Il quadro riassuntivo dell'anno 2007
mostra come ancora elevato sia il numero di missionari
uccisi:
15 sacerdoti, 3 diaconi, 1 religioso, 1
religiosa, 1 seminarista, di cui 5 nativi dell'America,
4 Africani, 4 Europei e 8 Asiatici. Le uccisioni sono
state realizzate in continenti differenti:
7 in America,
4 in Africa, 2 in Europa e 8 in Asia.
Subito dopo si è
passati all'ascolto delle testimonianze lasciate da
padre Carzedda, missionario del Pime ucciso nelle
Filippine nel 1992; don Peppino Diana, sacerdote
diocesano assassinato nel 1994 in Italia; padre Ottorino
Maule, missionario saveriano martirizzato in Burundi nel
1995; suor Leonella Sgorbati, missionaria della
Consolata, uccisa nel 2006 in Somalia.
La veglia si è conclusa con la preghiera comunitaria,
espressione della fede e della speranza che il popolo di
Dio nutre nella forza redentrice e salvifica della Croce
di Cristo. L'atmosfera che il ricordo del sangue dei
Martiri ha creato nei cuori dei presenti sente ora la
necessità di essere alimentata piuttosto che farla
diventare qualcosa di effimero.
È un'esperienza che
deve temprare il carattere di ogni Cristiano, affinché
si riesca ad accogliere la vita come un dono e, allo
stesso tempo, ad acquisire il coraggio di sacrificarsi
per divenire partecipi dell'Amore del Padre, quell'Amore
"che dona tutto, che si offre a tutti, senza limiti
fino agli estremi confini della Terra".
Antonio Russo
Famiglie per le missioni
Ducenta 30 marzo 2008-03-30
In una splendida giornata di sole
si è svolto a Ducenta l'incontro del gruppo Famiglie per
le Missioni. Hanno guidato i Padri Bruno Piccolo e
Antimo Villano. Quest'ultimo, purtroppo, si è dovuto
aiutare con la carrozzella per un male che un po' alla
volta sta limitando la sua autonomia; ma in tutto questo
la cosa bella è che il Padre non si perde di coraggio e
mostra il suo sorriso di sempre. Gli stiamo vicini con
l'amicizia e la preghiera. Cordialità, condivisione e
simpatia hanno dato un tono di familiarità ai vari
momenti messi in programma.
P. Bruno ha tenuto una vera
catechesi sul tema della fede, quella virtù importante
che Gesù chiedeva a chi voleva un suo aiuto o, spesso,
un miracolo. "Coraggio, figliuola, la tua fede ti
ha salvata", disse alla donna colpita da emorragia;
"Donna, davvero grande è la tua fede! Sia fatto
come desideri", rispose alla Cananea. Dove ci
conduce la fede? Ci guida verso due direzioni: verso Dio
che è l'Amore per eccellenza e verso tutti quelli con i
quali ci riconosciamo fratelli. E poi ha proposto
un'immagine: "La fede di ciascuno di noi è come un
raggio di sole. Tutti questi raggi più si avvicinano
alla fonte della luce, più si fondono in uno. Così la
nostra fede in Dio. Più ci avviciniamo a Dio, ai nostri
fratelli e sorelle nella fede e più formiamo con loro,
in Cristo, un solo corpo mistico".
Scendendo al
pratico p. Bruno ha assicurato: "Una preghiera che
è sempre esaudita è la seguente: Signore, illuminami
perché io comprenda la verità e dammi la forza di
viverla". Alla luce di queste riflessioni si
è riflettuto e pregato, si è celebrato l'Eucaristia
che tutti ci unisce nella comunione vera, dove in Cristo
siamo e rimaniamo fratelli. Durante la S. Messa P. Bruno ha
ricordato quello che disse Gesù dopo che Tommaso si ricredette:
"Beati quelli che pur non avendo visto
crederanno" (Gv 20,29).
Celebrato il trigesimo della morte
di Pasquale Brunzo
Ducenta 4 aprile 2008
Con una larga partecipazione di
parenti e amici è stato celebrato nella cappella del
Beato Paolo Manna il Trigesimo della morte
di
Pasquale Brunzo
colpito da un male incurabile, che per 2 anni è stato
il custode del nostro Seminario S. Cuore. E' stato un
segno di riconoscenza per un uomo discreto e rispettoso
verso la comunità e verso tutti quelli che frequentano
la casa dei Missionari del Pime. Puntualità e
attenzione sono state alcune delle doti emerse fin da
quando ha assunto il suo lavoro.
Più volte l'abbiamo visto leggere
la Bibbia, le biografie dei Missionari e il
"suo" Giovanni Paolo II, per il quale nutriva
una grande venerazione. Ricordava spesso le peripezie
della sua vita spesa nel lavoro in Italia e all'esteso,
con l'unico scopo di aiutare la famiglia a trascorrere
un'esistenza dignitosa.
Tra le persone intervenute al
sacro rito, oltre i parenti e gli amici di Teverola,
paese nativo dell'estinto, abbiamo notato il personale
dipendente della casa, persone di Ducenta e dei paesi
vicini.
Il Rettore, facendosi interprete
della comunità e degli intervenuti, ha formulato
sentite condoglianze alla vedova e ai figli di Pasquale,
con la promessa di un ricordo nella preghiera.
Hanno concelebrato i Padri Simone
e Vincoli, hanno accompagnato i canti le Suore Discepole
di Santa Teresina di Gesù Bambino.
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