Prossimamente a
Ducenta
Ø
9-10
novembre. Consulta dei Rettori
che coordinano le comunità della Regione Pime in Italia.
Guiderà l’incontro il Superiore Regionale p. Bruno
Piccolo. Interverrà p. Edoardo Scognamiglio, Ministro
Provinciale dei Frati Minori Conventuali.
Ø
14
novembre. Secondo ritiro delle
Zelatrici missionarie e degli amici del Pime.
Interverrà p. Gian Batista Zanchi, Superiore
Generale del Pime. L'incontro avrà come punti
qualificanti la riflessione sulle missioni, la preghiera
per le vocazioni e tanta cordialità.
Ø
20-21
novembre. Incontro del gruppo
Giovani e Missione, animato dai Padri del Pime e dalle
Missionarie dell’Immacolata.
Ø
28
novembre. Incontro del Gruppo
Famiglie per le Missioni, guidato da p. Michele Carlone
e dalle Missionarie dell’Immacolata residenti a
Pozzuoli.
Cronaca degli
avvenimenti
Per ricordare p.
Paolo Lepre
Il
p. Paolo Lepre, missionario del Pime, è
ritornato alla Casa del Padre il 10 novembre
2010. Ha
lavorato in Brasile (diocesi di Macapá, Stato dell’Amapá)
per 28 anni, ricoprendo compiti importanti.
Riposa nel cimitero del PIME in Trentola Ducenta.
Suffragio di p. Paolo Lepre
Ducenta, 11 dicembre 2010
P. Vito Del Prete, Segretario
internazionale della Pum, è venuto da Roma per
presiedere la concelebrazione in suffragio di p. Paolo
Lepre, a un mese dalla sua morte. Dodici erano i
sacerdoti concelebranti: Padri venuti da Napoli, p.
Bruno Piccolo Superiore Regionale, p. Antonio Nunes
della Direzione generale e, per la diocesi, don Carlo
Villano e mons. Luigi Ronca. Molti gli amici del Pime e
i parenti del p. Paolo hanno occupato completamente la
cappella del P. Paolo Manna.
P. Vito, nell'omelia, ha definito p. Lepre "Uomo
trasparente, uomo fedele". Due caratteristiche che
sono emerse durante i 28 anni trascorsi in Brasile, a
Macapà, e nei dieci anni impegnati in Italia
(1991-2001). Ida Musto, maestra di canto, ha cantato il Panis
Angelicus, riconoscente per aver ricevuto la prima
comunione da p. Lepre. A conclusione del sacro rito il
Rettore della comunità, ha ringraziato gli intervenuti
e ha letto un sono "ricordo personale" di p.
Paolo Lepre. Si è così concluso questo breve periodo
dalla morte di un Padre del Pime che ha fatto della
missione lo scopo della sua vita. Perenti, amici e
missionari avranno ancora un caro ricordo per lui che è
stato, per dirla alla brasiliana, muito esforçado
(molto impegnato).
clicca l'immagine
per vedere il film
di P.Paolo Lepre
Le Zelatrici si preparano al
Natale Ducenta, 12
dicembre 2010
Anche le nostre Zelatrici, al
ritiro di oggi erano intorno alla cinquantina, hanno
sentito il bisogno di prepararsi al Natale. Questi
alcune città a paesi di provenienza: Napoli, Mugnano,
Qualiano, Trentola, Melito, Cesa, Sant'Arpino, Caivano,
Marano ecc. posti tra Napoli e Caserta.
Celebrante principale dell'Eucaristia è stato p.
Rayarala Vijaya Kumar, incaricato di un famoso centro
per ammalati di lebbra in India, di passaggio in Italia.
Durante l'omelia ha fatto risaltare come gli ammalati
che il mondo rifiuta sono i "nostri profeti".
Essi ci insegnano come dare senso alla vita,
destinandola alle gioie del Cielo.
La riflessione che ha fatto seguito alla pausa caffè è
toccata al p. Alfredo Mattioli, economo della comunità
di Ducenta. Ha aperto una finastra sul vero Natale che
ci porta Cristo; l'unico degno della nostra totale
attenzione, perché ha pensato e pensa solo a noi.
"Natale - ha detto tra l'altro p. Alfredo - è
l'unico evento che ha cambiato la storia. Esso supera la
storia umana; è il Paradiso in terra, come
diceva s. Antonio". Tutto considerato l'unica cosa
da fare è aprirsi all'amore. E dare amore significa
fare missione. Quando già "l'ora volgeva al
desio" è arrivato il pranzo ispirato ai sapori
nostrani, come "pasta al forno con pizzottella,
sasiccia e friarielli, salame, caso e aulive". Il
tutto condito da molta fraternità. C'è stato perfino
lo spumante, sempre bene augurante. A Gesù eucaristia
abbiamo destinato l'ultima parte della giornata. I testi
scelti ci hanno invitato a prepararci al Natale giocando
il ruolo di profeti. In un mondo che cerca Dio possiamo
essere annunciatori e testimoni di un Dio fatto uomo;
nato Bambino per darci amore. Le Zelatrici, alle quali
va il nostro grazie sincero, hanno portato le prime
raccolte degli abbonamenti di Venga il Tuo Regno, frutto
della campagna 2011.
