Dicembre
Quanti eventi ci regala
dicembre! La solennità dell'Immacolata, la grande
novena e il santo Natale. Attenti specialmente alla
grande festa di Gesù Bambino.
Tutti pronti per andare al Presepe nella notte santa:
avremo un'altra occasione per dire grazie a Gesù,
chiedergli la cortesia di rimanere con noi, anche se
non sempre ce lo meritiamo. Uniti ai pastori faremo
una bella figura, saremo felici di incrociare lo
sguardo di Gesù che ci dirà: "Qui c'è posto
anche per voi".
Dicembre
in campagna e in cucine
Se avete tempo e voglia di aria
pura, andate in campagna dove potrete trovare dei
buoni funghi, ma attenti alla qualità.
Quelli che vi mostro li ho trovati nel giardino di
Ducenta.
Se siete fortunati, tra i ricci rimasti, troverete
delle buone castagne. E allora mano alla padella
bucata, che a Napoli si chiama "Vrulera". Le
caldarroste ci fanno radunare attorno al focolare,
dove si dialoga e si raccontano le fiabe di Natale.
Buona compagnia e buon Natale.
Vieni di notte
Vieni di notte, ma nel nostro
cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine, ma ognuno di
noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, Figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la
pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci, noi siamo
sempre più schiavi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci, noi siamo
sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti,
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, tu che ci ami: nessuno è in comunione col
fratello
se prima non è con te, o Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti, né sappiamo chi
siamo,
cosa vogliamo. Vieni, Signore.
Vieni sempre, Signore.
(David Maria
Turoldo)
Cacciata fuori
di casa a Natale
Freddo, neve, asfalto
ghiacciato, vestiti bucati sul suo freddo corpo, una
tazza vuota, tanta gente ricoperta di pelliccia che
passa e non guarda dove va... Questa è la storia di
Alice. Una ragazza strappata via il giorno di Natale.
Alice era una povera stracciona che aveva perso i
genitori solo l'anno prima. Allora, prima della loro
morte, era ricca ed aveva tutto ciò che voleva.
Dopo la zia la cacciò dalla sua casa, dove era
cresciuta, solo perché l'aveva vista fare
l'elemosina. "Vivi di quello, c'è sempre qualche
stolto che ti dà soldi!". E così la piccola
Alice, a soli 13 anni, andò via di casa. Ma l'ultimo
suo anno di vita fu tremendo: nessuno voleva farle
l'elemosina, allontanavano i bambini le persone adulte
da lei, dicendo: "Visto cosa succede a chi
disubbidisce?". E altre simili.
Stanca, decise di andare a
lavorare in una fabbrica tessile. Era orribile:
bambini che piangevano, frustati, uccisi di botte e
gettati via come sacchetti. Dopo tre mesi Alice era
piena di cicatrici e una notte, nel sonno, gli apparve
la mamma. La rimproverò: "perché ti sei fatta
cacciare di casa? Sei tu la padrona". Con questa
frase nella testa, la mattina dopo, lasciò il lavoro
e ritornò a casa; ma la zia era morta e aveva
lasciato tutto al marito lontano che quando vide
Alice, disse che se ne doveva andare. E di nuovo giù
nella strada. Ottobre e novembre passarono fatti di
stenti e desideri irraggiungibili. Ma adesso era
inverno…
Poi, la notte di Natale, morì.
Il sorriso era sulle sue labbra, era contenta di
essere morta per far spazio all'erede del signore. E
così capii che non tutti i natali erano felici come
il mio.
Celebrato il decennale del Beato
Paolo Manna
Aversa, 3 novembre 2011
Tanti amici del Pime provenienti
da Gaeta, Mugnano, Napoli e Caivano si sono uniti ai
missionari del Pime e a numerose persone dei paesi
vicini per prendere parte alla celebrazione del
decennale della beatificazione del p. Paolo Manna.
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fotografica
In prima fila c'era il sindaco
di Trentola Ducenta Michele Griffo, a rappresentare le
istituzioni. Numerosi sono stati i sacerdoti che hanno
fatto corona all'Arcivescovo di Benevento mons. Andrea
Mugione, che ha presieduto la concelebrazione, e a S.
E. Angelo Spinillo vescovo di Aversa.
Ha iniziato la funzione il coro
eseguendo l'inno a p. Manna "Anima di
fuoco", composto da mons. Franco Grammatico che
ha diretto il coro. L'omelia di mons. Mugione, un po'
lunga per la verità, è stata una lezione di
spiritualità missionaria che ha tratto ispirazione
dalla vita e gli scritti del Beato. P. Bruno Piccolo,
Superiore regionale del Pime in Italia, ha ringraziato
all'inizio della celebrazione; mons. Spinillo ha
concluso salutando il Vescovo ospite e sottolineando
che in Diocesi c'è molta attenzione alle missioni con
gemellaggi ed opere varie.
Chiudo queste brevi note
pregando p. Paolo Manna con i versi dell'inno
che il fantastico coro ha fatto echeggiare sotto le
ampie volte del tempio normanno:
Or che Beato sei
tra Santi e Beati
i nostri voti unanimi
benigno ascolta