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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

Le attività di formazione missionaria riprenderanno dopo l’estate.

 

Cronaca degli avvenimenti

Festa Missionaria, un successo!
     Ducenta, 10 maggio 2009.

L’hanno detto tutti gli amici del Pime di Ducenta:

clicca per vedere la galleria foto-video il 64° Congressino Missionario 2009 è proprio riuscito. Tutto è filato dritto secondo il programma. Si è iniziato con la preghiera animata dai giovani, a cui hanno fatto seguito e i tre momenti di riflessione.

1)      P. Giuseppe Carrara ci ha ricordato la missione di S. Paolo che nell’anno a lui dedicato ci indica la via maestra per un apostolato aperto a 365 gradi. Popolo e Nazione devono conoscere la salvezza portata da Gesù. “Parto per le Filippine – ha detto tra l’atro – con po’ di trepidazione. Ho lavorato tre anni a Napoli e ho cercato di contagiare missionariamente quanti mi hanno avvicinato”.

2)      Ha poi preso la parola p. Tony Vendramin che ha una lunga esperienza con 15 anni di missione in Bamgladesh e 14 in Cambogia; due Paesi con una sparuta presenza cristiana. In Cambogia andò su invito di Madre Teresa di Calcutta. Ha visto gli orrori della repressione di una crudele dittatura, ma anche la ripresa degli ultimi anni. Da quelle parti si lavora specialmente con progetti di sviluppo. P. Tony ha detto che quanto prima ripartirà per quelle terre a lui tanto care.

3)      E’ stata poi la volta di p. Alberto Zamberletti, della Direzione Generale del Pime, dottore con 33 anni di missione in Guinea Bissau. Come coordinatore dei progetti attualmente in corso nel triangolo Thailandia, Cambogia, Myanmar ha sottolineato lo spirito che anima il lavoro che porta avanti. E’ la carità di Dio che ci spinge ad andare ai fratelli.

clicca per vedere la galleria foto-video Alle ore 12,00 tutti sotto la grande tenda per la celebrazione eucaristica. Ha presieduto p. Alberto, hanno accompagnato i canti i giovani della parrocchia S. Simeone di Frattaminore. E poi il punto più toccante per i numerosi presenti: la consegna del Crocifisso al p. Giuseppe Carrara, che riparte per le Filippine, e a sr. Maria Garofalo delle Missionarie dell’Immacolata che a fine mese prende il volo per S. Paolo del Brasile. 

QUI FOTO-VIDEO DELLA FESTA  clicca per vedere il filmato  A lei è toccato ringraziare e comunicare l’emozione che si prova nel pronunziare parole: “Beato quel giorno in cui mi sarà dato di soffrire molto per una causa così santa e pietosa, ma più beato quello in cui fossi travato degno do spargere per essa il mio sangue…”.

   Al momento del pasto tutti hanno potuto assaggiare prodotti nostrani, resi più gustosi dalla capacità culinarie delle signore del gruppo Famiglie per le Missioni e volontarie.

   “I postini di s. Paolo” è stato lo spettacolo rappresentato dal gruppo Giovani e Missioni, sotto la regia del p. Giovanni Tulino. 

   Una storia di s. Paolo ben raccontata, proposta con tutti gli accorgimenti per renderla interessante e coinvolgente. Gli applausi si sono sprecati… Gli stessi attori, schierati in proscenio, hanno dato il saluto finale. Il sorteggio della sottoscrizione fatta per “Un asilo per Montolkiri” (Cambogia) ha visto vincitori questi fortunati:

1° Filomena Spagnuolo (Trentola Ducenta), biglietto n. 8160 – Televisore LG 32.

2° Maria Andriulo (Melito), biglietto n. 616 – Lavatrice FMEG kg 5.

3° Francesco Fabozzi (Trentola Ducenta), biglietto n.10020 – Bicicletta.

4° Luigi Iannicelli (Caivano), biglietto n. 8035 – Bicicletta.

5° Angela Rosa Mottola (Lusciano), biglietto n. 9364 – Set biancheria.

