Ha presentato i 14 Vescovi birmani

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guidati dal presidente dei vescovi del Myanmar l'arcivescovo Paul Grawng, per i quali ha avuto parole di elogio per quanto attuano nella Nazione che conta 658 sacerdoti, 1330 religiosi e 2084 catechisti. Mons.. Grawng ha salutato il Pime e tutti gli intervenuti. Ha ricordato l'entusiasmo di una Chiesa giovane che si onora di guidare con i confratelli Vescovi. Nessuno accenno alla situazione politica. 

Allo scambio dei doni ha fatto seguito la seconda parte del concerto, applaudito per la perfetta esecuzione di brani classici e di recente composizione dello stesso mons. Grammatico. 

L'arcivescovo Mario Milano, entusiasta della sua diocesi che vive profondamente lo spirito missionario, ha salutato l'episcopato birmano e si è augurato che il Beato Paolo Manna continui a contagiare tutti con il suo motto: Tutta la Chiesa per tutto il mondo. 

La serata si è conclusa in modo solenne con la preghiera in lingua inglese e italiana al Beato p. Manna e la benedizione solenne di tutti i Presuli presenti. Come interprete abbiamo avuto il p. Bruno Piccolo, mentre mons. Pietro Tagliaferro ha presentato i brani eseguiti dalla Lauretana. La comunità di Ducenta si è onorata, in fine, di offrire la cena agli ospiti illustri.

Famiglie per le Missioni. Ducenta, 25 maggio 2008.

Le famiglie che hanno preso parte all'incontro, coinciso con la festa del Corpus Domini, erano già sul posto quando sono arrivati i pp. Bruno Piccolo e Antimo Villano che hanno orientato la giornata.

Recitate le lodi, p. Bruno, tenendo conto che in questo giorno la Chiesa festeggia il "Corpo di nostro Signore Gesù Cristo", ha tenuto una esauriente lezione di catechesi sulla "Eucaristia".

Dalla visione dell'Eucaristia nella storia della salvezza ha evidenziato come nell'antico testamento essa è prefigurata negli eventi di forte valenza, come l'offerta del pane e del vino fatta da Melchisedech ad Abramo; l'offerta di Isacco, figlio unigenito, fatta a Dio da parte di Abramo per obbedienza al comando Divino; il sacrificio dell'agnello, la cui carne viene mangiata ed il cui sangue serve a segnare le case di coloro che obbedienti al comando del Signore, si preparano all'esodo; il dono della manna mandata da Dio agli Ebrei nel momento di massima difficoltà in cui versa il popolo Ebraico che peregrina nel deserto nella speranza di raggiungere la terra promessa. 

Nel nuovo testamento, basta soffermarsi sugli interventi di Gesù negli aiuti concreti a cominciare da Cana, dove cambia l'acqua in vino, a casa di Simone dove una peccatrice gli bagna i piedi con le proprie lacrime e glieli asciuga con i capelli. Nel pranzo a casa di Matteo il pubblicano, accortosi del falso scandalizzarsi dei Farisei, Gesù puntualizza come non fosse venuto per i giusti ma per i peccatori, cosa che ribadisce quando si autoinvita a casa di Zaccheo, ritenuto da molti un peccatore. Ne dà ancora testimonianza quando i discepoli, preoccupati per la moltitudine che lo seguiva si rendono conto di non avere di che sfamarli, Egli moltiplica i pani e pesci e li fa distribuire a tutti. Si è sempre in presenza di cibo, cibo che è necessario alla vita dell'uomo. Il momento culminante si verifica nell'ultima cena quando Gesù istituisce l'Eucaristia e comanda di distribuirla a tutti. Il dono del suo corpo, prefigurato nell'antico testamento ed attuato negli eventi del nuovo testamento, è per la Chiesa Sacramento vitale che si rinnova con la celebrazione e resta sempre vivo con la Sua presenza. 

Per essere veri cristiani è necessario nutrirsi del corpo di Cristo partecipando alla celebrazione eucaristica, stando attenti a ben comprenderne i segni visibili. L'Eucaristia è il rinnovo del dono di Cristo stesso all'uomo per la salvezza; la partecipazione all'Eucaristia è il punto di arrivo cruciale dell'uomo che vuole partecipare alla vita di Cristo, allontanando il male ed evidenziando solo l'amore per il prossimo. In un secondo momento abbiamo approfondito il tema trattato.

Ricordando che per essere Chiesa è necessario deporre dinanzi all'Eucaristia ogni egoismo, personalismo, risentimenti, rancori e preoccupazioni. In una atmosfera di gioiosa fraternità si è partecipato alla celebrazione Eucaristica, a cui è seguito il momento conviviale. 

Nel pomeriggio siamo stati informati sul discorso tenuto dal Santo Padre sulla "Prudenza e Pazienza" che devono avere i Vescovi nell'accompagnare i movimenti e le comunità laiche che operano all'interno della Chiesa. Al termine dopo un fraterno saluto ci si è lasciati con l'impegno di rincontrarci il giorno 2/06/2008 nell'occasione del "Concerto per i Vescovi Birmani" che si effettuerà presso il Seminario S. Cuore con inizio alle 18,30.

Franco Migliore