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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

a 12 e 13 novembre
  Incontro del gruppo Giovani e Missione orientato dai pp. Tulino, Barnabas e le Missionarie dell’Immacolata di Pozzuoli.

a 20 novembre
Secondo ritiro delle Zelatrici missionarie del Pime.

a 23 novembre
Incontro giovani di Azione cattolica della diocesi di Aversa.

a 26 novembre
Incontro ragazzi del catechismo di Villa di Briano.

a 27 novembre
  Incontro del gruppo Famiglie per le Missioni, orientato da p. Michele Carlone.
  Ritiro di un gruppo di giovani di Giugliano, guidato da mons. Luigi Ronca.

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 qui volantino attività giovani animatori

 

Cronaca degli avvenimenti

P. Paolo Lepre commemorato a Cesa   Sabato 19 novembre 2011

Su iniziativa della Pro Loco di Cesa (CE), a un anno dalla morte, è stato commemorato p. Paolo Lepre missionario del Pime. Era nato nel paese confinante con Aversa il 23 settembre 1940 e ci ha lasciati il 10 novembre 2010. 

Dopo il saluto del parroco don Giuseppe Schiamone è stato proiettato un interessante video ambientato in Amazzonia, dove p. Paolo ha trascorso complessivamente una trentina d'anni. Luoghi da favola e gente che fa tanti sacrifici per vivere ha catalizzato l'attenzione del missionario che è diventato brasiliano con i brasiliani. Il dott. 

Cesareo Villano, amico e ammiratore del compaesano, ha riassunto la vita di p. Paolo sottolineando in particolare le sue virtù: umiltà, altruismo, fede, povertà e senso di schietta amicizia. 

P. Nunes, il primo, e il sindaco Vincenzo De Angelis, il quarto

E' seguito l'intervento di p. Antonio Nunes Carlos, brasiliano e membro della Direzione Generale del Pime. Ha parlato della missione ha svolto e sta svolgendo il Pime in Amazzonia. Tante opere, tante cappelle, tanta istruzione impartita a grandi e piccoli; tutto in nome di Gesù che chiama e invia a lavorare nella sua vigna. 

P. Nunes saluta gli organizzatori della festa

Ha detto tra l'altro p. Nunes: "I missionari del pime a Macapá sono passati da fondatori ad animatori", cioè hanno fatto capire alla Chiesa locale che deve mandare missionari per il mondo, dove molti sono in attesa della salvezza. E proprio l'anno scorso è stato ordinato il primo missionario del Pime: p. Marcelo Farias. A quella grande festa partecipò anche p. Paolo. Una vera sorpresa finale è stato il saluto di Dom Pedro José Conti, vescovo di Macapá. Ha detto, tra l'altro, che p. Paolo Lepre è stata una benedizione per lo stato dell'Amapá, per tutto i bene realizzato specialmete per la gente più umile. 

La chiesa parrocchiale di Cesa

La manifestazione di Cesa si è conclusa con la celebrazione della s. Messa nella vigilia della solennità di Cristo Re dell'universo. Gli organizzatori hanno iniziato una raccolta fondi da inviare nella missione del Padre partito da Cesa e che ora riposa nel seminario S. Cuore di Trentola Ducenta, vicino al Beato Paolo Manna.

 

Le zelatrici in ritiro
Ducenta, 20 novembre 2011

Zelatrici di Caivano e Trentola

Secondo ritiro dell'anno, seconda tappa di un cammino di riflessione e preghiera per crescere nel cammino della missione. Nuova evangelizzazione, che oggi costituisce la preoccupazione della Chiesa, è stato il tema che ha impegnato il nutrito gruppo di zelatrici radunatesi nella casa di ducenta. Quattro i concelebranti per la messa delle 9,30. Ha presieduto p. Antonio Nunes, brasiliano della Direzione Generale del Pime. La domenica dedicata a Cristo Re dell'universo ha dato diversi spunti per i fedeli presenti nella cappella dedicata al Beato Polo Manna: 1) gloriarci del nostro unico e vero Re; 2) fare di tutto per appartenere alle "pecore che stanno alla destra"; 3) aiutare concretamente gli altri perché saremo giudicati sulla carità; 4) pregare per le missioni e aiutare la famiglia a far maturare le vocazioni destinate ai luoghi in attesa del primo annunzio. 

