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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

Le attività di formazione missionaria riprenderanno dopo l’estate.

Consiglio Plenario
Ducenta, 7-17 settembre 2009
Il Consiglio Plenario                                              è la riunione del Superiore Generale (p. Gian Battista Zanchi) , degli Assistenti Generali e dei Superiori di Circoscrizione.
E’ convocata e presieduta dal Superiore Generale e si volge ogni due anni.
Questa volta è stata scelta Ducenta come sede dell’importante assise.
La nostra comunità si sente onorata e farà tutto il possibile perché i nostri confratelli ospiti si trovino a loro agio. 

Gruppo Famiglie per le missioni  
Ducenta, 20 settembre 2009

Guidato dal p. Michele Carlone,                            il gruppo inizierà il suo cammino di formazione per il 2009/10.
Molti i temi e le iniziative messe in programma.

 

Cronaca degli avvenimenti

Due giovani africani in corsa per la missione       Gaeta, 25-07-2009

In una calda giornata di luglio ho incontrato due seminaristi del Pime. Davano una valida mano alla comunità della Montagna Spaccata di Gaeta, dove nel periodo di ferie il lavoro aumenta per i numerosi visitatori e gli amici ospiti. I due giovani sono la simpatia in persona, per il sorriso e la giovialità che subito contagia chi li avvicina.

Constant Kouvadio proviene dalla Costa d'Avorio. Ha 26 anni e ha studiato italiano al seminario del Pime di Roma. Prima di venire da noi ha studiato filosofia e ha fatto un serio cammino di ricerca vocazionale, sotto la guida di p. De Franceschi, del Pime. Il prossimo anno farà l'anno di spiritualità, un periodo forte per una scelta più cosciente che porta alla Missione, per poi passare in teologia a Monza o nelle Filippine. Del suo Paese sente forte le attese di un popolo, ricco di risorse umane e morali per un equilibrato sviluppo; condizionato ad un neocolonialismo voluto dalle multinazionali e "affini". Si augura che gli attuali responsabili della cosa pubblica appianino lo squilibrio tra il Sud più ricco e il Nord dove l'economia stenta a decollare; dove "la savana rende difficile uno sviluppo sostenibile". Ai giovani lancia un appello: "Il Signore bussa alla porta di ognuno… Se lo sentiamo, apriamo e Lui entrerà… Il Signore bussa alla nostra porta, al nostro cuore… Se gli apriamo farà di voi una bellezza per gli altri. Vale la pena scoprire quello che il Signore si aspetta da ciascuno di noi: la nostra vocazione".

Kristofia Komlavi, invece, viene dal Togo, dove i cattolici e i protestanti formano al maggioranza. C'è una buona presenza di musulmani e di religioni tradizionali. Emigrato nella Costa d'Avorio per la guerra che ha martoriato il suo Paese, ha potuto frequentare l'Università Cattolica e conseguire la laurea in filosofia. Prima di intraprendere il cammino verso il sacerdozio ha fatto parte della Legione di Maria: l'associazione che lo ha impegnato specialmente nell'evangelizzazione delle campagne. Conosciuto i missionari del Pime, e in particolare il p. De Franceschi sua guida spirituale, ha sentito forte la chiamata alla vita missionaria. Come Constant ha studiato l'italiano e a settembre inizierà il cammino di spiritualità sotto la guida dei formatori p. Carlo Tinello, rettore, e p. Vincenzo Bruno padre spirituale. Ai giovani dice: "Vale la pena rischiare per il Signore, facendo una scelta che lui ci ispirerà per una vita impegnata, spesa a favore di quanti metterà sulla nostra strada".

Mentre facciamo i migliori auguri ai due giovani amici, ci auguriamo che altri giovani seguano la loro scelta che li renderà felici.

 

Due celebrazioni importanti: 


p. Buono Giuseppe ha festeggiato il 50° di sacerdozio (Marano 21 giugno); 


p. Salvatore Cardile ha ricordato il 25° di sacerdozio a Catania (27 giugno). 

