Maggio
Come si fa a
trascorrere il mese di maggio senza pensare alla
Madonna? E' il mese che la religiosità popolare
dedica alla Madre di Dio. Vogliamo viverlo nello
spirito di un grande suo devoto, il Beato Bartolo
Longo che così concludeva la famosa Supplica alla
Madonna di Pompei.
"O
Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci
rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli
Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno;
Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti
lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di
agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne.
E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome
vostro soave, Regina del Rosario della Valle di
Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei
peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate
ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo.
Così sia". (Testo della Supplica scritta dal
beato Bartolo Longo).
Anche il
grande Papa Giovanni Paolo II, beatificato il 1°
maggio, nutriva una tenera devozione a Maria. Ecco una
delle sue preghiere alla Madonna.
O Maria, aurora del mondo
nuovo
O Maria, aurora del mondo
nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa
della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di
bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è
reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di
disumana violenza, di anziani e malati uccisi
dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fa' che
quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con
franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il
Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di
accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di
celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa,
per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona
volontà, la civiltà della verità e dell'amore. A
lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giornata
per le vocazioni
(15 maggio)
Anche quest’anno il Santo Padre ha scritto un bel
messaggio per
la XLVIII
giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni che si
celebra il 15 maggio, IV domenica di Pasqua.
Riportiamo qualche brano.
·
Riflettiamo sul tema: “Proporre le
vocazioni nella Chiesa locale”. Rispondiamo
“all’invito del Buon Pastore, il quale, “vedendo
le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche
e sfinite come pecore che non hanno pastore”, e
disse: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli
operai. Pregate, dunque, il Signore della messe perché
mandi operai nella sua messe!” (Mt 9,36-38).
·
“Il Signore, all’inizio della sua
vita pubblica, ha chiamato alcuni pescatori, intenti a
lavorare sulle rive del lago di Galilea: “Venite
dietro a me, vi farò pescatori di uomini” (Mt
4,19). Ha mostrato loro la sua missione messianica con
numerosi “segni” che indicavano il suo amore per
gli uomini e il dono della misericordia del Padre; li
ha educati con la parola e con la vita affinché
fossero pronti ad essere continuatori della sua opera
di salvezza…”.
·
“È una proposta, impegnativa ed
esaltante, quella che Gesù fa a coloro a cui dice “Seguimi!”:
li invita ad entrare nella sua amicizia, ad ascoltare
da vicino la sua Parola e a vivere con Lui; insegna
loro la dedizione totale a Dio e alla diffusione del
suo Regno…”.
·
“Il Signore non manca di chiamare, in
tutte le stagioni della vita, a condividere la sua
missione e a servire
la Chiesa
nel ministero ordinato e nella vita consacrata…”.
P. Clemente
Vismara beato il 26 giugno
Benedetto XVI ha firmato il
decreto sul miracolo che apre la strada all'onore
degli altari per il missionario del Pime che ha
trascorso 65 anni in Birmania Il Pime avrà presto un
nuovo beato: Benedetto XVI ha firmato infatti questa
mattina il decreto sul miracolo che apre la strada
alla beatificazione di padre Clemente Vismara,
missionario in Birmania per 65 anni, morto a Mongping
nel 1988. Vismara - originario di Agrate Brianza -
sarà beatificato il 26 giugno in piazza del Duomo a
Milano nel corso di una cerimonia durante la quale
verranno elevati all'onore degli altari anche due
altri grandi ambrosiani: suor Enrichetta Alfieri e don
Serafino Morazzone.