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MISSIONARI  

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Prossimamente a Ducenta

Ritiro delle zelatrici  
Domenica 8 novembre, secondo ritiro delle Zelatrici missionarie che promuovono Venga il Tuo Regno. L'orario è quello di sempre.

Questa volta interverrà p. Fabiano Licciardi.

 

 

 

Famiglie per le missioni
Domenica 29 novembre, incontro del Gruppo Famiglie per le Missioni, guidato dal p. Michele Carlone.

 

Cronaca degli avvenimenti

Animatori missionari radunati a Gaeta
   Gaeta, 23-26 novembre 2009

E’ la prima volta che si tiene alla Montagna Spaccata di Gaeta l’Assemblea Nazionale degli Animatori (ANA). Un appuntamento annuale che vede radunati gli animatori del Pime in Italia, le Missionarie dell’Immacolata e la Comunità Laiche Pime di Busto.

Il programma e i tempi pensati durante un incontro di Milano dell’estate scorsa, giravano intorno al tema del raduno: “Quali giovani? Come aiutare a partire? Con quale animazione?”.  Punti importanti per un animatore missionario che vuole aiutare i giovani di oggi a scoprire e magari scegliere l’impegno missionario a vita.

Il primo giorno, aiutati da don Ivo Seghedoni insegnante di pastorale giovanile a Reggio Emilia e Padova, è stata aperta una finestra sulla realtà giovanile di oggi. Giovani alla ricerca in un mondo variegato per interessi e componenti in continua evoluzione.

Don Ivo ha proposto di lavorare su due fronti: i giovani e la religione, i giovani e il futuro. Ha presentato uno spaccato sulla realtà giovanile del territorio dove opera, in relazione alla loro credenza religiosa e alla frequenza ai riti di culto e alla preghiera personale. La statistica fatta su un campione di giovani tra i 15-34 anni fa emergere che i cattolici occasionali sono il 18%, rituali il 16% e gli intimisti 9%.

Don Ivo è convinto che oggi più che di catechesi i giovani hanno bisogno di vivere da credenti le aspirazioni della cultura che abitano.

Un valido contributo è stato dato da don Riccardo Tonelli, salesiano, che ha riflettuto sul tema: “Aiutare i giovani a maturare con coscienza critica e responsabilità sociale”.  Così ha riassunto il suo intervento: bisogna fare un processo che abilita i giovani a diventare coscienza critica; scegliere la meta di questo processo e le linee di azione.

Il terzo giorno i partecipanti all’assemblea sono stati invitati a fare sintesi dei due interventi. Il tutto deve aiutare a fare una verifica dei cammini che il Pime propone ai giovani, prendendo coscienza che bisogna fare proposte forti, confrontarsi con esperienze di amore gratuito, assumere responsabilità di volontariato.

Il clima di accoglienza prestato dalla comunità di Gaeta e il servizio di volontarie sempre disponibili (le mugnanesi Rita e Maria Di Bennardo), ha creato le condizione perché i convegnisti si sentissero a loro agio. Gaeta è sempre Gaeta e i missionari trovano l’ambiente ideale per riflettere e pregare.

 

Un rappresentante dei Vescovi sinodali africani a Ducenta

    Nel pomeriggio di giovedì 12 novembre, giornata successiva alla memoria liturgica del vescovo san Martino e climaticamente temperata, la Casa del Pime in Trentola Ducenta è stata allietata dalla visita di un Vescovo del Rwanda, Mons. Servilien Nzakamwita, il cui nominativo era stato pubblicato ne “L’Osservatore Romano” (3 ottobre scorso) tra i partecipanti alla seconda assemblea speciale per l’Africa del Sinodo episcopale. Nel lungo elenco dei vescovi sinodali, oltre al presidente della Conferenza episcopale ruandese nella persona di S. E. Alexis Habiyambere S. J., mons. Servilien ha partecipato ai lavori riguardanti il tema della riconciliazione e giustizia nella pace perché scelto dagli altri vescovi della Chiesa cattolica di Rwanda come loro rappresentante.

    Stando qualche giorno nella Città Eterna, prima di ritornare nel continente dell’Africa, egli ha accontentato un suo sacerdote che da qualche anno ha trascorso nella parrocchia “San Giorgio martire” di Ducenta un mese estivo sostituendo il parroco don Luciano Di Caprio e recentemente è stato scelto dal Vescovo Milano come Vicario parrocchiale. Ha visitato la comunità ducentese e presieduto l’Eucaristia.

