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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

a Sabato 3 dicembre. Raduno dei gruppi di preghiera animati da p. Sandro Schiattarella e Gigi Sigillo.

a Domenica 4 dicembre. Ritiro del Cursillo guidato da p. Tommaso Maisto.

a Lunedì 5 dicembre. Laboratorio dell’Azione Cattolica diocesana.

a Domenica 11 dicembre. Ritiro delle Zelatrici del Pime.

a Domenica 11 dicembre. Ritiro delle suore della diocesi di Aversa.

a Mercoledì 14 dicembre. Inaugurazione dell’anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.

a Domenica 18 dicembre. Ritiro dei gruppi di p. Carlone.

a Martedì 20 dicembre. Ritiro del Clero diocesano.

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Cronaca degli avvenimenti

Anche le zelatrici si preparano al Natale Ducenta, 11-12-2011

Le nostre Zelatrici missionarie, più numerose del solito, si riuniscono in ritiro spirituale per prepararsi al s. Natale in queste terza domenica di Avvento. 

Domenica della gioia, domenica dell'ascolto di Giovanni Battista che preparò la via del Signore. Abbiamo puntato la nostra attenzione a quella parte di uomini che raggiunsero il Precursore al giordano e si prepararono alla venuta del Messia senza pregiudizi. 

P. Robert racconta la sua storia iniziata in Myanmar

E' intervenuto a darci una mano il p. Robert, birmano del Pime da due anni sacerdote. Egli ha presieduto l'eucaristia richiamando all'assemblea che il tempo sta per scadere e che è sempre tempo di prepararsi alla venuta del figlio di Dio. 

P. Robert familiarizza con amici venuti da Mugnano di Napoli 

Il Padre birmano, che attende il visto che gli permetterà di raggiungere la Papua N. Guinea, ha raccontato la sua storia che comincia in terra d'oriente, in una famiglia dai grandi valori cristiani che gli ha permesso di seguire il Signore dovunque lo destinasse. Ha iniziato il cammino nella sua terra, ha continuato gli studi a Monza, ha studiato inglese negli USA e ora non attende altro che prendere il volo per la terra che il Signore gli ha assegnato. 

Tanti auguri alla coppia che festeggiava

Pranzo speciale in stile natalizio, "Tanti auguri a te" in omaggio ad una coppia in festa, regali per tutti e preghiera per le vocazioni con l'adorazione eucaristica. Il breve rito è terminato, come usiamo fare da qualche anno, con l'accoglienza della Luce, cantando Tu scendi dalla stelle di s. Alfonso. Ci siamo scambiati gli auguri, con il desiderio di prepararci con maggiore attenzione al Signore che verrà tra noi con la sua grazia e la sua pace.

 

P. Paolo Lepre commemorato a Cesa   Sabato 19 novembre 2011

Su iniziativa della Pro Loco di Cesa (CE), a un anno dalla morte, è stato commemorato p. Paolo Lepre missionario del Pime. Era nato nel paese confinante con Aversa il 23 settembre 1940 e ci ha lasciati il 10 novembre 2010. 

Dopo il saluto del parroco don Giuseppe Schiamone è stato proiettato un interessante video ambientato in Amazzonia, dove p. Paolo ha trascorso complessivamente una trentina d'anni. Luoghi da favola e gente che fa tanti sacrifici per vivere ha catalizzato l'attenzione del missionario che è diventato brasiliano con i brasiliani. Il dott. 

Cesareo Villano, amico e ammiratore del compaesano, ha riassunto la vita di p. Paolo sottolineando in particolare le sue virtù: umiltà, altruismo, fede, povertà e senso di schietta amicizia. 

P. Nunes, il primo, e il sindaco Vincenzo De Angelis, il quarto

E' seguito l'intervento di p. Antonio Nunes Carlos, brasiliano e membro della Direzione Generale del Pime. Ha parlato della missione ha svolto e sta svolgendo il Pime in Amazzonia. Tante opere, tante cappelle, tanta istruzione impartita a grandi e piccoli; tutto in nome di Gesù che chiama e invia a lavorare nella sua vigna. 

P. Nunes saluta gli organizzatori della festa

Ha detto tra l'altro p. Nunes: "I missionari del pime a Macapá sono passati da fondatori ad animatori", cioè hanno fatto capire alla Chiesa locale che deve mandare missionari per il mondo, dove molti sono in attesa della salvezza. E proprio l'anno scorso è stato ordinato il primo missionario del Pime: p. Marcelo Farias. A quella grande festa partecipò anche p. Paolo. Una vera sorpresa finale è stato il saluto di Dom Pedro José Conti, vescovo di Macapá. Ha detto, tra l'altro, che p. Paolo Lepre è stata una benedizione per lo stato dell'Amapá, per tutto i bene realizzato specialmete per la gente più umile. 

