MISSIONARI DI DUCENTA                 cliccaINIZIO      clicca per accedereNOTIZIE     clicca per mandare un messaggioSCRIVI     Media PIMEMEDIA    cliccaLINKS   .Piazza B. Paolo Manna 69  TEL. 081.8141201 

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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta


13 giovedì. Gli alunni di teologia del Pime, che studiano a Monza, verranno in pellegrinaggio alla tomba del Beato Paolo Manna il 13 settembre. Saranno guidati dai loro formatori che hanno creduto bene, all'inizio dell'anno scolastico, fare un salto al sud vper conoscere le case di Gaeta, Ducenta e Napoli. 

Presso la tomba del p. Manna celebreranno l'Eucaristia che sarà presieduta dal rettore p. Simone. La comunità sarà lieta di fraternizzare offrendo il pasto ai 40 della giovane comitiva.

15 sabato. P. Antonio Terracciano tiene l'incontro periodico di formazione e programmazione degli addetti alla pastorale nella parrocchia dell'Immacolata in Napoli.

15 sabato. Alle ore 19,00 concelebrazione per ricordare il 60° anniversario della morte del Beato Paolo Manna. La funzione sarà preparata dalla parrocchia di Ducenta e la nostra comunità.
     
BEATO PAOLO MANNA (1872-1952)
          Sacerdote Missionario del PIME


  60° della morte del BEATO PAOLO MANNA

Il Parroco Don Luciano e i Missionari del PIME
                              INVITANO
 a partecipare alla Celebrazione Eucaristica che
  avrà luogo sabato 15 settembre alle ore 19.00
  nel seminario S. Cuore di Trentola Ducenta.
              Presiederà p. Buono Giuseppe

16 domenica. A cominciare dalle ore 16,00 l'Equipe Notre Dame (è un gruppo di 5-6 coppie che insieme ad un sacerdote mediante l'amicizia, la preghiera, il confronto e l'aiuto reciproco cercano di scoprire e realizzare nel loro vivere quotidiano il progetto di Dio su di loro) terrà un suo raduno aperto a diverse comunità. Userà vari ambienti: sala teatro, salone adiacente, cappella p. Manna per la messa…

30 domenica. Incontro del Gruppo Famiglie per le Missioni, guidato da p. Michele Carlone.

 

qui per conoscere e partecipare alle attività dei nostri giovani animatori

 

 

Cronaca degli avvenimenti

60° della nascita al cielo del Beato Paolo Manna

Grande festa a Ducenta per commemorare la nascita al cielo del Beato Paolo Manna che lasciò questo mondo a Napoli il 15 settembre 1952. I missionari del Pime e la parrocchia di Ducenta hanno ricordato i 60 anni trascorsi con un nutrito programma. Due i momenti celebrativi più significativi. 

Giovedì 13 settembre da Monza sono venuti in pellegrinaggio 40 studenti di teologia del Pime, accompagnati dai loro formatori: p. Francesco Rapaccioli, rettore, p. Jaime do Nascimento Coimbra, vicerettore, p. Enrico Fidanza, padre spirituale. 

Alle 11,00 solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal rettore della casa p. Pasquale Simone; visita ai luoghi dove p. Paolo Manna nel 1921 tenne a battesimo il Seminario Meridionale per le Missioni Estere; pranzo a base di sapori locali servito dalle signore che operano in seminario: e partenza per Napoli per un city tuor per le strade di Napoli. 

Sabato 15 settembre, rito solenne nella cappella-santurio del Pime dedicata a p. Manna. Alle ore 19,00 concelebrazione solenne presieduta da p. Giuseppe Buono, concelebranti il parroco don Luciano e il vice don Sebastien, i Padri Maisto, Picascia e Simone. Il servizio liturgico è stato offerto dalla comunità neocatecumenale della parrocchia. 

