MISSIONARI DI DUCENTA                 cliccaINIZIO      clicca per accedereNOTIZIE     clicca per mandare un messaggioSCRIVI     Media PIMEMEDIA    cliccaLINKS   .Piazza B. Paolo Manna 69  TEL. 081.8141201 

    DUCENTA       CARISMA      B.MANNA      SANTI DEL PIME      VANGELO     GIORNALE     GALLERIA FOTOGRAFICA   

 

MISSIONARI  

  IERI E OGGI

 

 

Dicembre 2012

Un mese speciale che conclude il 2012. Natale sarà la grande festa e tutto ruoterà intorno al ricordo di Gesù nato Bambino per noi. Novena, presepe, addobbi, regali fanno da corona a Lui che vuole ancora nascere tra noi. Diamogli spazio, saremo felici. 

Ma non pensiamo solo a noi, diciamo a Gesù di nascere per tutti, arrivi specialmente dove c'è bisogno di pace, dove la fame fa soffrire grandi e piccoli, dove gli uomini non riescono ad amarsi. 

Non dimentichiamo che il 31 chiuderemo un altro anno. Un grazie forte al Signore che sta con noi e camminerà con noi anche nel 2013.

 

Alla santa grotta con gli altri
di p. Pasquale Simone

C'è voluto poco a farmi spazio e imboccare l'ultima curva della strada che porta a Betlemme. 

Siamo in tanti, arrivati dai quattro punti cardinali. Non tutti vanno a piedi: c'è chi cavalca il cammello e chi l'asino, chi siede sul carro tirato dai cavalli e chi arriva con la fuoriserie bianca. "Questa - commenta un tale - certamente arriva dai luoghi dove i pozzi di petrolio non si contano; sarà di uno sceicco". Con qualche gomitata a destra e a sinistra riesco a conquistare la prima fila. Presso la culla di Gesù Bambino, vigilato da Maria e Giuseppe, il chiasso finisce. Tutto vogliono parlare con il Figlio di Dio, stappargli un sorriso, chiedergli se approva tutto il male che esiste nel mondo. Anch'io chiedo quando finirà la povertà, se verrà il giorno in cui tutti si daranno la mano, si perdoneranno, finalmente si vorranno bene come fratelli. Sembra che Gesù ci guardi felice e dica a tutti: "Verrà il giorno quando l'amore vincerà. Ve lo dico io". Mentre Gesù continua a sorridere, la Madonna gli accarezza il viso, san Giuseppe è felice e, alla gente arrivata da ogni dove, dice di non accalcarsi, la mangiatoia potrebbe rovesciarsi. Noi che stiamo in prima fila, visto il pericolo, ci prendiamo per mano e formiamo un cordone di protezione. Solo un ragazzino riesce a passare a forza di spintoni e grida: "Devo parlare con Gesù". Viene da un Paese non lontano dalla Palestina dove la guerra non finisce più, dove i morti si contano a migliaia. Molti sono i feriti e non c'è chi li cura, altri sono scappati via lasciando la propria casa. "Gesù, - dice singhiozzando - ma tu non puoi fare proprio nulla?". Gesù allunga la manina, sorride anche a lui e fa capire che ce la sta mettendo tutta perché quelli che comandano capiscano che l'odio deve scomparire, la guerra non serve a nulla. Purtroppo l'uomo è libero di sceglie tra il bene e il male, e abusa di questo potere. Il silenzio viene interrotto dal canto conosciuto anche a Betlemme: "Tu scendi dalle stelle". 

