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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Aprile dolce dormire? 

Forse è arrivato il momento di smentire il vecchio detto. Da quanto si vede e si sente in giro, grazie anche al tempo mite che il Signore ci regala, aprile vede tutti noi impegnati più del solito: dai grandi ai piccoli, dagli operai agli studenti, e chi più ne ha più ne mette. 

Anche noi missionari non stiamo con le mani in mano. Dalle cose che bollono in pentola Ducenta ha in programma iniziative importanti, come potete vedere a pagina 2. 

In questo primo spazio del giornale evidenziamo la vocazione missionaria, con un magnifico articolo di p. Luciano Lazzeri, del Pime, e qualche brano preso dal messaggio scritto dal Papa per la Giornata delle vocazioni, che ricorre il 13 aprile, IV domenica di Pasqua.

 

LITURGIA DI UNA PARTENZA                          di p. Luciano Lazzeri 

P. Adolfo L'Imperio festeggia il compleanno in Bangladesh

Durante i primi anni del dopo guerra i missionari partivano sulle navi, a volte mercantili. Per i parenti che li accompagnavano fino al molo l'attesa era lunga ed estenuante. 

P. Angelo , destinato al Brasile con un manipolo di missionari del PIME, dopo aver abbracciato i parenti venuti dai monti, ora salutava la mamma anziana che probabilmente non avrebbe mai più rivisto. 

Si guardarono ancora una volta con reciproca riconoscenza per il dono della vita e della vocazione. Poi la mamma compì un gesto di fede, una fede granitica come le sue montagne : tolse dalla borsa un pane con la solennità di un rito liturgico e disse al figlio: 

" Oggi non è stato possibile partecipare alla tua messa, ma possiamo spezzare questo pane che il Padre buono non ci ha mai lasciato mancare: mangiamone ancora un boccone insieme e condividiamo il sapore e la grazia di questo momento: preghiamo! Padre nostro …"

Ascoltare questo racconto fu per me una indimenticabile meditazione sulla paternità e maternità di Dio. 

Il Padre ha donato suo Figlio per riscattare l'umanità dalla miseria morale e spirituale. Il Figlio si è fatto pane per rimettere in piedi l'uomo denutrito e zoppicante per le strade del mondo. 

Questa madre , ricca di umanità e di fede, offre uno dei suoi figli, lo benedice e lo invia nelle terre dove potrà spargere il seme della buona notizia a fratelli poveri del pane materiale e disponibili a riconoscere la carità di Dio nella vita dei suoi testimoni.

Penso a tante mamme di missionari che hanno davvero esercitato il sacerdozio dei fedeli in forza del loro battesimo vissuto nella semplicità e vigore della fede e hanno segretamente contribuito a preparare il sacerdozio ministeriale dei loro figli. 

La vocazione spesso nasce e cresce attraverso quelle mamme il cui cuore batte al ritmo del cuore di Dio. Dio opera anche attraverso queste mediazioni per realizzare il suo progetto di chiamata alla vita consacrata.

Nelle comunità piccole e grandi del PIME a mezzogiorno ci si raccoglie in preghiera e si è invitati a ricordare con riconoscenza i benefattori, tra i quali " i parenti che soffrirono di troncare tutte le loro speranze per lasciarci liberi nelle mani del Signore ". Emergono dalla memoria le nostre mamme che, come la mamma di Padre Angelo, hanno spezzato il pane dell'amore di Dio perché un loro figlio partisse a spezzare il pane eucaristico sugli altari del mondo. 

È stato per loro un atto di libertà che assomiglia ai sentimenti di Maria nella risposta all'Angelo" si faccia di me secondo la tua parola " e per i figli una decisione libera simile a quella di Gesù " un corpo mi hai dato… ecco io vengo e mi metto nelle tue mani ".

Non c'è atto umano più libero che affidare la propria libertà al sogno di Dio. Dio sogna ancora ? 

Dio trova ancora mamme sante che, più donano, più si arricchiscono ? 

E figli disposti a leggere negli occhi delle mamme il riflesso degli occhi di Dio, amante della vita dell'uomo ?