P. Buono ha introdotto l'Eucaristia raccontando la vita splendida del Beato che nacque ad Avellino il 16 gennaio 1872. Queste le date principali ricordate di una vita impegnata a tempo pieno per Cristo: 1887 entrata nella "Società Cattolica Istruttiva", 1891 partenza per il Pime di Milano, 1894 ordinazione sacerdotale, 1895 partenza per la Birmania, 1907 ritorno definitivo in Italia per motivi di salute, 1916 fondazione dell'Unione Missionaria del Clero, 1924-1934 Superire Generale del Pime, 1943 fondazione della Circoscrizione meridionale del Pime, 1952 morte a Napoli nell'ospedale Fatebenefratelli, 4 novembre 2001 Beatificazione da parte di Giovanni Paolo II, 14 settembre 2005 traslazione delle spoglie dal cimitero della casa alla cappella a lui dedicata. P. Buono citando Pontefici e amici santi ha fatto risaltare lo spessore di una vita donata esclusivamente alla causa missionaria. 

Alla fine del rito il Rettore ha salutato le numerose suore che rappresentavano 5 Congregazioni presenti in diocesi di Aversa, un nutrito gruppo di zelatrici e i tanti devoti di Trentola Ducenta, Lusciano e tutto l'entroterra tra Napoli e Caserta. 

Abbiamo notato che tanti baciavano le reliquie e sostavano in preghiera presso il sarcofago che era stato addobbato da mani devote con lampade e fiori. 

Ci piace chiudere queste note di cronaca dell'evento ricordando quanto disse il Papa Paolo VI: "Il nome del Padre Manna è degno di essere scolpito a caratteri d'oro negli 'annali' delle Missioni!".

 

La piazza di Ducenta avrà il busto del Beato Paolo Manna
Ducenta, 15 agosto 2012

Leggiamo con piacere la notizia lanciate sul sito Pupia il 10 agosto 2012: "Piazza Pime in corso i lavori di completamento". 

La Casa del Pime vista dalla piazza in ristrutturazione

Così scrive l'autore dell'articolo: "Diversi gli interventi in cantiere. Tra questi, vi sono i lavori di completamento, che saranno ultimati entro settembre, di piazza Beato Paolo Manna, la piazza, per intenderci, prospiciente il Pime a Ducenta, intitolata proprio al suo fondatore". 

P. Manna, infatti, nel lontano 1921, su incarico di Benedetto XV aprì il Seminario Missionario dell'Italia Meridionale nel palazzo seicentesco dei Marchesi Folgore che il canonico Luigi Grassia, di Ducenta, donò alla Santa Sede. 

Addetti alla manutenzione della Piazza P. Paolo Manna

Nel citato articolo vengono descritti alcuni particolari della ristrutturazione in corso. 

Ci piace notare quanto segue: "Altri provvedimenti per il miglioramento della vivibilità della zona sono allo studio. Tra questi è prevista l'istituzione, a settembre, dell'isola pedonale. Infine, l'amministrazione comunale ha intenzione, di concerto con il Pime, di collocare in piazza un busto del Beato Manna, grazie al quale Trentola Ducenta ha ottenuto il riconoscimento di città a vocazione turistica religiosa, titolo di grande prestigio che potrebbe avere effetti positivi anche in termini di sviluppo economico della città". 

Siamo felici che la piazza su cui si affaccia la nostra casa venga qualificata al meglio come piazza dedicata al nostro Beato. 

Mentre ci congratuliamo con il primo cittadino sig. Michele Griffo e la sua giunta ci auguriamo che in seguito non sorgano limitazioni alla nostra attività sul territorio. 

I responsabili della cosa pubblica, per l'isolata pedonale che dovrebbe iniziare nel prossimo mese di settembre, studino tempi e modi che non intralcino il traffico diretto al Pime. Il nostro è un servizio alla comunità che nel mondo globalizzato ha bisogno di aprirsi a tutti. 

Speriamo che il Sindaco tenga conto delle nostre esigenze. 

Ricordiamo che egli i ha onorati della sua presenza in diverse manifestazioni in onore di p. Manna: il 4 novembre 2001 era tra i cinque inviatati speciali in Piazza S. Pietro per la Beatificazione; il 14 settembre 2005 era presente alla cerimonia della traslazione presieduta del Card. Crescenzio Sepe; il 3 novembre 2011 venne nel Duomo di Aversa per il 10° anniversario della beatificazione; il 20 maggio scorso prese parte al 67° Congressino Missionario.

 

Campo di animazione di strada al Pime di Trentola Ducenta

Iniziato il 27 luglio si concluderà il 5 agosto il "Campo di animazione di strada". Una formula moderna che negli ultimi anni sta riscuotendo consenso specialmente presso i giovani che si vedono avvicinare da compagni di strada, giovani in ricerca di valori, in ricerca di Dio.

