MISSIONARI DI DUCENTA                 cliccaINIZIO      clicca per accedereNOTIZIE     clicca per mandare un messaggioSCRIVI     rivista Venga il Tuo RegnoVTR    cliccaLINKS   .Piazza B. Paolo Manna 69  TEL. 081.8141201 

    DUCENTA          CARISMA          B.MANNA           SANTI DEL PIME            GIORNALE         GALLERIA FOTOGRAFICA   

 

MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente in programma

Domenica 6 aprile     Incontro del gruppo Giovani e Missione, sul tema: Africa, missione e inculturazione. Guideranno la giornata p. Mario Vincoli, e le Missionarie dell'Immacolata che risiedono a Pozzuoli. 

 

 

 

Sabato 12 aprile   Le Zelatrici del Pime, a conclusione dell'anno di formazione attuato a Ducenta, realizzeranno un pellegrinaggio che avrà per mete i Santuari di S. Gerardo a Materdomini (AV) e Pompei. Parteciperanno anche amici e simpatizzanti delle missioni.

Lunedì 28 aprile   Mostra del libro missionario, quarta edizione. Alle ore 19,00 ci sarà una tavola rotonda sul tema Perché fare missione, oggi? P. Giuseppe Buono presenterà il suo ultimo lavoro: Il Vocabolario della missione, breve saggio di missiologia contemporanea. Modererà l'Avvocato Giuseppe Diana.

La mostra sarà inaugurata da Nicola Pagano, sindaco di Trentola Ducenta.

 

 

 

Come sono andati i fatti

Caduti in terra… per portare frutto   Veglia di Preghiera in memoria dei missionari martiri al Pime di Trentola Ducenta

"Non c'è amore più grande di questo: dare la vita per gli amici". Queste le parole che hanno aperto la veglia di preghiera in memoria dei Missionari Martiri uccisi nell'anno 2007, che si è svolta al Pime di Trentola Ducenta lo scorso sabato 29 marzo. 

Un momento di preghiera e raccoglimento all'insegna del ricordo di chi non ha esitato a donare la vita per testimoniare l'Amore di Cristo; non un ricordo fine a se stesso, bensì un tentativo di raccogliere i frutti del sacrificio di tali persone, allo scopo di divenire noi stessi annunciatori senza riserve del messaggio evangelico. 

L'incontro, presieduto dal rettore padre Pasquale Simone, ha dato spazio all'orazione e all'essenziale, coinvolgendo profondamente i fedeli, assorti nel ripensare alle scene del martirio di missionari che hanno prestato servizio in angoli diversi dei vari continenti. Il tutto accompagnato da simbologie che hanno reso maggiormente tangibile l'impegno che il Cristiano dovrebbe assumere nella propria esperienza di vita. 

La presentazione all'altare della croce ha immediatamente ricordato il sacrificio di Cristo, il quale, versando il proprio sangue per la salvezza dell'umanità, ci coinvolge in prima persona. 

La croce, simbolo della nostra redenzione, è la stessa che il missionario in partenza abbraccia, disposto a portarla a conoscenza delle genti, lontane e non, fino al sacrificio della propria vita. 

L'intronizzazione della Parola ha introdotto la liturgia della Parola, nel corso della quale si è sprigionata con forza l'espressione "Vogliamo vedere Gesù"; un grido che è sembrato uscire dall'intimo di ciascuno, sostenuto dal desiderio di comprendere concretamente l'Amore del Padre. 

La simbologia successiva ha avuto la prontezza di concretizzare il messaggio riportato dall'evangelista Giovanni: ai piedi della croce è stato posto un vaso pieno di terra, e su di essa è stato versato un calice di vino, a memoria del sangue versato da ogni missionario martire.

Tale gesto ha rappresentato soltanto l'introduzione al momento probabilmente più sentito: la lettura del martirologio. 

Una lettura sicuramente non sterile, dal momento che lo spirito che la ha accompagnata è risultato carico della speranza di vedere realizzato quanto segue: 

"Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto". 

Al nome di ogni missionario morto nell'anno 2007, dunque, è stata portata all'altare una spiga di grano che, deposta nel vaso ai piedi della croce, ha reso chiara l'espressione di Tertulliano "Il sangue dei martiri è seme dei Cristiani".  

 

Il quadro riassuntivo dell'anno 2007 mostra come ancora elevato sia il numero di missionari uccisi: 

15 sacerdoti, 3 diaconi, 1 religioso, 1 religiosa, 1 seminarista, di cui 5 nativi dell'America, 4 Africani, 4 Europei e 8 Asiatici. Le uccisioni sono state realizzate in continenti differenti:       7 in America, 4 in Africa, 2 in Europa e 8 in Asia. 

