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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

PROSSIMAMENTE A DUCENTA  

Domenica 4 gennaio 2009
  ritiro delle Zelatrici di Venga il Tuo Regno

  P. Sandro Schiattarella celebrerà l'Eucaristia e terrà la riflessione della giornata.

 

CRONACA DEGLI AVVENIMENTI

Pellegrinaggio del Gruppo p. Ziello Ducenta, 20 dicembre 2008

Non è la prima volta che il gruppo intitolato al p. Pasquale Ziello viene in pellegrinaggio presso la tomba del Beato Paolo Manna nel seminario di Ducenta. Il tempo di preparazione al Natale ha ispirato i coniugi Di Santo, fondatori del gruppo di Preghiera che mette al primo posto l'impegno per le missioni, a organizzare l'incontro di oggi. 

Ha celebrato il Rettore della casa che all'omelia ha richiamato i temi dell'Avvento, invitando i presenti a pregare perché i cristiani sentano il dovere di annunciare il Regno di Dio nel mondo. Chi pensa missione deve pregare e auspicare che arrivi il giorno in cui sia Natale per tutti gli uomini. Ci sono state tante preghiere affidate al Signore per l'intercessione del nostro Beato. Si è respirato un clima di attenzione al Signore che entra nella nostra storia, Promettendogli di orientare le scelte da fare giorno dopo giorno. 

Particolare significato ha avuto la consegna della Luce di Betlemme. Tutti hanno acceso un piccolo cero alla fiamma che dal 14 dicembre scorso arde davanti all'altare, mentre veniva intonato Tu scendi dalle stelle, il canto di s. Alfonso che nel periodo natalizio viene più cantato nel mondo intero.

 

Raduno di due gruppi impegnati
  Ducenta, 14 dicembre 2008

Gruppo Famiglie per le Missioni
 Questa volta hanno preso parte all'incontro anche le famiglie del "Gruppo Aquila e Priscilla" di Pozzuoli.

 P. Bruno Piccolo ha trattato questo tema: Condividere la gioia e il dolore. Se osserviamo bene ci accorgiamo che le situazioni della vita creano le condizioni per partecipare sia alla gioia che al dolore degli altri. In Queste circostanze bisogna creare un'atmosfera per poter condividere i due momenti. Nella comunità ci deve essere la fratellanza e gli stimoli che ci aiutino a vicenda in tutti i momenti di difficoltà.
 Molto spesso è necessario raccogliersi nel silenzio perché solo nel silenzio si riesce ad ascoltare il Signore; mentre il rumore delle cose spesso è originato dallo spirito del male.
 La visione della sofferenza non deve fermarsi al solo livello umano: bisogna fare riferimento all'ottica di Gesù Cristo che ha valorizzato la sofferenza. "Il pianto - ha detto p. Bruno - è un momento di grazia nel quale il cuore prepotentemente manifesta le emozioni di cui si è caricato". Il relatori, rifacendosi alla spiritualità di Chiara Lubich, ha aggiunto che per interiorizzare il messaggio evangelico bisogna avere meno entusiasmo per le cose materiali.

 L'Eucaristia e l'agape fraterna sono state condivise con i Gruppo Giovani e Missione. Dagli odori e i sapori si è capito che il Natale è vicino.

Gruppo Giovani e Missione
 Anche questa volta i giovani hanno marciato su binari paralleli, secondo l'età e la preparazione dei presenti.

Mons. Mario Milano saluta i giovani
 Il primo scaglione ha riflettuto su s. Paolo, scoprendo la carta di identità dell'Apostolo delle genti. I più adulti hanno dato spazio anche ad una riflessione sulla Madonna, la donna dell'Avvento. Nel pomeriggio i più grandi hanno visitato la Piccola Casetta della divina Provvidenza, il Cottolengo di Ducenta. La carità spinge a condividere la gioia di vivere con chi è meno fortunato.

 Le famiglie hanno chiuso la giornata con la tombolata, ricca di premi a sorpresa, anticipando il tempo di un gioco tradizionale indicato per una condivisione che fa stare bene insieme piccoli e grandi.

 

Le suore della diocesi di Aversa in ritiro Ducenta, 14 dicembre 2008

 A metà cammino dell'Avvento le suore della diocesi di Aversa hanno partecipato al ritiro spirituale tenutosi nella nostra casa di Ducenta. 