Il raduno della durata di dieci giorni lo guidano p. Giovanni del PIME (Pontifico Istituto Missioni Estere) e sr. Chiara delle Missionarie dell'Immacolata. I due durante l'anno seguono il Gruppo Giovani e Missione. I partecipanti al Campo, una quarantina, provengono da Milano e da diverse città della Campania. Questo è il tema scelto: "Evangelizzare attraverso i sensi", che si attua con tanti gesti che invitano alla festa. 

5 colori per i 5 continenti

Tre i testimoni scelti come modelli: p. Clemente Vismara (1897-1988), don Tonino Bello (1935-1993) e la Serva di Dio Madeleine Delbrel (1904-1964), una impegnata laica francese. 

E ora pronti per per una grande stella

Le prime giornate del Campo trascorrono tra momenti di formazione e momenti di preparazione di mimi e coreografie da presentare nelle piazze dove i giovani sono soliti incontrarsi. 

Provare e riprovare lo spettacolo 

Ma il successo è assicurato

Dal 1° al 5 agosto, dopo il tramonto, i campisti vi aspettano rispettivamente alla Villa Comunale di Napoli, sul litorale Domitio, Pozzuoli in Via Napoli, Bacoli e ancora Pozzuoli in Piazza S. Maria. L'invito è rivolto specialmente ai giovani che quella sera vorranno giocare, danzare, scambiare qualche idea, trovare un prete nella chiesa vicina… "per chiacchierare" davanti a Gesù eucaristico. Per saperne di più potete telefonare al p. Giovanni Tulino 331 927 24 74.

 

Ritorno in missione

P. Alfredo Mattioli, dopo tre anni di servizio nella casa di Ducenta, ritorna in Papua Nuova Guinea dove ha trascorso undici anni di vita missionaria. Mentre lo salutiamo, offriamo ai nostri amici un'intervista a lui fatta qualche tempo fa.

1) Padre, in poche righe, puoi raccontarci come è nata la tua vocazione missionaria?
Non è una lunga storia. E' stata una decisione rapida, non il frutto di un desiderio coltivato a lungo. Potrei dire, come il nostro grande poeta Dante, che "nel mezzo del cammin di nostra vita" (42 anni), il Signore ha suscitato in me una sensazione bella, gioiosa, di un livello superiore e avvertivo un grande desiderio di poter fare del bene. Mi posi una domanda precisa: "Che cosa t'impedisce di decidere la tua vita per Signore?" Non trovai alcun motivo per oppormi e diedi la mia risposta, il mio "si". Presi contatto col Pime e, dopo un anno di conoscenza reciproca e quattro di seminario per la formazione teologica, giunsi all'ordinazione sacerdotale. 

2) Che cosa significa essere missionario in Papua Nuova Guinea?
Significa: portare Cristo. Punto primario sempre da sottolineare e mai da sottintendere. Avere pazienza. Trattandosi di gente che ha vissuto per lungo tempo nelle sue tradizioni e nei suoi costumi, bisogna far maturare la loro partecipazione alla fede per farla divenire realtà. Ben sappiamo che I frutti acerbi si gettano via.

3) Quale aspetto del Cristianesimo fa più breccia in una società così diversa?
Anche se evidenziamo le diversità esistenti nel tipo di società e cultura, c'è qualcosa di fondo che accomuna gli uomini: l'essere "uomo". Dentro, tutti desideriamo pace, serenità, gioia. Purtroppo, per secoli, questo popolo si è annientato nelle guerre tribali. La particolarità del Cristianesimo, che propone un amore aperto a tutti, anche ai nemici, fa breccia. Ciò è favorito anche dalla mancanza di una religione tipica. Al contrario, nelle religioni che presentano una fede specifica, il Cristianesimo non fa breccia non perché non presenta valori sublimi, ma perché presenta il Dio che si è rivelato all'uomo in Cristo e non viene accettato. E' un problema di fede, non di valori.