Subito dopo si è passati all'ascolto delle testimonianze lasciate da padre Carzedda, missionario del Pime ucciso nelle Filippine nel 1992; don Peppino Diana, sacerdote diocesano assassinato nel 1994 in Italia; padre Ottorino Maule, missionario saveriano martirizzato in Burundi nel 1995; suor Leonella Sgorbati, missionaria della Consolata, uccisa nel 2006 in Somalia.

La veglia si è conclusa con la preghiera comunitaria, espressione della fede e della speranza che il popolo di Dio nutre nella forza redentrice e salvifica della Croce di Cristo. L'atmosfera che il ricordo del sangue dei Martiri ha creato nei cuori dei presenti sente ora la necessità di essere alimentata piuttosto che farla diventare qualcosa di effimero. 

È un'esperienza che deve temprare il carattere di ogni Cristiano, affinché si riesca ad accogliere la vita come un dono e, allo stesso tempo, ad acquisire il coraggio di sacrificarsi per divenire partecipi dell'Amore del Padre, quell'Amore "che dona tutto, che si offre a tutti, senza limiti fino agli estremi confini della Terra". 

Antonio Russo

 

Famiglie per le missioni 

Ducenta 30 marzo 2008-03-30 

In una splendida giornata di sole si è svolto a Ducenta l'incontro del gruppo Famiglie per le Missioni. Hanno guidato i Padri Bruno Piccolo e Antimo Villano. Quest'ultimo, purtroppo, si è dovuto aiutare con la carrozzella per un male che un po' alla volta sta limitando la sua autonomia; ma in tutto questo la cosa bella è che il Padre non si perde di coraggio e mostra il suo sorriso di sempre. Gli stiamo vicini con l'amicizia e la preghiera. Cordialità, condivisione e simpatia hanno dato un tono di familiarità ai vari momenti messi in programma.

P. Bruno ha tenuto una vera catechesi sul tema della fede, quella virtù importante che Gesù chiedeva a chi voleva un suo aiuto o, spesso, un miracolo. "Coraggio, figliuola, la tua fede ti ha salvata", disse alla donna colpita da emorragia; "Donna, davvero grande è la tua fede! Sia fatto come desideri", rispose alla Cananea. Dove ci conduce la fede? Ci guida verso due direzioni: verso Dio che è l'Amore per eccellenza e verso tutti quelli con i quali ci riconosciamo fratelli. E poi ha proposto un'immagine: "La fede di ciascuno di noi è come un raggio di sole. Tutti questi raggi più si avvicinano alla fonte della luce, più si fondono in uno. Così la nostra fede in Dio. Più ci avviciniamo a Dio, ai nostri fratelli e sorelle nella fede e più formiamo con loro, in Cristo, un solo corpo mistico". 

Scendendo al pratico p. Bruno ha assicurato: "Una preghiera che è sempre esaudita è la seguente: Signore, illuminami perché io comprenda la verità e dammi la forza di viverla". Alla luce di queste riflessioni si è riflettuto e pregato, si è celebrato l'Eucaristia che tutti ci unisce nella comunione vera, dove in Cristo siamo e rimaniamo fratelli. Durante la S. Messa P. Bruno ha ricordato quello che disse Gesù dopo che Tommaso si ricredette: "Beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv 20,29).

 

Celebrato il trigesimo della morte di Pasquale Brunzo        Ducenta 4 aprile 2008

Con una larga partecipazione di parenti e amici è stato celebrato nella cappella del Beato Paolo Manna il Trigesimo della morte di          Pasquale Brunzo

  colpito da un male incurabile, che per 2 anni è stato il custode del nostro Seminario S. Cuore. E' stato un segno di riconoscenza per un uomo discreto e rispettoso verso la comunità e verso tutti quelli che frequentano la casa dei Missionari del Pime. Puntualità e attenzione sono state alcune delle doti emerse fin da quando ha assunto il suo lavoro. 

Più volte l'abbiamo visto leggere la Bibbia, le biografie dei Missionari e il "suo" Giovanni Paolo II, per il quale nutriva una grande venerazione. Ricordava spesso le peripezie della sua vita spesa nel lavoro in Italia e all'esteso, con l'unico scopo di aiutare la famiglia a trascorrere un'esistenza dignitosa. 

Tra le persone intervenute al sacro rito, oltre i parenti e gli amici di Teverola, paese nativo dell'estinto, abbiamo notato il personale dipendente della casa, persone di Ducenta e dei paesi vicini. 

Il Rettore, facendosi interprete della comunità e degli intervenuti, ha formulato sentite condoglianze alla vedova e ai figli di Pasquale, con la promessa di un ricordo nella preghiera. 

Hanno concelebrato i Padri Simone e Vincoli, hanno accompagnato i canti le Suore Discepole di Santa Teresina di Gesù Bambino.

 

                     torna a pagina 1

     

   
   

2007 PIME DUCENTA