Ha predicato S.E. mons. Mario Milano Vescovo della diocesi. La riflessione, in spirito natalizio, ha riguardato la figura di S. Paolo, nell'anno a lui dedicato dal Benedetto XVI.

 Il fervere apostolico dell'Apostolo delle Genti, le sue fatiche e le sue gioie spirituali sono state tante icone a cui la persona consacrata si può ispirare nel cammino spirituale all'ombra dei consigli evangelici. 

Durante la celebrazione dell'Eucaristia con i doni è stata portata all'altare anche la Luce di Betlemme.
 Gli auguri natalizi offerti e ricambiati hanno concluso l'incontro spirituale.

 

Arriva la luce di Betlemme
 Ducenta, 14 dicembre 2008 

  Cos'è la luce di Betlemme? La tradizione nasce dall' iniziativa natalizia di beneficenza "Lichts in Dunkel " - Luce nel buio - della Radio-Televisione ORF-Landestudio Oberoesterreich di Linz. Nell' ambito di tale iniziativa sono raccolte offerte spontanee con cui si vuole aiutare bambini invalidi, emarginati sociali, ma anche stranieri bisognosi, come ad esempio i profughi. 

  Nel quadro di questa iniziativa di beneficenza, la ORF per la prima volta nel 1986 ha dato vita a questa "Operazione Luce della Pace da Betlemme", pensando alla tradizione natalizia e come segno di ringraziamento per le numerose offerte. Poco prima di Natale un bambino, venuto appositamente dall' Austria, accende una luce dalla lampada nella Grotta di Betlemme
che è poi portata a Linz con un aereo della linea Austriaca. Da Linz con la collaborazione delle Ferrovie Austriache, la Luce è distribuita in tutto il territorio federale. Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo, l'amore per il prossimo espresso nella "Buona Azione" quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l'entusiasmo per la consegna della "Luce della Pace" tramite i Gruppi Scout. Sempre più numerosi sono gli scout che vi prendono parte. Quasi ogni anno la Luce della Pace di Betlemme è stata portata in un "nuovo" Paese europeo.

A Ducenta, per il secondo anno, la luce della pace di Betlemme l'ha portata il Gruppo Scout Aversa 1.
Dopo la veglia notturna, trascorsa nel reparto accoglienza della nostra casa, 

i giovani l'hanno accompagnata nella cappella del Beato Paolo Manna, all'inizio della Messa delle 9,30. Alla fine della celebrazione è stato distribuito un lumino acceso alla fiammella venuta da lontano, segno della pace del Messia nato per noi. Il celebrante, in fine, mentre si cantava per la gioia, ha invitato i presenti a portare a casa il piccolo cero beneaugurate, da deporre presso il presepe allestito in famiglia.

 

Con lo sguardo rivolto al Natale
    Ducenta, 7 dicembre 2008

L'incontro con le zelatrici, che si è svolto domenica 7 dicembre, è stato tutto all'insegna del Natale.  

Tra i numerosi partecipanti si respirava infatti un'atmosfera di festa nel ricordo della nascita di Gesù Salvatore, anticipando così le prossime festività liturgiche. 

Dopo la partecipazione alla celebrazione eucaristica, i presenti si sono radunati nella sala dedicata ai martiri per dare inizio all'incontro vero e proprio non prima, però, di aver gustato un breve break culinario. 

 

        C O N C O R S O  
Il presepe ci avvicina al Natale

Annunziata di Gaeta. Foto p. Pasquale Simone

Invitiamo i nostri visitatori
a mandarci
la foto di un presepe.
Il più bello sarà premiato
alla
fine dell'anno
in corso.

CLICCA QUI PER VEDERE
I PRESEPI IN CONCORSO
.

 

Rifocillati, hanno ascoltato con particolare interesse, la riflessione tenuta da p. Simone che ha narrato della storia del Pime in Italia e della recente trasformazione dell'Istituto. Dall'ottobre di quest'anno, infatti, esiste un'unica Regione Italia ed il neo eletto Superiore è p. Bruno Piccolo. 

Tutti si sentivano particolarmente coinvolti giacché si riconoscevano, a tutti gli effetti, membri della grande famiglia del Pime.
È stata ricordata l'importanza della loro attività nella diffusione della stampa missionaria, svolta con operosità ed amore missionaria. 

