Tutti principi che portano alla
santità e che possiamo annunziare ai vicini e ai
lontani. E' seguita la pausa caffè e la conversazione
di p. Sandro che ha ricordato il Beato Paolo Manna
nell'anno decimo della sua beatificazione, avvenuta il 4
novembre 2001. Ha ricordato il "grande sogno"
di p. Manna, la missione in Birmania e la malattia che
lo costrinse a rientrare in Italia.
Come è vero che il
Signore scrive dritto su righe storte!: "Dal 1909
in poi, per oltre quarant'anni, si dedicò con tutte le
sue forze, con gli scritti e con le opere, a diffondere
l'idea missionaria tra il popolo ed il clero.
Per
"risolvere nel modo più radicale possibile il
problema della cooperazione dei cattolici
all'apostolato" fonda l'Unione Missionaria del
Clero (1916), oggi Pum, dirige "Le Missioni
Cattoliche", fonda nuove riviste come Venga il Tuo
Regno nel 1945. E poi tanti libri come Operarii autem
pauci, I Fratelli separati e noi, Tutta la Chiesa per
tutto il mondo, Le nostre Chiese e la propagazione del
Vangelo, opere che hanno dato una scossa di vita
missionaria nella Chiesa di ieri e di oggi.
L'oratore ha
arricchito il suo dire con episodi vissuti in prima
persona, perché ha potuto conoscere di persona il
grande beato del Pime. Al pranzo preparato con tanto
amore come sempre, durante il quale le zelatrici di
Frattaminore hanno offerto "i confetti della
candelora", ha fatto seguito la recita del rosario
missionario davanti al Santissimo solennemente esposto.

Abbiamo pregato per le vocazioni e per una Zelatrice di
Trentola, assente per problemi di salute. Alla chiusura
della bella giornata ci siamo dati 2 appuntamenti: il
venerdì 18 per la festa di s. Alberico Crescitelli e il
prossimo ritiro fissato per il 13 marzo.
12 parrocchie onorano il Beato
Manna Ducenta, 14 gennaio 2011
Con due giorni di anticipo sulla
festa, che ricorre il 16 gennai, la forania di
Trentola-Casaluce (in Diocesi di Aversa) ha celebrato la
festa del Beato Paolo Manna, nella cappella di Ducenta a
lui dedicata.
Ha presieduto la solenne
concelebrazione il Rettore della Casa che ha mostrato
grande gioia per la presenza di molti devoti del Beato e
amici del Pime. All'omelia è stata tracciata in breve
la vita del Beato che ha trovato nella scelta
missionaria la sua realizzazione e la sua santità. Uomo
di fede e di preghiera, contemplativo e attivo ha
portato a temine progetti importanti, dalla promozione
delle vocazioni alla fondazione del Seminario di Ducenta
nel 1921.
Scrittore efficace e profondo ha
pubblicato opere significative, ha fondato riviste
missionarie, ha promosso l'ecumenismo e, fiore
all'occhiello, nel 1916 ha dato inizio all'Unione
Missionaria del Clero, oggi Pontificia Unione
Missionaria.
Dicono le cronache che da Ducenta sono
usciti oltre 150 missionari. Un vero record che solo i
santi possono raggiungere. Apprezzato da Papi, Vescovi,
sacerdoti e fedele laici p. Manna ha creato il movimento
missionario che ha fatto grandi cose nel secolo appena
passato.
Nella cappella era esposta la reliquia del p. Manna in
una modesta teca, l'altra che era custodita in una teca
più ricca è stata rubata nel mese di settembre scorso. Prima della liturgia eucaristica ha guidato il Rosario
missionario Giuseppina Ferrara, Zelatrice di Parete. Il
servizio liturgico e i canti, invece, sono stati
affidati alla parrocchia di s. Giorgio Martire di
Ducenta. Hanno salutato don Evaristo Rutino, Vicario
foraneo, e il Rettore che ha detto di avere un sogno: portare a Napoli la reliquia del Beato Paolo Manna, in
occasione del 10° anniversario della beatificazione che
ricorrerà il 4 novembre prossimo.
Riceviamo e
pubblichiamo
Tutti pazzi per Cavani 13
febbraio 2011
Cavani, dopo l'ultima doppietta,
è diventato il calciatore più
ammirato. E' proprio così, "el Condor" si è
confermato primo cannoniere della serie A. Per una volta
anch'io mi sono lasciato prendere dal calcio, vista
l'ennesima vittoria della squadra locale. Ieri in piazza
hanno sparato i fuochi più abbondanti del solito. E se
dovesse arrivare lo scudetto?
Dovete, però, convenire che la
calciomania non
risolve i problemi di noi poveri mortali; il gioco del
calcio in fin dei conti si riduce a correre dietro un
pallone gonfiato. Dovrebbe far divertire tutti,
vincitori e vinti.
Ma, allora, perché i grandi campioni non sempre si
divertono, come sarebbe più giusto. Arrivano a prendere
gli stinchi degli altri e non la palla. Pare che volano
anche insulti contro l'arbitro, che in fondo fa il suo
dovere: punisce chi sbaglia e dà il vantaggio a chi è
stato danneggiato.
Lo sanno tutti dove sta il difetto: girano troppi
soldi, sono altri a guadagnarci. Il calciatore, dispiace
dirlo, spesso è semplice merce di scambio: si vende, si
compra, si impresta…, e quando il rendimento cala
scendono anche i prezzi. Prima la panchina prolungata e
poi il passaggio in squadre minori.
Cavani, su col morale, anche se il rendimento un
giorno potrà calare. Continua a volare mentre il vento
è in poppa. Alza sempre al cielo il tuo sguardo e le
tue dita; il Signore è contento. Ti auguro di vincere
il pallone d'oro, questa è la tua stagione. Raccomanda,
però, ai giovani che ora impazziscono per te di
divertirsi sia giocando al calcio che impegnandosi nella
vita.
Affido al Web questi pensieri di fine giornata, tanto
per dire che la vita non è solo calcio…
Una bella notizia per noi...
João Braz de Aviz, Prefetto della
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le
Società di Vita Apostolica, è stato alunno del Pime.
L'arcivescovo Aviz, nato in Brasile (Mafra, 24 aprile
1947), il 4 gennaio 2011 è stato eletto prefetto della
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le
Società di Vita Apostolica.
In un intervista di L'Osservatore Romano il neo eletto
ha dichiarato: "Non appartengo a nessun istituto
religioso, anche se ho studiato sette anni nel seminario
minore del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) ad
Assis, nello Stato di San Paolo, dal 1958 al
1964". Ordinato sacerdote il 26 novembre
1972. Vescovo ausiliare di Vitória tra il 6 aprile 1994
e il 12 agosto 1998, è stato nominato arcivescovo di
Maringá da Papa Giovanni Paolo II. Ha assunto il governo pastorale
dell'arcidiocesi di Brasília il 28 gennaio 2004, su
nomina di Giovanni Paolo II, succedendo al cardinale
José Freire Falcão.
Scriveteci! Dateci
la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari, quali
consigli
dareste per fare qualcosa di buono per gli altri.
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