La chiesa parrocchiale di Cesa

La manifestazione di Cesa si è conclusa con la celebrazione della s. Messa nella vigilia della solennità di Cristo Re dell'universo. Gli organizzatori hanno iniziato una raccolta fondi da inviare nella missione del Padre partito da Cesa e che ora riposa nel seminario S. Cuore di Trentola Ducenta, vicino al Beato Paolo Manna.  

Le zelatrici in ritiro
Ducenta, 20 novembre 2011

Zelatrici di Caivano e Trentola

Secondo ritiro dell'anno, seconda tappa di un cammino di riflessione e preghiera per crescere nel cammino della missione. 

Nuova evangelizzazione, che oggi costituisce la preoccupazione della Chiesa, è stato il tema che ha impegnato il nutrito gruppo di zelatrici radunatesi nella casa di ducenta. Quattro i concelebranti per la messa delle 9,30. 

Ha presieduto p. Antonio Nunes, brasiliano della Direzione Generale del Pime. 

La domenica dedicata a Cristo Re dell'universo ha dato diversi spunti per i fedeli presenti nella cappella dedicata al Beato Polo Manna: 

1) gloriarci del nostro unico e vero Re; 

2) fare di tutto per appartenere alle "pecore che stanno alla destra"; 

3) aiutare concretamente gli altri perché saremo giudicati sulla carità; 

4) pregare per le missioni e aiutare la famiglia a far maturare le vocazioni destinate ai luoghi in attesa del primo annunzio.

P. Sandro Schiattarella ci fa riflettere sull'Evangelizzazione

Dopo la pausa caffè, tutti in sala martiri per ascoltare p. Sandro Schiattarella che ha trattato il tema della Nuova Evangelizzazione.Queste le sottolineature con riferimento al discorso del Papa del 15 ottobre scorso: 

a) ridare la Parola di Dio all'uomo d'oggi, un "uomo confuso"; b) credere nella Parola di Dio che deve cadere in terreno buono; c) annunciare il Vangelo; d) parlare al Signore, parlare di lui; e tutti i fedeli devono evangelizzare. 

Zelatrici di Mugnano, Qualiano e Melito

Che cosa fare? Spalancare la porta a Cristo. Cominciare dalla famiglia, dai movimenti e da quanti sono disponibili. 

Spesso p. Sandro ha fatto riferimento al discorso tenuto dal Santo Padre il 15 ott. 2011, del quale ci piace ricordare questo passo: "Essere evangelizzatori non è un privilegio, ma un impegno che proviene dalla fede. 

Alla domanda che il Signore rivolge ai cristiani: "Chi manderò e chi andrà per me?", rispondete con lo stesso coraggio e la stessa fiducia del Profeta: "Ecco, Signore, manda me" (Is 6,8). 

Zelatrici di Parete e Sant'Arpino

Vi chiedo di lasciarvi plasmare dalla grazia di Dio e di corrispondere docilmente all'azione dello Spirito del Risorto. Siate segni di speranza, capaci di guardare al futuro con la certezza che proviene dal Signore Gesù". Nel primo pomeriggio tutti in cappella per l'adorazione eucaristica durante la quale abbiamo pregato il Rosario missionario.

qui il video Il Papa e la Nuova Evangelizzazione, aula Paolo VI 15 ottobre 2011

                                   

 

Riceviamo e pubblichiamo

Il Papa pranzò con i poveri

L'anno scorso il Santo Padre prese parte al pranzo di Natale preparato della Comunità di Sant'Egidio. "Sono vicino a tutte le persone in difficoltà nella loro vita quotidiana", assicurò Benedetto XVI al termine del pranzo. "Le vostre vicende e la situazione che vivete non sono lontane dai miei pensieri ma sono al centro della comunità dei credenti e del mio cuore", ha poi sottolineato. 

Ricordando le parole di Gesù ai suoi discepoli "avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere: tutto ciò che avete fatto per loro lo avrete fatto a me", riferite a chi versa in stato di bisogno, il Papa ha elogiato l'impegno della Comunità di Sant'Egidio, "che nasce dall'ascolto attento delle parole di Dio e della preghiera". E ha poi avvertito che "specie in questa fase di crisi economica, occorre dire no alle chiusure egoistiche", esortando ad "amare e servire, perché c'è più gioia nel dare che nel ricevere".

 

 

UNICEF e sport per i diritti dei bambini

Gioco e sport non sono solamente validi strumenti per conseguire importanti obiettivi educativi: essi sono obiettivi di per sé, in quanto offrono concreta applicazione al fondamentale diritto al gioco, enunciato dall'art. 31 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia.

Ogni bambina o bambino ha diritto a iniziare la propria esistenza in un contesto sano e appagante. Un'attività fisica regolare e il gioco sono elementi essenziali ai fini del corretto sviluppo psico-fisico, sociale e culturale, e dovrebbero accompagnare il bambino fino all'adolescenza. La pratica sportiva migliora lo stato di salute del bambino, agevola l'apprendimento e può contribuire a tenere i più giovani lontani dalle dipendenze (alcool, droghe, tabacco) e dal crimine.

 

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

 
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