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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

PROSSIMAMENTE A DUCENTA

Domenica 12 ottobre.
Primo incontro del gruppo Giovani e Missione. Orienteranno i Padri del Pime e le Missionarie dell’Immacolata.

Incontro del Gruppo "Famiglie per le Missioni". Guiderà l'incontro p. Bruno Piccolo e p. Antimo Villano
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Alla scoperta delle radici missionarie
 Sabato 19 ottobre a Trentola

La comunità parrocchiale di Trentola,
per celebrare la vigilia della Giornata Missionaria Mondiale, ha messo in programma questa lodevole iniziativa.
Alle ore 17,00, del 19 ottobre prossimo, dalla parrocchia S. Michele Arcangelo partirà la processione fino alla cappella che il PIME ha dedicato al Beato Polo Manna in Ducenta.
Qui alle ore 18,00 sarà celebrata l'Eucaristia. "Vogliamo riscoprire le radici missionarie - ha detto il Parroco Don Vincenzo Marino - che specialmente il Beato Manna ha seminato nel nostro territorio".

 

CRONACA DEGLI AVVENIMENTI

Primo ritiro delle Zelatrici

Con la gioia di chi appoggia con piacere l’opera dei Missionari del Pime, le Zelatrici missionarie hanno partecipato al primo ritiro dell’anno.

E’ il quarto anno che si raduna nella Casa di Ducenta per riflettere e pregare nel luogo in cui si respira aria di missionarietà portata dal Beato Paolo Manna.

Invitato speciale è stato p. Giovanni Tulino che proprio quel giorno festeggiava il terzo mese di ordinazione sacerdotale. Il suo entusiasmo è venuto fuori all’omelia tenuta durante la Messa e quando ha dettato una sentita riflessione alle nostre ospiti. Nella prima, ispirandosi al Vangelo della domenica che parlava della vigna del Signore e degli operai invitati a lavorare in essa, p. Giovanni ha ricordato che siamo di fronte ad un invito esplicito che chiama tutti ad operare a favore delle missioni. Nella sala Martiri ha raccontato la storia della sua vocazione.

Ha confidato che desiderava scegliere la professione di medico, ma il Signore lo ha voluto missionario del Pime, Istituto che privilegia il lavoro nel mondo non evangelizzato. I genitori che all’inizio si opposero alla sua scelta, sono stati felicissimo il giorno della sua ordinazione del 5 luglio, avvenuta nel Santuario della Madonna del Carpinello in Visciano di Nola.

Le Zelatrici hanno discusso, poi, sulle strategie da realizzare nella campagna abbonamenti di Venga il Tuo Regno.

Nel giorno in cui si onorava la Madonna di Pompei con la famosa Supplica ci si è affidati a Colei che ha conosciuto meglio il progetto di Dio per salvare l’uomo. Oltre alla Supplica pregata alle ore canoniche delle 12,00, alla conclusione del ritiro è stato recitato il Rosario Missionario che con i colori dei cinque Continenti ci esortato a ricordare gli uomini di ogni paese e di ogni colore.

 

La carovana Missionaria della Pace
ha fatto tappa a Cimatile

Da 5 anni le "forze missionarie italiane" realizzano la Carovana Missionaria della Pace. Quest'anno è partita da Milano il 25 settembre e, dopo aver toccato diverse città d'Italia, si è conclusa a Roma domenica 5 ottobre, alla basilica delle Tre Fontane. 

La Carovana, che ha scelto il tema Libera la Prola, intende proporre opportunità di partecipazione e solidarietà a livello locale e globale, partendo dalla propria esperienza di vita. Alla tappa di Cimatile, nei pressi di Napoli, la serata del 27 settembre c'erano anche tre missionari del Pime: p. Ciro Biondi, p. Giuseppe Carrara e p. Gomes José Francisco. 

P. Ciro, in partenza per la Papua Nuova Guinea dove ha già lavorato per 11 anni, ha presentato la figura di s. Paolino da Nola. "Sono qui - ha detto - per parlarvi di un uomo che voleva fare di questo luogo un spazio di pace, un uomo che 1600 anni fa è stato Vescovo di Nola…". S. Paolino era un uomo di Dio che chiamava i poveri "fondamenta delle nostre case" e riteneva Gesù il suo canto.

