ai
quali se ne sono aggiunti altri due occupati dal
Gruppo di Preghiera p. Pasquale Ziello, di Caivano. Da
Trentola è partita anche la delegazione comunale con
il Sindaco Nicola Pagano per intervenire alla
celebrazione in forma ufficiale.
Ad
Avellino l’appuntamento era fissato per le ore 17,00
a Piazza Libertà (Palazzo Vescovile). Qui
l’Arcivescovo di Aversa Mons. Mario Milano, che un
breve discorso ha spiegato il significato
dell’avvenimento, ha consegnato la reliquia del
Beato Paolo Manna al Vescovo di Avellino Mons.
Francesco Marino.
Si
è mosso, quindi, il corteo
Avellino. Il Vescovo Marino porta la reliquia del Beato
Manna
con
i labari delle associazioni e i gonfaloni dei due
Comuni. Affiancavano i Vescovi i Sindaci ed altre
autorità. Nonostante
l’incertezza del tempo abbiamo visto sfilare una
folla devota che ha preso posto nel Duomo preparato a
festa.
All’inizio
della solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal
Vescovo di Aversa, Mons. Marino
Celebrazione Eucaristica in Duomo
ha
salutato il Presule ospite e
tutti i convenuti. Ha citato in particolare un brano
di un discorso del Beato, tenuto ad Aversa ai sui
missionari intorno agli anni ’50. Nell’occasione
proponeva una sintesi del suo pensiero missionario che
deve formare chi si prepara a partire per terre
lontane. Si
è augurato, in fine, che il “Gigante della
Missione”, come il Vescovo di Aversa usa chiamare p.
Manna, rinnovi in tutti il vero spirito della Chiesa
in Missione, impegnata ad annunziare nel mondo Gesù
Salvatore di tutti.
L’Arcivescovo
Mario Milano ha tenuto una fervorosa omelia citando il
pensiero del Beato Manna, che vedeva la Missione della
Chiesa come ideale e impegno affidato non solo a chi
è in prima linea ma a tutto il popolo di Dio. Ha
fatto anche un accostamento all’Apostolo delle genti
di cui il Beato portava il nome e che aveva saputo
imitare nelle varie iniziative e con molti scritti che
costituiscono ancora oggi un patrimonio prezioso.
Il
p. Mark Tardiff, Assistente generale del Pime, a
conclusione del solenne rito ha salutato le autorità
religiose e civili a nome del Superiore Generale p.
Gian Battista Zanchi. Ha
detto, tra l’altro, che Padre Manna è una gloria
del Pime, ma “i missionari non sono gelosi” delle
Diocesi di Aversa e di Avellino che a vario titolo si
onorano di averlo come protettore e maestro.
Si
auspicava che la cerimonia del 16 gennaio ’08
potesse dare nuovo slancio missionario, da tradurre
nel tempo in segni concreti di iniziative per
sostenere la Chiesa impegnata ad annunziare il Risorto.
Per
il Pime hanno partecipato anche alcuni Padri residenti
a Napoli e a Ducenta.
Lusinghieri
i commenti dei partecipanti
espressi da chi
aveva collaborato per la felice riuscita della festa: “Questa
sera si respira un’aria di un’emozione contenuta, scaturita
dal ricordo di un grande missionario.
Quanto abbiamo visto e
sentito lascerà il segno e darà la spinta per nuove iniziative da
portare avanti con i missionari del Pime”.
Si
è così conclusa la festa di Avellino che qualcuno non ha esitato
ha chiamare evento.
Evento missionario incentrato sulla figura del
Beato Paolo Manna che continua a dirci che bisogna muoversi alla
luce del suo motto: Tutta la Chiesa per tutto il mondo.
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