I titoli proposti per ciascuno dei
giorni della Settimana sembrano registrare questo
schema appena indicato perché pongono le comunità
cristiane di fronte
alle vecchie e alle nuove divisioni, alla guerra e
alla violenza, all’ingiustizia economica e alla
povertà, alla crisi ecologica, alla discriminazione e
al pregiudizio sociale, alla malattia e alla
sofferenza, alla pluralità delle religioni per
giungere infine a proclamare la speranza cristiana in
un mondo di separazione.
Siamo dunque in attesa dello splendido annuncio di
Apocalisse 21 “Ora faccio nuova ogni cosa”.
Con
cuore rinnovato prepariamoci a questa particolare
settimana di preghiera per l’unità.
Chiesa Cattolica +Vincenzo
Paglia
Vescovo di
Terni-Narni-Amelia
Presidente
Commissione CEI per l'Ecumenismo e
il Dialogo
|
Federazione
delle Chiese Evangeliche in italia Prof.
Domenico
Maselli
Presidente
|
25
gennaio 2009 - 56a GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA
Sotto
l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
Italiana
Con
il Patrocinio del Segretariato Sociale RAI
LA
GIORNATA MONDIALE
La
Giornata mondiale dei malati di lebbra è un grande
appuntamento di solidarietà che si rinnova da
cinquant’anni.
Capi di Stato, autorevoli ricercatori, persone
semplici, offrono il proprio contributo alla
celebrazione di questo evento. Fu istituita nel
1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e
giornalista francese che per il suo impegno nella
lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei malati
di lebbra”.
Follereau
inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio
contro ogni forma di emarginazione e di ingiustizia.
Costante è stato il suo impegno per la pace. In
Italia l’iniziativa è promossa dall’Associazione
italiana Amici di Raoul Follereau – AIFO. L’AIFO,
grazie al sostegno di centinaia di migliaia di
italiani, in 47 anni di attività, ha contribuito alla
cura di oltre un milione di
malati
di lebbra, destinando 120 milioni di Euro a progetti
nei paesi a basso reddito.
Circa
700 persone si ammalano ogni giorno. Si stima che
siano almeno altrettanti, quotidianamente, i casi non
identificati. In realtà nessuno può dire esattamente
quanti siano i malati nel mondo. Di fatto, quando si
avviano piani di ricerca dei casi di lebbra in aree
poco raggiungibili, si continuano a scoprire numerose
persone affette dalla malattia. Tra loro la
percentuale dei bambini rimane alta. Ciò indica un
alto livello d’infezione.
DOVE
L’hanseniasi
è diffusa essenzialmente in quella che viene definita
la cintura della povertà, area in cui vivono un
miliardo e 300 milioni di persone che sbarcano il
lunario con meno di un euro al giorno. Nel 2007 si
sono registrati 254.525 nuovi casi nel mondo, mentre i
casi in trattamento ammontavano il 31/12/2007 a
212.802.
CHE
MALATTIA È
È
una malattia contagiosa causata dal Mycobacterium
leprae, bacillo isolato nel 1873
da
Gerhard
Armauer Hansen.
Da allora la malattia è definita Hanseniasi
o Morbo di Hansen ed i malati hanseniani. Anche se la malattia è perfettamente curabile, ancora
oggi le si accompagna spesso un pesante stigma
sociale che
vede le persone che ne sono state affette, anche se
guarite completamente, come “diverse” e
socialmente emarginate. Il bacillo, inizialmente,
distrugge i nervi periferici provocando insensibilità;
a causa dell’insensibilità vengono quindi
danneggiati i tessuti determinando, così, le
mutilazioni. Se non trattata, provoca danni
progressivi e permanenti a pelle, nervi, arti ed
occhi.
LA
CURA
Solo nel 1940, con il dapsone, si cominciò ad avere
una cura, ma il farmaco andava assunto per tutta la
vita ed aveva il solo effetto di rallentare l'avanzata
della malattia. È dai primi anni 80, con
l'introduzione della polichemioterapia
(rifampicina,
clofazimina e dapsone), che finalmente dalla
lebbra si può guarire. L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS raccomanda la
polichemioterapia dal 1981. Da 5 a 20 anni è
il periodo d’incubazione del bacillo che causa la
malattia. Da 6 mesi a due anni dura il periodo di
trattamento farmacologico. Si stima che circa 10
milioni di persone subiscano oggi le conseguenze
fisiche e sociali della malattia.