6° Signora Maria… (Caivano), biglietto n. 4999 – Frullatore.

7° Davide Capoluogo (Carinaro), biglietto n 6380 – Frullatore.

  Il Rettore della comunità di Ducenta ha ringraziato tutti gli intervenuti, augurandosi che la festa missionaria dia la giusta ricarica sul cammino che porta alla vera missione affidataci da Gesù.

 

Cinesi in pellegrinaggio

   Ducenta, 23 maggio 2009

   Il caldo pomeriggio di sabato 23 maggio ci ha regalato una bella sorpresa: un gruppo di giovani cattolici cinesi è venuto in pellegrinaggio alla tomba del Beato Paolo Manna. 

  Lo guidavano i religiosi  della “Piccola Famiglia dell’Assunta”, cogregazione che si ispira alla regola di don Giuseppe Rossetti. Era diretto a Napoli.  

   Il giorno dopo parteciparono alla seconda “Giornata Mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina”, istituita da Papa Benedetto XVI. Alle ore 11, il cardinale Crescenzio Sepe ha presieduto, in Cattedrale, la Santa Messa in cinese ed in italiano.

    Concelebrarono, con l’Arcivescovo, i cappellani don Paolo Kong e don Pietro Cui.

  Con il gruppo c’era anche un giovane sacerdote cinese che ha tradotto per i simpatici ospiti le notizie che abbiamo fornito sul p. Manna, la sua beatificazione e la traslazione delle venerate spoglie che con una solenne liturgia, presieduta dal Card. Sepe, il 14 settembre 2005 furono collocate nella cappella dedicata al grande missionario del secolo scorso.

   Prima del gelato, particolarmente gradito per il gran caldo di quel giorno, ci eravamo portati al cimitero, dove riposano i missionari del Pime, e avevamo pregato davanti all’edicola della Madonna Regina delle missioni. 

  Il momento di raccoglimento si era concluso con un melodioso canto cinese alla Madonna.

 

  Uno dei religiosi, che aveva preso l’iniziativa del pellegrinaggio, sta facendo degli studi sull’inedito del p. Manna: “Il metodo moderno dell’evangelizzazione”, scritto nel 1928. 

Gli amici cinesi hanno voluto incontrare P. Ferdinando Germani che ha mostrato loro il “tesoro” che si trova nell’archivio del Segretariato: al raccolta di foto storiche, scritti e tanti altri documenti raccolti con pazienza certosina per la beatificazione di p. Paolo Manna.

   A incontro terminato abbiamo saputo che la Diocesi di Napoli già da tempo ha rivolto grande attenzione alla comunità cattolica cinese che si riunisce nella chiesa di Santa Caterina a Formiello a Porta Capuana.  All’interno dei rinnovati rapporti con la Cina si inscrive la riapertura della Chiesa dei Cinesi alla Sanità, del marzo scorso, dove sono custodite le spoglie mortali di Matteo Ripa, primo missionario in Cina e fondatore del Collegio dei Cinesi.  Ad ottobre, inoltre, Napoli ospiterà un convegno internazionale a caratteri storico-religioso sui rapporti italo-cinesi.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Esercizi di inizio estate

      Gaeta, 7-12 giugno 2009

   Eravamo solo in 12, compreso don Stefano Castaldi (predicatore), i partecipanti al primo corso di esercizi spirituali programmati per i missionari dalla Regione Italia. 4 venivano da Ducenta, 2 da Napoli, 2 da Milano, 1 da Roma e 2 rappresentavano la comunità che ci ospitava. Un partecipante agli esercizi in meditazione

   Il tema era scontato: "L'ora di Damasco", una serie di riflessioni sull'Apostolo delle Genti che ha tanto da insegnare a chi nella Chiesa vuole ravvivare in sé la scelta del sacerdozio missionario.

   Don Stefano ricordava che S. Paolo è testimone del Risorto incontrato sulla via di Damasco, che aveva incontrato quel Gesù che perseguita. Era il Risorto che prendeva l’iniziativa; per s. Paolo il Signore della gloria era il Gesù terreno che lui stesso combatteva.

