L'esposizione seguita alla
s. Messa, con l'immancabile foto ricordo, ha fatto
capire che è valsa la pena dedicare un po' di tempo
alla significativa iniziativa di oggi.
La fatica del
pellegrinaggio di oggi, fatto a piedi lungo le strade
del quotidiano spesso vissuto nella distrazione, è
stato un altro passo verso la meta del sacerdozio.
Ritiro dei Gruppi Mariani della
Pace Ducenta, 1 ottobre
2011
Sabato 1° ottobre, il Seminario
di Ducenta ha ospitato i G.M. Regina della Pace per il
loro incontro bimestrale come dal programma di
formazione continua predisposto da Gigi Sigillo.
"La Recita del S. Rosario" è stato il tema
introdotto da Madre Aurea (dge) e sviluppato da Padre
Sandro Schiattarella (pime). Il ruolo centrale
dell'orazione mariana, nel più vasto ambito della
preghiera, è stato riaffermato in virtù sia della
completezza espressa dal 'Pater' e dal 'Gloria' che
rispettivamente anticipano e concludono ogni posta, sia
della profondità insita nel commento dei 'Misteri'.
Particolare risalto è stato dato alle 'Intenzioni' filo
ideale di congiungimento tra la limitatezza dell'orante
e l'immensità divina. Riguardo alla ripetitività è
stato ricordato che repetita iuvant sia
all'apprendimento che all'accoglienza dello Spirito, ma
più ancora al rafforzamento della richiesta di
intercessione. A proposito di quest'ultima è stata
rimarcata la figura di Maria nel ruolo di potente
interceditrice come risuona nelle parole: "Le
preghiere di Maria, essendo ella madre, hanno una certa
ragion di comando presso Gesù Cristo: e perciò è
impossibile che ella, quando prega, non sia
esaudita" (Sant'Alfonso M. de' Liguori).
Dott. Luigi Di Nardo
Riceviamo e
pubblichiamo
Il dono più grande: un sorriso di
Claudia Bracaglia
A chiunque mi domanda come sia andata la mia
"avventura" in Africa dico che è stata
un'esperienza straordinaria, dura ma straordinaria! Ho
trascorso un mese a Mwanza, in Tanzania, al Bugando
Medical Centre, dove da inizio ottobre ha preso il via
la nuova scuola di specializzazione in Pediatria dell'OPBG.
All'inizio è stato davvero difficile affrontare una
realtà così diversa dalla nostra. L'ospedale è molto
grande, uno dei quattro più grandi della Tanzania e di
riferimento per tutto il paese, i reparti di pediatria
sono a dir poco "affollati": due-tre bambini
insieme nello stesso letto, con patologie diverse magari
trasmissibili, in condizioni igieniche indescrivibili. I
neonati più di uno in una stessa culla e i prematuri
riscaldati con le stufette elettriche.
Il più delle volte i bambini arrivano in ospedale in
condizioni ormai troppo gravi e ogni giorno ne muoiono
almeno 3 o 4. I mezzi a disposizione sono carenti e
scadenti, pertanto ci si sente davvero impotenti e quasi
inutili. Ma purtroppo questa è la realtà! E poiché è
impossibile portare tutti questi bambini in Italia per
fornire loro le cure di cui avrebbero bisogno, e che
magari li salverebbero, mi sono dovuta
"adattare" a questa situazione e fare il
meglio che potevo con i mezzi a disposizione. Giorno dopo giorno è stato un crescendo ...
I
pazienti si affezionano, i genitori si fidano e chiedono
che sia tu a visitare il loro bambino perché sei un
"Mzungo" e ti credono "migliore".
Con i bambini gravi fai tutti gli sforzi possibili, con
i mezzi che hai, ma a volte, il più delle volte, non è
abbastanza; ma quel bambino che migliora e poi guarisce
e torna casa, ti ricompensa di tutti gli sforzi e ti
ricorda perché hai scelto questo straordinario lavoro. Ma il dono più bello è il loro sorriso, costante e
gratuito, e la capacità di questi genitori di saper
dire sempre "Asante!", Grazie!, anche se non
hai fatto nulla, anche solo per la tua presenza, anche
se poi alla fine il loro bambino muore.
( info@opbg.net )
UNICEF e sport per i diritti dei
bambini
Gioco e sport non sono solamente
validi strumenti per conseguire importanti obiettivi
educativi: essi sono obiettivi di per sé, in quanto
offrono concreta applicazione al fondamentale diritto al
gioco, enunciato dall'art. 31 della Convenzione
ONU sui diritti dell'infanzia.
Ogni bambina o bambino ha diritto
a iniziare la propria esistenza in un contesto sano e
appagante. Un'attività fisica regolare e il gioco sono
elementi essenziali ai fini del corretto sviluppo
psico-fisico, sociale e culturale, e dovrebbero
accompagnare il bambino fino all'adolescenza. La pratica sportiva migliora lo
stato di salute del bambino, agevola l'apprendimento e
può contribuire a tenere i più giovani lontani dalle
dipendenze (alcool, droghe, tabacco) e dal crimine.
Scriveteci! Dateci
la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari, quali
consigli
dareste per fare qualcosa di buono per gli altri.
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