2° Ritiro delle Zelatrici
Ducenta, 14 novembre 2010
Qualcuno ha detto che
"Quest'anno siamo partiti alla grande". E
questo perché, oltre all'interessante programma della
giornata, sono intervenuti due personaggi del Pime: p.
Costanzo Donegana il 10 ottobre, p. Gian Battista Zanchi,
Superiore Generale, venuto per questa seconda tornata.
Durante la Messa, particolarmente affollata e
concelebrata anche dai padri Livio Maggi, Bruno Piccolo,
Superiore Regionale, e il Rettore della Casa, p. Zanchi
ha commentato il Vangelo di s. Luca che parlava della
distruzione di Gerusalemme e della fine del mondo.
"Nessuna paura, - ha detto p. Gian Battista - siamo
dalla parte del Signore e con lui dobbiamo darci da fare
per costruire un mondo più bello e più
giusto". Foto ricordo con il P. Gian Battista Zanchi
Quanta materia di autentica
Missionarietà c'è in questa espressione! Ma più
interessante è stata la panoramica fatta in Sala
Martiri del Pime su tutte le Missioni dove lavorano i
nostri missionari. Dall'India al Brasile, del Giappone
al Camerun, al Messico ecc, è tutto un fervore di
opere. Gioie e dolori, delusioni e speranze sono realtà
che vanno di pari passo nella vita di chi è impegnato a
tempo pieno per raccogliere la messe che biondeggia. Ci
siamo accorti che il Superiore conosce in tempo reale
tutto quello che capita nel mondo.
P.Livio
Maggi entusiasta della sua Thailandia
E' intervenuto anche p. Livio,
Vicario Generale, che ha raccontato la "sua
Thailandia", dove ha lavorato per una quindicina
d'anni. Ha ricordato, anche, i recenti viaggi nella
religiosa Myanmar e nelle splendide terre della Papua
Nuova Guinea. Anche qui difficoltà e conquiste nel
servizio a popoli lontani. Consumato il pranzo, ispirato
alla pura dieta mediterranea, ci siamo raccolti in
Adorazione per supplicare il Padrone della messe che
mandi operai nella sua messe. Abbiamo concluso con
l'inno al Beato Manna "Anima di Fuoco",
composto da mons. Franco Grammatico di Aversa. Da queste
pagine un grazie sentito vada a quel gruppetto di
Zelatrici e di volontarie che in ogni ritiro fanno la
parte di Marta, trascorrendo il tempo tra pentole e
fornelli nella grande cucina della Casa, dalla quale
escono portate appetitose.
Mercoledì 10 novembre, il p. Paolo Lepre ci ha lasciti
per trasferirsi nella casa del Padre.
Colpito da infarto il 30 ottobre scorso,
nell'ospedale civile di Caserta hanno fatto
l'impossibile per salvarlo. La medicina ha mostrato i
suoi limiti. Il Signore aveva deciso diversamente. Dopo
aver lavorato per 28 lunghi anni a Macapà (Brasile) era
rientrato per ritemprarsi, sperando di ritornare nella
Missione amata. Giovedì 11 novembre, alle ore 16, sarà celebrato il
solenne rito funebre presieduto dal Vescovo di Aversa
Mario Milano, al quale si uniranno i missionari del Pime
e i sacerdoti della Diocesi. Subito dopo le sue spoglie
mortali saranno trasportate a Ducenta dove sarà sepolto
nel cimitero del Pime.
clicca l'immagine
per vedere il film
di P.Paolo Lepre
Ritiro dei gruppi mariani
di Luigi Di Nardo
II 23 ottobre scorso si è tenuto
presso il Pime di Trentola Ducenta il Ritiro trimestrale
dei Gruppi Mariani "Regina della Pace"
istituiti da Gigi Sigillo, già aspirante missionario
del seminario fondato dal Beato Polo Manna nel 1921.

Erano presenti: il dott. Luigi Di Nardo, Anna Maria
Maisto e Massimo Varriale, ciascuno con un delegazione
dei rispettivi gruppi.
Dopo il saluto del Rettore p.
Pasquale Simone ha preso la parola p. Sandro
Schiattarella del Pime di Napoli che ha invitato i
convenuti a riunirsi in preghiera prima di iniziare la
sua conferenza sull'Ottobre Missionario. Il relatore,
dopo aver ampiamente delucidato il senso della Missione
ha posto all'uditorio tre quesiti circa l'atteggiamento
conveniente al cristiano in relazione all'essere
missionario; all'invasione di altre religioni; al
sentirsi immerso in una cultura materialista, laicista,
edonista.
I vari gruppi di riflessione formatisi in seno alla
platea si sono concordemente espressi nel ritenere il
cristiano pronto ad evangelizzare dove gli è possibile,
fosse anche (e non è poco) in ambito familiare e
lavorativo; fortemente ancorato alla sua religione pur
aperto al dialogo interreligioso su punti fondamentali
quali l'amore incondizionato per Dio ed il prossimo
senza distinzione di razza, nazionalità, sesso, credo
politico e religioso; impegnato a discernere quanto gli
deriva dalla cultura corrente immettendone con forza i
valori in cui crede.
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