Questi ha ricordato che quando nel 1921 p. Manna iniziò
la sua opera a Ducenta, fu un altro Vicario diocesano,
di nome Coppola, a benedire il Seminario missionario
dell'Italia Meridionale.
La cerimonia, dopo i discorsi dei sindaci, si è
conclusa con l'inno "Anima di fuoco" (composto
da don Franco Grammatico attuale presidente del Capitolo
cattedrale), eseguito dal coro della parrocchia di
Ducenta.
Mentre scriviamo queste poche note di cronaca ritorna
davanti agli occhi la folla presente in piazza, felice
di applaudire alla scelta del sindaco Griffo di erigere
il monumento a dodici anni dalla beatificazione del
beato Paolo Manna, celebrata a Roma il 4 novembre 2001.
P. Carlo Tinello a Ducenta Ducenta,
13 gennaio 2013
Oggi 13 gennaio, festa del Battesimo di Gesù p.
Carlo Tinello, Superiore della Circoscrizione Pime in
Italia, ha parlato al Gruppo Famiglie per le Missioni e
alle Zelatrici missionarie.
Dopo essersi presentato
ricordando luoghi e attività svolte in Italia e in
Giappone ha accennato al suo incarico iniziato il 13
ottobre scorso. Ha ascoltato con attenzione le richieste
per una maggiore attenzione alle attività che si
svolgono nella Casa di Ducenta fondata dal beato Paolo
Manna. La mancanza di personale è la prima urgenza che
sta condizionando le iniziative messe in cantiere.
P.
Tinello aveva iniziato la giornata celebrando
l'Eucaristia nella festa del Battesimo di Gesù, festa
che gli ha dato diversi spunti per dire che il battesimo
è stato l'inizio del nostro cammino cristiano e deve
portarci ad essere testimoni credibili vicino e lontano.
I due gruppi hanno svolto il loro programma nei modi e
nei tempi programmati. Le Zelatrici hanno consegnato le
quote per l'abbonamento alla rivista del Pime, hanno
consumato il pranzo in armonia e hanno, come sempre,
pregato l'adorazione eucaristica. Al Signore hanno
affidato la preghiera per i sacerdoti e per le vocazioni
missionarie.
Riceviamo e
pubblichiamo
P. Giovanni Manco dal Messico

In occasione del Natale appena trascorso, p.
Giovanni Manco, missionario del Pime in Messico da 3
anni, ha scritto agli amici. Scegliamo qualche passo
della sua bella lettera.
A me il Signore ha affidato questo
popolo e questi piccoli del Messico, dono ineguagliabile
del suo amore e compito difficile nel servizio della
carità e della missione.
Il Messico attraversa un
momento difficile dal punto di vista sociale, per la
violenza e la poverta' che attanagliano soprattutto i
piu' poveri e tutte quelle categorie di persone che sono
considerate non importanti come i popoli indigeni, che
come missionari siamo chiamati a servire. Anche la
corruzione e l'impunita' della politica contribuiscono
notevolmente a lasciare nella prostrazione questo popolo.
Eppure, nonostante tutto ho visto e sperimentato in
tutti i volti delle donne, dei giovani, degli índios
mixtecos, dei sacerdoti coraggiosi e di quanti vogliono
una societa' differente, un desiderio di riscatto e di
cambiamento che potra' venire solo se si rispetteranno i
valori fondamentali di un ordine differente, como
insegnava Giovanni XXIII: la verita', la giustizia,
l'amore e la pace.
Come missionari del PIME ci
sforziamo di essere um segno dell'Amore di Dio per
questo popolo, soprattutto donandoci nell'
improcrastinabile opera di evangelizzazione e promozione
umana, camminando al passo della chiesa locale e dei
piu' svantaggiati. So per certo che il futuro del mondo
passa attraverso i senza potere e senza parola ai quali
dobbiamo ridare la parola perché possano insegnarci la
saggezza della vita e so anche che non mancano gli Erode
che temono di perdere i loro troni. Non abbiamo paura,
perché "Colui che è venuto per donarci la vita in
abbondanza non toglie i regni umani", perché il
suo è il Regno dei poveri e delle beatitudini e di
quanti lottano, soffrono e camminano per un altro mondo
possibile di giustizia e pace.
Nella mia missione alla
periferia povera della grande Acapulco ci sono
moltissimi bambini e tra essi uno, Paco, che ogni
domenica nell'Eucaristia ripete la stessa preghiera:
"Padre, fa che diventiamo come bambini perché solo
così potremo capire il Vangelo".
