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MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Prossimamente a Ducenta

> Domenica 8 gennaio, ritiro delle Zelatrici, con la partecipazione del dott. Luigi Di Nardo che ci racconterà la sua esperienza fatta in Guinea Bissau.

> Sabato 21 e domenica 22 gennaio, incontro del gruppo Giovani e Missione.

> Domenica 29 gennaio, incontro del gruppo Famiglie per le Missioni.

> Sabato 4 febbraio, incontro dei gruppi mariani guidati dal sig. Gigi Sigillo, p. Sandro Schiattarella e sr. Gaia.

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Cronaca degli avvenimenti

Celebrata a Ducenta la festa del Beato Paolo Manna         di p. Pasquale Simone 

Numerosi fedeli attenti e devoti hanno sfidato la rigida serata per partecipare alla solenne Eucaristia celebrata in onore del Beato Paolo Manna alle 19,00 del 16 gennaio di questo 2012. 

Radunarsi nella cappella dedicata al beato il 16 gennaio è diventata ormai una tradizione per la forania Trentola-Casaluce che raggruppa 12 parrocchie di queste cittadine: Casaluce, Frignano, Lusciano, Parete, San Marcellino, Teverola, Trentola Ducenta. 

Quest'anno, per la prima volta, ha presieduto S. E. Angelo Spinillo Vescovo di Aversa, che è apparso ben impressionato nel vedere i 24 concelebranti, la Schola Cantorum di Ducenta e molti convenuti, arrivati anche da più lontano come il gruppo della parrocchia San Pietro in Caivano. Quest'ultimo, arrivato in pullman, è stato organizzato dai coniugi Lina e Franco Di Santo e don Peppino Esposito, parroco di San Pietro. 

Il Vescovo ha tenuto una ispirata omelia sulla missione della Chiesa di oggi, chiamata a vivere la comunione in Cristo. "Comunione intensa - ha sottolineato mons. Spinillo - da portare nei luoghi dove l'amore di Dio non è presente e vissuto. Convinti che la Chiesa quanto più vive la Salvezza e la comunione in Cristo tanto più diventa missionaria". E ha aggiunto: "Il Beato Paolo Manna, che ha lasciato segni di missionarietà sul nostro territorio, è un esempio luminoso di una missione vissuta per e con i fratelli". 

I commenti di chi ha fatto questa esperienza con la comunità dei missionari, che continuano il loro impegno sull'esempio del Beato nato ad Avellino nel 1872 e morto a Napoli il 1952, sono stati più che lusinghieri. La festa vissuta così intensamente certamente porterà i suoi frutti. 

Sul sarcofago che custodisce le venerate spoglie abbiamo notato una composizione di orchidee che recava la scritta: "Per grazia ricevuta". Non sappiamo chi abbia fatto l'omaggio floreale, ma certamente è un devoto che ha affidato al nostro Beato un suo problema, confidando nella sua intercessione.

 

Il dott. Luigi Di Nardo ha parlato alle zelatrici             Ducenta, 08-01-2012

Il primo ritiro dell'anno nuovo ha portato un vero regalo alle zelatrici missionarie: il dott. Luigi Di Nardo, di Giugliano, che ha raccontato il "mal d'Africa" che lo ha preso durante le due visite fatte in Guinea Bissau. 


Il dottore Luigi, la consorte e due zelatrici

Accompagnato dalla consorte, dottoressa anche lei e ugualmente attenta ai problemi che affliggono quelle zone dove la povertà è di casa, ha ricordato perché è andato e che cosa lo ha colpito maggiormente. 

"Da quelle parti - ho sottolineato - le cose necessarie non ci sono proprio. A noi può mancare la corrente in qualche momento, lì non c'è e basta. Noi al supermercato troviamo difficoltà a sceglie il cibo, lì non c'è proprio". Come dottore ha fatto notare che in Guinea si muore di malattie che da noi si curano, là manca l'essenziale come le medicina. "Noi abbiamo la casa - è intervenuta la moglie - là c'è la capanna. Noi abbiamo il letto per dormire, là il più delle volte si dorme per terra". 


Il Dottore Luigi Di Nardo parla alle zelatrici

Dopo altri ricordi di questo genere il dottore ha chiesto ai presenti di intervenire, ponendo domande o aprendo il discorso su problemi che abbiamo conosciuto per altre vie. Molti hanno parlato e hanno fatto capire che esistono delle reali responsabilità di ciascuno di noi. Bambini che soffrono la fame; siccità che blocca le coltivazioni; malattie di tutti i tipi; le guerre che non producono niente di buono. C'è stato anche chi ha suggerito di organizzarsi e fare qualcosa insieme, come scavare un pozzo, sostenere bambini a distanza, collaborare ad altri progetti che combattono l'analfabetismo ecc.. Certo che i momenti trascorsi in sala martiri, dove si tengono le relazioni, sono stati proficui, arricchendo i presenti. La giornata aveva in programma anche la celebrazione Eucaristica nella festività del Battesimo del Signore, l'adorazione eucaristica per le vocazioni, e il pranzo preparato dalle volontarie di sempre. A fine ritiro abbiamo ricordato che lunedì 16 gennaio ricorrerà la memoria liturgica del Beato Paolo Manna e diversi hanno promesso che non mancheranno all'appuntamento.

