MISSIONARI DI DUCENTA                 cliccaINIZIO      clicca per accedereNOTIZIE     clicca per mandare un messaggioSCRIVI     rivista Venga il Tuo RegnoVTR    cliccaLINKS   .Piazza B. Paolo Manna 69  TEL. 081.8141201 

    DUCENTA       CARISMA      B.MANNA      SANTI DEL PIME      VANGELO     GIORNALE     GALLERIA FOTOGRAFICA   

 

MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

Domenica 6 febbraio * Ore 18,00. Celebrazione eucaristica dei Gruppi Missionari con P. Tommaso Maisto.

Mercoledì 9 febbraio * Ritiro dei Missionari dei Sacri Cuori, guidato dal p. Giuseppe Buono.

Domenica 13 febbraio * Ritiro delle Zelatrici missionarie guidato dal p. Sandro Schiattarella. 9,30 S. Messa - 11,00 Meditazione/Relazione - 13,00 Pranzo - 15,30 Adorazione eucaristica per le vocazioni.

Venerdì 18 febbraio * Festa di S. Alberico Crescitelli, martire in Cina. Ore 18,00 Con celebrazione eucaristica presieduta da p. Giuseppe Buono. Accompagneranno i canti le Suore degli Angeli di Casaluce. Parteciperanno devoti e amici del Pime.

Martedì 22 febbraio * Ritiro del clero di Aversa. S.E. Angelo Spinillo, nuovo Vescovo della diocesi di Aversa, sarà presente per la prima volta al ritiro sacerdotale che si terrà il prossimo 22 febbraio nel nostro seminario di Trentola Ducenta. Il 19, sabato, mons. Spinillo farà l'ingresso in Diocesi e presiederà il solenne pontificale nella Cattedrale di Aversa.

Domenica 27 febbraio * Incontro Gruppo Famiglie per le missioni - Orienta p. Michele Carlone.

 

Cronaca degli avvenimenti

Ritiro del clero di Aversa
Ducenta, 22/02/2011

Un gran numero di sacerdoti ha affollato i locali della nostra Casa per il ritiro spirituale diretto dal nuovo vescovo di Aversa S. E. Angelo Spinillo. 

Novità e attenzione hanno caratterizzato l'incontro più che fraterno. 

E di fraternità e comunione ha parlato mons. Spinillo nei diversi interventi fatti in sala teatro e in cappella durate l'adorazione eucaristica. In una Chiesa locale che supera i seicentomila abitanti si sente l'esigenza di camminare insieme se si vuole costruire qualcosa di buono. "Ogni decisione - ha detto mons. Angelo - la prenderemo insieme. Sarà uno dei requisiti per fare comunione tra noi, con Gesù in mezzo a noi". Pochi avvisi perché solo sabato scorso il Vescovo ha fatto il suo ingresso in Diocesi. Per ora ha tanta voglia di ascoltare tutti e capire i problemi che si vivono giorno per giorno in tante realtà umani e locali. Il Vescovo che rivedremo in casa il 3 marzo prossimo per l'incontro di Forania si è mostrato contento dell'accoglienza avuta.

 

Festa di s. Alberico Crescitelli
Ducenta, 18 febbraio 2011

La festa celebrata quest'anno in onore di s. Alberico Crescitelli è stata particolarmente sentita e partecipata. Per la prima volta è stata promossa dalla parrocchia s. Giorgio martire di Ducenta e da noi missionari. Don Luciano, il parroco, e don Sebastian, il vice, hanno accompagnato un buon numero di fedeli, nonostante il tempo freddo e piovoso. 

Ha presieduto la concelebrazione p. Giuseppe Buono al quale si è unito p. Michele Carlone della comunità Pime di Napoli. Ha accompagnato i canti una suora del Angeli di Casaluce. I presenti provenivano da Qualiano, Melito, Caivano e tutto il circondario del nostro comune. 

Ducenta. Il martirio di s. Alberico (vetrata)

P. Buono ha tratteggiato la figura del santo martire, ucciso in Cina dai Boxer il 21 luglio 1900 a Yantsepien, beatificato da papa Pio XII il 18 febbraio 1951 e proclamato santo il 1° ottobre 2000 dal Papa Giovanni Paolo II. Morì all'età di 37 anni; era nato ad Altavilla Irpina (Avellino) il 30 giugno 1863, da famiglia profondamente cristiana. 