Domenica
25 gennaio migliaia di volontari AIFO offriranno nelle
piazze italiane il “Miele della solidarietà”.
Il miele utilizzato per questa iniziativa proviene da
piccoli produttori delle aree rurali della Croazia attraverso
il circuito del Commercio equo e
solidale.
I sacchetti di iuta che conterranno i vasetti sono
confezionati dagli ex malati di lebbra
del
Progetto Sumana Halli a Bangalore in India, sostenuto
dall'AIFO. Con questa scelta l’AIFO intende
confermare il suo impegno nella creazione di rapporti
basati sulla giustizia e sulla solidarietà.
L’IMPEGNO
DI AIFO PER LA LEBBRA NEL 2007 (con particolare
riferimento all'India)
Indicatore
INDIA ITALIA Medici (X 100.000 abitanti) 48 554 %
Alfabetizzazione maschi 69 99% Alfabetizzazione
femmine 42 98 Speranza di vita in anni 64 79 Mortalità
infantile (X 1000) 69 6
I
dati ufficiali dell’OMS registrano 137.685 nuovi
casi di lebbra in India nell’anno 2007. Difficile
ritenere che questi dati corrispondano alla situazione
reale di un paese in cui i servizi sanitari coprono a
malapena la metà del territorio nazionale. La nostra
lotta contro la lebbra in India è un impegno per
garantire l’accesso alla salute alle popolazioni più
svantaggiate. Per questo gli obiettivi dei nostri
interventi sono:
-
garantire l’accesso ai servizi sanitari nelle aree
meno coperte
-
individuare e curare i casi di lebbra nelle aree
isolate
-
realizzare interventi di prevenzione e cura della
malattia per arrestare la diffusione del contagio
-
educare la popolazione a nozioni sanitarie di base
-
formare personale locale per garantire sul posto la
costante presenza di operatori qualificati
-
riabilitare fisicamente e reinserire socialmente i
malati guariti
Complessivamente,
i progetti per la lebbra e la sanità di base
sostenuti dall’Associazione nel 2007 hanno raggiunto
338.821 persone. I nuovi casi di lebbra diagnosticati
nei progetti sostenuti da AIFO erano 22.139, di cui
circa 9.000 in India. Tutti questi nuovi casi di
lebbra hanno ricevuto il trattamento con la MDT (polichemioterapia).
Le altre attività legate alla lebbra hanno raggiunto
83.125 persone, compresi gli ex-malati seguiti dai
progetti e le persone curate per complicazioni legate
alla malattia. Spesso i benefici degli interventi
raggiungono tutta la famiglia, per cui il numero reale
dei beneficiari è molto più alto.
L’impegno dell’AIFO in
India nel 2008 è stato di circa 400.000 euro.
I detti dei nostri
missionari
"Noi continuiamo a proclamare la speranza
convinti che la trasformazione nostra e del mondo non
è l'effetto immediato di una decisione o di un evento
storico, ma l'impegno di tutti i giorni della la vita. Anche l'esperienza del dialogo si pone in questa
dimensione di speranza che va al di là delle
frustrazioni di tutti i giorni.
Se cessassimo di
dialogare perderemmo l'abilità di immaginare un mondo
diverso da quello presente: perderemmo l'abilità di
immaginare metodi di resistenza e modi di sostenersi a
vicenda nella lunga lotta per la giustizia e la
verità; perderemmo l'abilità di sperare e amare in
tutte le forme. Credo che il nostro resistere sia un
atto di gioia, perché è un atto di speranza in Colui
che ha vinto la morte". Non
diamo troppo valore al denaro
«Una sola parola dico: non diamo al denaro troppo
valore come mezzo di apostolato. Le anime, anche oggi,
le converte lo Spirito Santo con la preghiera, con la
vita penitente e santa, con lo zelo dei missionari e
il Vangelo si espande meglio per la virtù e lo zelo
dei neofiti che per opera di gente stipendiata. La
propaganda a base di denaro tarpa le ali allo Spirito
Santo ed arriva dove arrivano tutti i mezzi umani, cioè
non molto lontano» (VA 170-171).
Beato Paolo Manna (1872 – 1952)
________________
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■
Seminario
S.Cuore
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Paolo
Manna,
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Domeniche e giorni festivi S.Messa alle ore 9.30
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