Neppure p. Tommaso Maisto ricorda
esattamente quando lanciò l'iniziativa con il gruppo
dei cursillisti della prima ora. Finita la festa il
plauso va ai "vecchi e ai nuovi"; tutti sanno
di aver fatto un'opera meritevole: sostenere la stampa
del Pime. Per quanto è dato sapere, questo è l'unico
gruppo di amici dell'Istituto che sottoscrive numerosi
abbonamenti annuali alla rivista che ha iniziato il 66°
anno di vita e che raccoglie un buon gruzzoletto con la
tombolata di Natale.
Per ricordare p.
Paolo Lepre
Il
p. Paolo Lepre, missionario del Pime, è
ritornato alla Casa del Padre il 10 novembre
2010. Ha
lavorato in Brasile (diocesi di Macapá, Stato dell’Amapá)
per 28 anni, ricoprendo compiti importanti.
Riposa nel cimitero del PIME in Trentola Ducenta.
Suffragio di p. Paolo Lepre
Ducenta, 11 dicembre 2010
P. Vito Del Prete, Segretario
internazionale della Pum, è venuto da Roma per
presiedere la concelebrazione in suffragio di p. Paolo
Lepre, a un mese dalla sua morte. Dodici erano i
sacerdoti concelebranti: Padri venuti da Napoli, p.
Bruno Piccolo Superiore Regionale, p. Antonio Nunes
della Direzione generale e, per la diocesi, don Carlo
Villano e mons. Luigi Ronca. Molti gli amici del Pime e
i parenti del p. Paolo hanno occupato completamente la
cappella del P. Paolo Manna.
P. Vito, nell'omelia, ha definito p. Lepre "Uomo
trasparente, uomo fedele". Due caratteristiche che
sono emerse durante i 28 anni trascorsi in Brasile, a
Macapà, e nei dieci anni impegnati in Italia
(1991-2001).
Ida Musto, maestra di canto, ha cantato il Panis
Angelicus, riconoscente per aver ricevuto la prima
comunione da p. Lepre. A
conclusione del sacro rito il
Rettore della comunità, ha ringraziato gli intervenuti
e ha letto un sono "ricordo personale" di p.
Paolo Lepre. Si è così concluso questo breve periodo
dalla morte di un Padre del Pime che ha fatto della
missione lo scopo della sua vita.
Perenti, amici e
missionari avranno ancora un caro ricordo per lui che è
stato, per dirla alla brasiliana, muito esforçado
(molto impegnato).
clicca l'immagine
per vedere il film
di P.Paolo Lepre
2° Ritiro delle Zelatrici
Ducenta, 14 novembre 2010
Qualcuno ha detto che
"Quest'anno siamo partiti alla grande". E
questo perché, oltre all'interessante programma della
giornata, sono intervenuti due personaggi del Pime: p.
Costanzo Donegana il 10 ottobre, p. Gian Battista Zanchi,
Superiore Generale, venuto per questa seconda tornata.
Durante la Messa, particolarmente affollata e
concelebrata anche dai padri Livio Maggi, Bruno Piccolo,
Superiore Regionale, e il Rettore della Casa, p. Zanchi
ha commentato il Vangelo di s. Luca che parlava della
distruzione di Gerusalemme e della fine del mondo.
"Nessuna paura, - ha detto p. Gian Battista - siamo
dalla parte del Signore e con lui dobbiamo darci da fare
per costruire un mondo più bello e più
giusto".
Foto ricordo con il P. Gian Battista Zanchi
Quanta materia di autentica
Missionarietà c'è in questa espressione! Ma più
interessante è stata la panoramica fatta in Sala
Martiri del Pime su tutte le Missioni dove lavorano i
nostri missionari.
Dall'India al Brasile, del Giappone
al Camerun, al Messico ecc, è tutto un fervore di
opere. Gioie e dolori, delusioni e speranze sono realtà
che vanno di pari passo nella vita di chi è impegnato a
tempo pieno per raccogliere la messe che biondeggia. Ci
siamo accorti che il Superiore conosce in tempo reale
tutto quello che capita nel mondo.