Tra le tante lettere scritte da s. Alberico dalla lontana Cina, spiccano quelle inviate alla mamma. Spesso parlano delle difficoltà affrontate, mai di rimpianti che indulgono a cedimenti: la missione intrapresa è molto grande e non permette di tornare indietro. Il Papa Pio XII ebbe a dire che il martirio affrontato da s. Alberico è stato uno dei più cruenti nella storia della Chiesa. I capi della plebaglia cinese, forse anche mezzo ubriachi, gli legarono le caviglie con una corda e lo trascinarono ormai morente verso un luogo vicino al fiume Yantsepien, nel quale lo gettarono dopo averlo tagliato a pezzi. 

Ducenta. Preghiera al santo martire della Cina

Al termine della celebrazione il Rettore ha ringraziato i presenti, augurando a tutti di crescere nello spirito missionario, sull'esempio del santo martire del Pime.

 

Ritiro delle Zelatrici
13 febbraio 2011

Si è svolto tutto secondo programma. Ha iniziato p. Sandro Schiattarella con la celebrazione della messa a cui hanno partecipato tanti fedeli della domenica e le zelatrici che questa volta erano giusto 50. 

Il Vangelo di Matteo ricordava le "antitesi" di Gesù: Fu detto agli antichi… ma io vi dico. Noi siamo la generazione nuova, quelli che si sforzano di non adirarsi contro il prossimo, di rispettate tutti, di dire la verità cercando usare il "sì, sì" e il "no, no".

Tutti principi che portano alla santità e che possiamo annunziare ai vicini e ai lontani. E' seguita la pausa caffè e la conversazione di p. Sandro che ha ricordato il Beato Paolo Manna nell'anno decimo della sua beatificazione, avvenuta il 4 novembre 2001. Ha ricordato il "grande sogno" di p. Manna, la missione in Birmania e la malattia che lo costrinse a rientrare in Italia. 

Come è vero che il Signore scrive dritto su righe storte!: "Dal 1909 in poi, per oltre quarant'anni, si dedicò con tutte le sue forze, con gli scritti e con le opere, a diffondere l'idea missionaria tra il popolo ed il clero. 

Per "risolvere nel modo più radicale possibile il problema della cooperazione dei cattolici all'apostolato" fonda l'Unione Missionaria del Clero (1916), oggi Pum, dirige "Le Missioni Cattoliche", fonda nuove riviste come Venga il Tuo Regno nel 1945. E poi tanti libri come Operarii autem pauci, I Fratelli separati e noi, Tutta la Chiesa per tutto il mondo, Le nostre Chiese e la propagazione del Vangelo, opere che hanno dato una scossa di vita missionaria nella Chiesa di ieri e di oggi.

L'oratore ha arricchito il suo dire con episodi vissuti in prima persona, perché ha potuto conoscere di persona il grande beato del Pime. Al pranzo preparato con tanto amore come sempre, durante il quale le zelatrici di Frattaminore hanno offerto "i confetti della candelora", ha fatto seguito la recita del rosario missionario davanti al Santissimo solennemente esposto. 

Abbiamo pregato per le vocazioni e per una Zelatrice di Trentola, assente per problemi di salute. Alla chiusura della bella giornata ci siamo dati 2 appuntamenti: il venerdì 18 per la festa di s. Alberico Crescitelli e il prossimo ritiro fissato per il 13 marzo.

 

12 parrocchie onorano il Beato Manna Ducenta, 14 gennaio 2011

Con due giorni di anticipo sulla festa, che ricorre il 16 gennai, la forania di Trentola-Casaluce (in Diocesi di Aversa) ha celebrato la festa del Beato Paolo Manna, nella cappella di Ducenta a lui dedicata. 

Ha presieduto la solenne concelebrazione il Rettore della Casa che ha mostrato grande gioia per la presenza di molti devoti del Beato e amici del Pime. All'omelia è stata tracciata in breve la vita del Beato che ha trovato nella scelta missionaria la sua realizzazione e la sua santità. Uomo di fede e di preghiera, contemplativo e attivo ha portato a temine progetti importanti, dalla promozione delle vocazioni alla fondazione del Seminario di Ducenta nel 1921. 