Il pranzo, che è seguito, è stato preparato da alcune zelatrici presenti, in particolare da quelle di Frattaminore che con maestria hanno deliziato i palati più raffinati. Dopo il sorteggio di beneficenza, p. Simone ha donato un presepe bene augurale. Il raduno si è concluso con l'Adorazione eucaristica al termine della quale si è svolta una funzione particolarmente commovente.

Tutti gli intervenuti si sono uniti in cerchio intorno all'altare con in mano un lumino acceso mentre veniva recitata la preghiera:   

  A NATALE E' NATO L'AMORE
… sì, perché il Figlio di Dio è nato Bambino per amore, per donare amore, per invitare tutti a vivere l'amore.
   Per amore ha scelto Betlemme, ha scelto la grotta, ha chiamato i pastori. I pastori sono umili, sono poveri, disponibili alla chiamata di Dio, pronti per la nuova alleanza.
   L'umanità ha conosciuto tanti personaggi illustri. Qualcuno ha parlato di giustizia, qualche altro di scienza, qualche altro ancora ha insegnato l'onestà.
   Il Figlio di Dio invece ha insegnato l'amore, ha lodato il perdono, ha detto che il Regno dei cieli appartiene ai miti. Solo un Dio poteva dire qualcosa di diverso, ma tanto diverso da rivoluzionare la storia, da conquistare gli uomini di buona volontà.
   Anche noi siamo dei conquistati da Dio, perché salvati da Lui, redenti da un amore senza confini. Dipende solo da noi diventare suoi alleati, lottare per salvare l'uomo che ci vive accanto, per dirgli che Dio ama anche lui.
   Quante guerre sbagliate ci passano sotto gli occhi: guerre che lasciane solo morti sul campo; frutto di ingiustizie, di sopraffazioni, di violenze.
   L'uomo ha sbagliato tante volte nella storia lunga millenni e ancora non impara. Si vergogna di scegliere Dio come Padre e gli uomini come fratelli.
   Signore, insegnaci l'amore, insegnaci il perdono, insegnaci la via che salva. Non permettere che l'uomo continui a percorrere vie sbagliate, continui a combattere la pace.
   Facci capire che solo uniti a Te formeremo una famiglia, la famiglia di Dio.
   Solo Tu puoi creare le condizioni perché tutti vengano a scaldarsi all'unico focolare, all'unica cena, all'unico incontro dove si crede in Te, si ama solo Te.

                                      Marcella De Simone

 

Incontro gruppo Famiglie per le Missioni           
                         Ducenta, 23 novembre 2008.

La giornata è iniziata con la celebrazione della s. Messa, momento di unione e di fraternità spirituale per tutti i componenti del gruppo Famiglie, genitori e figli.

Ad essi si sono aggiunti amici del Pime che hanno colto l’occasione per salutare il Padre Antimo Villano, che li ha seguiti per anni. 
P. Antimo si allontana non solo dal gruppo ma anche dalle Comunità di Napoli e Ducenta per essere curato in modo adeguato presso la Casa del Pime che si trova a Rancio di Lecco.  

Subito dopo il gruppo si è riunito nella sala Martiri, dove il nuovo Padre spirituale che seguirà il gruppo, P. Michele Carlone, è stato presentato da P. Bruno Piccolo, nuovo Superiore della Regione Italia. 

P. Carlone in questo suo impegno sarà affiancato da suor Elena. 
Questa si è presentata dicendo di essere ben lieta di lavorare  con le famiglie interessate alle missioni, in quanto anche lei Missionaria dell’Immacolata. Il gruppo ha poi reso edotto p. Carlone su come si svolge il cammino, suggerendo nuove proposte di attività fattibili, miranti a far conoscere la realtà del Pime nelle parrocchie.

Il futuro si presenta ricco di avvenimenti che daranno nuova linfa vitale al gruppo, facendolo aumentare con l’introduzione di altre famiglie.
                                             
Antonio
.Russo

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: 

Mai più tragedie come questa

Karim nella vigilia di capodanno 2007, mentre giocava nel cortile di casa, a Ducenta, fu colpito da un proiettile “vagante”. Oggi si trova in un centro di riabilitazione nei pressi di Lecco. Ecco la lettera che ha scritto a quanti usano le armi in modo sconsiderato.