P. Sandro Schiattarella ci fa riflettere sull'Evangelizzazione

Dopo la pausa caffè, tutti in sala martiri per ascoltare p. Sandro Schiattarella che ha trattato il tema della Nuova Evangelizzazione. Queste le sottolineature con riferimento al discorso del Papa del 15 ottobre scorso: a) ridare la Parola di Dio all'uomo d'oggi, un "uomo confuso"; b) credere nella Parola di Dio che deve cadere in terreno buono; c) annunciare il Vangelo; d) parlare al Signore, parlare di lui; e) tutti i fedeli devono evangelizzare. 

Zelatrici di Mugnano, Qualiano e Melito

Che cosa fare? Spalancare la porta a Cristo. Cominciare dalla famiglia, dai movimenti e da quanti sono disponibili. Spesso p. Sandro ha fatto riferimento al discorso tenuto dal Santo Padre il 15 ott. 2011, del quale ci piace ricordare questo passo: "Essere evangelizzatori non è un privilegio, ma un impegno che proviene dalla fede. Alla domanda che il Signore rivolge ai cristiani: "Chi manderò e chi andrà per me?", rispondete con lo stesso coraggio e la stessa fiducia del Profeta: "Ecco, Signore, manda me" (Is 6,8). 

Zelatrici di Parete e Sant'Arpino

Vi chiedo di lasciarvi plasmare dalla grazia di Dio e di corrispondere docilmente all'azione dello Spirito del Risorto. Siate segni di speranza, capaci di guardare al futuro con la certezza che proviene dal Signore Gesù". Nel primo pomeriggio tutti in cappella per l'adorazione eucaristica durante la quale abbiamo pregato il Rosario missionario.

qui il video Il Papa e la Nuova Evangelizzazione, aula Paolo VI 15 ottobre 2011

                                   

 

Pellegrinaggio del Seminario di Aversa Ducenta, 18 ottobre 2011

Gli alunni del seminario vescovile di Aversa sono arrivati a Ducenta tenendo alta la croce, sulla quale avevano scritto i loro nomi prima di lasciare la sede dove attendono alla loro formazione. 

Con la corona missionaria tra le mani, senza temere gli sguardi curiosi della gente che sosta in piazza, hanno pregato e cantato lungo tutto il percorso che dalla città normanna porta alla cappella che custodisce le spoglie del Beato Paolo Manna. I giovani del ginnasio, liceo e propedeutico, accompagnati dal Rettore mons. Stefano Rega e dagli altri formatori, per il secondo anno hanno realizzato nel mese dedicato alle missioni il pellegrinaggio per entusiasmarsi alla luce della missione. Ha fatto gli onori di casa il p. Michele Carlone che ha mostrato una serie di filmati sulle Filippine, per ricordare in particolare p. Fausto Tendorio del Pime ucciso proprio ieri nel Paese formato da settemila isole. Ha poi presieduto la Concelebrazione eucaristica, continuando ad offrire ai graditi ospiti spunti che aiutano a comprendere l'importanza di evangelizzare i non credenti. 

L'esposizione seguita alla s. Messa, con l'immancabile foto ricordo, ha fatto capire che è valsa la pena dedicare un po' di tempo alla significativa iniziativa di oggi. La fatica del pellegrinaggio di oggi, fatto a piedi lungo le strade del quotidiano spesso vissuto nella distrazione, è stato un altro passo verso la meta del sacerdozio.

 

Ritiro dei Gruppi Mariani della Pace Ducenta, 1 ottobre 2011

Sabato 1° ottobre, il Seminario di Ducenta ha ospitato i G.M. Regina della Pace per il loro incontro bimestrale come dal programma di formazione continua predisposto da Gigi Sigillo. 