È seguita la veglia con l'arrivo dei 22 "Carovanieri". Uno ha parlato per tutti: "Durante questi giorni di cammino, abbiamo visto anche le nostre povertà, la nostra mancanza di unione, il molto fascino per il potere e la nostra poca attenzione ai poveri. Siamo in pochi, ma abbiamo la convinzione che il seme più piccolo è quello che da il frutto migliore". 

Diversi simboli hanno accompagnato i temi principali dell'incontro di preghiera: la Parola incatenata, la Parola liberata e la Parola inviata.

La domenica 28 settembre, a conclusione della tappa di Caserta, dove si è parlato delle emarginazioni che spesso producono disastri morali e ambientali, i 22 viaggiatori che hanno per compagni la bibbia e il bastone sono stati accolti nel seminario di Ducenta. Rifocillati e ospitati per la notte, all'alba del 29 hanno ripreso la marcia per Lauria (PZ). Anche se il luk e la stanchezza destavano meraviglia, abbiamo ammirato questi missionari e i laici (che qualcuno ha chiamato bonariamente gruppo degli arditi) convinti che non bisogna tacere sulla privatizzazione dell'acqua, le banche che finanziano la guerra e le diverse forme di razzismo.

 

Viaggio in Terra Santa, una proposta di "Estate Giovani" del Pime
     
di
Anna Fele

Estate, ma che bella invenzione! 

Le vacanze, tempo in cui ognuno di noi si riappropria dei pensieri, rivisita la propria identità, cura l'intimità troppe volte trascurata a causa del lavoro e delle difficoltà quotidiane. 

Un'esperienza intensa di riflessione, di forte confronto con noi stessi sia come uomini che come cristiani è stato il viaggio in Terra Santa, una delle proposte del volantino "Estate Giovani 2008"; organizzato dal Pime dall'1 al 14 agosto 2008.

 

Eravamo ventotto giovani ed un bimbo di quindici mesi, Samuele, che è da subito divenuto la mascotte del gruppo. 

Responsabili dell'iniziativa p. Andrea Lembo e p. Paolo Salamone, entrambi missionari del Pime, e sr. Katia Somaschini Missionaria dell'Immacolata. 

Attraverso l'ascolto, la meditazione e la lettura della Parola del Signore abbiamo percorso la Galilea sino ad arrivare a Gerusalemme

con al fianco un compagno speciale: Gesù. Caldo, stanchezza, amicizia, lacrime e vita semplice gli ingredienti di questa avventura. 

Mentre attraversavo i vicoli e mi imbattevo nelle contraddizioni di questo Paese, non potevo non pensare alla Terra Santa che ha veduto la Vita, quella vera; che l'ha tolta e che nonostante tutto le è stata data una seconda volta attraverso la Resurrezione. I giorni trascorsi hanno lasciato nei pellegrini che li hanno vissuti la bellezza del progetto d'amore che coinvolge ogni uomo; la responsabilità di sentirsi unici per l'Amato e nello stesso tempo di riscoprirsi parte di una comunità che merita una testimonianza di Verità, costi quel che costi!

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Non so né come ho fatto, né perché... ma d'improvviso.... ho perdonato... sono riuscita a buttarmi indietro il passato... per il quale soffrivo ancora... non so come né perché. 

Ma ho perdonato. Ora non so come sarà il futuro. Ma il mio cuore è libero da ogni residuo. E mi sento coerente con la mia fede.
                                                                Sandra

 

"Fate della vostra vita qualcosa che vale"

                

Carissimi giovani, anche quest'anno vi aspetto Domenica 12 ottobre, nella piazza di Ospedaletto d'Alpinolo alle ore 8,30 per intraprendere insieme il cammino verso il Santuario di Montevergine

                 per rinnovare l'incontro con la Madre del Signore e Madre nostra, Maria santissima, che attende il nostro gioioso raduno di figli suoi nella sua casa. 

Mi hanno colpito in questi giorni due concetti fondamentali che il papa Benedetto XVI ha espresso a Parigi, durante la sua visita in Francia. 