E, meraviglia delle meraviglie, la melodia di sant'Alfonso è accompagnata dagli zampognari arrivati da Avellino. Li precede un altro ragazzino che porta gli struffoli a Gesù. Li ha preparati la mamma appena uscita dal carcere. "Gesù - prega il piccolo, arrivato da Napoli, - i' songo 'o muschillo (sono il moscerino). Mi chiamano così perché i grandi mi usano come corriere della droga e di altre schifezze. Senti, tu che sai tutto, perché a me è toccato questo mestiere?". 'O muschillo conosce bene quel brutto lavoro e sa di correre rischi in quantità. La legge non lo punisce e questo i malavitosi che controllano i quartieri situati a nord di Napoli lo sanno bene. Il ragazzino, incoraggiato da Gesù che lo ascolta, dice anche che quel mestiere lo fa per necessità: il papà non c'è l'ha più, la mamma è ammalata. Gesù lo fissa con attenzione, gli sorride e facendo un cenno con la testa fa capire che prima o poi tutto il male che fanno i grandi finirà. "Basta con la guerra e con gli spari!". Mentre Gesù continua a rispondere alle domande fatte in tutte le lingue, ricordo una poesia, scritta dalle parti della Città del sole che si adagia alle falde del Vesuvio, sul golfo più bello del mondo.

A Gesù Bambino 

Nun scénnere 'ncopp'a stu munno 'ngrato!
Addò sta l'ommo 'e bona volontà?
Ccà ce scannammo, ancora, frate e frate
e nun sapimmo che vo' di' bontà.

Facimmo murì viecchie e criature
p' 'a famma, mentre nuje penzammo 'a guerra.
'O core, ormaje, nun sente cchiù dulure,
avéssema sta' sempe faccia a terra.

Vennimmo 'a droga pure fora 'e scole, che scuorno, Gesù mio, abbi pietà! 'E sentimente? So' sulo parole, ce mancano 'e principie 'e carità.

Pirciò, si nuje nun 'ntennerimmo 'o core,
e nun saziammo 'o desiderio e 'a famma
'e tutt' 'o munno, ca vo' pace e ammore,
nun scénnere, ca nun ci 'o mmeritammo!
 
(Vincenzo Fasciglione)

 

I bambini soldato non festeggeranno Natale 

Mentre si avvicina il Natale trovate il tempo per navigare su internet troverete che nel mondo ci sono tanti minori che soffrono. Per loro la grande festa non arriverà. Ho trovato qualche notizia sui bambini soldati e la condivido con voi. 

Sono più di 300.000 i minori di 18 anni attualmente impegnati in conflitti nel mondo. Centinaia di migliaia hanno combattuto nell'ultimo decennio, alcuni negli eserciti governativi, altri nelle armate di opposizione. La maggioranza di questi hanno da 15 a 18 anni, ma ci sono reclute anche di 10 anni e la tendenza che si nota è verso un abbassamento dell'età. Decine di migliaia corrono ancora il rischio di diventare soldati.

Il problema è più grave in Africa (il rapporto presentato a Maputo parla di 120.000 soldati con meno di 18 anni) e in Asia, ma anche in America e Europa parecchi stati reclutano minori nelle loro forze armate. Anche le ragazze, sebbene in misura minore, sono reclutate e frequentemente soggette allo stupro e a violenze sessuali. In Etiopia, per esempio, si stima che le donne e le ragazze formino fra il 25 e il 30 per cento delle forze di opposizione armata. L'uso di armi automatiche e leggere ha reso più facile l'arruolamento dei minori; oggi un bambino di 10 anni può usare un AK-47 come un adulto… Alcuni ragazzi scelgono le armi per sopravvivere o perché hanno bisogno di protezione. Tutto questo non è giusto! Preghiamo il buon Dio di convertire chi fa tanto male ai ragazzi.

 

Ci scrive p. Davide
dalla Guinea B.

P. Davide Simionato, missionario del Pime in Guinea Bissau ce la sta mettendo tutta per costruire un asilo nel villaggio di Ambuduk nell'isola di Orango Grande.

clicca per accedere al Vangelo festivo ilVangelo
     
festivo

    
 
Omelia

qui clicca per accedere alla Liturgia di oggi                           

 

        Clicca per aprire Ragazzi UAU!

  ________________________________________________       

 

 

 

"E' quello che la famiglie - ci scrive - stanno chiedendo a Dio tutti i giorni ormai dallo scorso anno, quando mi sono messo a lavorare più intensamente in mezzo a loro. 

