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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

PROSSIMAMENTE A DUCENTA  

Domenica 26 aprile
  Incontro del gruppo Famiglie per le Missioni. Orienta il p. Michele Carlone.

Domenica 10 maggio
  Festa Missionaria 
Clicca per ingrandire (64° Congressino Missionario). 
Quest'anno punteremo sulla Cambogia, sostenendo il progetto Un Asilo per Mondolkiri). Interverranno i missionari che lavorano in quella nazione, dove il Pime è presente dal 1991. Parteciperanno tutti i gruppi e movimenti che appoggiano il Pime e gli amici delle missioni. Un'attenzione particolare sarà riservata alla consegna del Crocifisso ai missionari partenti.

 

CRONACA DEGLI AVVENIMENTI

Le zelatrici pellegrine a Nettuno

  di p. Pasquale Simone

    A conclusione del cammino formativo dell’anno le zelatrici e amici di Ducenta

hanno partecipato al pellegrinaggio il 18 aprile che ha avuto come meta il santuario di s. Maria Goretti in Nettuno e la SS. Trinità alla Montagna Spaccata di Gaeta.

    I due pullman a disposizione delle cento persone che hanno aderito sono giunti puntuali alla città laziale per la celebrazione eucaristica svoltasi nella cripta della martire bambina. 

   Con gli occhi fissi sull’urna e tanta emozione nel cuore, abbiamo ascoltato il p. Passionista, rettore del santuario.  Questi ha esordito dicendo che Maria Goretti non è la santa “dei cinque minuti”, quanto è durato il tempo del martirio messo in atto da Alessandro Serenelli. Marietta, come la chiamavano affettuosamente, era cresciuta in una famiglia piena di fede, dedicata al lavoro dei campi, in una zona malarica. Morto il padre si dedicò alla cura dei fratellini, sostituendo la mamma che dovette dedicarsi al lavoro. Maria Goretti, che si distinse per la devozione eucaristica, ebbe la dispensa per anticipare la prima comunione. Vita timorata di Dio e preghiera furono alla base della sua santità. Il martirio fu una conseguenza logica e il perdono carità sincera. Ecco i particolari delle ultime ore della santa: “Il cappellano dell'ospedale la assiste paternamente. Al momento di darle la comunione la interroga: «Maria, perdoni di tutto cuore al tuo assassino?». Risponde: «Sì, gli perdono per amore di Gesù... e voglio che venga anche lui con me in Paradiso... Lo voglio accanto a me... Che Dio gli perdoni, perché io gli ho già perdonato...». È con questi sentimenti, quelli di Cristo stesso sul Calvario, che riceve l'Eucaristia e l'Unzione degli infermi, serena, tranquilla, umile nell'eroismo della sua vittoria. La fine si avvicina. La si sente chiamare: «Papà». Finalmente, dopo un ultimo appello a Maria, entra nella gioia immensa del Paradiso, il 6 luglio 1902, alle tre del pomeriggio”.

P. Simone che ha guidato il pellegrinaggio durante l’omelia ha invitato tutti a tendere alla santità, indispensabile  per aprirsi ai vicini e ai lontani, per essere missionari convinti.

Giunti al ristorante, che ha fatto sfoggio di portate di cucina romana, allietate dal piano bar, abbiamo avuto la sorpresa di un raduno Ferrari. 

Mai viste tante fuori serie del Cavallino Rampante  nello stesso luogo. Più di uno ha ceduto alla tentazione di farsi fotografare vicino ai prototipi della casa di Maranello.

    All’ora convenuta tutti in pullman per raggiungere Gaeta e visitare la SS. Trinità alla Montagna Spaccata, santuario gestito dal Pime. Ci ha accolto p. Bernardino Rossi, rettore della comunità, che ha fatto da cicerone lungo il corridoio della Via Crucis, per poi scendere alla cappella del Crocifisso nella spaccatura centrale, costruita sul masso staccatosi intorno al 1440 dalla parete destra e incuneandosi a 30 metri dal mare. Trovandosi tra cielo e mare eravamo tutti raccolti nel pregare e con gli occhi fissi al Crocifisso ligneo del 1400, reso più bello dal recente restauro che ha messo in luce l’incarnato di un opera d’arte che da secoli ammalia i visitatori. La mano del turco, il letto di s. Filippo Neri, le sculture nella roccia e i resti romani hanno fatto da cornice al panorama che si gode dalla cupola della cappella, da dove si contempla il mare profondo e le lontane isole del Tirreno.