P. Sandro fa il punto sulla nuova evangelizzazione
Ducenta, 20 novembre 2011

Zelatrici di Caivano e Trentola

Secondo ritiro dell'anno, seconda tappa di un cammino di riflessione e preghiera per crescere nel cammino della missione. Nuova evangelizzazione, che oggi costituisce la preoccupazione della Chiesa, è stato il tema che ha impegnato il nutrito gruppo di zelatrici radunatesi nella casa di ducenta. Quattro i concelebranti per la messa delle 9,30. Ha presieduto p. Antonio Nunes, brasiliano della Direzione Generale del Pime. 

La domenica dedicata a Cristo Re dell'universo ha dato diversi spunti per i fedeli presenti nella cappella dedicata al Beato Polo Manna: 

1) gloriarci del nostro unico e vero Re; 

2) fare di tutto per appartenere alle "pecore che stanno alla destra"; 

3) aiutare concretamente gli altri perché saremo giudicati sulla carità; 

4) pregare per le missioni e aiutare la famiglia a far maturare le vocazioni destinate ai luoghi in attesa del primo annunzio.

P. Sandro Schiattarella ci fa riflettere sull'Evangelizzazione

Dopo la pausa caffè, tutti in sala martiri per ascoltare p. Sandro Schiattarella che ha trattato il tema della Nuova Evangelizzazione.Queste le sottolineature con riferimento al discorso del Papa del 15 ottobre scorso: 

a) ridare la Parola di Dio all'uomo d'oggi, un "uomo confuso"; b) credere nella Parola di Dio che deve cadere in terreno buono; c) annunciare il Vangelo; d) parlare al Signore, parlare di lui; e tutti i fedeli devono evangelizzare.

Zelatrici di Mugnano, Qualiano e Melito

Che cosa fare? Spalancare la porta a Cristo. Cominciare dalla famiglia, dai movimenti e da quanti sono disponibili. 

Spesso p. Sandro ha fatto riferimento al discorso tenuto dal Santo Padre il 15 ott. 2011, del quale ci piace ricordare questo passo: "Essere evangelizzatori non è un privilegio, ma un impegno che proviene dalla fede.

Alla domanda che il Signore rivolge ai cristiani: "Chi manderò e chi andrà per me?", rispondete con lo stesso coraggio e la stessa fiducia del Profeta: "Ecco, Signore, manda me" (Is 6,8). 

Zelatrici di Parete e Sant'Arpino

Vi chiedo di lasciarvi plasmare dalla grazia di Dio e di corrispondere docilmente all'azione dello Spirito del Risorto. Siate segni di speranza, capaci di guardare al futuro con la certezza che proviene dal Signore Gesù". 

Nel primo pomeriggio tutti in cappella per l'adorazione eucaristica durante la quale abbiamo pregato il Rosario missionario.

qui il video Il Papa e la Nuova Evangelizzazione, aula Paolo VI 15 ottobre 2011

                                   

 

 

Riceviamo e pubblichiamo

L'India celebra i 75 anni delle Missionarie dell'Immacolata
di sr. Benigna Menezes (per AsiaNews)

Nel 2011 la congregazione femminile legata al Pontificio istituto missioni estere (Pime) ha celebrato il suo giubileo di platino. Nate l'8 dicembre 1936, le religiose si dedicano all'evangelizzazione ad gentes, per raggiungere migliaia di persone in tutto il mondo. 

Oltre alle 64 comunità dell'India, le missionarie sono in Bangladesh, Papa Nuova Guinea, Brasile, Hong Kong, Africa, Algeria e Londra.

"Il Giubileo di platino [75 anni] è un'occasione per ricordare gli eventi passati e le persone che hanno collaborato con la vostra missione, data da Dio, per raggiungere le migliaia di persone in tutto il mondo, segnando un'era di attività di evangelizzazione". 

Lo ha detto mons. Prakash Mallavarapu, vescovo di Vijayawada, nella sua omelia per la celebrazione eucaristica del Giubileo di platino delle missionarie dell'Immacolata, il 6 dicembre scorso a Vijayawada. "In particolare - ha ricordato il vescovo - siete state chiamate e scelte come missionarie per essere sante e devote a Dio, e per manifestare nella vostra vita la presenza di Cristo". 

La cerimonia conclusiva dell'anno del giubileo di platino si è svolta nei locali del liceo delle Missionarie dell'Immacolata a Vijayawada. 

Erano presenti migliaia di persone, ciascuno in rappresentanza dei diversi ambiti che riguardano la missione delle religiose. Anche un gruppo di laiche collaboratrici delle missionarie dell'Immacolata ha partecipato alla celebrazione.

Suor Marina, superiora provinciale, ha espresso la sua gratitudine a Dio per la benedizione di questi 75 anni. Poi, la religiosa ha ricordato il sacrificio, la devozione, il servizio e l'amore delle tante suore, in particolare le 56 missionarie italiane e altri che, fedeli al carisma della congregazione, hanno gettato il seme della fede in questi ultimi 75 anni.

 

 Scriveteci! 
Dateci la gioia di dialogare con voi,
sentire che ne pensate dei missionari,
quali consigli dareste per fare qualcosa
di buono per gli altri.
 

 

 
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