Scrittore efficace e profondo ha pubblicato opere significative, ha fondato riviste missionarie, ha promosso l'ecumenismo e, fiore all'occhiello, nel 1916 ha dato inizio all'Unione Missionaria del Clero, oggi Pontificia Unione Missionaria. 

Dicono le cronache che da Ducenta sono usciti oltre 150 missionari. Un vero record che solo i santi possono raggiungere. Apprezzato da Papi, Vescovi, sacerdoti e fedele laici p. Manna ha creato il movimento missionario che ha fatto grandi cose nel secolo appena passato. 

Nella cappella era esposta la reliquia del p. Manna in una modesta teca, l'altra che era custodita in una teca più ricca è stata rubata nel mese di settembre scorso. Prima della liturgia eucaristica ha guidato il Rosario missionario Giuseppina Ferrara, Zelatrice di Parete. Il servizio liturgico e i canti, invece, sono stati affidati alla parrocchia di s. Giorgio Martire di Ducenta. Hanno salutato don Evaristo Rutino, Vicario foraneo, e il Rettore che ha detto di avere un sogno: portare a Napoli la reliquia del Beato Paolo Manna, in occasione del 10° anniversario della beatificazione che ricorrerà il 4 novembre prossimo.

 

Riceviamo e pubblichiamo

Tutti pazzi per Cavani
13 febbraio 2011

Cavani, dopo l'ultima doppietta, è diventato il calciatore più ammirato. E' proprio così, "el Condor" si è confermato primo cannoniere della serie A. Per una volta anch'io mi sono lasciato prendere dal calcio, vista l'ennesima vittoria della squadra locale. Ieri in piazza hanno sparato i fuochi più abbondanti del solito. E se dovesse arrivare lo scudetto?

Dovete, però, convenire che la calciomania non risolve i problemi di noi poveri mortali; il gioco del calcio in fin dei conti si riduce a correre dietro un pallone gonfiato. Dovrebbe far divertire tutti, vincitori e vinti.

 Ma, allora, perché i grandi campioni non sempre si divertono, come sarebbe più giusto. Arrivano a prendere gli stinchi degli altri e non la palla. Pare che volano anche insulti contro l'arbitro, che in fondo fa il suo dovere: punisce chi sbaglia e dà il vantaggio a chi è stato danneggiato.

Lo sanno tutti dove sta il difetto: girano troppi soldi, sono altri a guadagnarci. Il calciatore, dispiace dirlo, spesso è semplice merce di scambio: si vende, si compra, si impresta…, e quando il rendimento cala scendono anche i prezzi. Prima la panchina prolungata e poi il passaggio in squadre minori.

Cavani, su col morale, anche se il rendimento un giorno potrà calare. Continua a volare mentre il vento è in poppa. Alza sempre al cielo il tuo sguardo e le tue dita; il Signore è contento. Ti auguro di vincere il pallone d'oro, questa è la tua stagione. Raccomanda, però, ai giovani che ora impazziscono per te di divertirsi sia giocando al calcio che impegnandosi nella vita.

Affido al Web questi pensieri di fine giornata, tanto per dire che la vita non è solo calcio…

 

Una bella notizia per noi...

João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, è stato alunno del Pime. 

L'arcivescovo Aviz, nato in Brasile (Mafra, 24 aprile 1947), il 4 gennaio 2011 è stato eletto prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. 

In un intervista di L'Osservatore Romano il neo eletto ha dichiarato: "Non appartengo a nessun istituto religioso, anche se ho studiato sette anni nel seminario minore del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) ad Assis, nello Stato di San Paolo, dal 1958 al 1964". Ordinato sacerdote il 26 novembre 1972. Vescovo ausiliare di Vitória tra il 6 aprile 1994 e il 12 agosto 1998, è stato nominato arcivescovo di Maringá da Papa Giovanni Paolo II. Ha assunto il governo pastorale dell'arcidiocesi di Brasília il 28 gennaio 2004, su nomina di Giovanni Paolo II, succedendo al cardinale José Freire Falcão.

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

 
                     torna a pagina 1

     

   
   

2007 PIME DUCENTA