Essi riguardano il rapporto tra la fede e la laicità, tra fede e cultura: "Autentica laicità non è prescindere dalla dimensione spirituale, ma riconoscere che proprio questa è garante della nostra libertà e dell'autonomia delle realtà terrene'"; e ancora: "Cercare Dio, essere in cammino verso Dio, resta oggi come ieri la via maestra ed il fondamento di ogni vera cultura". Mi piace riproporli a voi come motivo di riflessione! 

Ogni generazione ha la sua discussione con Dio; spesso la discussione si fa contestazione, negazione, uccisione di Dio. Nei decenni passati si parlava della morte di Dio; oggi più sbrigativamente si dice: "Dio non serve". Dio non c'è, non perché non è; non c'è, perché non serve: questa è la strana filosofia dei giorni che viviamo. 

Siamo entrati nella desolante storia nella quale l'uomo sperimenta una mortificante solitudine e una sregolatezza etica. La progettata inutilità di Dio partorisce una babele interiore che deprezza l'identità della persona. 

Vi chiedo, cari giovani: permettete sempre a Dio di stare nella vostra vita. Non abbiate paura di Dio, che in Cristo crocifisso e risorto ha svelato la sua immensurabile voglia di abitare con i suoi figli. Cercate di piacere a Dio e sarete felici. Da parte mia a Dio, Padre buono e misericordioso, chiedo che vi doni la "sapienza del cuore", quale criterio per stare con gioia nel tempo e per non cedere alla seduzione dei vani ragionamenti dei quali la nostra cultura si vanta. 

Ho ancora una domanda provocatoria da porgervi. Quanto costa la vita? Che valore ha? Non spaventatevi! Questa domanda vuole solo farvi rigustare la bellezza, la meraviglia, lo stupore che la vita porta con sé. 

Vi invito a contemplare la vita, questo mistero che ci è donato, che è la nostra vera ricchezza. Vi invito ad adorare il mistero della vita, questo miracolo che si rinnova sotto i nostri occhi e che rallegra il mondo rendendolo adorno di volti. Il mondo: una casa di volti. 

Vi chiedo questo perché vi facciate sentinelle vigilanti a difesa della vita. Molti sono coloro che vogliono impossessarsi di essa, manipolarla, usarla, violentarla, deturparla, ucciderla. 

Molti sono coloro che vi invitano a celebrarla come godimento, facendovi cercare la gioia nei "paradisi artificiali", che finiscono per essere gabbia di morte. 

Molti sono coloro che vi inducono a pensarla come superficiale vagabondare nella successione dei giorni; altri la pensano come "cosa propria" e la "gestiscono" fuori di etica e responsabilità. 

Mi piace affidarvi un pensiero di Raul Follerau, che ha dato la vita a favore dei malati di lebbra: "Applaudite o denunciate, ammirate o indignatevi, ma non siate neutrali, indifferenti, passivi, rassegnati; fate della vostra vita qualcosa che vale". La vera meraviglia è la vita! Amatela sempre. Vi benedico e vi aspetto tutti.

  Mons. Francesco Marino, Vescovo di Avellino
23 settembre 2008           Avellino. Palazzo vescovile

 

Il 4 Ottobre,
                       in occasione della festività di S. Francesco d'Assisi, la città di Gaeta gioisce per la riapertura al culto della Chiesa di S. Francesco, rimasta chiusa per dieci anni per lavori di restauro non ancora ultimati.

Per l'occasione erano presenti sua Eccellenza l'Arcivescovo di Gaeta
Fabio Bernardo D'Onorio

che ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica; l'Arcivescovo emerito Luigi Mazzoni; una rappresentanza del clero locale e presbiteri; il sindaco della città e tutte le autorità comunali e regionali che nel corso di questi lunghi anni, con il loro operato, hanno reso possibile la riapertura, nella parte restaurata, del monumentale tempio dedicato al Santo di Assisi tanto amato dal popolo gaetano che ha partecipato numerosissimo alla cerimonia.
                                        
Stefania Parisi

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

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2007 PIME DUCENTA