Le due manifestazioni hanno visto la partecipazione di parenti e amici che hanno ringraziato il Signore per il dono del sacerdozio missionario. Appena possibile inseriremo pezzi di cronaca.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Spicca il volo il nuovo gruppo missionario

   Sant’Arpino 12 luglio 2009

“Oggi teniamo a battesimo il gruppo missionario Associazione p. Pasquale Ziello”. anche ragazzi di colore alla festa                

Così si è espresso don Umberto, parroco di Sant’Arpino, nel presentare il Rettore di Ducenta invitato a presiedere la s. Messa delle 11,45. 

la chiesa addobbata a festa

    La chiesa era gremita di giovani e giovanissimi, addobbata a festa per onorare, la settimana prossima, il santo Patrono Sant’Elpidio. Don Umberto ci aveva informati: “Il gruppo Associazione p. Pasquale Ziello, appena fondato in parrocchia, con questa attività di oggi 12 luglio inizia un programma di attività missionaria sul territorio di Sant’Arpino. 

in piazza, tanti libri missionari                              

In piazza hanno organizzato una festa per tutti i bambini, una giornata di spiritualità con giochi, momenti ricreativi e di catechesi proposti ai ragazzi e ai giovani. 

    Una giornata di spiritualità in onore di p. Pasquale Ziello che è nostro concittadino. 

Con la Messa presieduta da p. Simone intendiamo benedire questa nuova iniziativa partita in parrocchia. Da settembre riprenderemo il cammino con tutta una serie di iniziative. Nel recente passato sono già venuti da noi i missionari del Pime e con loro abbiamo preparato questo momento di festa”.

    Anche Francesco, uno dei giovani sempre presente, aggiunge il suo commento: “Oggi con il nuovo gruppo missionario e con tanti bambini intervenuti noto un ringiovanimento delle forze che fanno ben sperare per il futuro. Il nuovo gruppo parte con lo scopo di operare anche fuori della parrocchia. Oggi fa un passo avanti tutto il cammino fatto con i missionari”.

La liturgia, ben preparata dai giovani e con la regia di don Raffaele, vice parroco, è stata ricca di canti, 

 

di riflessioni e di segni espressi nell’offertorio con la presentazione dei sandali (per dire che i giovani vogliono seguire il Signore lungo i sentieri della Missione), telefonino e computer (per divulgare la Parola di Dio usando i moderni mezzi di comunicazione) e poi l’acqua, il vino, i fiori, la Bibbia e la luce che deve illuminare i passi che conducono ai fratelli in attesa del Regno di Dio.

  All’omelia p. Simone ha ricordato p. Pasquale Ziello, “un grande della Missione” che onora il suo paese nativo. 

  Prendendo spunto dal brano evangelico della domenica, ha ricordato che siamo tutti missionari e quindi profeti scelti da Dio per annunziare e testimoniare. 

  Ha fatto seguire brevi ricordi di vita in missione e ricordi di avvenimenti e persone che onorano Sant’Arpino.

   Programmatico è risultato l’intervento di Maria a conclusione della Messa. 

   Ha detto alla comunità presente i motivi che hanno ispirato i 20 giovani che vestivano, a mo’ di divisa, la maglietta con la foto di p. Ziello, circondata dal nome del gruppo. Un volere partire nella semplicità, senza la sacca da viaggio, forniti di amore di Dio da condividere con i fratelli vicini e lontani.

   Tra i numerosi presenti abbiamo notato la rappresentanza del “Gruppo di preghiera p. Ziello”, fondato dai coniugi Di Santo e che opera a Caivano d Napoli. Ha al suo attivo opere di carità, tanta preghiera e i pellegrinaggi alla tomba del Beato Paolo Manna che si venera nel Seminario del Pime in Trentola Ducenta.

orgogliosa di mostrare il logo del gruppo 

Ai saluti p. Simone ha colto l’occasione per dire che la Chiesa si aspetta altri missionari dal paese che ha dato i suoi operai per la vigna del buon Dio. “Sant’Arpino – ci ha detto don Raffaele – è ricco di vocazioni maschili e femminili”. Una garanzia di frutti che la comunità continuerà a produrre per la Chiesa. 

 

Una serata culturale memorabile per Gaeta.         Gaeta, 14 luglio 2009

Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto a "Libri sulla cresta dell'Onda"

L'incredibile silenzio della piazza, gremita di pubblico, era la testimonianza più eloquente dell'importanza della serata che si stava vivendo in piazza Annunziata, a Gaeta, alla presenza di ospiti veramente straordinari : Margaret Mazzantini, Sergio Castellitto, il duo formato da Saba Anglana (voce) e Tatè Nsongan (chitarra). 

Una vera e propria celebrazione dei valori universali della solidarietà e della condivisione. Sì, oserei dire una messa laica, densa di contenuti, carica di significati, di emozioni e sensazioni condite dalla giusta dose di commozione. 