   Al calar della sera ancora tutti in pullman per far ritorno a casa. Preghiera e ricordi della giornata colorata di cordialità si sono mescolati nella mente, mentre ringraziavamo il buon Dio che ci ha fatto stare bene insieme, pensando missione. 
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Preghiera a Santa Maria Goretti, di Giovanni Paolo II

"Bambina di Dio, tu che hai conosciuto presto la durezza e la fatica, il dolore e le brevi gioie della vita: tu che sei stata povera e orfana, tu che hai amato il prossimo instancabilmente, facendoti serva umile e premurosa, tu che sei stata buona senza inorgoglirti ed hai amato l'Amore sopra ogni altra cosa, tu che hai versato il tuo sangue per non tradire il Signore, tu che hai perdonato il tuo assassino desiderando per lui il Paradiso: intercedi e prega per noi presso il Padre, affinché diciamo sì al disegno di Dio su di noi.

Tu che sei amica di Dio e lo vedi faccia a faccia, ottienici da Lui la grazia che ti domandiamo... Ti ringraziamo, Marietta, dell'amore per Dio e per i fratelli che già hai seminato nel nostro cuore. Amen."

 

 XVII Veglia dei missionari martiri

     Ducenta, 27 marzo 2009

“In catene per Cristo, liberi di amare”, è stato questo il tema della veglia di preghiera che si è celebrata a Ducenta la sera del 27 marzo. Spiritualmente uniti alla Chiesa sparsa nel mondo, abbiamo ricordato gli Operatori Pastorali uccisi nel 2008.

   Secondo l’agenzia cattolica Zenit l’elenco dei caduti per la fede e la carità nell’anno appena trascorso include mons. Paulos Faraj Rahho, Arcivescovo Caldeo di Mosul (Iraq), rapito all’uscita della chiesa dove aveva guidato la via Crucis, 16 sacerdoti, 1 religioso e 2 laici. 

  Rispetto ai Continenti e Paesi di origine, 9 provenivano dall’Asia (5 India, 1 Iraq, 1 Sri Lanka, 1 Kazakhstan, 1 Filippine), 6 dall’America (2 Messico, 1 Colombia, 1 Venezuela, 1 Brasile, 1 Ecuador), 3 dall’Africa (Kenya, Nigeria, R.D. Congo), 2 dall’Europa (Inghilterra, Francia).

  La liturgia iniziata con l’entrata della croce coperta di rosso e 5 lucerne a rappresentare i continenti. Si è continuato ascoltando la parola di Dio, testimonianze e tanti canti per riflettere e pregare.

   All’omelia p. Francisco ha ricordato in particolare i 188 Martiri giapponesi beatificati il 24 novembre 2008. Di questi ha ricordato alcuni laici, soffermandosi sulla bambina di 5 anni che non si fece vincere dalle caramelle offerte dai carnefici che volevano farle tradire la sua fede. 

  E poi ci ha ricordato la recente persecuzione in Orissa (India), e in altri stati dove si vuole impedire al Signore di estendere il suo regno d’amore.

  Con la comunità dei missionari di Ducenta hanno pregato le suore del Cottolengo, le Missionarie dell’Immacolata di Pozzuoli, tanti amici e una nutrita rappresentanza dei gruppi Famiglie per le Missioni e Giovani e Missione.

 

Ritiro delle Zelatrici

       Ducenta, 1-3-2009

  A Ducenta il mese di marzo si è aperto con il ritiro mensile delle Zelatrici di Venga il Tuo Regno. Qualiano, Mugnano, Melito, Trentola Ducenta, Teverola, Caivano, Casaluce, Marano e Napoli sono i luoghi di provenienza delle intervenute.

   La s. Messa è stata celebrata da p. Alfredo Mattioli che, poi, ha tenuto la relazione, non prima di prendere il caffè e recitare l’Ora media. 

  Il relatore romano de Roma, arrivato a Ducenta da circa un mese, ha esordito ricordando la sua scelta come missionario del Pime. Una decisione concretizzatasi a 43 anni quando fu ordinato sacerdote. 

   Aveva lavorato 25 anni come parastatale, ma quando il Signore lo chiamò non esitò e rispose sì. L’assemblea lo ha applaudito quando ha confessato di essere contento della scelta fatta.

    Nella seconda parte dell’intervento p. Mattioli ha aperto una finestra sulla Papua N. Guinea, dove ha svolto la sua missione per circa 11 anni. 

   In quelle lontane terre, dove si arriva dopo 18 ore di volo, la gente e l’ambiente si sono fermati nel tempo, se escludiamo qualche segno di modernità come il cellulare, qualche antenna televisiva e l’apertura allo studio e al commercio.

  “La gente è intelligente – ha affermato p. Alfredo – ma non ha avuto la possibilità di sfruttarla. E’salva tuttavia la tradizione, la donna si sta emancipando, si ha voglia di stare al passo dei tempi”. 

   Il missionario aiuta a promuovere chi ha avuto poche chances e la proposta dei principi cristiani ha una buona accoglienza. Il clima è quello che è e, se non stai attento, la malaria è sempre in agguato.

