MISSIONARI DI DUCENTA                 cliccaINIZIO      clicca per accedereNOTIZIE     clicca per mandare un messaggioSCRIVI     rivista Venga il Tuo RegnoVTR    cliccaLINKS   .Piazza B. Paolo Manna 69  TEL. 081.8141201 

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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

*Domenica 7 marzo 2010 >    Ritiro delle zelatrici.
   Interverrà p. Davide Simionato del Pime.

*Domenica 14 marzo 2010 > Ritiro delle suore della diocesi di Aversa. Interverrà il Vescovo Mario Milano.

*Domenica 21 marzo 2010 > Incontro del gruppo Famiglie per le Missioni.

*Mercoledì 24 marzo 2010 > Veglia di preghiera dei missionari martiri. Sarà commemorato il 60° del "martirio" dei Padri del Pime Mario Vergara, Pietro Galestri e del catechista Isidoro, uccisi in Birmania.

*Domenica 28 marzo 2010 > Ore 9,30 - Con la Chiesa romana daremo inizio alle celebrazioni pasquali.

 

Cronaca degli avvenimenti

I bambini pregano p. Manna              Ducenta, 12 marzo 2010

E' stato un vero pellegrinaggio quello realizzato da un gruppo di bambini che si preparano a ricevere la prima comunione. 

L'hanno organizzato due catechiste della parrocchia di Ducenta il pomeriggio di questo venerdì 12 marzo. 

Anche il tempo si è messo al bello per un'iniziativa da imitare. Nella sala martiri del Pime il Rettore ha dato delle brevi informazioni sul programma del seminario che nella sua lunga storia iniziata nel 1921 ha formato oltre 150 missionari. 

E proprio a Ducenta ha operato il Beato Paolo Manna, un dono di Dio al piccolo paese dell'agro aversano. Al grande missionario avellinese i bambino hanno scritto una preghiera che accompagnata da un fiore hanno portato in corteo fino alla cappella che custodisce le venerate spoglie del Beato. In cappella ancora qualche notizia sul santo missionario, il miracolo da lui compiuto e quindi la preghiera recitata in cerchio presso il sarcofago. 

Che cosa avranno pensato veramente i bambini lo sanno solo loro e il Beato che li avrà senz'altro ascoltati e benedetti. A questo punto è stato consegnato un ramoscello di ulivo, simbolo della pace, che recava una mini pergamena con la scritta: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite" e la data che ricorderà questa visita-pellegrinaggio.

Sulla gradinata della cappella sono state bruciate le preghiere, si è cantato, 

per poi andare giù in fondo al giardino a pregare la Madonna Regina delle missioni.

 

Ritiro delle Zelatrici                              Ducenta, 7 marzo 2010

Al ritiro di questo mese, 

ultimo della serie per poi rivederci al 65° Congressino del 23 maggio e al pellegrinaggio di sabato 29 maggio, hanno preso parte nutriti gruppi provenienti da Mugnano, Caivano, Cesa, Sant'Arpino, Melito e paesi vicini. 

Abbiamo ascoltato uno scoppiettante p. Davide Simionato e il p. Raffaele Pavesi, missionari rispettivamente della Guinea Bissau e della Thailandia. Il primo ha presieduto la celebrazione Eucaristica tenendo l'omelia nella terza domenica di quaresima. Conversione e missione sono stati i temi richiamati alla chiesa affollata più del solito. Hanno fatto seguito al caffè di rito i ricordi di due missioni, diverse per culture e religiosità. Ambiti costellati di razze e tradizioni diverse tra loro: lo spiritismo che fa a pugno con il Vangelo, buddismo che si circonda di sincretismo. L'evangelizzazione dei nostri sta attenta ai Semi del Verbo che fanno la loro parte importante. Tutto sta a scoprirli insieme e dare loro la concretezza di vita responsabile. E poi avvisi, condivisioni di attività e il pranzo animato da tanta simpatia, sorteggi e il compleanno della nuova zelatrice di Sant'Arpino, signorina Cicala. 

