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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

 Maggio, il mese
  più bello dell'anno


  Era de maggio e te cadéano 'nzino,
a schiocche a schiocche, li ccerase rosse...
   Fresca era ll'aria... e tutto lu ciardino
      addurava de rose a ciento passe...

Traduco per i non napoletani: era maggio e ti cadevano in grembo a grappoli le ciliege rosse… l'aria era fresca… e tutto il giardino profumava di rose a cento passi...

E' un gioiello della canzone napoletana, composta da Di Giacomo - Costa.
Poche battute per descrivere il mese più bello dell'anno. Ma a noi piace ricordare che il V mese dell'anno, da sempre, viene consacrato alla Madonna.
Molti si radunano in chiesa o nei cortili o nelle case per recitare il santo Rosario, la "catena dolce che ci rannoda a Dio".

Supplica alla Madonna di Pompei clicca per aprire il testo della Supplica
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  A Ducenta maggio riserva tanti avvenimenti. Celebreremo il 63° Congrassino Missionario con la consegna del Crocifisso al p. Daniele Mazza, raduni e ritiri vari e, udite udite, un autentico dono del Signore: il 31 maggio arriveranno i Vescovi birmani che saranno nostri ospiti fino al 4 giugno. Dopo la "Visita ad limina Apostolorum", verranno a Ducenta per venerare il Beato Paolo Manna, che spese diversi anni di vita in terra birmana. E allora buon mese di maggio a tutti,con il sorriso di Maria.

 

Maria Stella della Evangelizzazione

  Il Papa Paolo VI, nel decimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, 8 dicembre 1975, pubblicò l'Esortazione apostolica "Evangelii Nuntiandi": l'impegno di annunziare il Vangelo. Concludendo il documento, al n. 82, invocava la Madonna "Stella della Evangelizzazione", e così si esprimeva: "Al mattino della pentecoste, Ella ha presieduto con la sua preghiera all'inizio dell'evangelizzazione, sotto l'azione dello Spirito santo: sia Lei la Stella dell'Evangelizzazione sempre rinnovata che la Chiesa, docile al mandato del suo Signore, deve promuovere ed adempiere, soprattutto in questi tempi difficili ma pieni di speranza!".

Nossa Senhora do Patrocinio che si venera nella parrocchia di Salto Grande - SP Brasile

  I missionari del Pime hanno fatto propria questa invocazione mettendo sotto la protezione di Maria "l'attività missionaria e in particolare l'evangelizzazione dei popoli e gruppi non ancora cristiani" (Costituzioni, n. 1). Nelle stesse Costituzioni si ribadisce che il Pime, Istituto di Vita Apostolica, "sceglie e stabilisce come suo impegno prioritario l'annuncio del Vangelo ai non cristiani. A tale impegno darà la precedenza nell'assegnazione del personale e dei mezzi, e nella ricerca di nuovi campi e metodi di lavoro". 

  Ricordo con piacere che fin dai primi anni di seminario i formatori hanno saputo instillare in noi, che ci si preparavamo per le missioni, una profonda e cordiale devozione alla Madre di Gesù. Nella cappella del seminario di Ducenta, alle spalle dell'altare, troneggiava l'immagine della Madonna della Speranza, che era attorniata da S. Francesco Saverio e S. Teresa di Gesù Bambino, patroni delle missioni, e da cinque bambini che rappresentavano i cinque continenti. Nel secondo cortile del casa, dove trascorrevamo i tempi di svago, si trovava la grotta di Lourdes (sostituita oggi dalla cappella dedicata al Beato Paolo Manna), costruita da un missionario che aveva saputo riprodurla lo stesso stile della grotta di Massabielle, che si trova in Francia. 

  Accenno brevemente alla devozione mariana di due grandi del Pime: il Servo di Dio Mons. Angelo Ramazzotti, fondatore del Seminario Lombardo per Missioni Estere (diventato Pime nel 1926 dopo la fusione con il Seminario Romano dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo) e il Beato Paolo Manna, che nel 1921 diede inizio a Ducenta al Seminario Missionario dell'Italia Meridionale.

Mons. Angelo Ramazzotti (Milano 1800 - Crespano del Grappa TV 1861) 

  P. Alfonso Bassan del Pime, attento biografo di Mons. Angelo Ramazzotti, ha scritto: "Il manoscritto del celebre Trattato mariano (…) di Grignon de Monfort (…) si trovava ancora coperto di polvere (fu scoperto nel mese di aprile 1842) (…) quando per Ramazzotti era già programma di vita sacerdotale l'essere sacerdote e apostolo di Gesù per mezzo di Maria SS. Ed è certamente questo il segreto del gran bene compiuto nelle sue diverse attività pastorale". 

  Quando fu eletto Vescovo di Pavia, così scrisse nella lettera pastorale: "Preghiamo (…) quella sempre benedetta Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre nostra, alla cui gloriosa Assunzione è sacro il nostro Maggior Tempio (cattedrale), sicuri che per la intercessione di lei, a cui in Cielo nulla si nega, noi saremo sempre esauditi".          (Roma, 30-06-1850). 

 

  

 

 

 

 

Da notare che non c'era ancora stata la definizione del dogma della Immacolata Concezione e un gruppo di suoi sacerdoti si opposero alla definizione del Papa Pio IX. 