E cioè, che ci sono delle persone - gruppi - associazioni - comunità parrocchiali di buon cuore e sensibilità disposte nel loro desiderio di vedere realizzato un asilo, modesto ma funzionale nella sua struttura basica; perché anche i loro figli più piccoli possano beneficiare di una crescita più articolata soprattutto a livello di stimoli culturali, altrimenti, dicono gli anziani e i genitori dei villaggi che fanno capo ad Ambuduk, avremo ancora tanti bravi agricoltori, ma niente più, e, soprattutto, dicono, senza sviluppo culturale i loro figli rimarrebbero sempre schiavi di tante tradizioni…".

"I primi soldini raccolti a giugno (1.500 euro), o - aggiunge p. Davide - li ho praticamente spesi tutti comprando 50 sacchi di cemento di 50 kg l'uno, 80 tondini di ferro di 12 metri l'uno, carriole, picconi, pale, e pagando la mano d'opera del capo-cantiere. 

Purtroppo, la voce che incide molto sui costi totali è il trasporto in piroga dalla capitale Bissau fino all'isola di Orango (130 km in mare), che, come dicevo sopra, vanifica anche le più belle intenzioni. 

La benzina, con cui funzionano i fuori bordo delle piroghe, costa quasi come in Italia! L'affitto della piroga a Bissau per il trasporto del materiale mi è costato 600 euro. Ora, ci tocca affidarci alla generosità degli amici e simpatizzanti, per poter continuare i lavori nella speranza di terminarli prima delle prossime piogge, nel maggio del 2013".

Tra quelli che stanno aiutando p. Davide c'è la Pro loco "Terra Asprinia" di Ducenta che ha promosso una lotteria solidale di beneficenza per le prossime feste natalizie e destinerà una parte del ricavato per l'asilo di Ambuduk. Rivolgiamo l'appello a tutti quelli che hanno a cuore l'educazione dei bambini africani.

 

 

Un pesante salvadanaio per i bambini poveri

Pesava addirittura 1Kg e mezzo il salvadanaio riempito "Da tutti i nipoti di Giorgio Cangiano" (così c'era scritto sul cofanetto destinato ai bambini poveri. 

Tante monetine messe da parte giorno dopo giorno da un gruppo di cuginetti di Trentola Ducenta. E' stato il frutto della raccolta cominciata in ottobre, mese missionario, destinata a chi soffre nel mondo. 

Dobbiamo proprio elogiare i ragazzi che hanno fatto questo bel gesto di solidarietà, un esempio anche per noi grandi. Dovremmo imitare questi piccoli/grandi esempi di chi si è privato di un dolcetto, per aiutare a chi è meno fortunato.

 

Pensiero del p. Manna
clicca per vedere "vita del Beato"  

 

 

 

< clicca la foto
per accedere
al  video

    
vita del
    
Beato

  Tutta la vita di Gesù è stata una continua lezione di povertà; questo ha insegnato dalla culla di Betlemme.

 

Opera delle Messe Perpetue
I missionari celebrano ogni giorno una s. Messa in suffragio di tutti gli iscritti alla pia Opera delle Messe Perpetue. L'offerta è a piacere. 

Questo il numero di cc. postale: 12 99 38 12 intestato a:
P.I.M.E. Pontificio Istituto Missioni Estere Seminario S. Cuore 81038 Trentola Ducenta CE.  Invieremo la pagellina di iscrizione.

 

Adozioni clicca per ingrandire e maggiori informazioni
   clicca il simbolo per ingrandire e informazioni

 

__________________

 

 

  per contattarci:

 

    ■  Seminario S.Cuore

      . Piazza Paolo Manna, 69

       .81038 Trentola Ducenta CE

       .tel.: 081 8141201

       .mail:  rettore.ducenta@pime.org

Ricordate      potete incontrare i Missionari
di Ducenta la Domenica e i giorni festivi, partecipando alla s. Messa che si celebra alle ore 9.30 nella cappella del Beato Paolo Manna.

 

 

 

  Scriveteci una mail 

   Conoscete le missioni e i missionari?

   Volete conoscere le missioni?
   Volete diventare missionari?
   Scrivete e vi risponderemo.
   Possiamo pubblicare le vostre riflessioni.
     Ci contiamo!

 

                 

       vai a pagina 2 

   
   

2007 PIME DUCENTA