   Padre Sébastien, questo il nome del presbitero in servizio presso la parrocchia, ha convinto il Superiore della Diocesi di Byumba di recarsi qua e prendere visione della religiosità popolare. Il Vescovo, informato della presenza di una Istituzione Missionaria sul luogo, ha voluto visitare il posto e domandare se il Pime attende all’evangelizzazione in Africa. Quando è giunto sotto il passaggio coperto per accedere alla Cappella dedicata al santo Missionario P. Manna, ha visto le due scritte: La Chiesa nel Mondo – Il Pime nel Mondo. Si è fermato a chiedere quali stazioni missionarie in Africa fossero affidate all’Istituto. Alla risposta da parte mia: Guinea Bissau, Costa d’Avorio, Cameroun e, recentemente, una presenza il Algeria… il Vescovo ha soggiunto: “Lì sono tutti musulmani! Nel Rwanda solo 1,1% della Popolazione è islamica!”.

    Il Paese delle Mille Colline, come è chiamata quella porzione dell’Africa centrale, occupa una superficie di 26.338 km². E conta una popolazione di 7.954.013 abitanti (stima 2004). Di essi il 10% sono cristiani di confessione protestante, in percentuale molto inferiore seguono religioni primitive, invece il 60% sono cattolici.

   Giunti nella Cappella del Beato, Mons. Servilien ha pregato dianzi al Santissimo e poi si è soffermato presso il sarcofago che conserva il corpo del Beato. Appoggiandosi sul banco più vicino ha vergato il seguente messaggio: “La pace di Dio regni in questa Casa: (a ricordo del) passaggio del vescovo di Byumba”.

   Mentre ringraziamo Mons. Servilien, Don Lucaino di Caprio, Padre Sebastiano e Giuseppe D’Alessio che accompagnavano, estendiamo la benedizione che egli ha impartito anche a tutti i lettori, con l’augurio che il suo servizio pastorale contribuisca a rendere salda la riconciliazione, la giustizia e la pace nel Rwanda.

                          P. Di Landa Alfredo PIME

 

Consulta dei Rettori della Regione Italia Genova, 10-11 Novembre 2009

   Si svolge a  Genova Nervi, nella casa del PIME, la seconda consulta dei Rettori delle Case che si trovano in Italia.

   P. Vito Del Prete, attuale Segretario Internazionale della PUM, dal suo osservatorio privilegiato ha dato una lettura della “Presenza PIME in Italia” e ha focalizzato le indicazioni perché il carisma PIME riprenda quota.

   Questo è quanto la Chiesa Italiana chiede ai missionari: “Il nostro carisma di essere persone riservate esclusivamente per l’evangelizzazione, oggi più che ieri, è necessario e invocato da questa Chiesa. Per la prima volta ne sente il bisogno per la sua sussistenza”.

     Dopo aver detto che su questo versante va orientata l’animazione missionaria (P. Manna diceva che siamo solo e tutti missionari), si sviluppi un progetto che tenga conto di questa Chiesa che è in Italia ed animare una società che lotta tra secolarismo e la ricerca di novità che tardano a venire.

     Così concludeva: “A noi compete essere promotori e segno di unità e diversità, tramite la cultura dell’universalità, il dialogo aperto ma critico e costruttivo”.

I sedici Rettori presenti hanno presentato le relazioni delle loro comunità. Da Busto Arsizio a Vallio, da Cursi a Sotto il Monte, passando per Milano e Napoli, è stata aperta una sventagliata di iniziative che porta avanti il PIME che è in Italia.

     Il risalto è stato dato all’animazione missionaria che ognuno realizza sul territorio e il ritorno di simpatia  e di accettazione  che c’è da parte un’utenza che apprezza tutto il lavoro che da altre 150 anni l’Istituto realizza sul territorio nazionale.

Se c’è una preoccupazione è quella del personale che diventa sempre più insufficiente e dei limiti o paletti che mette la società con una cultura non sempre rispettosa delle sue radici.

    Il Consiglio Regionale che ha coordinato l’incontro di Genova, con l’aiuto del buon Dio che sa tessere i fili dall’alto, si propone di dare voce con decisioni viabili nelle singoli comunità.

 

2° ritiro delle Zelatrici
 
Ducenta, 8 novembre 2009

    Nonostante l’inclemenza del clima anche al secondo ritiro dell’anno le Zelatrici erano circa una quarantina.

    Invitato speciale della giornata è stato il p. Fabaino Licciardi che fa parte della comunità di Napoli. Ha presieduto la s. Messa delle 9,30 e tenuto una interessante riflessione sull’impegno della Zelatrice missionaria, che lavora affianco ai missionari del Pime.

