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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Assemblea Regionale del PIME
a Ducenta

In qualsiasi organizzazione e quindi anche nel Pime ogni tanto si sente la necessità di incontrarsi per fare il punto sulla situazione o prendere delle decisioni. Per questi motivi anche noi della Regione Meridionale ci siamo riuniti a Ducenta dal 30 al 31 gennaio, arrivando da Napoli, Geata, Mascalicia (CT), Sassari e Cursi in provincia di Lecce.

Si sta avvicinando la data per votare la Direzione della nuova Regione Italia e quindi bisogna organizzarsi sul da fare e dare uno sguardo sul futuro prossimo di questo passaggio storico.

Abbiamo colto l'occasione per scambiarci idee su i programmi da attuare e abbiamo iniziato a mettere le basi per il Congresssino Missionario che si è deciso di celebrare il prossimo 4 maggio, festa dell'Ascensione. 

Como ogni anno si lancerà un progetto per aiutare una nostra missione e, incontrando persone provenienti dalle zone dove noi operiamo, ci si animerà per crescere nello spirito missionario. 

Si spera, nella circostanza, di avere un missionario partente al quale consegnare il Crocifisso. 

ancora la testimonianza più vera di una missione che continua sul mandato di Gesù. "Per me è stato un incontro interessante - ha detto un Padre che partecipava per la prima volta alle nostre assemblee - e darò il mio contributo perché l'Istituto cresca sempre più sul territorio dove animiamo missionariamente la Chiesa locale".

 

Il "Gruppo Giugliano 2" ha trascorso una giornata a Ducenta

Il 27 gennaio, domenica, gli scout della "Zona Liternum" (nome che deriva dagli scavi archeologici del vicino lago Patria) hanno scelto Ducenta per trascorrere una giornata all'aperto.

"Educhiamo i ragazzi - ha spiegato il Capo scout - per farli diventare buoni cittadini, buoni cristiani e buoni padri e madri di famiglia". 

La giornata mirava a far divertire i ragazzi in un ambiente diverso dalle quattro mura della sede dove si ritrovano ogni settimana (una scuola media statele che mette a disposizione i locali il sabato e la domenica).

Una volta al mese vanno in posti dove predomina il verde, da qui il motivo che ha fatto scegliere il giardino del Pime di Trentola Ducenta. 

Sono venuti con gli esploratori e le guide che abbracciano la fascia dai 12 ai 16 anni. "Le difficoltà che affrontiamo sono tante - dice ancora il Capo intervistato -. Ormai viviamo in una società che difficilmente si avvicina all'associazionismo come momento formativo

Ma noi vediamo che può dare ancora buoni risultati". Ci hanno detto che gli esploratori hanno un deterrente per gli adolescenti, l'uniforme che se da un lato sembra che inquadri in schemi sorpassati, serve a distinguere chi ha fatto una promessa fondata sulla legge articolata in 10 punti, molto simili ai 10 comandamenti. E' una legge positiva che insegna come agire e come orientarsi nella vita di oggi. 

Così hanno programmato la giornata: celebrazione eucaristica, appuntamento fisso di ogni domenica; mattinata di giochi nel verde; presentazione di attività tecniche come topografia, canto, sarto, infermiere; e ancora giochi all'aperto. Hanno chiuso la giornata con un momento di catechesi "incontrando Marta e Maria", alle quali l'aver avvicinato Gesù ha cambiato la vita.

Ecco due testimonianze di chi ha partecipato all'incontro. Daniela. "Sono negli scout da sette anni e ho appreso diversi valori: il valore della famiglia, essere leale, essere sincera; insomma un'esperienza bella da vivere. Sono caposquadriglia delle volpi e faccio parte del Reparto. 

Mi vengono affidate tre o quattro persone con le quali formiamo una famiglia nella grande famiglia. E' un ruolo che fa dare il meglio di me stessa".
Felice. "Sono negli scout da tre anni. Oggi sono venuto per divertirmi e per apprendere qualcosa di nuovo con i miei amici".

 

Ai saluti, i ragazzi hanno detto che le ore trascorse a Ducenta hanno fatto bene e si sono dati appuntamento per altre giornate da trascorrere con la stessa voglia di imparare, camminando con chi sta facendo delle scelte per il futuro. 

