Martin Luther King Jr.
(Atlanta, 15 gennaio 1929 - Memphis, 4 aprile 1968) è
stato un politico, attivista e pastore protestante
statunitense, leader dei diritti civili.
È stato il
più giovane Premio Nobel per la pace della storia,
riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età di soli
trentacinque anni.
Il suo nome viene accostato per la
sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il
leader del pacifismo della cui opera King è stato un
appassionato studioso, ed a Richard Gregg, primo
americano a teorizzare organicamente la lotta
nonviolenta.
L'impegno civile di Martin Luther
King è
condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera
dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, che
costituisce un'appassionata enunciazione della sua
indomabile crociata per la giustizia.
Unanimemente
riconosciuto apostolo della resistenza non violenta,
eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, Martin
Luther King si è sempre esposto in prima linea
affinché fosse abbattuta nella realtà americana
degli anni '50 e '60 ogni sorta di pregiudizio etnico.
Celeberrimo è rimasto il discorso che tenne
il 28
agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e la
libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington e
nel quale pronunciò più volte la fatidica frase
"I have a dream" (Io ho un sogno) che
sottintendeva l'attesa che egli coltivava, assieme a
molte altre persone, perché ogni uomo venisse
riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessi
diritti e le stesse prerogative, proprio negli anni in
cui - per dirla con le parole di Bob Dylan - i tempi
stavano cambiando e solo il vento poteva portare una
risposta.
Detto tra noi, anche chi sceglie
la vita missionaria rischia abbastanza. Ma se la
scelta è motivata dall'appello di Gesù che chiama ad
annunziare il Vangelo ed ha una voglia matta di fare
del bene a chi ha bisogno di Fede e di solidarietà,
allora vale la pena di rischiare.
Molti hanno già
provato, e dicono di essere felici. Se tutto questo è
vero, provate ad essere missionari, per sentire, un
domani, la gioia della scelta fatta. Posso darvi un
consiglio? Date importanza alle cose importanti.
I detti dei nostri missionari
"E la nave da sola
continua il canto, lasciando dietro di sé una lunga
scia a guisa di corda che ci unisce ancora alla
patria. La stanchezza, il fresco, la tristezza
conciliano il riposo. Tutti lasciano il ponte e si
ritirano.
Rimango solo, appoggiato alla ringhiera,
osservando con uno sguardo quasi smarrito quella scia
e quei lontani lumicini. Sono le 22. Prego e penso,
penso e prego, per tutti. La tristezza mi invade
l'animo, prendo la corona e passeggiando recito il
rosario.
La mia fantasia mi porta nella casa paterna,
rivivo la preghiera familiare quando ogni sera, tutti
riuniti presso il quadro dell'Addolorata, recitavamo,
sotto l'invito paterno, la preghiera mariana.
E'
martedì, giorno dell'incontro degli aspiranti: mi
sembra di trovarmi nella sala delle adunanze e vedo
davanti a me tutti quei vivaci ragazzi, mi sembra che
rispondano, come sempre, al rosario. Terminata la
preghiera, termina anche il sogno, torno alla realtà:
mi trovo sulla nave che fende le onde e là, dietro
l'orizzonte Genova scompare".
Chi ama quel Cuore che ci ha tanto amati, che ne
intende i desideri e le brame, chi capisce che cosa
vuol dire dare missionari alla Chiesa, salvare le
anime, non può non venire in aiuto nostro che tutte
le forze nostre,tutti gli istanti della nostra vita
abbiamo dedicati, consacrati, sacrificati al successo
di quest'Opera che deve segnare il trionfo del Cuore
di Gesù su molti popoli e nazioni che ancora non Lo
conoscono e non lo amano".
P. Pietro Galestri (18
aprile 1918 - 24 maggio 1950). Sta lasciando l'Italia
sul piroscafo Taurinia, diretto in Birmania
(Genova,
23 marzo 1948).
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