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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

8 aprile   Ritiro delle Volontarie Vincenziane. Un nutrito programma tra meditazione, deserto, Eucaristia e Via Crucis.

9 aprile  55° CONVEGNO MISSIONARIO DEI SEMINARISTI     “Evangelizzare le culture: inculturare il Vangelo nell’oggi”

Il convegno si terrà a Napoli presso i Gesuiti di Cappella Cangiani dal 7 al 10 aprile. Nella mattinata di sabato 9 i 170 seminaristi già prenotati, provenienti da tutta l'Italia, e lo staf dei dirigenti si sposteranno a Ducenta per onorare il beato Paolo Manna fondatore della PUM.
Programma per Ducenta:
Ore 07:00 - Colazione a Cappella Cangiani, Napoli.
Ore 08:00 - Partenza in pullman per Ducenta sui luoghi del Beato Padre Manna, Fondatore della PUM.
Ore 09:00 - Lodi nella cappella che custodisce il corpo del Beato.
Ore 10:00 - Work-shop per meglio conoscere le Pontificie Opere Missionarie.
Ore 11:00 - Confronto/scambio tra GAMIS.
Ore 12:00 - Santa Messa presieduta da S. Ecc. Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa - Pranzo.

10 aprile  Ritiro delle Zelatrici missionarie con la partecipazione del p. Piero Masolo del Pime. Incontro del gruppo "Famiglie per le missioni".

12 aprile  Incontro dirigenti dell'Azione Cattolica diocesana.

17 aprile Nel pomeriggio p. Michele Carlone accompagna un gruppo di ragazzi di Sant'Arpino.

24 aprile   Domenica di Pasqua, alleluia!

 

Cronaca degli avvenimenti

Via Crucis cittadina
Ducenta, 22 aprile 2011

Era notte fonda quando la processione della Via Crucis è entrata nella nostra casa di Ducenta, venerdì santo. Nel primo cortile era preparata l'VIII stazione del pio esercizio. Numerosi i fedeli composti da giovani, adulti e bambini che seguivano il Crocifisso portato a spalle, a turno, da chi quella notte aveva scelto di stare più vicino al Figlio di Dio morto per noi. Clero e ministranti avevano il loro spazio più vicino al Crocifisso. Canti, preghiere e silenzio orante aiutavano tutti a raccogliersi. 

Il Rettore della Comunità ha proclamato la parola di Dio e ha letto il commento dell'Ottava stazione: "Gesù consola le donne di Gerusalemme". Alcune espressioni: "Non bastano le buone intenzioni o i buoni sentimenti: bisogna essere efficaci, bisogna fare qualcosa di positivo". E ha pregato: "Aiuta, Gesù, le donne a trovare la loro identità, a formare la loro persona, a custodire la santità della famiglia". 

Il corteo ha ripreso a sfilare, imboccando il viale dove la zagara degli aranci in fiore accompagnava il silenzio e l'aria fresca della notte ducentese. Chiudeva una coppia di sposi che spingevano il passeggino in cui dormiva tranquillo il loro bambino. Un tocco di innocenza nella notte che commemorava la morte e passione di Cristo Gesù.

 

Ultimo ritiro con p. Piero
Ducenta, 10 aprile 2011

Si è concluso a Ducenta il ciclo dei ritiri mensili delle Zelatrici missionarie con l'intervento di p. Piero Masòlo, arrivato da Milano. Il Padre ha celebrato la s. Messa delle 9,30, particolarmente affollata. Diversi spunti li ha presi dalle letture della V domenica di quaresima, mettendo in risalto la differenza tra spirito e vita, sacrificio e risurrezione di Gesù. 

Ma dove è esploso il Padre, impegnato nell'animazione missionaria, è stato nella sala martiri durante la conversazione che ha toccato specialmente la "mondialità". Un argomento che lo elettrizza, e lo si è visto da quanto ha esposto nella sala dei martiri del Pime: tante copie di eVai (il primo mensile per ragazzi dagli 8 ai 10 anni che parla di altri mondi, altri modi di pensare e di agire, dell'altro al nostro fianco e ...), magliette multicolori, fogli di propaganda, videoregistratore e un albero disegnato sulla parete per spiegare le radici del Pime. "Parte del tronco - ha affermato - spetta a voi zelatrici che fate parte a pieno titolo della nostra famiglia". Il tempo è volato via e ce n'è voluto per dire al p. Piero che i piatti erano già sulla tavola. Nel pomeriggio c'è stata la Via Crucis, guidata da p. Alfredo Mattioli. 