Alle 15,00, l'ora del calvario, tutti in cappella del Beato Paolo Manna per celebrare le 14 stazioni della Via Crucis. Essa ha suscitato in tutti tanta emozione e un'attenzione che aiuta ad ascoltare il Signore che ispira un impegno missionario di qualità.

 

Festa di Sant'Alberico Crescitelli      Ducenta, 18 febbraio 2010

Alle ore 17,00 celebriamo la festa di Sant'Alberico Crescitelli, martire della Cina ucciso dai Boxer, a Yentsepien, il 21 luglio 1900.

Ecco una breve scheda del Santo. 

Sant'Alberico Crescitelli, nato ad Altavilla Irpina (Avellino) nel 1863, a 17 anni era entrato nell'allora Pontificio seminario dei Santi Pietro e Paolo per le missioni estere. Nel 1887, poco prima di partire per la sua destinazione, lo Shensi meridionale, restò bloccato nel paese natale a causa di un'epidemia di colera, nella quale si prodigò. 

Raggiunta con un viaggio avventuroso la Cina, si dedicò ai cristiani del fiume Han e si spinse in altre località. Suscitò molte conversioni. Ma nel 1900 si abbatté la tempesta contro gli occidentali e, tra loro, i missionari. 

Dato che gestiva un asilo per ragazzi poveri, bisognosi di cibo, padre Alberico venne ingiustamente accusato di essere un artefice delle privazioni alimentari che la popolazione subiva. Il malcontento si sfogò contro di lui con un martirio tra i più duri della storia. P. Alberico venne fatto uscire, torturato, ucciso, fatto a pezzi e gettato nel fiume. È santo dal 2000. (Avvenire)

Ha presieduto la concelebrazione eucaristica p. Bruno Picciolo, Superiore della Regione Italia, che ha dato spazio alla ricorrenza tanto cara al Pime, nonostante i suoi numerosi impegni. 

La liturgia è stata animata dal coro guidato dal prof. Francesco Russo, con la sua chitarra, compagna inseparabile fin dagli anni del GAM (Gruppo Appoggio Missionario). 

P. Bruno ha tratteggiato la figura dal Santo avellinese dando rilievo alla Chiesa missionaria che si distingue per i tanti martiri immolati nel mondo intero. 

Alla fine della Messa il Rettore della Casa ha ringraziato i presenti chimandoli "Famiglia allargata di Ducenta"; notando la presenza di rappresentanti della parrocchia, cappella Nunziatella, Istituti religiosi, ex alunni, gruppi e amici vari. 

Mentre nell'atrio ci si salutava si è notata un'aria di cordialità scaturita dall'essere stati insieme, in spirito di gratitudine al Padrone della messe che chiama tutti a levare il capo e darsi da fare per la per la mietitura e chiama numerosi operai.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Il Crocifisso del Samurai
di Cammilleri Rino  (Prezzo € 18,50, Rizzoli editore)

"Il Crocifisso del Samurai" di Rino Cammilleri (ed. Rizzoli) e' una ricostruzione romanzata degli eventi che portarono i Cristiani giapponesi alla rivolta del 1637 e che ne videro l'eroica resistenza fino all'ultimo uomo nel corso del successivo assedio che le truppe dello shogun condussero contro di loro a prezzo di altissime perdite. 

Merito dell'autore e' aver proposto ad un più vasto pubblico un momento storico ad oggi rimasto appannaggio quasi esclusivo di storici ed appassionati, e che invece merita di essere conosciuto sia per la particolarità del fatto sia per il coinvolgimento che inevitabilmente provoca in ciascuno di noi. 

Il Giappone aveva già visto rivolte in cui il fenomeno religioso si mescolava ad altri fattori (come l'eccessiva pressione fiscale sul ceto contadino), come nel caso dell'insurrezione della lega Ikko-ikki nella seconda metà del 1500 fomentata dai monaci buddisti, ma queste erano comunque riconducibili al più ampio contesto degli scontri tra clan rivali per l'ottenimento del potere. 