 

Le vocazioni al servizio della Chiesa-missione

Dal messaggio di sua santità         Benedetto XVI

1. Per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sarà celebrata il 13 aprile 2008, ho scelto il tema: Le vocazioni al servizio della Chiesa-missione. Agli Apostoli Gesù risorto affidò il mandato: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19), assicurando: "Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). 

La Chiesa è missionaria nel suo insieme e in ogni suo membro... 

2. Le promesse fatte ai padri si realizzarono appieno in Gesù Cristo. Afferma in proposito il Concilio Vaticano II: "È venuto quindi il Figlio, mandato dal Padre, il quale in Lui prima della fondazione del mondo ci ha eletti e ci ha predestinati ad essere adottati come figli ... Perciò Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il regno dei cieli e ce ne ha rivelato il mistero, e con la sua obbedienza ha operato la redenzione" (Cost. dogm. Lumen gentium, 3)… 

Proprio perché inviati dal Signore, i Dodici prendono il nome di "apostoli", destinati a percorrere le vie del mondo annunciando il Vangelo come testimoni della morte e risurrezione di Cristo. Scrive san Paolo ai cristiani di Corinto: "Noi - cioè gli Apostoli - predichiamo Cristo crocifisso" (1 Cor 1,23)… 

4. All'inizio, come in seguito, a "spingere" gli Apostoli (cfr 2 Cor 5,14) è sempre "l'amore di Cristo". Quali fedeli servitori della Chiesa, docili all'azione dello Spirito Santo, innumerevoli missionari, nel corso dei secoli, hanno seguito le orme dei primi discepoli… 

5. … Le statistiche testimoniano che il numero dei battezzati aumenta ogni anno grazie all'azione pastorale di questi sacerdoti, interamente consacrati alla salvezza dei fratelli. In questo contesto, speciale riconoscenza va data "ai presbiteri fidei donum, che con competenza e generosa dedizione edificano la comunità annunciandole la Parola di Dio e spezzando il Pane della vita, senza risparmiare energie nel servizio alla missione della Chiesa… 

6. Da sempre nella Chiesa ci sono poi non pochi uomini e donne che, mossi dall'azione dello Spirito Santo, scelgono di vivere il Vangelo in modo radicale, professando i voti di castità, povertà ed obbedienza. Questa schiera di religiosi e di religiose, appartenenti a innumerevoli Istituti di vita contemplativa ed attiva, ha "tuttora una parte importantissima nell'evangelizzazione del mondo" (Decr. Ad gentes, 40)… 

7. Inoltre, perché la Chiesa possa continuare a svolgere la missione affidatale da Cristo e non manchino gli evangelizzatori di cui il mondo ha bisogno, è necessario che nelle comunità cristiane non venga mai meno una costante educazione alla fede dei fanciulli e degli adulti; è necessario mantenere vivo nei fedeli un attivo senso di responsabilità missionaria e di partecipazione solidale con i popoli della terra. Il dono della fede chiama tutti i cristiani a cooperare all'evangelizzazione… 

8. Solo in un terreno spiritualmente ben coltivato fioriscono le vocazioni al sacerdozio ministeriale ed alla vita consacrata. Infatti, le comunità cristiane, che vivono intensamente la dimensione missionaria del mistero della Chiesa, mai saranno portate a ripiegarsi su se stesse. La missione, come testimonianza dell'amore divino, diviene particolarmente efficace quando è condivisa in modo comunitario, "perché il mondo creda" (cfr Gv 17,21). 

Dal Vaticano, 3 dicembre 2007

 

I detti dei nostri missionari

"La vita missionaria è la sintesi di ogni eroismo, è il distacco definitivo di quanto ci può distrarre da Dio; è la più radicale distruzione dell'egoismo, mentre dà il modo di darsi a Dio nella forma più perfetta e completa... Tra tutte le vite possibili, la vita missionaria è la più nobile e perfetta... la più utile per il prossimo, la più gloriosa per Dio: è la vita che scelse per sé il Figlio di Dio quando si fece uomo: è la vita di Gesù". 

Beato Paolo Manna (1872 - 1952)

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