Qualcuno - come chi scrive - ha perfino pianto, lasciando scorrere liberamente sul viso lacrime di partecipazione convinta, sia mentre Sergio Castellitto leggeva magistralmente brani tratti dal romanzo di Margaret Mazzantini, "Venuto al mondo", edito da Mondadori, sia per la bravura della cantante, semplicemente straordinaria nel suo saper toccare le giuste corde del cuore e della ragione. 

Il tutto ben diretto da Riccardo ed Enza Campino ma anche dalla magia del luogo, dalla scenografia sobria ed elegante, dall'atmosfera che sembrava creata proprio per incantare e per farci sentire privilegiati pur se piccoli piccoli. Sicuramente contenti di essere accorsi così numerosi nella piazza, ma anche... egoisti perchè responsabili - volenti o nolenti - di quanto di orribile accade nel mondo! Sì, responsabili in prima persona della cecità e della sordità intellettuale delle nostre collettività, del dilagante disimpegno socio-politico, dell'indifferenza strisciante verso le grandi problematiche della mondialità! Egoisti verso quel "popolo in cammino" dai tanti sogni che chiede il nostro aiuto ed al quale noi, "popolo" sempre più fermo nel suo egoismo e nelle sue paure spesso urliamo troppi "no", arrivando a sbarrare le frontiere... quelle geografiche e quelle del cuore... In una caldissima sera d'estate, una straordinaria coppia, (lei scrittrice, lui lettore/attore/regista), ci ammonisce senza aggredirci o giudicarci, facendoci sentire finanche esagerati nelle nostre chiusure, lasciandoci letteralmente muti dinanzi alla grandezza umile del loro impegno culturale. 

Impegno reale per la costruzione di una nuova coscienza civile, aperta alla società che cambia, accogliente verso le diversità, giustamente coinvolta dalle esigenze di pace e libertà. "Grazie per essere stati qui", dice il sindaco Antonio Raimondi, interpretando i sentimenti di molti ascoltatori. Grazie diciamo anche noi alla cantante appena scesa dal parco da dove ha impartito la lezione di umanità più coinvolgente che potessimo sperare. E grazie vorremmo dire a Margaret e Sergio, due persone stupende, libere, aperte, moderne, che hanno fatto del loro lavoro e delle loro straordinarie capacità, un "dono" per tutti, per quanti vorranno attingere a piene mani dallo scrigno delle perle elargite e non solo custodite. 

Scrittura, parole, occhi, sorrisi, gesti: tutto colpisce, tutto arriva dritto al cuore, tutto contribuisce alla magia della serata che resterà memorabile e che Gaeta, forse, neppure pensava di dover vivere così intensamente. Saba ha appena cantato la sua dolce cantilena dedicata alle mamme somale che "anche in guerra desiderano procreare" ed ecco che Margaret si volta verso il pubblico raccoltosi finanche dietro il palco e chiede scusa perchè a troppi ha dato le spalle... E Sergio, visibilmente commosso e rosso in volto, sorride e saluta, scorgendo forse le lacrime che rigano il viso di molti, nelle prime file... Che dire, insomma, se non ancora e solo "grazie"? Vita, letteratura e musica unite per un solo inno alle potenzialità e alla bellezza possibile del mondo unico e solidale che vorremmo tanto costruire!

             Sandra Cervone

 

Mons. Arcangelo Cerqua un anno dopo

    E’ già passato un anno (dal 13 luglio 2008) da quando abbiamo accompagnato a Parintins le spoglie di mons. Arcangelo Cerqua (1917-1990)

Arrivo in Aeroporto                                            

Era sepolto a Ducenta e, dopo la continua richiesta che durava da 18 anni, il Pime accontentò la popolazione che amava il suo primo Vescovo. 

Facevano parte della comitiva italiana il sindaco di Trentola Ducenta sig. Nicola Pagano e le nipoti romane del famoso vescovo Arcangela e Fernanda e il Rettore di Ducenta.

Ingresso trionfale in Parintins                              Quanta gente, quante espressioni di ammirazioni, quanta devozione per il Pastore che ha dato la vita per i caboclos che vivono lungo le rive del Rio Mar (Rio della Amazzoni). 

Dom Giuliano e il Sindaco Pagano      

Ricordiamo quanto disse l’attuale Vescovo di Parintins mons. Giuliano Frigni: “Il ritorno dei resti mortali è un’occasione grandissima per le generazioni che lo ha conosciuto… Dom Arcangelo, i Padri e i Fratelli del Pime hanno reso il territorio evangelizzato carne viva, storia, cultura, fraternità, comunità geniali”.  

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

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2007 PIME DUCENTA