   Nell’omelia, ispirata ai testi biblici della domenica, ha messo in risalto le due donne vedove (quella di Zarepta di Sidone che sfama Elia e quella che Gesù osserva nel tempio mentre fa la sua offerta) che pur offrendo poco hanno dato tutto quello che avevano. 

  Il dono allora è vero quando è fatto con il cuore e senza egoismo.  

In sala martiri p. Fabiano ha iniziato ricordando il noto film “Dio ha bisogno degli uomini”, al quale fa eco un canto che spesso eseguiamo nelle nostre chiese. Ha quindi sviluppato il tema su tre punti:

1.     Nel deserto del mondo a noi tocca essere oasi. Il deserto che più preoccupa è quello spirituale: “Uomini e donne che non ammettono che Dio esiste”. “Ma dove vuole arrivare l’uomo – osserva il p. Licciardi – con tutto il male che ha causato?”.  

2.     Essere sorgente. In questo mere magnum la Zelatrice missionaria è chiamata ad operare. Deve essere sorgente d’acqua fresca per l’uomo che ha fame e sete di Dio e, spesso, non se ne accorge.

3.     Le difficoltà di una animatrice missionaria. Essa affronta difficoltà interne: il suo carattere, paura del sacrificio, orgoglio… Difficoltà esterne: incomprensioni, critiche, fallimento momentaneo… “Tirate fuori il vostro coraggio – ha aggiunto –, l’apostolo lavora per il Signore”.

Da quanto esposto, p. Fabiano ha dato tutta una serie di suggerimento per continuare serenamente nel lavoro che il Signore affida a chi vuole condividere con i missionari gioie e dolori. 

   Consumato il pranzo, tutti in cappella per l’adorazione eucaristica, intonata all’anno sacerdotale. 

   Preghiere e canti sono stati rivolti a Gesù solennemente esposto perché aiuti i sacerdoti e invogli il popolo di Dio ad essere loro collaboratori.

    Ai saluti si è dato appuntamento alla seconda domenica di dicembre, quando saremo già in aria natalizia.

 

Il Cardinale Zen a Ducenta
  Ducenta, 9 ottobre 2009

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Invitato al sinodo della Diocesi di Aversa, il 9 ottobre il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, Arcivescovo emerito della diocesi di Hong Kong, è stato accolto dai missionari di Ducenta, le missionarie dell’Immacolata di Pozzuoli e dalla direzione dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose che svolge la sua attività in casa. 

Ha pregato presso la tomba del beato Paolo Manna e conversato con i presenti. Diamo una breve cronaca fotografica.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Ti saluto, o Maria, come sei bella, come sei santa, come sei pura, Maria, madre mia. Io sono poveretta, io sono esule, io sono tutta bisognosa di te o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. 

Beata me, nella mia immensa sventura e nel mio completo isolamento, di aver te per madre. Aiutami, dunque, e volgi su di me il tuo amabile e materno sguardo. 

Abbi pietà di me, povera pellegrina in continua e profonda lotta con il demonio, con le passioni rivolta a te la povera anima mia. 

Ascolta o Maria quanto geme, sospira e piange l'anima mia che non sa trovare conforto, rassegnazione e pace se non in te o pia, o santa, o cara, dolcissima, madre mia… Maria.

A mia nonna che tra le tante cose che mi ha dato, affetto, dolcezza e tanti ricordi felici, mi ha insegnato anche questa preghiera che lei recitava sempre, da quando era bambina, e che l'ha accompagnata per tutta la vita… Oltre ad essere un dono di fede meraviglioso, tale preghiera è il ricordo del suo grande amore per me… sua nipote Maria Cristina Candigliota. Grazie, nonna Lina.

 

Lo sapevate che il Brasile...

                   Lo sapevate che il Brasile ha superato i 190 milioni di abitanti nei 5.565 municipi di cui è composto? 

Lo ha dichiarato l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica il mese di agosto scorso.

São Paulo risulta il comune più popolato con 11 milioni di abitanti, seguito da Rio de Janeiro 3 milioni, Belo Horizonte 2,5 milioni. 

Da queste ultime statistiche risulta che Parintins, dove lavora il Pime, è la seconda città dello Stato Amazonas con 107.25 mila abitanti. 

La precede  Manaus, capitale dello Stato, che conta 1.738.641 abitanti. 

Nella bassa Amazzonia le città più popolate sono Maués con 49.666 mila abitanti e Nhamundà con 18.474 mila. 

La città più piccola dell’Amazonas è Japurà con 4.238 abitanti.

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 
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