graziella Airoldi, bergamasca, missionaria dell'Immacolata che ha lavorato 17 anni in tre zone del Brasile: Mato Grosso, Bahia e Registro. Ricordando il suo recente passato ha posto tutto nell'ambito dell'annunzio: un annunzio ricevuto in prima persona e poi comunicato agli altri come suora. 

Ricorda, tra l'altro, quanto ha realizzato in una scuola agricola che impegnava un'equipe di laici. Il progetto era diretto a famiglie di agricoltori, ai quali con la scienza si insegnava di impegnarsi con spirito cristiano per sé e per gli altri. Dopo il corso i ragazzi ritornavano nella loro comunità e si presentavano come inviati ad annunciare Gesù Cristo. A questa esperienza suor Graziella ha aggiunto i ricordi di una vita donata agli altri, secondo un noto detto che bisogna "Bisogna prima dare la canna per pescare e poi insegnare a pescare". 

Numerosi, come sempre, i partecipanti, provenienti da diverse comunità parrocchiali di Aversa, Napoli e Pozzuoli. Hanno orientato l'incontro p. Mario Vincoli, p. Pasquale e tre suore Missionarie dell'Immacolata.

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CAMPAGNA AIUTI CICLONE IN BANGLADESH 

 
Se desideri aiutare i disastrati dal ciclone che ha colpito il Bangladesh 
puoi farlo attraverso il PIME di Ducenta: 
Conto corrente postale n. 12993812 intestato a Pontificio Istituto Missioni Estere, Seminario S. Cuore, 81038 Trentola Ducenta CE; causale CICLONE BANGLADESH.
  Un grazie sincero dai nostri missionari che lavorano in Bangladesh che useranno il tuo contributo per aiutare direttamente i disastrati.

 

Le zelatrici al terzo incontro di Ducenta

La giornata del 9 dicembre, iniziata con un tempo splendido nella mattinata, è stata bagnata dalla pioggia del pomeriggio. 

Questi i momenti importanti arricchiti dalla presenza di p. Antonio Nunes, brasiliano, residente a Roma in qualità di Consigliere generale del Pime. Durate la s. Messa, affollata più del solito, il missionario ha ricordato come e dove è iniziata la sua vocazione missionaria, i 18 anni trascorsi in Costa D'Avorio e il mandato di Superiore del Brasile Sud al quale ha fatto seguito l'elezione a Consigliere generale del Pime. L'omelia, un commento alle letture della II domenica di avvento, è passata dalla necessità di sentirsi comunità di fede all'impegno per le missioni, dallo scambio di doni ricevuti da Dio all'attenzione per i più bisognosi. 

Alla liturgia eucaristica ha fatto seguito l'incontro per le sole zelatrici. P. Antonio ha parlato della sua Costa D'Avorio P. Antonio Nunes racconta alle Zelatrici la sua Costa D'Avorio 

precisando: "Non vi parlerò della povertà di un pezzo d'Africa ma dei valori di un popolo formato da 61 tribù. Ottenuta l'indipendenza dalla Francia nel 1960, oggi subisce la nuova colonizzazione dei paesi ricchi". Ha ricordato la bellezza del volto ivoriano e i vestiti sgargianti della gente; la vita semplice del villaggio e i lavori dei campi. Da quelle parti ci si raduna sotto l'albero per discutere, accogliere gli ospiti e per fare scuola. In Costa d'avorio il tempo si chiama "rapporto umano" e non esiste la fretta. La musica eseguita con strumenti tradizionali celebra tutti i momenti della vita, compresa la morte. E' usata la bicicletta, ma in genere si va piedi. E a piedi va la donna, la sola che porta in testa carichi pesanti come i grandi recipienti per l'acqua e la legna da ardere. La cucina funziona all'aperto e all'aperto si consumano i pasti. La casa, con piccole finestre che non permettono agli spiriti di entrare, è usata solo per dormire. 

La foresta è abitata dagli spiriti. Il mercato, sempre affidato alle donne, è il luogo di forte socializzazione, che ad un occhio superficiale può far dire che "è una disorganizzazione organizzata". Per le ragazze, all'età dell'adolescenza, c'è il rito di iniziazione; dopo il quale diventano donne ed assumono tutti i diritti per sposare, procreare e farsi rispettare. Solo chi come p. Antonio ha trascorso tanti anni in Africa può capire la creatività dei poveri che si esprimono nel modo di costruire, di celebrare le feste e, per i bambini, di inventare tanti giochi con un fai da te interessante. Le superstizioni non vanno subito bollate come prodotto di satana: in esse c'è la storia di un popolo, la religione essenzialmente animista e il modo di vivere i rapporti umani. 

P. Antonio Nunes, che ci ha proiettato delle foto in esclusiva, avrebbe continuato il suo racconto di vita missionaria se non ci fosse stato il richiamo del pranzo Le tre volontarie che hanno prepato il pranzo

che non aveva molto da invidiare a quello che si consuma a Natale. Durante il pranzo si distribuiscono i prodotti della festa

Ma alle 15,00 tutti in chiesa per adorare Gesù eucaristia. A lui abbiamo affidato propositi e desideri per un contributo sempre più cosciente dell'impegno missionario.

 

P. Francisco Gomes parte per il Brasile

In questi giorni il p. Francisco Gomes raggiungerà il Brasile, sua terra nativa. Godrà le sue meritate ferie, come ogni missionario che lavora all'estero. Gli amici del denominato "Coro delle 9,30", perché tra gli altri impegni canta durante le messe festive, l'hanno invitato a tagliare in anticipo il panettone che era riservato per il Natale. A tutti ha promesso un ricordo all'ombra della saudade brasileira.

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    per contattarci:

 

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        Piazza Paolo Manna, 69

        81038 Trentola Ducenta  CE

        tel.: 081 8141201

        mail:  rettore.ducenta@pime.org

 

      Domeniche e giorni festivi S.Messa alle ore 9.30

 

 

Scriveteci e diteci come trascorrete il Natale. Pubblicheremo su queste pagine 

 

 

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