Nel pomeriggio si è concluso con la Via Crucis celebrata nella cappella del Beato Manna. 

La prossima tappa è stata fissata per il giorno 18 aprile,quando sarà realizzato il pellegrinaggio/gita che avrà come meta Nettuno, per venerare s. Maria Goretti, e Gaeta per una visita lampo al santuario della Montagna Spaccata, per pregare davanti al quattrocentesco Crocifisso ligneo, scrupolosamente custodito dai Missionari del Pime.

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Auguri dal Giappone

  Carissimi, è con il cuore pieno di gratitudine al Signore che la comunità parrocchiale di Kitamachi si prepara a celebrare la Pasqua di Gesù, al termine del cammino quaresimale iniziato il 25 febbraio. 

 Pur consapevole che non è possibile esemplificare, duplice è la motivazione del nostro grazie al Signore, sempre operante nella nostra storia umana per mezzo del Suo Spirito. 

 Anche quest'anno nel corso della celebrazione della Veglia Pasquale, si gioirà per la nascita di nuovi fratelli e sorelle in Cristo. 

 Tra adulti e bambini avremo, infatti, 9 battesimi: una coppia di coniugi, una mamma con due bambini, due giovani e, infine, una coppia di gemelli di 8 anni. Il numero, certamente, non è elevato ma sta ugualmente ad indicare che le vie del Signore sono misteriose. 

 Gli adulti, in Giappone, arrivano al battesimo dopo un lungo periodo di preparazione e maturazione. Tutto frutto della grazia. 

Quest'anno, poi, il nostro grazie al Signore è motivato anche da una significativa ricorrenza: cinquantesimo dell'erezione della parrocchia (4 aprile) e della consacrazione della chiesa parrocchiale (3 novembre). 

 L'atto ufficiale della nascita della parrocchia, firmato dall'arcivescovo dell'epoca, Cardinal Peter Doi Tatsuo, porta la data del 4 aprile 1959, mentre il giorno successivo (ricorreva la seconda domenica di Pasqua) si procedeva alla benedizione della cappella provvisoria. 

 La prima celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale aveva luogo due giorni prima della consacrazione (1 novembre 1959, Solennità di Tutti i Santi). 

 La chiesa, dedicata a Sant'Andrea, fu costruita con gli aiuti provenienti dalla diocesi di Colonia, cui stiamo per inviare una lettera di ringraziamento, con la promessa di continuare a sostenere la diocesi tedesca con la preghiera per le vocazioni. 

50 anni di storia di vita parrocchiale meritano di essere ricordati, soprattutto perché sono segno che Gesù Risorto è sempre presente in mezzo a noi. 

 La sua parola, poi, ci assicura che continuerà ad essere con noi "tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). 

 A voi tutti i miei migliori auguri di Buona Pasqua.

Pasqua 2009. P. Vincenzo Pascale (in Giappone dal 1975).

 

Ritiro quaresimale del clero di Aversa
    Ducenta, 17 marzo 2009

Nel clima della quaresima si è tenuto a Ducenta il ritiro del clero aversano. Due sono state le riflessioni presentate: preghiera e azione.

Nella prima parte, che ha fatto seguito alla recita dell’ora media intonata all’antifona Parce, Domine, parce populo tuo, ha parlato p. Tommaso Guadagno S. I., 

Direttore nazionale dell’Apostolato della Preghiera. Questi rifacendosi allo spirito delle promesse rivelate a s. Margherita M. Alacoque ha affermato che la conversione di s. Paolo può aiutare i sacerdoti a rivedere il loro vissuto giornaliero, per poi riversare sulla comunità dei credenti la volontà di affidarsi all’amore del Cuore di Gesù e pregare per la conversione dei peccatori.

Ha preso poi la parola il Prof. Franco Miano Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana per il triennio 2008-1; ordinario di Filosofia morale e insegnante di Antropologia filosofica e, attualmente, Bioetica e Filosofia della religione. Campano, 47 anni, vive a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, diocesi di Nola. 

Ai numerosi sacerdoti intervenuti al ritiro spirituali ha ricordato i valori dell’Associazione che continua a dare molto alla Chiesa italiana. Accompagna con dottrina e dinamiche di gruppo la crescita dei ragazzi, dai giovanissimi ai più grandi. Segue con attenzione il cammino della Chiesa che è in Italia. L’agape fraterna, preparata dal personale e le volontarie del Pime, è stato il momento per fraternizzare e darsi appuntamento alle numerose celebrazioni dell’Anno Paolino e della Pasqua imminente. Per la cronaca. Nel pomeriggio incontro tra il prof. Miano e i dirigenti dell’Azione Cattolica e in serata assemblea per i giovani dello stesso sodalizio.

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

 

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2007 PIME DUCENTA