“Ciao a tutti, sono Karim, ho deciso di scrivervi per parlarvi della mia giornata. Tutti i miei giorni iniziano in un ospedale dove faccio dei noiosissimi esercizi per stare meglio. Non immaginate neanche quanto mi manchi la scuola, i miei amichetti e mi manca persino sentir suonare la campanella.
Come vorrei tornare, ma per il momento ho bisogno ancora di cure. A volte uno pensa che ci si stanca ad andare sempre a scuola, ascoltare le maestre,
studiare, ma se poi se non ci vai, ti scocci da morire, tanto da sperare di tornare presto e ricominciare a giocare per lunghi pomeriggi con i tuoi amici. Ora però vorrei chiedervi di farmi una promessa e spero che la manterrete. Alla fine dell’anno e durante queste feste che arrivano, non sparate con le armi da fuoco, perché uno sparo che per qualcuno può essere divertente, ad altri può costare molto. Non solo il costo dell’esistenza, ma anche quello della felicità di un bambino che non può vivere in serenità i suoi 10 anni con la propria famiglia e con gli amici. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti”.
                                                Karim Hammed

Un colpo vagante ha colpito Karim durante la notte di  Capodanno 2007. Da allora Karim, per il quale si era temuto per la vita, ha girato per ospedali per ritrovare la gioia e la felicità di bambino. A lui e alla sua famiglia, gli Auguri più sinceri di tutta la Città ed un grazie grande, grande.
                                     La Città di Trentola Ducenta

 
Nicola Pagano, Sindaco di Trentola Ducenta

 

 Racconto di Natale

Pasqualino non aveva capito nulla della celebrazione. Il parroco parlava in latino ed i canti erano sembrati lunghe nenie incomprensibili. 

Il bambino aspettava di vedere il Bambino e lottava con il gran sonno che aveva. Fin dal segno della croce si era guardato attorno, cercando il presepe. Ma la mamma ed il babbo erano stati chiari: "Bisogna star buoni fino alla fine". E la fine della messa di mezzanotte (la prima della sua vita!) era finalmente arrivata. 

Pasqualino sapeva che, fuori la chiesa del suo paesello, era acceso un grande falò, nella piazza. Serviva a fare luce a Gesù che arrivava... e proprio i ragazzini erano andati in campagna a raccogliere la legna... 

Ecco, finalmente, il piccolo Gesù benedicente esposto sul trono formato da una grande raggiera di legno dorato! Ecco la processione con gli uomini in testa e l'organo che intonava Tu scendi dalle stelle. La trepidazione, la meraviglia, e il volto assonnato di Pasqualino che s'illumina nel baciare il piedino santo. "Bisogna andare puliti - aveva detto la mamma - altrimenti il Bambino ci darà i calci con il piedino nudo!". E invece il Redentore sorrideva! 

Che gioia guardare dritto nei suoi occhioni celesti. Pasqualino, tra papà e mamma, non voleva più lasciare quegli occhi... Ma la fila di fedeli che voleva salutare il Bambino era ancora lunga, bisognava andare... 

Ecco il presepe fatto alla buona, con gli stessi pastori di sempre, le stradine, la capanna... e i due asinelli in proscenio: lo spasso di tutti! Erano fatti con una specie di plastica colorata, con una testolina agganciata al collo vuoto con un gancetto. Se soffiavi da lontano, l'asinello alzava ed abbassava il capo... Tanti sterpi, paglia, la "sparagina" , i sassolini, il muschio... Ma quell'anno tutto sembrava più bello, più "vero". 

E Pasqualino promise a Gesù che sarebbe stato suo amico per sempre. Ricambiando il sorriso ricevuto e la trepidazione provata. Quel Natale è rimasto scolpito nel suo cuore! 

Ancora oggi, missionario del Pime, non può accostarsi ad un presepe senza risentire l'odore di quel muschio, la voce della mamma, la commozione dell'incontro. E cerca gli occhi del Bambino, sicuro di ritrovare in quella comunione d'amore, tutto il senso del Natale e della vita! 

                                             Sandra Cervone

 

Poesia di Natale

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 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

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2007 PIME DUCENTA