Il romanzo fa ben comprendere che invece Shimabara fu qualcosa di diverso. La rivolta cristiana vide in prima fila i samurai rimasti senza padrone, i ronin o "uomini onda", cui si uniscono artigiani e soprattutto contadini, accomunati dal credo Cristiano (o comunque simpatizzanti). Ma perché una rivolta? 

Dall'inizio della diffusione del cristianesimo in Giappone, ad opera di S. Francesco Saverio, il bakufu (governo militare) aveva considerato la nuova religione soprattutto sotto il profilo dell'opportunità. Sotto la personalità di Nobunaga la diffusione del Cristianesimo fu agevolata anche in chiave anti-buddista, poi, con i governanti successivi le cose cambiarono. 

Il Cristianesimo fu visto non solo come una religione importata dall'esterno (del resto al pari delle altre per il Giappone, con l'eccezione dello shinto), ma soprattutto come un elemento di destabilizzazione: esisteva "qualcuno" cui rendere conto che andava oltre il bakufu, lo shogun, e - per quanto rilevasse all'epoca - l'imperatore. 

Questo, in un contesto sociale incentrato sull'assoluta obbedienza come quello del Giappone nel XVII secolo, lo shogun non poteva (meglio, non voleva) accettarlo; ne derivarono persecuzioni, che - diffuse sotto il profilo territoriale - ebbero momenti di particolare ferocia nelle pubbliche esecuzioni dei Martiri a Nagasaki. 

Nel momento in cui alle persecuzioni religiose si aggiungono le ulteriori angherie dei feudatari locali, nascenti da richieste fiscali (il sistema nipponico dell'epoca prevedeva una misura fissa e non proporzionale), i ronin scelgono di riprendere le armi.  

La ricostruzione offerta dal libro del momento socio-economico che attraversava il Giappone risulta accurata e permette al lettore di calarsi nel periodo storico. In questo contesto di persecuzioni anticristiane, l'autore attraverso i propri personaggi, descrive il momento in cui alla repressione segue la rivolta. (…). 

Ma la figura forse più difficile da descrivere sembra essere stata quella di Amakusa Shiro, l'Inviato del Cielo, il "ragazzo di due volte otto anni" annunciato dalla profezia; personaggio storicamente esistito e circondato di un'aura di mistero, che con il proseguire della narrazione assume caratteri decisi e ben strutturati. 

Epica, amore, fede: un libro che terrà il lettore coinvolto fino all'ultima pagina, affascinato dalla storia di uomini che, da autentici abitanti dell'antico Giappone e con il totale senso dell'onore e dedizione che li contraddistingue, combatteranno fino all'ultimo per il loro Signore: Iesu.
 
(Fonte. Sito dei nostri missionari del Giappone).

 

Bambini Haiti:  Unicef denuncia la scomparsa di minori dagli ospedali. Secondo una notizia battuta dall'Ansa e da Andkronos, l'Unicef, l'organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa specificatamente di bambini e minori, ha denunciato la scomparsa dagli ospedali in cui erano ricoverati, di 15 bambini di Haiti. 

In merito ai motivi della loro scomparsa, l'Unicef non si è esposta affermando soltanto per bocca di un suo funzionario che si hanno "informazioni su 15 bambini scomparsi dagli ospedali." Riguardo alla stessa notizia, l'agenzia Asca aggiunge, riportando sempre le parole di responsabili dell'Onu, che i 15 minori, a seguito degli accertamenti fatti, non sarebbero "con le loro famiglie". Dramma nel dramma quindi, anche perché la stessa Unicef ha più volte reso nota la piaga ad Haiti del "commercio di bambini" che finiscono nel circuito delle adozioni internazionali illegali. 