 

Celebrata ad Avellino la festa del Beato Paolo Manna

“Il Beato Paolo Manna ritorna nella sua città”, questo il titolo della notizia comparsa il 16 gennaio 2008 sul sito della Diocesi di Avellino: un invito a prendere parte alla cerimonia della consegna della reliquia del Padre Manna alla sua città natale. La carovana di Trentola Ducenta é partita con tre pullman, Ducenta. Si parte per la festa di Avellino

ai quali se ne sono aggiunti altri due occupati dal Gruppo di Preghiera p. Pasquale Ziello, di Caivano. Da Trentola è partita anche la delegazione comunale con il Sindaco Nicola Pagano per intervenire alla celebrazione in forma ufficiale.

Ad Avellino l’appuntamento era fissato per le ore 17,00 a Piazza Libertà (Palazzo Vescovile). Qui l’Arcivescovo di Aversa Mons. Mario Milano, che un breve discorso ha spiegato il significato dell’avvenimento, ha consegnato la reliquia del Beato Paolo Manna al Vescovo di Avellino Mons. Francesco Marino. 

Si è mosso, quindi, il corteo Avellino. Il Vescovo Marino porta la reliquia del Beato Manna

con i labari delle associazioni e i gonfaloni dei due Comuni. Affiancavano i Vescovi i Sindaci ed altre autorità. Nonostante l’incertezza del tempo abbiamo visto sfilare una folla devota che ha preso posto nel Duomo preparato a festa.

All’inizio della solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo di Aversa, Mons. Marino Celebrazione Eucaristica in Duomo

ha salutato il Presule ospite  e tutti i convenuti. Ha citato in particolare un brano di un discorso del Beato, tenuto ad Aversa ai sui missionari intorno agli anni ’50. Nell’occasione proponeva una sintesi del suo pensiero missionario che deve formare chi si prepara a partire per terre lontane. Si è augurato, in fine, che il “Gigante della Missione”, come il Vescovo di Aversa usa chiamare p. Manna, rinnovi in tutti il vero spirito della Chiesa in Missione, impegnata ad annunziare nel mondo Gesù Salvatore di tutti.

L’Arcivescovo Mario Milano ha tenuto una fervorosa omelia citando il pensiero del Beato Manna, che vedeva la Missione della Chiesa come ideale e impegno affidato non solo a chi è in prima linea ma a tutto il popolo di Dio. Ha fatto anche un accostamento all’Apostolo delle genti di cui il Beato portava il nome e che aveva saputo imitare nelle varie iniziative e con molti scritti che costituiscono ancora oggi un patrimonio prezioso.          

Il p. Mark Tardiff, Assistente generale del Pime, a conclusione del solenne rito ha salutato le autorità religiose e civili a nome del Superiore Generale p. Gian Battista Zanchi. Ha detto, tra l’altro, che Padre Manna è una gloria del Pime, ma “i missionari non sono gelosi” delle Diocesi di Aversa e di Avellino che a vario titolo si onorano di averlo come protettore e maestro. 

Si auspicava che la cerimonia del 16 gennaio ’08 potesse dare nuovo slancio missionario, da tradurre nel tempo in segni concreti di iniziative per sostenere la Chiesa impegnata ad  annunziare il Risorto.

Per il Pime hanno partecipato anche alcuni Padri residenti a Napoli e a Ducenta.

Lusinghieri i commenti dei partecipanti espressi da chi aveva collaborato per la felice riuscita della festa: “Questa sera si respira un’aria di un’emozione contenuta, scaturita dal ricordo di un grande missionario. 

Quanto abbiamo visto e sentito  lascerà il segno e darà la spinta per nuove iniziative da portare avanti con i missionari del Pime”.

Si è così conclusa la festa di Avellino che qualcuno non ha esitato ha chiamare evento. 

Evento missionario incentrato sulla figura del Beato Paolo Manna che continua a dirci che bisogna muoversi alla luce del suo motto: Tutta la Chiesa per tutto il mondo.

 

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2007 PIME DUCENTA