Eravamo ventotto giovani ed un
bimbo di quindici mesi, Samuele, che è da subito
divenuto la mascotte del gruppo.
Responsabili
dell'iniziativa p. Andrea Lembo e p. Paolo Salamone,
entrambi missionari del Pime, e sr. Katia Somaschini
Missionaria dell'Immacolata.
Attraverso l'ascolto, la
meditazione e la lettura della Parola del Signore
abbiamo percorso la Galilea sino ad arrivare a
Gerusalemme
con al fianco un compagno speciale: Gesù. Caldo,
stanchezza, amicizia, lacrime e vita semplice gli
ingredienti di questa avventura.
Mentre attraversavo i vicoli e mi
imbattevo nelle contraddizioni di questo Paese, non
potevo non pensare alla Terra Santa che ha veduto la
Vita, quella vera; che l'ha tolta e che nonostante tutto
le è stata data una seconda volta attraverso la
Resurrezione.
I giorni trascorsi hanno lasciato
nei pellegrini che li hanno vissuti la bellezza del
progetto d'amore che coinvolge ogni uomo; la
responsabilità di sentirsi unici per l'Amato e nello
stesso tempo di riscoprirsi parte di una comunità che
merita una testimonianza di Verità, costi quel che
costi!
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Non so né come ho fatto, né perché... ma
d'improvviso.... ho perdonato... sono riuscita a buttarmi
indietro il passato... per il quale soffrivo ancora...
non so come né perché.
Ma ho perdonato. Ora non so
come sarà il futuro. Ma il mio cuore è libero da ogni
residuo. E mi sento coerente con la mia fede.
Sandra
"Fate della vostra vita qualcosa che vale"
Carissimi giovani, anche quest'anno vi aspetto Domenica
12 ottobre, nella piazza di Ospedaletto d'Alpinolo alle
ore 8,30 per intraprendere insieme il cammino verso il
Santuario di Montevergine
per rinnovare l'incontro con la Madre del Signore e
Madre nostra, Maria santissima, che attende il nostro
gioioso raduno di figli suoi nella sua casa.
Mi hanno colpito in questi giorni
due concetti fondamentali che il papa Benedetto XVI ha
espresso a Parigi, durante la sua visita in Francia.
Essi riguardano il rapporto tra la fede e la laicità,
tra fede e cultura: "Autentica laicità non è
prescindere dalla dimensione spirituale, ma riconoscere
che proprio questa è garante della nostra libertà e
dell'autonomia delle realtà terrene'"; e ancora:
"Cercare Dio, essere in cammino verso Dio, resta
oggi come ieri la via maestra ed il fondamento di ogni
vera cultura". Mi piace riproporli a voi come
motivo di riflessione!
Ogni generazione ha la sua
discussione con Dio; spesso la discussione si fa
contestazione, negazione, uccisione di Dio. Nei decenni
passati si parlava della morte di Dio; oggi più
sbrigativamente si dice: "Dio non serve". Dio
non c'è, non perché non è; non c'è, perché non
serve: questa è la strana filosofia dei giorni che
viviamo.
Siamo entrati nella desolante storia nella
quale l'uomo sperimenta una mortificante solitudine e
una sregolatezza etica. La progettata inutilità di Dio
partorisce una babele interiore che deprezza l'identità
della persona.
Vi chiedo, cari giovani: permettete
sempre a Dio di stare nella vostra vita. Non abbiate
paura di Dio, che in Cristo crocifisso e risorto ha
svelato la sua immensurabile voglia di abitare con i
suoi figli. Cercate di piacere a Dio e sarete felici. Da
parte mia a Dio, Padre buono e misericordioso, chiedo
che vi doni la "sapienza del cuore", quale
criterio per stare con gioia nel tempo e per non cedere
alla seduzione dei vani ragionamenti dei quali la nostra
cultura si vanta.
Ho ancora una domanda provocatoria
da porgervi. Quanto costa la vita? Che valore ha? Non
spaventatevi! Questa domanda vuole solo farvi rigustare
la bellezza, la meraviglia, lo stupore che la vita porta
con sé.
Vi invito a contemplare la vita, questo mistero
che ci è donato, che è la nostra vera ricchezza. Vi
invito ad adorare il mistero della vita, questo miracolo
che si rinnova sotto i nostri occhi e che rallegra il
mondo rendendolo adorno di volti. Il mondo: una casa di
volti.
Vi chiedo questo perché vi facciate sentinelle
vigilanti a difesa della vita. Molti sono coloro che
vogliono impossessarsi di essa, manipolarla, usarla,
violentarla, deturparla, ucciderla.
Molti sono coloro
che vi invitano a celebrarla come godimento, facendovi
cercare la gioia nei "paradisi artificiali",
che finiscono per essere gabbia di morte.
Molti sono
coloro che vi inducono a pensarla come superficiale
vagabondare nella successione dei giorni; altri la
pensano come "cosa propria" e la
"gestiscono" fuori di etica e responsabilità.
Mi piace affidarvi un pensiero di Raul Follerau, che ha
dato la vita a favore dei malati di lebbra:
"Applaudite o denunciate, ammirate o indignatevi,
ma non siate neutrali, indifferenti, passivi,
rassegnati; fate della vostra vita qualcosa che
vale". La vera meraviglia è la vita! Amatela
sempre. Vi benedico e vi aspetto tutti.
Mons. Francesco Marino, Vescovo
di Avellino 23 settembre 2008
Avellino. Palazzo vescovile
Il 4 Ottobre, in occasione
della festività di S. Francesco d'Assisi, la città di
Gaeta gioisce per la riapertura al culto della Chiesa di
S. Francesco, rimasta chiusa per dieci anni per lavori
di restauro non ancora ultimati.
Per l'occasione erano
presenti sua Eccellenza l'Arcivescovo di Gaeta Fabio
Bernardo D'Onorio
che ha presieduto la solenne
celebrazione eucaristica; l'Arcivescovo emerito Luigi
Mazzoni; una rappresentanza del clero locale e
presbiteri; il sindaco della città e tutte le autorità
comunali e regionali che nel corso di questi lunghi
anni, con il loro operato, hanno reso possibile la
riapertura, nella parte restaurata, del monumentale
tempio dedicato al Santo di Assisi tanto amato dal
popolo gaetano che ha partecipato numerosissimo alla
cerimonia.
Stefania Parisi
Scriveteci! Dateci
la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari, quali
consigli
dareste per fare qualcosa di buono per gli altri.
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