P.Livio
Maggi entusiasta della sua Thailandia
E' intervenuto anche p. Livio,
Vicario Generale, che ha raccontato la "sua
Thailandia", dove ha lavorato per una quindicina
d'anni. Ha ricordato, anche, i recenti viaggi nella
religiosa Myanmar e nelle splendide terre della Papua
Nuova Guinea. Anche qui difficoltà e conquiste nel
servizio a popoli lontani. Consumato il pranzo, ispirato
alla pura dieta mediterranea, ci siamo raccolti in
Adorazione per supplicare il Padrone della messe che
mandi operai nella sua messe. Abbiamo concluso con
l'inno al Beato Manna "Anima di Fuoco",
composto da mons. Franco Grammatico di Aversa. Da queste
pagine un grazie sentito vada a quel gruppetto di
Zelatrici e di volontarie che in ogni ritiro fanno la
parte di Marta, trascorrendo il tempo tra pentole e
fornelli nella grande cucina della Casa, dalla quale
escono portate appetitose.
Riceviamo e
pubblichiamo
Una bella notizia per noi
"Trentola Ducenta città a
vocazione turistico-religiosa", è questo il titolo
assegnato alla città in cui ci troviamo noi del Pime.
Il Mattino di Napoli (Cronaca di Caserta, domenica 12
dicembre 2010) ha pubblicato un articolo di Lorenzo
Iuliano, che ringraziamo, sull'assegnazione fatta dalla
Regione Campania.
Contrariamente a quanto si pensa anche
sul nostro territorio esistono realtà positive che
fanno notizia e che vanno apprezzate.
Ducenta: recital presentato davanti alla cappella
del Beato
"Lo sconforto della
criminalità" viene controbilanciato dai
pellegrinaggi che portano tanti devoti a visitare e
pregare presso le venerate spoglie del Missionario che a
Trentola Ducenta diede inizio al Seminario meridionale
per le missioni estere.
Ma vanno apprezzate specialmente
tutte quelle persone che non fanno notizia, e che
sostengono le braccai a chi ce la mette tutta per
difendere leggi e diritti umani, dando il primato al Dio
dell'amore e del perdono.
I vantaggi che seguiranno al
titolo assegnato ricadranno sul commercio, sui progetti
che avranno aiuti dalla Comunità europea e, quindi,
sugli abitanti tutti. Speriamo solo che i furbi la
smettano di fare i furbi.
Ducenta: funerale del p. Paolo Manna
Lorenzo Iuliano ha dato risalto
alla presenza del Beato Paolo Manna nel seminario S.
Cuore, gelosamente custodito da noi missionari.
E
proprio del Beato è stata inserito la foto nella pagina
del Mattino, alla quale è stata affiancata un'altra
foto interessante: il frontale dell'arco che immette nel
viale che porta al giardino, con la scritta Venga il
Tuo Regno, titolo della rivista fondata nel 1945 dal
nostro Beato, che in Campania viene spedita a più di
4.000 abbonati.
E' stata citata anche una frase del
sottoscritto che partecipò alla raccolta dei dati
storico-religiosi inseriti nella pratica per arrivare al
Titolo: "Sarà un grande beneficio per la
città e la nostra comunità".
P. Pasquale Simone
La più alta percentuale al
mondo di bambini malnutriti vive in India
L'India ha la più alta
percentuale di bambini sottopeso.
Lo rivela uno studio
della Banca Mondiale presentato nella capitale indiana.
"Nonostante stia registrando una crescita economica
senza precedenti - si legge nello studio
dell'organizzazione internazionale - durante gli ultimi
dieci anni, il sud est asiatico in generale e l'India in
particolare hanno il più alto tasso di malnutrizione e
di sotto nutriti del mondo".
Secondo dati analizzati dall'Organizzazione mondiale
della sanità e citati nello studio della World Bank,
nel mondo il 49% dei bambini sottopeso, il 34% di quelli
rachitici e il 46% di quelli più sciupati, vivono in
India.
La prevalenza della malnutrizioni cambia nei
diversi stati a seconda dello stato sociale e
demografico, con tassi molto alti tra gli appartenenti a
tribù e caste registrate.
Gli stati del Madya Pradesh,
Bihar e Jarkhand hanno il più alto tasso di bambini
malnutriti. Secondo lo studio della banca mondiale, un
terzo di bambini delle aree urbane sarebbero malnutriti.
Lo studio punta l'indice contro il fatto che ogni sforzo
governativo di ridurre la malnutrizione è stato
limitato, non a caso sono in aumento casi di anemia. La
banca mondiale fa notare che mentre in altre parti del
mondo la crescita economica equivale ad un miglioramento
della nutrizione, in India questo processo non è
avvenuto.
Celebrazione
dell'infanzia missionaria
clicca l'immagine per vedere il filmato
Scriveteci! Dateci
la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari, quali
consigli
dareste per fare qualcosa di buono per gli altri.
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