  Ramazzotti volle che la recita del Rosario fosse "in comune" ogni giorno; pratica di pietà che è stata sempre attuata dai missionari del Pime. Tra le sue iniziative si ricorda che parlando del progetto di un "Seminario generale per le estere missioni", così concluse: "La Vergine SS. del Buon Consiglio ci aiuti". 

  Quando era Patriarca di Venezia, invocava l'aiuto di Maria sul Giubileo indetto da Pio IX: 

"La nostra fiducia riposa specialmente in Voi, o Madre delle misericordie, e Madre nostra Maria Santissima; e al Vostro cuore Immacolato, raccomandiamo (…) in modo speciale il nostro Popolo". 

Questa citazione spiega come la sua vita fosse permeata di attenzioni alla presenza di Maria, vero aiuto dei cristiani.

Beato Paolo Manna                                (Avellino 1872 - Napoli 1952) 

  P. Ferdinando Germani Parlando della devozione che p. Manna nutriva per la Madonna, scrive: "Sembra che p. Manna non sappia distaccare la sua contemplazione dei privilegi di Maria e dei 15 misteri del S. Rosario, o dalla presenza e dall'azione dello Spirito Santo in Lei, particolarmente quando accenna alla divina maternità, il mistero che più lo lascia incantato: "In virtù della maternità divina, Maria ha relazioni intime e profonde con la SS. Trinità, e si capisce allora quanta sia la sua santità, la sua potenza sul cuore del Padre, Figlio e Spirito Santo". …… 

  Il Beato così esortava i missionari: "Ecco come noi dobbiamo vivere: come un bambino tra le braccia di Maria Santissima". 

E ancora: "La Madonna ha un animo delicatissimo, vede e sa tutti i nostri bisogni, ma dobbiamo esserle sempre vicini e affezionati". 

Diceva ai missionari partenti: "E non dubitate della efficacissima, potentissima assistenza di questa divina Madre su di voi. 

Essa vi è obbligata: partite per gli interessi del divin Figlio, partite anche le Lei, per farla conoscere, amare, venerare da nuovi figli… Siate devotissimi della Madonna e dalla sua protezione avrete un aiuto quasi infinito". 

I missionari che avevano conosciuto personalmente il Beato Paolo Manna spesso citavano una sua raccomandazione ai missionari sul campo: "Specialmente nei lunghi viaggi, attraverso piani e monti, nella solenne quiete delle foreste, tenete il vostro spirito raccolto, sgranate il vostro Rosario, seminate preghiere: spunteranno sui vostri passi fiori di grazie e lo Spirito di Dio vivificherà ogni vostra parola, ogni vostra fatica e patimento". 

  Non è semplice poesia missionaria d'altri tempi, è la convinzione che i frutti dell'evangelizzazione il Signore li concede attraverso Maria. 

  Chi ha fatto l'esperienza della Missione e ha trovato difficoltà ad adattarsi a culture diverse, ha colto nella devozione a Maria la soluzione e la risposta. 

  Quando nel 1916 p. Manna fondò l'Unione Missionari del Clero, chiamata da Pio XII "la gemma della sua vita", volle metterla sotto il patrocinio della Vergine Santissima, "Regina delle Missioni". 

  Nel 1941, dando alle stampe il suo capolavoro sull'ecumenismo, "I Fratelli Separati e Noi", invitò a pregare per l'unità, interponendo la mediazione di Maria, la "Madre comune" di tutti i cristiani, la cui potentissima intercessione può compiere il grande miracolo. 

  L'attuale movimento spirituale mariano dà la giusta importanza alla grandezza della Vergine all'interno della Chiesa e della storia salvifica. 

A questi ideali si ispirano i nostri missionari impegnati ad annunziare il Regno di Dio. 

In questo contesto si è in linea con l'odierna spiritualità mariana che presenta Maria non solo come "colei che dobbiamo pregare", ma anche come "colei che dobbiamo imitare". 

  Chiamati dalla Chiesa all'impegno per la nuova evangelizzazione, mettiamo questo progetto sotto la protezione di Colei che sarà sempre la Stella della Evangelizzazione.

 

I detti dei nostri missionari

Ai missionari partenti: "Voi partite e lasciate qui le vostre famiglie; lasciate, molti di voi, un'amatissima madre, un padre, dei fratelli, delle sorelle. 

Troverete, sì, nelle missioni chi terrà per voi il posto del padre, dei fratelli, delle sorelle, ma la madre nelle missioni non c'è; la madre non è sostituibile. 

Perciò vedete con quanto ardore dovete fin da questo momento rivolgervi alla SS. Vergine e mettere sotto la sua materna protezione la nuova vita in cui state per entrare e dirle: Mater, monstra te esse matrem. 

E non dubitate della efficacissima, potentissima assistenza di questa divina Madre su di voi. 

Essa vi è obbligata: partite per gli interessi del suo divin Figlio, partite anche per Lei, per farla conoscere, amare, venerare da nuovi figli… 

La vostra vocazione è la vocazione di Maria: dare Gesù al mondo e con Gesù ogni bene, con Gesù la vita eterna. 

Beato Paolo Manna (1872 - 1952)

 

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