Un particolare momento
visivo-didattico è stato la composizione della grande
margherita creata dai bambini che, ricevuta
l'assoluzione, incollavano un petalo su cui avevano
scritto il proprio nome. Il parroco ha ricordato ai
bambini che nella cappella si venerano le spoglie del
Beato Paolo Manna che, guarda caso, è morto lo stesso
giorno in cui lui nasceva.
"Non dimenticate di
seguire le orme dei grandi - ha aggiunto don Tommaso -
se nella vita volete fare cose grandi".
Non poteva
mancare un pensiero al Mons. Arcangelo Cerqua e ha
aggiunto con rammarico: "A Giugliano non siamo
ancora riusciti a dedicare una strada al nostro
concittadino le cui spoglie l'estate prossima saranno
trasportate a Parintins, Stato dell'Amazonas
brasiliana".
La giornata è terminata con una
simpatica festa, durante la quale sono comparse le prime
colombe, segno della Pasqua che arriva.
Incontro "Giovani e
Missione". Ducenta, 2 marzo 2008
"India: missione e
dialogo", è stato questo il tema su cui ha
riflettuto e pregato un nutrito gruppo di giovani. La
giornata è iniziata con una riflessione di suor
Giovanna sul dialogo. Il testo di riferimento è stato
il capitolo XIII di S. Giovanni, dove l'Evangelista
racconta la lavanda dei piedi.
La conclusione è state ovvia:
solo se ci disponiamo a servire il prossimo possiamo
capire le ragione degli altri. La suora ha ricordato un pensiero
di p. Salvatore Carzedda: "Il dialogo ti chiede
anche di lasciarti ferire dall'altro.
Chi è sempre sulla difensiva, chi
è attaccato a sé stesso, ignora l'altro e lo combatte.
Per creare amicizia occorre essere miti, abbandonare
paure e difese, esporsi, quando è necessario, anche ai
colpi dell'altro, fino a conquistare la fiducia e far
nascere un rapporto vero e ricco di
umanità".
Ha colpito l'immagine dell'imbuto
che la suora ha trovato per spiegare che possiamo
dialogare in tutti i modi e in tute le lingue… Alla
fine tutto si stringe e arriviamo a Dio che risolve i
dubbi dell'uomo. Così ha invitato a pregare tutti i
presenti: "Dammi la saggezza per riconoscere che
anch'io posso sbagliare su qualche aspetto della
verità, e che della verità del fratello posso invece
arricchirmi".
Nel pomeriggio è intervenuto p.
Thota Anthony Raju,
sacerdote del Pime da 14 anni, attualmente residente a
Roma. Ha iniziato dando cifre e percentuali: l'India
conta 1 miliardo di persone, in maggioranza Indù (82%),
seguono i Musulmani (10%), i Cattolici 2,50%, i Buddisti
(2%) e via via le altre minoranze.
Socialmente è divisa in 4 caste,
di queste ricorda in particolare quella Alta, pari al
20%, formata dai ricchi che comandano, e quella Bassa,
chiamata dei Paria, la gente più povera. Politicamente parlando si notano
molti partiti, di questi ce ne sono 4 di spirito
fondamentalista. Questi sono i più accaniti contro la
religione cattolica e danno una cattiva immagine dello
spirito di rispetto che esiste in tutte le religioni
indiane.
P. Anthony ha parlato molto del
suo servizio prestato dopo il famoso maremoto di 4
anni fa, chiamato tsunami.
Ha coordinato gli aiuti
arrivati dall'Italia ed è venuto incontro a tante
emergenze di intere famiglie e villaggi.
Ha lasciato poi via libera alle
domande dei presenti, che non si sono fatti pregare
per chiedergli particolari sul lavoro fatto, i motivi
della sua scelta di missionario e su progetti futuri.
Ci sono stati poi momenti di dialogo per scambiarsi
impressioni sulla giornata. Gli ultimi rimasti hanno
profittato del bel tempo per fare quattro tocchi di
pallavolo.
I Missionari del
Pime di Trentola Ducenta
augurano BUONA PASQUA nella
gioia di
Cristo Risorto
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