La prossima tappa sarà il santuario di "Maria ss. Addolorata" di Castelpetroso che si trova in provincia di Isernia.

 

55° Convegno Missionario Seminaristi Ducenta, 9 aprile 2011

Provenivano da 39 seminari maggiori d'Italia i 170 seminaristi arrivati a Ducenta per trascorrere una mattinata nei luoghi del beato Paolo Manna. 

Il Convegno si sta svolgendo a Napoli presso di Gesuiti di Cappella Cangiani avendo scelto come tema: "Evangelizzare le culture: inculturare il Vangelo nell'oggi". I tre pullman sono arrivati intorno alle ore 9,00. Primo atto la celebrazione delle lodi, presiedute dal Rettore della casa. Questi durante la liturgia ha salutato i presenti raccomandando di attingere spirito missionario dal beato Paolo Manna fondatore della Pontificia Unione Missionaria che ha organizzato il convegno di quest'anno. Il programma è proseguito con 4 gruppi di studio per riflettere sulle 4 Opere Missionarie con le relazioni del Dott. Mauro Bellini (OPF), don Amedeo Cristino (PUM), dott. Tommaso Galizia, Vice Direttore delle PPOOMM, e dott. Fabio Cento (MGM). Ritornati nella cappella dedicata al beato Manna abbiamo ascoltato p. Giuseppe Buono del Pime che ha ricordato il p. Paolo Manna, fondatore dell'Unione Missionaria del Clero, oggi PUM. 

A mezzogiorno i 12 sacerdoti concelebranti erano sull'altare per l'Eucaristica presieduta da mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa. Il prelato ha scelto come tema la Chiamata. 

Ha ricordato che il sacerdote è il missionario per eccellenza, pronto a portare comunione di vita dovunque c'è da testimoniare Cristo Salvatore. Qualunque cultura va avvicinata perché si possa aprire al Vangelo. Dopo i regali offerti dalla Casa e da mons. Nicola Giallaurito, Direttore del Centro Missionario diocesano, è stato servito il pranzo preparato dal personale della casa e dalle volontarie. La gioia si è letta sul volto di tutti gli ospiti che hanno respirato cordiale ospitalità e vera fraternità. 

 

Veglia dei missionari martiri
Ducenta, 24 marzo 2011

"Restare nella speranza" è stato il tema della veglia di quest'anno che abbiamo celebrato nella cappella del Beato Manna, in collaborazione con la parrocchia S. Giorgio martire in Ducenta.

Ha presieduto p. Sebastian, vice parroco, e al suo fianco don Luciano, il parroco. Hanno accompagnato i canti le suore di s. Tersa di Gesù Bambino di Trentola.

La liturgia si è svolta tra letture, preghiere e, momento emozionante, lettura dei 25 operatori pastorali uccisi nell'anno 2010. Tra loro l'unico italiano mons. Luigi Padovese ucciso in Turchia dal suo autista il 3 giugno dell'anno scorso. L'11 agosto 2004 era stato nominato Vicario apostolico dell'Anatolia e consacrato vescovo. Il rettore della comunità che ha fatto da guida, durante la breve omelia ha ricordato quanto disse il card. Tettamanzi arcivescovo di Milano: "Porta e non muro è stata la vita di mons. Padovese, spesso sotto scorta eppure così libera di annunciare il Vangelo in terra arida; porta e non muro per accogliere fino alla fine, come il Signore Gesù, le lacerazioni che abitano il cuore dei popoli…". 

"Il martire - ha ricordato tra l'altro - non resiste solo nella memoria commossa di chi lo ha conosciuto…; il martire resiste in Cristo". 

Un buon numero di persone, venute anche dai paesi limitrofi, hanno pregato con noi missionari. A fine cerimonia, dai volti commossi si è capito che la veglia di preghiera ha lasciato il segno.

 

I Padri giovani sulle orme di p. Manna Ducenta, 23 marzo 2011

E' la prima volta che un gruppo compatto di giovani Padri del Pime viene a Ducenta. Si trovano a Napoli da due giorni per uno dei tre incontri annuali programmati per la loro formazione continua. 

Li guida p. Achille Boccia e con lui sono venuti sui luoghi dove il nostro Beato ha sparso a larghe mani il seme missionario e dove riposano le sue venerate spoglie. 