4) Raccontaci un episodio che hai vissuto in missione rimasto impresso nella tua vita?
Era morta una donna e si doveva decidere dove seppellirla. Due gruppi si contendevano la salma e sorse una lite. Un tale, con un pezzo di legno, colpì un altro dietro la nuca, lasciandolo quasi morto. Il giorno dopo, il ferito fu portato all'ospedale con un piccolo aereo, ma morì quasi subito. Giunse la notizia della sua morte e, per vendetta, quelli del villaggio del defunto assalirono il villaggio dell'omicida devastandolo e bruciando quasi tutte le capanne. Gli abitanti si diedero alla fuga. Il giorno dopo, andai sul posto per portare un po' di aiuto e rimasi meravigliato per la presenza di molte persone, giunte da diverse parti, intente a ricostruire, in maniera provvisoria, nuove capanne. Chi tagliava, chi legava, chi trasportava rami di cocco, chi portava ceste di viveri, ecc.. Sembrava un cantiere. Mi ha colpito la grande solidarietà che hanno nella sventura, cosa che denotano anche quando qualcuno deve essere ricoverato in ospedale (se può essere considerato tale). Sono grandi lezioni di umanità.

5) Qual è il tuo passo biblico preferito? Perché? Che cosa t'ispira?
Confesso di non aver letto la Bibbia riga per riga, ma di averne letto, più volte, diverse parti. Io ho una predilezione per il libro dell'Apocalisse e un suo passo mi lascia una sensazione particolare: "Non piangere più; ecco, ha vinto il Leone di Giuda" (Ap 5,5). In questa parte, viene presentata la disperazione di Giovanni che si trova dinanzi all'impossibilità dell'uomo non solo di conoscere il piano salvifico di Dio, ma, ancor più, di realizzarlo. Ecco che, alla disperazione dell'uomo, subentra l'amore di Dio che offre all'uomo la vittoria di Cristo (il "Leone di Giuda"), il quale ha vinto non come leone, ma come Agnello immolato. La "vittoria" è il profumo dell'Apocalisse, è il profumo della storia umana. Noi siamo vittoriosi e ciò è di grande conforto e gioia.

6) Lascia uno slogan missionario ai giovani e famiglie che leggono queste pagine?  Non temere. Scegli sempre Dio.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Qui il video Rai A Sua Immagine, Padre Bernardino mostra la Montagna Spaccata - Pime-Gaeta  clicca

 

qui il video Il Papa e la Nuova Evangelizzazione

Il Papa ai giovani: "Siate missionari della gioia"

"Essere missionari della gioia": è il compito che Benedetto XVI affida ai giovani nel messaggio in occasione della XXVII Giornata mondiale della gioventù a livello diocesano che sarà celebrata la domenica delle Palme. La gioia della quale scrive il Papa è quella vera, che "viene da Dio". Commentando il tema della Giornata, preso da un'esortazione della Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi: "Siate sempre lieti nel Signore!" (4,4), il Papa scrive che "l'aspirazione alla gioia è impressa nell'intimo dell'essere umano. 

Al di là delle soddisfazioni immediate e passeggere, il nostro cuore cerca la gioia profonda, piena e duratura che possa dare "sapore" all'esistenza. Ciò vale soprattutto per voi, perché la giovinezza è un periodo di continua scoperta della vita, del mondo, degli altri e di se stessi. È un tempo di apertura verso il futuro, in cui si manifestano i grandi desideri di felicità, di amicizia, di condivisione e di verità, in cui si è mossi da ideali e si concepiscono progetti". "E ogni giorno sono tante le gioie semplici che il Signore ci offre: la gioia di vivere, la gioia di fronte alla bellezza della natura, la gioia di un lavoro ben fatto, la gioia del servizio, la gioia dell'amore sincero e puro". (…). 

Ancora il Papa: "I cristiani sono uomini e donne veramente felici perché sanno di non essere mai soli, ma di essere sorretti sempre dalle mani di Dio! Spetta soprattutto a voi, giovani discepoli di Cristo, mostrare al mondo che la fede porta una felicità e una gioia vera, piena e duratura. E se il modo di vivere dei cristiani sembra a volte stanco ed annoiato, testimoniate voi per primi il volto gioioso e felice della fede. Il Vangelo è la "buona novella" che Dio ci ama e che ognuno di noi è importante per Lui. Mostrate al mondo che è proprio così!".  (AsiaNews)

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 
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