   Dopo aver esaminato la figura dell’ Apostolo il predicatore degli esercizi ha accennato alla “carità pastorale” di cui parla l’enciclica Pastores dabo vobis, di Giovanni Paolo II. Si tratta di dare tutto sé stesso alla Chiesa, mostrando amore al gregge e per il gregge.

Il gabbiano che spicca il volo, invita a prendere quota

  I 5 giorni sono trascorsi tra riflessione e preghiera, cordialità e partecipazione. La messa conclusiva è stata presieduta da p. Giuseppe Buono che ha inteso dare inizio ai festeggiamenti del suo 50° di sacerdozio, che ricevette proprio qui a Gaeta. Abbiamo appreso che i festeggiamenti avranno il momento clù il 21 giugno nella parrocchia dell’Annunziata di Marano di Napoli. Quel pomeriggio presiederà il rito solenne il cardinale Crescenzio Sepe, amico del Pime.

   Un grazie sentito è stato espresso durante l’ultimo pranzo alla comunità di Gaeta che ci ha ospitato con particolare cordialità.

 

Lettera dal Bangladesh

La nostra vita è un ricamo che il Signore realizza.

Solo che noi vediamo il rovescio del ricamo.

Solo alla fine saremo capaci di vedere il ricamo!

 

Non dobbiamo preparare la valigia per il "Grande Viaggio"... Il viaggio è iniziato con Lui dal momento che ci siamo fidati di Lui. Un amico mi corresse la frase, dicendo che dovevo "affidarmi a Lui" e basta. Guardi il tempo passato, quello che resta e quando "ti sei affidato a Lui". Il resto sono cose fatte, o rifatte, o "fidandosi di Lui"! Il fidarsi è anche uno "scarica barile", secondo me.

    

San Pietro nella barca, alla richiesta di gettare la rete per pescare di giorno, dice: "Abbiamo lavorato tutta la notte senza prendere niente!". (Lui, da esperto pescatore, lo diceva con cognizione di causa). "Però, se insisti, sulla Tua parola gettiamo pure la rete!". (E vedrai che figura ci farai…). Poi, visto il risultato della pesca, esclama: "Signore, allontanati da me peccatore!". Sotto sotto, noi uomini abbiamo l’idea che: "Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio" – , lo dice il "proverbio"… Ma "affidarsi" è tutta un’altra cosa! Ci accorgiamo che, se qualcosa di bello e forse meraviglioso ci è capitato, e perché ci siamo "affidati a Lui".

     

 

 

Penso alla nostra esperienza di Chiesa, "comunità di fede". Realizzare una "comunità" che viva la fede in Cristo Risorto è opera dello Spirito Santo, punto e basta. È bello che la Chiesa di Itri accolga il "ministero" di Sacerdoti che sono a Roma per studiare. Una riflessione forte dovrebbe essere fatta per riscoprire questo "Servizio" legato all’"Eucaristia", che ha bisogno di persone come Don Mario che si è "affidato al Signore". Come si guarda al "Sacerdozio" oggi? Penso che il Signore stia facendo un bellissimo ricamo di "Amicizia"…

        

Anche oggi convivo con delle persone che mi "raddrizzano" sempre, per ritornare a costruire una "comunità" dove ci si voglia bene. Padre Carlo, Suor Anna, Suor Pia, Suor Agostina, la Cecilia, il mio Bipok, Irenius, per menzionare solo alcuni! Ogni giorno è un dover saper accogliere, saper accettare e aspettare perché il perdono, la "conversione" mia o degli altri sono cose lente, legate al vivere quotidiano ed al vivere di ciascuno…

    

Ora devo andare in Chiesa ad ascoltare le "confessioni" della gente di Dhanjuri. Sono tanti i giovani e le donne. Domani è Domenica, con il "Vangelo" della "cacciata" dal tempio dei mercanti (cosa sempre valida), e ci si prepara alla Pasqua.

Vicini nello Spirito e nella preghiera, vi abbraccio!

 

                                     p. Adolfo L'imperio  

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

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2007 PIME DUCENTA