Terre des Hommes, interpellata su questa questione dalla stessa agenzia Asca, ha dichiarato che "la forte richiesta di adozioni" dal mondo occidentale potrebbe incrementare lo sporco lavoro dei "trafficanti" di bambini che potrebbero "approfittare" del caos sociale e istituzionale per "sottrarre i bambini lontani dalle loro famiglie e venderli al miglior offerente".
                              Enzo Lecci

 

E' nata una nuova rivista interculturale del Pime

S'intitola "E VAI! (un Mondo ti aspetta)" e si rivolge a bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni (IV Elementare-II Media). 

Un "supporto cartaceo" per l'animazione missionaria e l'educazione ai valori interculturali. Per "essere attenti", come formatori ed educatori, ai "segni dei tempi" e ai linguaggi che mutano. La rivista -simpatica, coloratissima, ricca di spunti per riflessioni e indicazioni pratiche su come "animare" i cammini formativi dei più giovani- è nata da una domanda fondamentale: "Che cosa si aspettano le nuove generazioni" da una rivista ecclesiale per gruppi missionari, parrocchiali, diocesani, scuole e associazioni? Una sfida senza concorrenti, oltretutto, visto che di periodici così, dedicati a quella particolare fascia d'età e con queste tematiche e questi intendimenti davvero non ce n'erano prima di "E VAI!". Grande l'attenzione alle testimonianze positive, alle storie, ai linguaggi non verbali, alla comunicazione e promozione di valori. A chi si rivolge, allora? Ai ragazzi, innanzitutto, ma anche alle famiglie, ai catechisti, ai sacerdoti, ai religiosi, agli animatori, agli insegnanti. C'è una rubrica per "interagire", necessaria per "ascoltare" i lettori/bambini e monitorare costantemente il loro gradimento, accettando consigli e valutando l'interesse effettivo e le scelte editoriali. Abbonarsi è facile: 8 numeri all'anno costano 20 Euro; 8 numeri più le guide book per insegnanti, 25 Euro. Scuole e gruppi hanno una promozione interessante: 10 Euro ad abbonamento.

                    Sandra Cervone

Per informazioni: Centro Missionario PIME, via Mosè Bianchi 94, 20149 Milano Tel.: 02/43822362; www.pimemilano.com 

 

Lo sapevate che...

Urbanizzazione nel mondo

Il fenomeno urbano, già rilevato da molti sociologi ha assunto proporzioni mondiali. Ecco i dati attuali. Nel 1850, appena il 3% della popolazione mondiale viveva in una città. Nel 1990 era urbanizzato solo il 15% della popolazione, mentre nel 2000 la percentuale sale a 50%. Al ritmo attuale, il 65 % della popolazione mondiale abiterà nelle città nell'arco di 15 anni, con delle percentuali notevoli in alcune città che raggrupperanno l'8°% degli abitanti in molte regioni.
 
(Fonte OMNIS TERRA, novembre 2009). 

--- Città più popolate del mondo 

Questà è una lista delle città più popolose del mondo, basata su stime del 2007. La popolazione si riferisce agli abitanti presenti entro i soli confini comunali della città e non nell'area metropolitana.   

1 Delhi      13.782.976 India
2 Mumbai   13.662.885 India
3 Karachi      12.315.843 Pakistan
4 São Paulo     11.115.244 Brasile
5 Shanghai         10.934.642 Cina 

 (Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera)

 

Gli italiani all'estero 

Il numero degli italiani residenti all'estero (3.915.767) è all'incirca pari a quello dei cittadini stranieri residenti in Italia (3.891.295): un equilibrio destinato a rompersi negli anni a venire perché gli immigrati in Italia crescono a un ritmo più accentuato. 

Il numero degli italiani nel mondo non è stabile e cresce sia con la partenza di persone dall'Italia (in misura ridotta) sia, in misura più consistente, per crescita interna delle collettività (figli di italiani o persone che acquistano la cittadinanza per discendenza italiana). 

Contrariamente a quanto spesso si pensa, non si tratta di una realtà in diminuzione. Le donne sono il 47,6%. I primi tre Paesi sono Germania, Argentina e Svizzera. Seguono Francia, Brasile, Belgio, Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia.                                                --- Servizio Migrantes 

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

 
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2007 PIME DUCENTA