C O N C O R S O
Il
presepe ci
avvicina al
Natale |
Annunziata di Gaeta. Foto p.
Pasquale Simone
Invitiamo
i nostri visitatori a mandarci la
foto di un presepe. Il più bello sarà premiato
alla fine dell'anno
in corso.
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Un
incontro speciale per
progetti speciali
Quello svoltosi al Centro Nazaret in Roma dal 24
al 28 novembre scorso è stato proprio un incontro
speciale.
Chi ha lavorato di più sono stati i Padri giovani del
Pime impegnati a tempo pieno nell’Animazione
missionaria.
Hanno avuto un momento di formazione
continua, orientato da p. Carlo Gislandi, da cui ha
preso forza il programma di attività che si estende da
Sotto il Monte a Mascalcia, da Milano a Napoli, passando
per Ducenta dove la storia iniziata il 1921 con il Beato
Paolo Manna ha ancora molto da suggerire e chi desidera
entusiasmare le nuove
generazioni.
Bella è stata la
sottolineatura di p. Andrea Lembo, prete da 4 anni, che
suggerisce di stare attenti all’oggi da interpretare
con un linguaggio nuovo.
I progetti e la loro attuazione
sono stati presentati prima alla Direzione Generale
dell’Istituto e poi alla nuova Direzione Regionale
dell’Italia. Quest’ultima è stata particolarmente
attenta perché dovrà orientare il personale
disponibile e determinare le priorità.
Il clima, particolarmente fraterno, ha permesso
di riflettere e affidare il tutto al Signore che chiama
a lavorare nella sua vigna.
Ci piace ricordare il pensiero di p. Giuseppe
Carrara, prossimo a ripartire per le Filippine, che ha
presieduto l’Eucaristia dell’ultimo giorno: “Nella
mia vita mi sono preoccupato di avvicinare l’uomo al
mistero di Cristo. Gesù è stato e continua a d essere
il motivo della mia vocazione”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Racconto di Natale
Pasqualino non aveva capito nulla della
celebrazione. Il parroco parlava in latino ed i canti
erano sembrati lunghe nenie incomprensibili.
Il bambino aspettava di vedere il Bambino e
lottava con il gran sonno che aveva. Fin dal segno della
croce si era guardato attorno, cercando il presepe. Ma
la mamma ed il babbo erano stati chiari: "Bisogna
star buoni fino alla fine". E la fine della messa
di mezzanotte (la prima della sua vita!) era finalmente
arrivata.
Pasqualino sapeva che, fuori la chiesa del suo
paesello, era acceso un grande falò, nella piazza.
Serviva a fare luce a Gesù che arrivava... e proprio i
ragazzini erano andati in campagna a raccogliere la
legna...
Ecco, finalmente, il piccolo Gesù benedicente
esposto sul trono formato da una grande raggiera di
legno dorato! Ecco la processione con gli uomini in
testa e l'organo che intonava Tu scendi dalle stelle. La
trepidazione, la meraviglia, e il volto assonnato di
Pasqualino che s'illumina nel baciare il piedino
santo.
"Bisogna andare puliti - aveva detto la
mamma - altrimenti il Bambino ci darà i calci con il
piedino nudo!". E invece il Redentore sorrideva!
Che gioia guardare dritto nei suoi occhioni celesti.
Pasqualino, tra papà e mamma, non voleva più lasciare
quegli occhi... Ma la fila di fedeli che voleva salutare
il Bambino era ancora lunga, bisognava andare...
Ecco il presepe fatto alla buona, con gli
stessi pastori di sempre, le stradine, la capanna... e i
due asinelli in proscenio: lo spasso di tutti! Erano
fatti con una specie di plastica colorata, con una
testolina agganciata al collo vuoto con un gancetto. Se
soffiavi da lontano, l'asinello alzava ed abbassava il
capo... Tanti sterpi, paglia, la "sparagina" ,
i sassolini, il muschio... Ma quell'anno tutto sembrava
più bello, più "vero".
E Pasqualino promise a Gesù che sarebbe stato
suo amico per sempre. Ricambiando il sorriso ricevuto e
la trepidazione provata. Quel Natale è rimasto scolpito
nel suo cuore!
Ancora oggi, missionario del Pime, non può
accostarsi ad un presepe senza risentire l'odore di quel
muschio, la voce della mamma, la commozione
dell'incontro.
E cerca gli occhi del Bambino, sicuro di
ritrovare in quella comunione d'amore, tutto il senso
del Natale e della vita!
Sandra Cervone
Poesia
di Natale
Scriveteci! Dateci
la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari, quali
consigli
dareste per fare qualcosa di buono per gli altri.
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