Il Rettore della casa ha fatto gli onori di casa raccontando un po' di storia iniziata nel lontano 1921, quando p. Paolo Manna diede inizio al seminario missionario meridionale. Quindi una breve visita al cimitero dove riposano i nostri predecessori e la concelebrazione nella cappella dedicata al Beato. Poi tutti a cena, consumata con la comunità di Ducenta. Ricordi, curiosità, progetti sono stati oggetto del dialogo che ha reso piacevole la serata. Il brindisi lo abbiamo dedicato a p. Benito Picascia che cinque giorni fa' ha celebrato il 50° di sacerdozio.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Mentre festeggiamo la Pasqua riceviamo dall'India questo video che ci può aiutare a riflettere e pregare

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P. Benito Picascia festeggia il 50° di sacerdozio          Qualiano, 19 marzo 2011

Grande festa a Qualiano di Napoli per il 50° di sacerdozio di P. Benito Picascia, missionario del Pime. 

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 fotografo Francesco Carandente

La cerimonia si è svolta nella parrocchia dell'Immacolata, dove parenti e amici sono convenuti per condividere la gioia del festeggiato che è apparso particolarmente emozionato. 

Il lungo corteo è stato accompagnato dal coro che ha eseguito canti scelti con cura. All'altare ha iniziato il parroco don Francesco Martino che ha letto il messaggio del Santo Padre e una lettera augurale del vescovo di Aversa Angelo Spinillo. Ha offerto poi una targa ricordo a nome della comunità parrocchiale. 

Ha tenuto l'omelia il p. Pasquale Simone che ha ricordato date ed episodi che hanno accompagnato la vita del p. Benito sia in Italia che in India, dove ha operato per 22 lunghi anni. E proprio nel grande Paese asiatico ha dato il meglio di sé come parroco, Superiore Regionale del Pime per due mandati e aiutato i meno fortunati, come gli ammalati di lebbra. 

Fiore all'occhiello è stato l'impegno profuso perché il Pime aprisse i propri seminari in India, impegno che ha dato i suoi frutti perché oggi si contano nell'Istituto una cinquantina di missionari indiani. Hanno portato i doni all'altare i fratelli e i numerosi nipoti e pronipoti. E proprio a due delle nipoti, alla fine della messa, è toccato il compito di formulare gli auguri con ricordi che hanno emozionato un po' tutti. A queste si è aggiunto il saluto del sig. Salvatore Onofaro, sindaco di Qualiano, che porgendo voti augurali ha fatto omaggio di una pergamena-ricordo a nome del Consigliere regionale Schiano e di tutta la cittadinanza locale. 

Il p. Benito Picascia ha concluso ringraziando innanzitutto il buon Dio che lo ha scelto come suo sacerdote e missionario, il parroco e i suoi parrocchiani che hanno voluto fortemente la celebrazione, le autorità e i parenti, mettendo al primo posto i genitori Salvatore e Filomena che ora godono la pace dei giusti. Della mamma in particolare ha ricordato i sacrifici affrontati quando gli stava vicino nel tempo del seminario. I festeggiamenti si sono conclusi con il ricco buffet servito dalla ditta Cavallaccio di Ducenta, nel salone parrocchiale inaugurato proprio in occasione della festa di p. Benito.

 

Promozione dei diritti dell'infanzia in Italia

Promuovere i diritti dell'infanzia in Italia è un impegno che deriva direttamente dalla Convenzione e dai suoi due Protocolli Opzionali, che l'Italia ha ratificato rispettivamente con legge n.176/91 e con legge n.46/2002.

La Convenzione sui diritti dell'infanzia introduce un cambiamento radicale di prospettiva perché impegna gli Stati parti ad adoperarsi non solo per proteggere l'infanzia e rispondere ai suoi bisogni fondamentali, ma anche per promuovere i diritti dei bambini e degli adolescenti in quanto soggetti di diritti al pari degli adulti. 

Questo impegno deve tradursi in precise politiche e piani d'azione, affinché i diritti dell'infanzia siano non solo formalmente riconosciuti ma anche effettivamente esercitati dai bambini e dagli adolescenti.  Per questo scopo, il l'UNICEF Italia svolge una vasta attività di sensibilizzazione e di promozione dei diritti dell'infanzia su tutto il territorio nazionale, attraverso una serie di iniziative culturali ed informative nell'ottica della collaborazione e della partecipazione.

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

 
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