Vostro p. Gianni Manco
Trentola Ducenta riconosciuta
"a prevalente economia turistica a carattere
religioso"
Un lancio fatto il 24/11/2011
dal sito Pupia (di Andrea Aquilante) interessa anche noi
del PIME. Ecco l'intervista fatta al sindaco locale
Michele Griffo.
La Regione Campania ha
riconosciuto con decreto dirigenziale, alla città di
Trentola Ducenta il requisito di "Comune a
prevalente economia turistica a carattere religioso".
Un riconoscimento importante per lo
sviluppo economico della città che si fonda
sull'afflusso turistico legato alle continue visite
della città collegate ai numerosi pellegrinaggi al seminario
Pime.
Il sindaco Michele Griffo accoglie con entusiasmo
l'avvenuto riconoscimento e si prepara ad attivare
iniziative e ad avviare forme di collaborazione e
collegamenti con Enti, associazioni ed Istituzioni per
trarre il maggior beneficio possibile dall'inserimento
di Trentola Ducenta nei circuiti del turismo religioso.
"L'ottenuto riconoscimento - ha affermato Griffo -
da parte della Regione Campania ci consente di attivare
tutte le procedure e le iniziative, in collaborazione
con gli Enti preposti allo sviluppo turistico e con le
istituzioni, per favorire afflussi turistici in
città. Sicuramente la presenza dei
missionari e la beatificazione di Padre Paolo Manna, i
cui resti mortali sono all'interno del "Seminario
S. Cuore", facente parte del Pontificio Istituto
delle Missioni Estere, indirizza l'attenzione verso i
flussi del turismo religioso, in continuo processo
evolutivo. Ma non ci fermeremo soltanto a
questo aspetto del turismo e porremo in essere altre
manifestazioni di ordine commerciale, culturale ed anche
sportive per avere un afflusso continuo e crescente nel
corso di tutto l'anno. Svilupperemo, poi, una fattiva
collaborazione con l'Ente Provinciale per il Turismo e
con le varie associazioni culturali che operano sul
nostro territorio per consentire a tutte le imprese
turistiche, commerciali ed artigianali, presenti in
città, di avere uno sviluppo più consistente,
fondamentale in un momento di particolare crisi, che
attanaglia tutti i settori imprenditoriali". Relativamente, poi, alla regolamentazione dell'attività
commerciali ed al regime di apertura e chiusura degli
esercizi commerciali presenti sul territorio, il
riconoscimento di Città a prevalente economia turistica
ha determinato la possibilità per gli operatori
commerciali di stabilire liberamente gli orari ed
determinato la possibilità di deroga all'obbligo di
chiusura domenicale e festiva.
AFRICA/EGITTO - Bambini
lavoratori nelle cave di pietra calcarea
Al-Minya (Agenzia Fides) - La
regione di al-Minya si estende sulle rive orientali e
occidentali del Nilo, in Egitto. Si tratta di una
regione dove non c'è lavoro e la maggior parte della
popolazione vive in condizioni di povertà.
Quasi tutti, compresi i bambini,
lavorano nelle cave di pietra calcarea. Nel paese
africano il lavoro minorile è illegale, ma quando
mancano i soldi le famiglie sono costrette a mandare i
propri figli a lavorare nelle cave per poter
sopravvivere. Le condizioni di lavoro sono estremamente
pericolose, non ci sono misure di sicurezza e i
lavoratori non hanno diritti. I piccoli lavorano 6
giorni alla settimana, dalle 5 della mattina, per circa
10 ore al giorno con una paga che dipende da quanto
producono.
Con il supporto dell'associazione
internazionale Christian Aids 15 mila dei 25 mila
lavoratori stanno ricevendo formazione sui loro diritti,
sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro. Inoltre, per
evitare che i bambini lavorino, l'associazione sta
concedendo microcrediti alle donne affinché possano
aprire una attività commerciale e aumentare il reddito
mensile. (Agenzia Fides)
L'anno della fede "secondo
il Beato Manna"
"Il missionario è per eccellenza l'uomo della
fede: nasce dalla fede, vive della fede, per questa
volentieri lavora, patisce e muore. Il missionario che
non è questo, è tutt'al più un dilettante
dell'apostolato, sarà presto un ingombro per la
Missione, un fallimento per se stesso, quando, Dio non
voglia, non sarà anche causa di rovina per le anime. Senza fede il missionario non si spiega, non esiste; e,
se esiste, non è il vero missionario di Gesù
Cristo" (P. Paolo Manna, Virtù Apostoliche)
Scriveteci! Dateci
la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari, quali
consigli
dareste per fare qualcosa di buono per gli altri.
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