"La Recita del S. Rosario" è stato il tema introdotto da Madre Aurea (dge) e sviluppato da Padre Sandro Schiattarella (pime). Il ruolo centrale dell'orazione mariana, nel più vasto ambito della preghiera, è stato riaffermato in virtù sia della completezza espressa dal 'Pater' e dal 'Gloria' che rispettivamente anticipano e concludono ogni posta, sia della profondità insita nel commento dei 'Misteri'.

Particolare risalto è stato dato alle 'Intenzioni' filo ideale di congiungimento tra la limitatezza dell'orante e l'immensità divina. Riguardo alla ripetitività è stato ricordato che repetita iuvant sia all'apprendimento che all'accoglienza dello Spirito, ma più ancora al rafforzamento della richiesta di intercessione. A proposito di quest'ultima è stata rimarcata la figura di Maria nel ruolo di potente interceditrice come risuona nelle parole: "Le preghiere di Maria, essendo ella madre, hanno una certa ragion di comando presso Gesù Cristo: e perciò è impossibile che ella, quando prega, non sia esaudita" (Sant'Alfonso M. de' Liguori).

   Dott. Luigi Di Nardo

 

Riceviamo e pubblichiamo

Il dono più grande: un sorriso
di Claudia Bracaglia

A chiunque mi domanda come sia andata la mia "avventura" in Africa dico che è stata un'esperienza straordinaria, dura ma straordinaria! Ho trascorso un mese a Mwanza, in Tanzania, al Bugando Medical Centre, dove da inizio ottobre ha preso il via la nuova scuola di specializzazione in Pediatria dell'OPBG. All'inizio è stato davvero difficile affrontare una realtà così diversa dalla nostra. L'ospedale è molto grande, uno dei quattro più grandi della Tanzania e di riferimento per tutto il paese, i reparti di pediatria sono a dir poco "affollati": due-tre bambini insieme nello stesso letto, con patologie diverse magari trasmissibili, in condizioni igieniche indescrivibili. I neonati più di uno in una stessa culla e i prematuri riscaldati con le stufette elettriche.

Il più delle volte i bambini arrivano in ospedale in condizioni ormai troppo gravi e ogni giorno ne muoiono almeno 3 o 4. I mezzi a disposizione sono carenti e scadenti, pertanto ci si sente davvero impotenti e quasi inutili. Ma purtroppo questa è la realtà! E poiché è impossibile portare tutti questi bambini in Italia per fornire loro le cure di cui avrebbero bisogno, e che magari li salverebbero, mi sono dovuta "adattare" a questa situazione e fare il meglio che potevo con i mezzi a disposizione. Giorno dopo giorno è stato un crescendo ... I pazienti si affezionano, i genitori si fidano e chiedono che sia tu a visitare il loro bambino perché sei un "Mzungo" e ti credono "migliore". Con i bambini gravi fai tutti gli sforzi possibili, con i mezzi che hai, ma a volte, il più delle volte, non è abbastanza; ma quel bambino che migliora e poi guarisce e torna casa, ti ricompensa di tutti gli sforzi e ti ricorda perché hai scelto questo straordinario lavoro. Ma il dono più bello è il loro sorriso, costante e gratuito, e la capacità di questi genitori di saper dire sempre "Asante!", Grazie!, anche se non hai fatto nulla, anche solo per la tua presenza, anche se poi alla fine il loro bambino muore.       ( info@opbg.net ) 

 

UNICEF e sport per i diritti dei bambini

Gioco e sport non sono solamente validi strumenti per conseguire importanti obiettivi educativi: essi sono obiettivi di per sé, in quanto offrono concreta applicazione al fondamentale diritto al gioco, enunciato dall'art. 31 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia.

Ogni bambina o bambino ha diritto a iniziare la propria esistenza in un contesto sano e appagante. Un'attività fisica regolare e il gioco sono elementi essenziali ai fini del corretto sviluppo psico-fisico, sociale e culturale, e dovrebbero accompagnare il bambino fino all'adolescenza. La pratica sportiva migliora lo stato di salute del bambino, agevola l'apprendimento e può contribuire a tenere i più giovani lontani dalle dipendenze (alcool, droghe, tabacco) e dal crimine.

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 
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2007 PIME DUCENTA